Death&Abandonment
Pioveva.
L’ acqua le ricadeva
addosso ma la ragazza non sembrava farci caso. I suoi amici erano
lì ma lei non
badava neanche a loro. Silenzio e solitudine. Ecco cosa c’era
nella sua anima
in quel momento. Silenzio e solitudine. Guardava i 3 corpi ai suoi
piedi:
Sasori, Itachi e Sasuke. Ne mancava uno. Ah già, se lo era
scordato: Deidara si
era fatto esplodere. Nella sua mente correvano velocissime delle
immagini.
Rivedeva lo scontro tra i 2 Uchiha: Sasuke che infilava il kunai nel
corpo del
fratello e nello stesso momento Itachi lo trafiggeva con la katana.
Rivedeva
Sasori contro sua nonna: il fato aveva voluto che a prenderlo sul
cuore, il suo
unico punto vulnerabile, fosse stata SUA nonna con le SUE marionette.
Rivedeva
l’asplosione di Deidara: lo aveva fatto per disperazione,
quando aveva esaurito
tutte le sue tecniche contro il suo migliore amico, Sasuke. L’autodistruzione…
L’aveva inventata per
distruggere Itachi invece l’aveva usata per uccidere Sasuke.
Ma nonostante
questo non c’era riuscito. E infine rivedeva quel lontano 15
maggio in cui suo
fratello, il 4° ninja leggendario, aveva perso la vita. A soli
20 anni.
“Tutto…”
“Come
Kumy? Cosa hai detto?”
Naruto le venne vicino
“Ho
detto tutto, Io ho perso
tutto”
Ma
perché? Perché proprio
lei? Lei, che nella sua vita aveva sofferto tanto, che non aveva
conosciuto l’
amore dei suoi genitori, troppo impegnati a fare soldi. Lei, che viveva
una
vita ambigua. Aveva sempre saputo dove si trovava il covo
dell’Akatsuki eppure
non lo aveva mai rivelato a nessuno. Andava a trovarli
perché Deidara e Sasori
erano stati i migliori amici di suo fratello, perché
conosceva Itachi da quando
era nata, perché il Leader era suo zio. Ale alzò
il volto rigato dalle lacrime,
un’espressione fiera mista a dolore era stampata sul volto
della giovane.
“Ho
deciso…”
“Cosa
hai deciso?”
“Me
ne andrò. Non farò più
parte di alcun villaggio.”
“Ma
non puoi farlo!! Kumy ti
prego non te andare!!” Naruto la guardava con le lacrime agli
occhi.
“Lo
devo fare mi dispiace. Me
ne devo andare. Non bisogna affezionarsi troppo alle persone
perché più ti
affezioni più sarà grande il dolore quando
moriranno.”
Detto
questo portò le mani
alla testa e si slacciò il coprifronte, gettandolo a terra.
Poi si voltò e,
senza dire una parola, scomparve, ignorando le suppliche di Naruto.
5
anni dopo
Una
figura solitaria si
aggira nei pressi di Konoha. È una ragazza bionda, con gli
occhi azzurri e
davvero alta. Kumy Akatsuki portava un mantello scuro e teneva il
cappuccio
calato sugli occhi. Entrò in un piccolo cimitero e si
inginocchiò davanti a 4
tombe. Quello era il cimitero dei traditori. La prima era la tomba di
Itachi.
La foto del ragazzo era stata scattata anni prima. Non sorrideva, non
mostrava
alcun sentimento. Cominciò a pregare e a ricordare il
ragazzo che la aveva
allenata a tenere a bada la sua abilità innata. La stessa
cosa fece per le
altre due tombe accanto: Deidara e Sasori, anche loro due validi
sensei. All’
ultima si fermò a lungo. Sasuke Uchiha. Sorrise e
cominciò a parlare con la
tomba di quello che era stato il suo migliore amico. Infine si
alzò e uscì dal
quel luogo spettrale. Mentre entrava in Konoha pensava a se stessa.
Dopo che
aveva abbandonto il villaggio non aveva più avuto rapporti
con nessuno. Entrò
nel vero cimitero di Konoha fermandosi a una tomba bianca, magnifica.
La foto
mostrava un ragazzo biondo con due laghi di montagna al posto degli
occhi che
sorrideva felice. La tomba di Dan Akatsuki, suo fratello, era sempre
stata
bellissima. In
molti si chiedevano
perché la sua tomba era sempre curata, vsto che la sua
famiglia non andava mai
a trovare la tomba del figlio maggiore. Nessuno sapeva che nella notte
del 15
maggio Ale ritornava a Konoha per visitare le tombe dei ragazzi. Come
sempre
fece crescere i fiori nuovi e si mise a parlare con la tomba. Le
lacrime
cominciarono a scendergli copiose giù dalle guance.
“Perchè
ogni volta che parlo
con te, fratellone, piango?” pensava
Eppure
non riusciva a
trattenere le lacrime. Pensava ai suoi che non andavano mai a trovare
Dan. E se
avesse seguito l’esempio di Itachi e li avesse sterminati?
Ormai era quasi
sicura che la considerassero un traditrice. Quella notte soffriva
più del
solito. Non sapeva nemmeno lei il perché. Poi un’
idea gli balenò in testa.
Sorrise ed estrasse un kunai dalla sacca. Lo portò
all’altezza del cuore e...
La
mattina, quando i
guardiani aprirono i cancelli, alla tomba di Dan Akatsuki trovarono il
cadavere,
ormai freddo, di Kumy Akatsuki.