Erano le sei del
mattino in una
Milano ancora assonnata. Fantozzi ragionier Ugo era pronto per una
settimana in
Liguria, in un agriturismo a mezza stella posto a qualche chilometro
dalla
costa utilizzata come immondezzaio. Abbigliamento di Fantozzi: zoccoli
in legno
di pino, pantaloni corti grigi, maglia bianca e basco blu.
<<
Ciao Pina >>. Disse
lui all’adorabile moglie, che lo aveva aiutato a vestirsi.
<<
Ma Ugo, devi salutare
Mariangela >>.
Fantozzi ebbe un
attimo di
smarrimento: << … chi? >>.
<<
La nostra bellissima bambina!
>>.
Fantozzi
barcollò: << Ah… si,
ci sei cascata, vero? >>.
Andò
nella stanza della piccola e
baciò il pupazzo a scimmia che teneva con sé a
letto, scambiandolo per lei. Era
più brutta lei che la scimmia.
Prese la borsa
con dentro vestiti,
canne da pesca ed il costume da bagno.
<<
Ciao Pina, alla prossima
settimana! >>. Disse con enfasi, non accorgendosi che la
portinaia aveva
appena messo la cera alle scale. Fantozzi fece due piani in 2 secondi e
33
decimi.
Uscito dal
palazzo di casa, con
qualche osso leggermente rotto, si ritrovò davanti il
ragionier Filini in
macchina, vecchio amico di studi e di lavoro.
<<
Oh ragioniere finalmente è
arrivato! Stavo quasi pensando di andarmene senza di lei
>>. Disse Filini
<<
Mi scusi, ma ho avuto un
leggerissimo impegno con la mia bertucc… ehm la mia bambina
>>.
<<
Su su non si preoccupi, che
la sua signora saprà come nutrirla e portarla a spasso
durante la sua assenza
>>.
Fantozzi
salì a bordo e Filini partì
a folle velocità, dimenticandosi di aver messo la
retromarcia. Rumore
assordante di piccola macchina che tampona una motocicletta.
<<
Che sbadato >>. Filini
mise la prima e partì verso la Liguria.
<<
Ragionier Filini ma questo
arghiturismo che dobbiamo raggiungere…
com’è? >>.
<<
Si fidi ragioniere; ho
pensato proprio a tutto. E’ grande, il personale è
efficiente e c’è anche la
piscina! >>.
<<
Ah bene! Allora appena arriviamo
ci facciamo un bel tuffo! >>.
Tamponamento da
dietro da parte di un
tir; Fantozzi sfondò il parabrezza. Tuffo con piroette
multiple nel torrente
Piota.
Ripescato da dei
pescatori serbi,
venne successivamente venduto al banco dei pesci come rarissimo
esemplare di
triglia. Filini raggiunse il luogo della compravendita.
<<
Voglio quella cosa,
qualsiasi cosa sia! >>. Disse indicando la triglia.
<<
A fette? >>.
<<
No No, intera! >>.
<<
Sono 450 lire >>.
Filini
inghiottì amaro, ma accettò e
portò via Fantozzi.
I due ripresero
il viaggio in
macchina
<<
Forza ragioniere si rilassi.
Una disavventura può capitare a chiunque. Siamo o non siamo
uomini? >>.
<<
Beh… se guardiamo il lato
positivo della cosa… l’acqua non era poi tanto
fredda >>.
<<
Perfetto. Vedrà che anche la
piscina sarà di suo gradimento >>.
Al capolinea
c’era ad aspettarli il
portiere e proprietario dell’agriturismo, il tedesco Otto
Ludwig Kraus
Schreiber. Era basso, baffi nazisti, vestito con abito nero ed elmetto
tedesco
degli anni quaranta. Si diceva che avesse coordinato segretamente gli
attacchi
alle varie nazioni europee negli anni quaranta e che avesse organizzato
lo stesso
sterminio dell’olocausto, usando Hitler come semplice ed
insignificante pedina
per sfuggire ai terribili alleati.
