[TYLER’S
POV]
Non è facile vivere da
solo. Devi abituarti a convivere con te stesso, ed è una
cosa che non sono mai
stato bravo a fare.
La cosa diventa ancora più difficile quando la solitudine
non è la conseguenza
di una tua scelta, ma di quella di qualcun altro.
Non avrei mai scelto spontaneamente una vita senza Caroline.
Non avrei mai voluto doverla abbandonare, non avrei mai voluto vedere
il suo
volto ancora rigato dalle lacrime a causa mia, tantomeno avrei voluto
vivere
come un fuggitivo, come un codardo.
È dura vivere senza di
lei. Il tempo sembra non voler mai passare. Credevo che mi sarei
abituato, ma
non è affatto così, mi sento continuamente vuoto.
Ho bisogno di lei.
Evito le sue chiamate,
non riesco a sopportare l’idea di sentire la sua voce senza
poterla più vedere,
è ancora più doloroso. Faccio fatica pure a
rispondere ai messaggi, ma mi
sforzo, non voglio che pensi che io l’abbia abbandonata.
Il telefono vibra. Nuovo messaggio.
Da:
Caroline
Devo chiamarti. Devi
assolutamente rispondermi, ti prego.
Tyler fissa lo schermo del telefono, incerto sul da farsi. Una vena di preoccupazione si insinua in lui. Caroline aveva smesso di chiedergli via messaggio di rispondere, aveva fatto ciò solo un paio di volte all’inizio, poi si era rassegnata. Se lo richiedeva, doveva essere per qualcosa di davvero importante.
A distrarlo dai suoi pensieri arriva la telefonata, alla quale risponde senza pensarci due volte.
«P..pronto, Tyler?» la sua voce trema, per l’emozione di risentire, anche se per telefono, dopo del tempo che le era sembrato non passare mai, la sua voce.
«Caroline..» anche la voce di Tyler è debole. Gli sembra di surreale sentire di nuovo la sua voce. Gli paiono passati anni dall’ultima volta che l’ha sentita, e gli sembra il suono più bello del mondo.
«Tyler.
K..Klaus»
viene interrotta immediatamente dal ragazzo, che in preda alla rabbia
al solo
sentire quel nome le risponde preoccupato «Cosa? Cosa ti ha
fatto??»
«Mi ha detto che puoi tornare. Sei libero, Tyler, non devi
più scappare»
Dall’altra parte del telefono riecheggia un rumore di pianto. Lacrime. Lacrime di gioia.
Un’ancora di salvezza, ecco come Tyler avrebbe definito quella telefonata, quella notizia.
Libero.
Per davvero, Dopo tanto tempo. Libero di
amare Caroline e poter stare con lei.
Libero di poter vivere davvero.
«Parto subito, entro stasera sono a Mystic Falls» è sparita la voce tremante di prima. Ora si sente solo determinazione, certezza. In quella frase così banale c’è in verità tutta la felicità del mondo.
«Ti amo, Ty.» Quanto gli erano mancato sentirla pronunciare quelle parole. Quanto.
«Anche io ti amo, Care. Non hai idea di quanto io voglia rivederti»
«Un’idea sicuramente ce l’ho, dato che provo lo stesso.»
«A stasera.»
«A stasera.»
9.30 PM, Mystic Falls
Un’auto arriva sotto casa Forbes. Appena sente il rumore del mezzo parcheggiarsi, Caroline si fionda fuori di casa.
Tyler è appena sceso dalla macchina ed è lì, di fronte a lei.
Istintivamente, senza nemmeno pensarci, i due si corrono incontro, e si stringono in un abbraccio. Un abbraccio forte, caldo. Un abbraccio di cui entrambi avevano disperatamente bisogno.
E poi i baci. Intensi e dolci allo stesso tempo, terribilmente desiderati da entrambi.
«Mi sei mancata così tanto» le sussurra tra un bacio e l’altro.
Sorride, appoggiando la sua fronte a quella del ragazzo.
«Questa volta rimarrai davvero, vero? Non posso sopportare l’idea di perderti di nuovo.»
«Non ti abbandonerò mai più, promesso.»
Angolo dell'autrice
Rieccomi, dopo tanto tempo, a scrivere sui Forwood. Dovete sapere che ogni volta che la Plec fa accadere qualcosa di brutto a loro, io mi metto a scrivere, per non rovinare la loro storia, almeno nel mio immaginario. Probabilmente ha poco senso, ma volevo chiarire la cosa, così. Già, perché devo dire che si stanno impegnando per mandare i Forwood a rotoli, e la cosa non mi vuole andare affatto giù. Quindi ta daaaaan!(?), ecco i risultati.
Ok, la smetto perché sto degenerando. Grazie a tutti quelli che leggeranno questa storia e grazie mille a chi la recensirà.
Un bacio
Alice