Serie TV > Stargate
Ricorda la storia  |       
Autore: Fifth P The Catcher    16/10/2013    2 recensioni
Stargate SG1, 10a stagione, 12° episodio. Line in the Sand. Sam viene ferita gravemente da un soldato Ori. Sappiamo tutti come è andata a finire. Io vi mostro come sarebbe potuta andare diversamente, con tutte le conseguenze del caso. Preparate i fazzoletti & I hope you'll enjoy the story! :)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Samantha 'Sam' Carter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTA DELL’AUTORE:  Sono mesi e mesi che ho l'icona di questa ff sul desktop, solo ora ho trovato il coraggio di pubblicarla. L’ho immaginata come un episodio dentro la mia testa, ed è stato difficile trasporre tutti i particolari che vedevo nella mente e tutte le emozioni che sentivo, ma ci ho provato, all’inizio quasi più per conservare il mio “sogno” che per altro; per questo ho aspettato tanto.
Voglio precisare che trovate nella mia ff riferimenti (ovviamente involontari) ad altre ff, prendeteli come un complimento, perché vuol dire che quelle parole mi sono veramente entrate nel cuore. Allo stesso modo, anche se è “presto” per dirlo, ritengo doveroso precisare che le ultime righe della ff sono una ripresa parziale e volontaria di un libro, per omaggiare Sam, che, pur essendo un personaggio di fantasia, è per me un vero e proprio modello, come uno degli scrittori che mi ha ispirato di più nella vita ed a cui devo molto di quel che sono (ed al quale erano rivolte quelle parole).

Scusate per la mia prolissità (si dice!) anche nell’introduzione e buona lettura! :)

P.S.: Dimenticavo la cosa più importante: siamo nella decima stagione, precisamente alla fine dell’episodio Line in the Sand, tuttavia in questa ff Jacob è ancora vivo e Daniel è sano e salvo alla base.

----------
 
 
- Mitchell, mi ricevi?
Silenzio.
- Mitchell, sono Teal’c, mi ricevi? Qui con me c’è Vala. Stiamo bene. Voi?
Silenzio.
Passano inesorabili i secondi. Teal’c e Vala si guardano, senza poter fare nulla; ovvio, Cam e Sam sono ancora invisibili, fuori fase. Ma ecco un bagliore, un pezzo di edificio che ricompare. Teal’c e Vala si precipitano verso la porta, entrano.
Mitchell è in ginocchio, le mani sul viso. All’inizio i due non capiscono, poi spostano lo sguardo sul lettino da campo messo lì accanto. Vi giace una giovane donna, capelli biondi, tagliati corti, come ogni soldato deve averli. È Sam.
La situazione non lascia spazio ad equivoci. Teal’c abbassa la testa, in segno di rispetto, per onorare una “valorosa combattente”; ma non riesce a trattenere le lacrime, che un tempo avrebbe controllato, di fronte non al soldato, ma alla sua amica. Vala rimane a bocca aperta. Che altro fare? Non osava avvicinarsi né a Cam, né a Sam.
Alla fine fu proprio Cam a parlare. Alzò la testa, mostrando il viso rigato dalle lacrime, e fece segno ai suoi due compagni di prepararsi per tornare sulla Terra. Una squadra sarebbe poi tornata a prendere tutti macchinari.
Uscirono. La luce del sole al tramonto li feriva: come poteva esserci uno spettacolo così bello in un giorno così brutto? Si avvicinò Thilana, il capo villaggio, insieme con i pochi sopravvissuti all’attacco. Tutti sorridevano; come biasimarli? Si erano appena salvati da morte certa.
Anche qui non servono spiegazioni. Mitchell, quasi urlando, impone agli abitanti del villaggio di non entrare per nessun motivo nella stanza dove stava lavorando Sam. I suoi occhi minacciavano una strage se il suo ordine non fosse stato rispettato. Nessuno avrebbe osato disubbidire.
Avrebbe potuto lasciare Teal’c a guardia, ma la verità era che voleva il supporto dei suoi compagni, sapeva che da solo non ce l’avrebbe fatta a tornare alla base, a guardare il generale negli occhi e dirgli quello che era successo.
Il colonnello si incamminò verso lo stargate. Prima di uscire dalla città, non potè fare a meno di girarsi, di guardare la stanza dove aveva passato le sue ultime ore una delle migliori persone che avesse mai conosciuto.
Solita storia: digita l’indirizzo, trasmetti il codice dell’iride; ma questa volta, Cam provò paura nell’attraversare il disco di pietra. Per la prima volta, provò paura.
Dall’altro lato, ad aspettarli c’era, come solito, il generale Landry, sempre con quel suo sorriso beffardo. Mitchell percorse la rampa a testa bassa, poi alzò lo sguardo, e gelò il generale. Il sorriso di Landry mutò in una smorfia strana, un misto di sorpresa e timore. Gli occhi del colonnello erano color celeste chiaro, freddi come ghiaccio, lucidi di lacrime.
Il generale riuscì a balbettare un vago “cosa è successo?”, ma aveva capito sin da subito quale era il problema. Così ordinò ad un soldato di chiamare un team medico al più presto.
- Il team medico è inutile, generale. – era stata Vala a parlare.
- Sam è.. – cercò di proseguire Mitchell, senza riuscire a finire la frase.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Stargate / Vai alla pagina dell'autore: Fifth P The Catcher