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Autore: chersvoice    17/10/2013    6 recensioni
" Spegnimi una sigaretta addosso."
“Cosa?”
“Spegnimi una sigaretta addosso. Voglio che mi rimanga un segno di te.”
“Ma sei impazzita? Guarda che fa male!”
“No, te lo dico io cosa fa male. Fa male aspettare per giorni un messaggio che non arriva, fissare per ore un telefono che non squilla. Fa male non vederti e non poterti chiamare per dirti “Ehi, ci prendiamo un gelato?”. Fa male addormentarsi ogni notte chiedendosi cosa starai mai facendo tu. Fa male pensare che tra poco sarai a più di duemila chilometri da me, che non mi chiamerai più per sapere cosa c’è da studiare, che non ci saranno più serate passate insieme ubriachi a discutere dell’immortalità. Farà male quando farà freddo e non ti potrò abbracciare, quando verrà Natale e non ci faremo nessuna foto con il cappello rosso in testa. Farà male anche quando sarò felice e non te lo potrò dire, quando avrò voglia di stare con te e allora mi metterò a riguardare le nostre foto. Farà male quando tornerò a Parigi e non ci sarai più tu a stringermi davanti alla Tour Eiffel. E farà male quando bacerò un altro e penserò a te,ecco cosa fa male."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Wesley Stromberg
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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i'll try to fix you.
 

Sono appena arrivata nella mia stanza, sono stanchissima.
mi corico subito nel letto e penso a quanto è stato faticoso questo viaggio, ma n’è valsa davvero la pena.
appena mi vedrà sono sicurissima che impazzirà di gioia, mi sono fatta undici ore di viaggio solo per lui!
credo dormirò un po’ prima di andare a bussare alla sua porta.

due ore dopo.

mi sveglio di colpo, avevo fatto un incubo.

la stanza era buia e i bagagli erano sul pavimento.
io ero come mio solito, avevo solo un po’ di matita nera sbavata.
mi alzo e vado a farmi una bella doccia rilassante, prima però preparo i vestiti da mettermi.
dopo poco esco, mi vesto e mi trucco.
ero “accettabile” dai, un vestito bianco sopra le ginocchia con un cinturino marrone sotto il seno i capelli lunghi neri con le punte blu sopra il petto e dei sandali color panna.
Ero semplice non volevo esagerare.
Odio il mio corpo, e odio me stessa. Fatico a guardarmi allo specchio e apprezzarmi.
 
