Cavalcavo senza sosta probabilmente da ore eppure riuscivo ancora a sentire la grinta scorrere tra le mie vene . Zeus il mio fedele cavallo correva velocissimo senza fermarsi  .  Il vento mi colpiva violentemente e nella mia mente scorrevano ancora quelle orribili immagini. Il mio villaggio era sotto assedio , la gente moriva e implorava aiuto . Bambini strappati alle loro madri , Uomini costretti a lasciare le loro famiglie e soldati che difendono con la vita il palazzo. Sir. Tristan , mio fedele amico e alleato era riuscito a farmi fuggire per chiedere aiuto militare a Camelot: alleato da anni. Dopo giorni scorsi il villaggio, era ancora più bello di come lo ricordassi, trasmetteva pace e serenità . ci ero venuta esattamente  10 anni prima e nulla sembra essere cambiato. Appena arrivai vidi mercanti, bambini e donne che sorridevano e tranquilli svolgevano le loro attività . Uther era morto e ora il potere era nelle mani di Arthur suo unico erede , l’unico uomo che da piccolo era riuscito a rubarmi il cuore.  “ Sono lady Sofia di wirpool e desidero comunicare con il re” una delle  guardie mi fece strada ed io potevo sentire l’agitazione invadere ogni angolo del mio corpo. Entrai nella sala reale e lo vidi , il mio cuore mancò di un battito, era giovane forte e bello. Un re giusto e comprensivo . “ Voi chi siete?” mi domandò in modo autorevole. Mi abbassai il cappuccio del mantello e lo vidi fermarsi e fissarmi “ Lady Sofia di Wirpool altezza , non vi ricordate di me?” “ Che sorpresa Sofia, è da tanto che non venivate a Camelot. Che cosa vi porta qui?” Lo vidi sorridere e  mi tranquillizzai “ Sire  il mio villaggio è sotto assedio da due giorni, sono qui per chiedervi aiuto “ “ Camelot è alleata da anni con Wirpool puoi contare sull’ aiuto di Camelot” Stavo per ringraziarlo quando svenni . In un attimo fu tutto buio e non capì più niente , quando mi svegliai mi trovai adagiata su un letto con Arthur e un signore anziano, probabilmente un medico, che mi guardavano preoccupati. Ad un tratto lo sentì parlare “ potete stare tranquillo è stato un piccolo mancamento dovuto alla stanchezza e alla preoccupazione del viaggio. Un po’ di riposo  e starà di nuovo bene” “ Grazie Gaius, puoi andare” Mi misi a sedere sul letto e vidi Arthur sorridermi. “ Come ti sentiti? Gaius dice che devi riposare , ti lascio sola “  “, Non so davvero cosa mi sia preso ad un tratto è diventato tutto scuro. Grazie per avermi  portato qui e avermi fatto visitare” Mi sorrise e se ne andò.  Dopo un po’ di minuti entrò una giovane ragazza dai capelli biondi legati in una treccia che guardandomi mi disse “ Altezza io sono Valery  e sono qui per servirvi , per qualunque cosa basta chiamare” “ Grazie Valery , ma ora vorrei riposare “ Detto ciò se né andò e io caddi in un sonno profondo.

  NEL FRATTEMPO

“Chi è quella giovane principessa arrivata a Camelot? Chiese un curioso Merlino “ Una  vecchia amica di infanzia nonché alleata di Camelot da anni” rispose Arthur senza  tralasciare nessuna emozione. “ È davvero molto carina e anche coraggiosa per aver  affrontato da sola un simile viaggio” insistette Merlino “ Si merlino, è molto coraggiosa lo è sempre stata fin da bambina. Ricordo tutte le avventure che abbiamo vissuto , le lotte e le liti. Potevo considerarla una sorella all’epoca. Stasera ci sarà un banchetto in onore di Sofia e domani studieremo un piano d’attacco per salvare Wirpoll.” “ Vi aiuto a prepararvi “ concluse Merlino.

Quella sera fu organizzato un ricco banchetto in onore della giovane principessa giunta a Camelot. Si poteva avvertire la pace e la serenità nell’aria cosa che procurava un nodo allo stomaco a Sofia se pensava al suo villaggio. “Allora Sofia, raccontami un po’ cosa hai combinato in questi lungi dieci anni” Cominciò un al quanto curioso Arthur. “ Beh come sai sono un ottima cavallerizza e non c’è stato giorno in cui io e il mio amico Sir Tristan non ci dedicavamo ad una cavalcata mattutina. Ovviamente sentivo mio padre rimproverarmi perché secondo lui non mi comportavo come una perfetta principessa ovvero passeggiate nel palazzo e altre cose noiose.” Arthur la vide sorridere e per la prima volta si accorse di quanto era bella . Indossava un abito rosso che le accentuava le forme e portava i capelli legati in un elaborato chignon . In quel momento poteva inebriarsi del suo profumo al gelsomino e del suo sorriso capace di illuminare l’intera sala. Sofia era speciale , diversa dalle altre principesse che aveva conosciuto, lo era sempre stata.

La serata passò in un lampo tra risate e danze . A malincuore i due amici si salutarono dandosi

L’ appuntamento l’indomani  per una colazione nel bosco.

 

 angolo autrice Ehi che ne pensate ? siamo ancora al primo capitolo ma andando avanti e cose si faranno interessanti. Reensite così posso capire che ne pensate <3 a presto