- Figlio mio, t'hoo detto, n'sei morto invano, guarda come so' divertenti! Lì a tossì come dei babbuini nei fumi delle 'ndustrie!

Gesù rimase un attimo a fissare il padre con un sopracciglio alzato.

- Oh sì. Divertente. Ancora non ho ben capito il tuo senso dell'umorismo e penso che qualcun altro sarà d'accordo con me, ma hai sicuramente ragione. In fondo una lancia tra le costole, dei piercing nelle mani e nei piedi e delle cicatrici sulla schiena fanno figo. Comunque, sempre in tema di fabbriche... hai presente quei babbuini che dici di aver fatto a tua immagine e somiglianza... ho già detto che hai uno strano senso dell'umorismo? Be', ecco, vedi come si spaccano le schiene per portare il carbone al forno?

Il Papà strizzò gli occhi per vedere sotto le nuvole.

- A Mari', me porti gli occhiali? Nce vedo più niente...

- O che rompiscatole! Non sei mio marito, ma quanto rompi oh! Onnipotente un corno... alzati e cammina!

La Madonna si alzò dal divanetto dove stava giocando a carte con Dante, prese gli occhiali e li tirò in faccia al Signore.

- Mari', scialla oh! Vabbe', dicevi? Oh sì, i lavoratori. Che cos'hanno de così particolare?

Gesù sbuffò e rispose:- Noi abbiamo pane in quantità industriale, potremmo crearlo pure dai sassi e li lasciamo lavorare 16 ore al giorno per portare le patate e i ceci ai figli? Bah, ti hanno rubato una mela... sono pure morto per redimerli, e che diamine! Altro che Divina Provvidenza, Manzoni ti fucilerebbe.

- Oh ma è na'congiura oggi? Quoque tu...
- No, quello lì è nel girone dei non battezzati.

- Ma stattempozzitto. Vabbe', che devo da fà? Je manno mpò de manna? Tie', ho fatto pure er gioco de parole.

- Mi verrebbe da ricrocifiggermi. Papà, la manna non va più di moda. Guarda più in grande.

- Boh... allora... er caviale?

- Libri, Papà, libri.

- Libri? Nje basta quell'aborto de Bibbia? E poi i libri mica se li magnano.

La Madonna smadonnò e urlò stufa:- Oh ma sei di coccio! Devono studiare, STUDIARE! Devono crearsi il proprio destino, senza questo vecchio bacucco cieco che non vede oltre il proprio divino naso. Dai loro la conoscenza e avranno la loro dignità.

Al Papà venne quasi un colpo.

- Ma sei scema? Secondo te tutto questo esisterebbe se loro sapessero? Secondo te er frutto daa conoscenza perché l'ho vietato? Uh, se sapessero... sarebbe la fine! Diventerebbero tutti communisti 'ntelliggenti. E no. Nva bene.

- Allora è un peccato che io abbia chiesto a Lucifero di ispirare un tal Marx, vero?-chiese il Cristo al suo Papino con gli occhioni da Profeta.

- Nce provà. Voi umani siete tutti uguali, noiosi. Tutti a volé la conoscenza, a' libbertà, ma acche ve serve, dico io... a volte penso che tu non sia figlio mio.

Maria tossicchiò, Gesù alzò gli occhi più in alto del cielo e poi puntò il dito sulla Manifestazione di Mosca.

- 1905, Papà 0, Lucifero 1. Mamma, dove hai messo i calendari? Questa me la devo segnare...

- Eh no, tu ora vai in punizione!-tuonò Dio. La Madonna tornò a giocare a carte stizzita, Gesù sbuffò e si strappò dal corpo la lancia.

- No, adesso mi sono stufato. Gli uomini ce l'hanno fatta, non starò zitto perché tu predichi l'amore e la carità, la parità degli uomini davanti ai tuoi occhi e se...

- Se se, vabbe', statte zitto. Meno male che c'ho ancora er Papa e Hitleruccio bbono. Daje sui comunisti, daje de mitra! Anvedi come so simpatico, mitra, er cappello, l'arma, mitra! Oh, se non la capisci sei proprio encefalitico! Vai, vai Ggesù, vai a giocà al mare, magari se cammini sull'acque fai pure audience!