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Autore: Giandra    17/10/2013    6 recensioni
⤷ X&Y videogames; what if...?: E se a consegnare gli starter fosse il Professor Platan?
Arceus, quanto odio quel Professore! Dal primo momento in cui l'ho visto m'č sembrato il tipico "Signorino-so-tutto-io" troppo cresciuto, uno che se la tira da paura.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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~ dedicata a Shirokuro




 
 
Non giudicare un libro dalla copertina
 
Decide, alla buon'ora, di distogliere la sua attenzione da quel benedetto giornalino per concederci lo stramaledettissimo onore di uno sguardo.
«Buongiorno, Professore. Siamo qui per il nostro primo Pokémon!» pronuncia solennemente Calem, mentre io mi limito a un grugnito di assenso.
Arceus, quanto odio quel Professore! Dal primo momento in cui l'ho visto m'č sembrato il tipico "Signorino-so-tutto-io" troppo cresciuto, uno che se la tira da paura; e, alla luce dei recenti avvenimenti, non posso che dare ragione ai miei pregiudizi — ammetto, sbagliati, perň fondati! —, i quali, credo, anche Calem ora condivida.
Posa il giornalino in questione, che si rivela — o meglio: che leggo con la coda dell'occhio essere — una sintesi delle ultime news del Professor Oak, e decide di alzarsi aggraziatamente per poi risponderci un: «Bene, e quale Pokémon volete fra questi tre?» lanciando con maestria tre Pokéball contemporaneamente. Da esse, fuoriescono i famosi Starter che eravamo ansiosi di poter osservare — certo, non in sua compagnia, ma ci passerň sopra. Il primo, Chespin, č molto simile a uno scoiattolo striato e porta una sorta di copricapo verde che richiama un riccio di castagna; il secondo, Fennekin, assomiglia a una piccola ed elegante volpe giallastra e la sua coda e i due batuffoli che ha nelle orecchie sono rossi; il terzo, Froakie, sembra una raganella azzurra, ha una specie di pelliccia bianca dietro la testa e gli occhi gialli. I tre simpatici esserini, piccoli e innocenti all'apparenza, cercano di darsi un tono allo scopo di essere scelti e partire per un viaggio fuori da questo Laboratorio. Anche se, ora che ci faccio caso, il Froakie si astiene da questo atteggiamento: č come se fosse impaurito...
A distogliermi da quest'ultimo pensiero c'č Calem, che mi interpella tacitamente con il gomito. Vorrei prenderli tutti e tre ma entrambi ci eravamo giŕ messi d'accordo sulla scelta e, dopo un cenno del capo come segnale, lui proclama: «Voglio Chespin!». Il piccoletto saltellň dalla gioia. Il Professore, allora, accarezza il piccolo Pokémon per poi ritirarlo nella sua Pokéball e consegnarlo a Calem.
«E tu, cara, quale Pokémon vorresti?» mi chiede, accovacciandosi e carezzando il capo dei due piccoli Starter, in attesa della mia risposta.
Avevo da subito pensato di prendere Fennekin, il Pokémon di Fuoco, eppure l’aria terrorizzata sul volto del Froakie rende vacillante la mia scelta. Al che il Professore alza un braccio e mi posa una mano sulla spalla con delicatezza; sto giŕ per prenderlo a pugni ma il mio autocontrollo — seppur minimo — mi spinge a mantenere la calma. 
«Ci sono molte cose...» inizia, prendendo in braccio Froakie e alzandosi lentamente, «...che imparerete, nel vostro viaggio.»
«Cosa intende dire, Professore?» chiede Calem e io, anche se non voglio farlo notare, sono curiosa quanto lui di ascoltare la risposta.
«Ogni Pokémon č diverso da un altro, a ognuno un'esperienza suscita un’emozione differente» comincia a spiegare, facendo dei massaggi concentrici sulla testolina della ranocchia. «Proprio come accade agli umani, insomma. Come potete vedere, anche un evento come l’inizio di un viaggio, che per questi Fennekin e Chespin č un qualcosa di eccitante, per questo piccolo Froakie č fonte di paura» dice, rivolto sempre verso il Pokémon color del cielo.
Guardo il piccoletto e mi accorgo che, finalmente, non ha piů quell'aria spaventata. Anzi, č rilassato.
Quest’uomo, che ho sempre stimato ben poco, č riuscito a percepire i suoi sentimenti e a tranquillizzarlo. Non me lo sarei mai aspettata.
«Scelgo Froakie» annuncio e quando lo vedo sorridere grato so di aver fatto la scelta giusta. Č chiaro che ha finalmente capito che nessuno, qui, ha intenzione di fargli del male.
«Bene!» esclama il Professor Platan, porgendomi la sua Pokéball.
Vorrei farlo rientrare ma qualcosa mi fa desistere: Froakie la sta guardando come se incamerasse tutti i mali del mondo; non vuole entrarci, č palese.
«Lascia stare...» comincia il Professore, facendo segno di dissenso col capo, «...rispetta il suo volere» conclude con tono serio. 
Eh sě, Platan, mi sono sbagliata su di te. Lo ammetto. Assumi dei comportamenti irritanti, eppure metti una gran passione nel tuo lavoro; credo che sia questo il famigerato e da tutti ricercato "vero amore" per i Pokémon.
Prendo in braccio Froakie me lo sistemo sulla spalla – credo che starebbe scomodo sul mio grosso cappello – per poi salutare il Professore, con un'espressione carica d’orgoglio e ammirazione.
Calem lo percepisce e mi conferma: «Abbiamo sbagliato a giudicarlo male» con un sorriso di ammonimento reciproco.
«Forse...» mantengo il mio orgoglio e la mia cocciutaggine fino alla fine, questi non me li toglierŕ nessuno.
Ci incamminiamo verso la nostra prima avventura, con una lezione di vita alle spalle; e tutto per merito del Professor Platan. 


 
   
 
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