<<
Ah, scommetto voi essere
racionieri manciaspaghetti! >>. Disse con evidentissimo
accento tedesco.
<<
Certamente, mio caro amico!
>>. Disse Filini, tentando un approccio rischiosissimo.
<<
Vorsichtig! >>.
Entrambi
rimasero sull’attenti, in
estremo silenzio.
Schreiber
iniziò a passeggiare
intorno a loro con estrema severità, tipo generale serbo con
due prigionieri
croati.
<<
Itinerario! Foi due avrete
l’ordine di fare tutto kvello che vi ordinerò! Se
zarete obbedienti afrete la
libertà e potrete tornare a manciare orribili spaghetti
italiani! >>.
<<
Scusi signor Scherber
>>. Azzardò Fantozzi.
<<
Schreiber! >>. Urlo raggelante
che fece staccare un pezzo di montagna in Valle D’Aosta.
Fantozzi si
piegò all’indietro dalla
paura: << Schreiber… mi scusi, volevo solo
chiederle quando si mangia
>>.
Tremolio
forsennato di Scherber, tipo
crisi epilettica. Fantozzi si morse la mano in preda al terrore
più assoluto.
<<
Questo ezzere rigorissimo
acriturismo tedesco! Qui niente manciare, niente pere! >>.
<<
Ma… ma come… >>.
<<
Kameraden! >>.
Quattro guardie
presero i due
ragionieri, li spogliarono, li vestirono di bianco e li portarono
attraverso un
corridoio pieno di mani che sporgevano dalle fessure delle porte.
Queste anime
disgraziate chiedevano con disperazione un misero pezzo di pane, ma
ricevevano
violente frustate.
Fantozzi e
Filini vennero chiusi in
una stanza di 20 metri quadri, con pavimento rosso e pareti giallastre.
Solo un
letto matrimoniale privo di coperte.
<<
Cvi avrete tutto il tempo
per difertirfi. Mi raccomando, dormire pene! >>.
La porta si
chiuse. Risata
agghiacciante di Schreiber lungo il corridoio.
<<
Beh… come le sembra?
>>. Chiese Filini.
<<
Beh, il servizio
d’accoglienza non mi è piaciuto proprio tanto
>>.
<<
Per favore ragioniere non
incominci a lamentarsi! Deve pur accontentarsi di ciò che
possiede! Su, dorma!
>>.
Filini si
sedette sul letto, che
crollò a terra al minimo contatto.
Il giorno dopo i
due vennero portati
a prendere un po’ d’aria per cinque minuti nel
giardino vicino alla piscina
insieme ad altri villeggianti. I due ebbero il permesso di mettere il
costume
da bagno.
<<
Forza ragioniere io devo
prendere un po’ di sole, ma lei può sempre farsi
una bella nuotata in piscina
>>.
<<
Allora guardi attentamente
il tuffo che sto per fare! >>.
Rincorsa di
Fantozzi, lancio verso la
piscina. Immersione in un mare di fango.
Fantozzi torna
lentamente da Filini.
<<
Oh ragioniere è già fuori
dall’acqua? >>.
Fatozzi
sputò del fango ed una rana:
<< Beh non credo di averglielo mai detto, ma…
la piscina mi stanca subito
>>.
<<
Se lo lasci dire: lei è
incontentabile >>. E riprese a prendere il sole.
Il resto della
giornata i due la passarono
chiusi in camera, mentre l’inquilino della stanza successiva
sbatteva
violentemente la testa contro una parete nella speranza di creare un
varco per
la libertà.
Il giorno
successivo fu quello degli
esercizi.
La palestra era
piena di oggetti
metallici ed arrugginiti. Macchie di sangue decoravano il tutto, mentre
all’angolo tre topi giocavano a scopa.
Fantozzi era
intento ad iniziare il
salto con la corda. Primo movimento, corda che tocca i piedi, Fantozzi
che
sbatte la testa a terra. Svenne per circa dieci secondi.
Filini si
arrampicava lentamente
lungo la fune attaccata al soffitto, ma questi mollò la
presa e cadde, creando
una voragine pressoché infinita.
