Che si disgrega
Written by Mao chan
Desclaimer: Naruto è © di Masashi
Kishimoto.
*
Lasciami.
Il suo
respiro ansante, tagliava il silenzio della radura ogni volta che il suo petto
si alzava e si abbassava, irregolarmente.
Nelle
orecchie, l’assordante brusio dei granelli di sabbia turbinanti.
Lasciami.
Gli occhi
le lacrimavano. Per il vento, la sabbia.
E perché
non batteva le palpebre.
Non osava nemmeno pensare.
Lasciami.
Le dita
intorpidite, le gambe informicolite.
La schiena
rigida e la testa pulsante.
Ti prego,
Lasciami.
Nonostante
il calore estenuante e il sudore che colava a terra copioso,
dal suo corpo, si sentì gelare dentro.
Quegli
occhi chiarissimi la trafissero.
E in lei,
ogni certezza di disgregò.
Squadra.
Allenamento.
Armi.
Amici.
Konoha.
Il Nulla…
« Lasciami!
»
Smettila di guardarmi. So scivolando via.
Lasciami, prima che perda me stessa.
Per
favore.
Nei suoi
occhi nocciola, scorrevano immagini vuote.
Negli occhi
azzurrissimi di lui, si riflettevano i suoi.
Ma lui
era morto.
E poi era
tornato.
Forse era
questo che la
uccideva.
Lui avanzò,
fino quasi a sfiorarla.
Gli occhi di lei si fecero vitrei.
Perché non mi vuoi
lasciare?
Le affondò
una mano nei capelli, e i codini cinesi si sciolsero al minimo contatto,
facendole ricadere i crini scuri sulle spalle.
Li guardò
con vaga sorpresa.
Curioso come in battaglia
resistessero tanto.
Lei prese a
tremare.
« I-io,
io ti ho salvato.
Perché…
perché t-tu…? »
Mormorii
sconnessi, estremamente
flebili, a cui una guerriera non avrebbe dovuto lasciarsi andare.
La
Scia
Mi.
Tenendo gli
occhi aperti proiettati nei suoi, lui annullò le distanze.
Dissolvendo
la tensione e iniettandola tutta nel corpo di lei.
Insieme ad un silenzio as-sor-dan-te
E raccogliendo
in quel gesto la stupidità di un attimo
che si disgrega.
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Sperimento
la scrittura creativa con situazioni assurde.
Ah-hem.
Li avete riconosciuti, vero?
Suppongo di
sì.
-In caso
contrario, nel mio account c’è la presentazione.
=kiss=
_