Cara Santana,
So che non riuscirai a perdonarmi per quello che ti ho fatto, e so anche che mi stai odiando, ma ascolta prima le mie parole, e solo dopo giudicami. 
Quando ho saputo della morte di Finn, non ho provato nulla. Non riuscivo più a provare emozioni, avevo il vuoto dentro di me. Lui era il mio miglior amico, un figlio, un fratello, una persona da proteggere e su cui potevo sempre contare se avevo bisogno. 
Avrei tanto voluto affogare nel mio dolore, piangere e urlare fino a quando avrei esaurito le mie forze, e dopo ricominciare. Ma non ho potuto. Sai perchè? Perchè pensavo a voi, a quanto stavate male senza il vostro miglior amico, promesso sposo o fratello... Non potevo permettermi di crollare davanti a voi, perchè in quanto vostro insegnante, e anche un po' vostro padre, avevo il compito di aiutarvi a superare tutto questo e farvi da esempio.
Ma quando voi stavate per andarvene e i giorni della commemorazione stavano per finire, stavo per esplodere. Non riuscivo più ad essere la roccia indistruttibile. Se voi eravate pronti a dire addio a Finn perchè avevate pianto, cantato e parlato con i vostri migliori amici, compagni ed insegnanti, io non lo ero ancora. Lui era il mio migliore amico, e non potevo certo sfogarmi con voi i con gli altri colleghi perchè dovevo essere forte, e la mia Emma è cosí fragile...
Poi ho visto quella giacca, la sua giacca, lasciata li, su una sedia. Avevo bisogno di sentirlo vicino un'ultima volta, cosí l'ho presa. La sera, appena arrivato a casa, seduto sul divano, con quella giacca tra le braccia, ho realizzato che non sarebbe più tornato, e ho iniziato a piangere. Ho versato tutte le lacrime che avevo, e alla fine, dopo 3 giorni, ho smesso. Si, avevo versato tutte le mie lacrime ed ero pronto a vivere con il continuo ricordo di lui per aiutarmi ad andare avanti e fare le scelte giuste. 
E cosí, ho pensato di rispedirti la felpa, Santana. Non è mia, non posso tenerla. Kurt l'ha donata a te, e anche Finn avrebbe voluto che tu la conservassi. Lui ti voleva bene, sai? Me l'ha detto parecchie volte. Mi aveva anche chiesto di tenerti d'occhio quando ancora pensava di arruolarsi. E io manterrò la promessa. Non ti lascerò mai sola.
Voi siete come figli per me. Tu, Brittany, Quinn, Rachel, Tina, Mike, Artie, Blaine, Kurt, Sam, Mercedes e Puck avrete per sempre un posto speciale nel mio cuore. Siete stati i primi, con voi ho vinto, perso, sudato, riso, pianto, divertito, preoccupato. Mi avete insegnato ad essere un uomo migliore, e ve ne sarò eternamente grato. Non troverò mai un altro gruppo come il vostro, ne sono certo.
Io sono un insegnante, e dovrei essere felice quando i miei ragazzi crescono, trovano la loro strada e diventano veri uomini e donne. Ma con voi non riesco. Mi mancate troppo.
Sono orgoglioso della donna che sei diventata Santana. Ed è tutto merito tuo.
Spero riuscirai a perdonarmi, un giorno. Aspetto con ansia il tuo ritorno per poterti riabracciare, fare due chiacchiere nei corridoi di quella che è stata, e spero resterà per sempre, la vostra casa.
Un abbraccio
Mr Schuester


Stringo questa lettera tra le mie mani, mentre calde lacrime solcano le mie guance. 
Non riesco ad essere realmente arrabbiata con Mr Schuester. Lui mi ha aiutata, ci ha aiutati, cosí tanto, e nessuno ha mai pensato a lui... 
Voglio troppo bene a quell'uomo, ma non lo ammetterò mai davanti a lui.
Un giorno, quando sarò pronta, ritornerò a scuola. E potrò cosí riabbracciare il miglior professore che abbia mai avuto, che è stato come un padre negli anni del liceo. Mi spiace solo non essermene accorta prima. Ora è troppo presto per tornare, troppi ricordi dolorosi legati a quei corridoi sono freschi. 
Guardo il cielo, avvolta nella giacca rossa appartenuta a quel gigante buono e un po' fesso: ciao Finn, mi manchi....