Fantozzi prese
un giavellotto e lo
lanciò, colpendo un detenuto e facendolo svenire.
Filini stava
lentamente risalendo la
voragine.
Fantozzi
tentò di esibirsi
nell’abilità degli anelli, ma saltando
mancò la presa con essi ed atterrò con
le ginocchia contro il marmo della palestra. Paralisi muscolare di
almeno venti
minuti, fino a quando uno sparo di una guardia non lo fece saltare in
aria.
Atterrò
esattamente su Filini, appena
uscito dal varco ed entrambi finirono di sotto, ampliandone la
profondità.
Furono tirati fuori dopo due giorni di ricerche incessanti e poco prima
della
terribile decisione di murarli vivi nel pavimento.
Dopo quattro
giorni di faticosissimo
lavoro, mancanza di cibo ed urla raccapriccianti, i due decisero di
prendere
due topi ed utilizzarli come cucchiai per scavare una voragine per
evadere dall’agriturismo.
<<
Filini ci sono quasi! Mi dii
il suo ratto! >>.
<<
Perché? >>.
<<
E’ più grosso del mio! Su mi
dii! >>.
Il ratto fu
passato. Dopo l’ennesima
scavata il muro cedette, i due caddero sommersi dalle pietre.
Filini fu il
primo a rialzarsi. Seguì
Fantozzi, che cercava in tutti i modi di liberarsi della strettissima
morsa del
topo che, durante la caduta, era finito nei suoi pantaloni.
<<
Ah t’ho preso! >>. E lo
lanciò via, colpendo Schreiber, che era rimasto ad
osservarli fin dall’inizio
della caduta, circondato dai suoi uomini.
Fantozzi rimase
pietrificato.
<<
Ragioniere mi aiuta a
recuperare gli occhiali? >>.
Filini fu presto
servito, ma poco
dopo preferì togliersele nuovamente.
Schreiber
guardò fisso prima l’uno
poi l’altro, poi guardò l’orologio e
disse: << Sono le 6:00 del 16 Settembre.
La vostra permanenza qui è finita. Grazie della visita e non
dimenticate di
farci pubblicità >>. Tutti i soldati
sorrisero, i due si diedero il
braccetto e scapparono via a gambe levate. Presero la macchina e Filini
spinse
sull’acceleratore, andando di retromarcia e sfondando una
staccionata che
separava l’agriturismo da un bosco pieno
d’immondizia.
<<
Filini ma che fa? >>.
<<
Si fidi prendo una
scorciatoia! >>.
E
così, sfondando alberi ed
investendo animali, i due arrivarono finalmente in una grande
città.
Filini perse il
controllo dell’auto e
la fece schiantare contro la vetrina di una palestra. I due uscirono
storditi,
raggiunti da un uomo basso e vestito di nero.
I due divennero
bianchi dal terrore.
Di fronte a loro
c’era nuovamente Otto
Ludwig Kraus Schreiber
<<
Oh pene! Voi avere scelto di
fare visita a mia palestra per nazisti! Kameraden! >>.
Furono due
settimane infernali. Non ci
fu osso da non dover medicare.
E
così passarono tre mesi interi nell’ospedale
più degradato e malfamato di Milano, dove avvenivano
sparatorie, risse e stupri
di innocenti vecchiette.
<<
Ragionier Fantozzi lasci che
le dica una cosa: la prossima volta la vacanza la organizzo io!
>>.
<<
Ma veramente l’ha
organizzata lei, ragioniere >>.
<<
E non stia sempre a
precisare tutto! >>.
<<
Ai ai… >>.
Ecco
la mia prima fan
fiction sul grandissimo Fantozzi! xD
Spero
vivamente che vi sia
piaciuta J
Volevo
inoltre avvertire
tutti i lettori che Cam17 ha creato una pagina meme su facebook che si
chiama “vado
pazzo per i memes” spero ci facciate un salto ;)
In
ogni caso grazie della
lettura ed alla prossima storia! :D