È strano, quell’incubo sembrava tanto reale.
Luke mi lasciava e io rimanevo in un angolo a piangere, piangere e piangere.
Era triste..
Ma vabbè non ci penso neanche, potevo vederlo finalmente dopo settimane e settimane d’attesa.
Luke è alto, moro e muscoloso. Diciamo il tipo perfetto, io ancora non riesco a capire cosa ci faccia con me, sono uno sgorbio.
Ha vinto una vacanza studio in america, beato lui!
Scesi le scale e senza accorgermene mi scontrai con un ragazzo.
‘oh scusami! Sono così distratta..’ gli sorrisi timidamente.
Sono timida, un altro dei miei mille difetti.
‘hey tranquilla, capita’ ricambiò il sorriso per poi andarsene.
Che stupida, quando inizio a pensare al mio ragazzo non vedo più nulla.. ho solo lui in mente.
Mi sembra che luke alloggi in un hotel qui vicino.. ah si dovrebbe essere proprio quello!
‘hey scusa è qui che alloggia un certo luke smith?’ chiesi.
‘certo, è al quinto piano stanza 104’
‘grazie mille.’
entrai nell’ascensore ‘oh di nuovo tu!’ era quel ragazzo di prima.
‘oddio come hai fatto ad essere qui? ti avevo lasciato ancora dentro l’hotel!’
‘sono passato dal retro, la strada è più corta. Ma alloggi qui?’
‘nono, vengo solo a trovare un amico ’ sorrisi. Momento, che ho detto? “amico” ? ma luke non è solo un amico, oh insomma sharon ti ripigli? ‘e tu invece?’ domandai poi.
‘anche qui ci sta un mio amico ’ sorrise.
Eravamo al quarto piano ma si fermò improvvisamente l’ascensore.
‘ascensore rotto, siamo nella merda’ sbuffò lui.
‘cosa?’
‘qui capita spesso.. ci vorrà massimo un’ora e saremo fuori, stai tranquilla.’ Mi fece un sorriso di conforto.
Massimo un’ora, che culo.
‘visto che staremo qui per un ora mi presento..sharon’ gli porsi la mano, l’afferrò e con un sorriso a 32 denti ‘wes!’ disse. Aveva un bel sorriso.
Presi un elastico e mi feci una bella coda di cavallo, faceva caldissimo.
‘stai bene coi capelli raccolti’ disse.
‘oh,  grazie..’ diventai rossa di colpo. Ou ma che mi prende? Lo sentii ridere sotto i baffi ma evitai di dargli importanza.
‘non sei di qui vero?’ mi domandò dopo qualche minuto.
‘no e tu?’
‘nemmeno, ma abito comunque qui nei dintorni. Tu sei straniera?’
‘già.. si nota molto?’
‘si,a partire dal tuo accento ’ sorrise abbassando la testa. Oddio era  stratenero.
‘bene ahah’
Wes era davvero bello ,occhi tendenti al verde, alto e muscoloso.. con un sorriso da far impazzire proprio.
‘sai che hai proprio un bel sorriso? me ne sono innamorata’ dissi intimidita.
‘lo trovi davvero bello? a me non piace per niente.’
‘giuro.’
‘bè, grazie mille allora.’ E sorrise, aiuto lo fa apposta!
Qui il tempo non passava e io avevo esaurito le domande.
‘quanti anni hai?’ mi domandò avvicinandosi di più a me.
’16 e tu?’
‘ma sei praticamente una bambina’ disse ridendo mentre io gli feci la linguaccia.
Lui era molto più grande, aveva quasi vent’anni.
Ad  un certo punto mi fissò dal basso verso l’alto. mi sentii strana, come dire, osservata.
‘che stai facendo?’ gli domandai.
‘sei troppo semplice e riservata. Hai queste punte blu che ti fanno credere una ribelle ma non lo sei affatto. Hai un semplice vestito , pure lungo, e dei sandali che li usa mia nonna di 80 anni, ti ci vorrebbe un cambiamento.. renderesti molto di più’
‘ma come ti permetti? io mica sono qui per farmi insultare a gratis!’
‘non ti stavo insultando stupida, erano solo consigli.’
‘fai come vuoi, ma mi sento offesa.’
‘oh povera cucciola, ti sei offesa?’
‘che fai mo? sfotti?’
‘no e che ti trovo impacciata ma allo stesso tempo adorabile e sexy’ dove vuole arrivare?
Abbassai lo sguardo imbarazzata, forse wes aveva ragione.. dovrei curare di più il mio look.
Le punte blu le avevo fatte per cambiare un po’..ma se non curo il mio guardaroba non serve a nulla.
Vorrei soltanto essere come le altre ragazze, essere bella.
‘cerca di ascoltare il tuo nuovo amico wes, e vedrai che farai colpo.’ Mi baciò sulla guancia ‘ci si vede.’ Cliccò un pulsante dell’ascensore e uscì.
Restai ferma a fissare il vuoto, capii cosa aveva appena fatto wes dopo poco.
Aveva cliccato il pulsante ‘alt’ fingendo la rottura dell’ascensore.
Ma la domanda ora è..perchè?
Uscii anche io dall’ascensore dirigendomi nella stanza 104 ignorando tutti i miei pensieri su wesley hounsorrisodapaura stromberg.
Bussai ma non rispose nessuno, sentivo solo dei sospiri continui.
Insistetti ma nulla, la porta era aperta ed entrai. luke è sempre stato uno sbadato.
entrai nella camera ma era tutto buio.. i sospiri si fecero sempre più forti, si trasformarono in gemiti e urletti di goduria.. no, non poteva essere vero..
Davanti a me avevo la scena di un film porno, peccato che però come protagonista c’era il mio luke con una troietta di turno.
 



ciao, spero che vi piaccia il primo capitolo.
voglio solo dirvi che l'inizio fa un po cagare ma vi assicuro che il continuo sarà meglio.
ogni tanto mi farò sentire e se ho qualche problema per continuare ve lo comunicherò.
un bacio a tutti.

 
  
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