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Autore: danish    17/10/2013    4 recensioni
e va bene....mi avete convinta.....provo a continuare "l'erede al trono"
Non so ancora se sarà una storia a capitoli o una specie di raccolta di one shot raccontate in prima persona dai protagonisti. Vedremo quel che accadrà, lasciamoli fare....
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pov Cleo
 
 
 
Il duello è terminato.
Harlock ha vinto e se n'è andato portandosi via la piccola principessa.
Solo in alcuni settori della Dokras si sta ancora combattendo con le retrovie del pirata.
 
Raflesia, davanti allo specchio del bagno dei suoi appartamenti, si sta medicando la ferita superficiale che lui le ha inferto appena sopra al seno.
E' stato un combattimento breve ma intenso. Pochi minuti in cui ho temuto, a volte, per la sorte della mia Regina pur conoscendone le doti di spadaccina. Anche Harlock è molto abile e non si è risparmiato affatto. Si è fermato solo nel momento in cui ha visto del sangue uscire dalla ferita di Raflesia.
Non se l'aspettava di certo. Scommetto che pensava che nel suo corpo scorresse clorofilla o qualcosa di simile.
Invece Raflesia è più simile a lui di quanto possa immaginare.
 
La regina si guarda soddisfatta allo specchio mentre si toglie di dosso  la divisa da combattimento ridotta ormai a pochi brandelli di stoffa. Il suo sguardo scende lento oltre il seno e si sofferma insistentemente sul ventre....
Mi guarda di riflesso con il solito sorriso enigmatico stampato sul volto.
Non è imbarazzata a mostrarsi nuda in mia presenza, ci conosciamo fin da ragazzine ed abbiamo passato parecchio tempo insieme prima che il suo ruolo le imponesse un certo distacco da me.
 
"Cleo, possiamo festeggiare la nostra vittoria!" mi dice con orgoglio.
 
Verso da bere per entrambe in due calici di cristallo e mi avvicino a lei porgendogliene uno.
Inaspettatamente scuote la testa e rifiuta il vino.
 
"Non per me, grazie!"
 
"Raflesia....io non capisco..." accenno.
 
Si infila una lunga vestaglia di seta nera e si va ad accomodare sulla chaise-longue, facendomi cenno di seguirla verso quell'angolo di salotto.
Immagino che sia molto stanca dopo il duello con Harlock. Nelle sue condizioni di salute ogni minimo sforzo le costa un dispendio enorme di energia.
Mi guarda in modo strano, sornione, come se sapesse qualcosa che io non so e fosse sul punto di rivelarmelo.
 
"Amica mia, da oggi il regno di Mazone tornerà al suo antico splendore...." mi dice mentre si sdraia e guarda il soffitto della stanza.
 
"Vorrei delle spiegazioni! Hai rivelato a me e Catandra dell'esistenza segreta di una tua nipote ed hai voluto che la portassimo qui nonostante sia la figlioccia di Harlock! Ed ora L'hai lasciata andare senza alcuna ragione apparente....perché?? Non hai pensato a cosa accadrà quando tu non sarai più in grado di.....?" mi mordo le labbra per quello che stavo per dire. Non voglio pensare che Raflesia ci lascerà a breve…
 
Lei prende, dal tavolo accanto alla morbida seduta, una cartellina.
La apre e ne legge con calma il contenuto per porgermela subito dopo.
 
"Leggi, Cleo."
 
Prendo il fascicolo con mani tremanti. Si tratta presumibilmente di una cartella clinica, forse della sua; la apro con incertezza e comincio a leggere lentamente.
Dopo alcuni attimi di silenzio mi sfugge un'esclamazione di stupore.
 
"Non sono un medico ma....credo di capire che..."
 
"Hai sicuramente capito bene, Cleo. Da analisi più approfondite, rispetto alle precedenti, risulta che non ho alcuna malattia mortale."
 
La guardo come incantata. La mia felicità è alle stelle, tanto che perdo il mio proverbiale autocontrollo e le salto al collo per abbracciarla. Raflesia non si ritrae e mi abbraccia a sua volta. Io piango dall'emozione e lei ride di gioia.
Passati alcuni istanti torno al mio posto e mi asciugo le lacrime. Ora sorrido anch'io e la guardo adorante. La mia Regina non ci lascerà! Ci condurrà verso un nuovo splendore.
 
"Provvederò personalmente a punire i medici che hanno sbagliato le analisi! E' inammissibile che compiano errori così gravi, soprattutto quando si tratta della tua salute!" le dico con enfasi.
 
"I medici non hanno colpa." esordisce Raflesia. "Il mio corpo è diverso, lo sai. Hai visto con i tuoi occhi che dalla mia ferita è fuoriscito sangue e non linfa. Sono una sorta di ibrido tra esseri umani e mazoniani, ne porto in me entrambe le caratteristiche."
 
Si, questo lo sapevo. Era uno dei segreti che Raflesia mi confidò da ragazza e che mi chiese di non rivelare ad anima viva. Così è stato.
Certo che commettere un errore così grande, tale da rischiare di mettere in pericolo l'intero popolo, non dovrebbe rimanere impunito, a mio parere.
 
"Sai Cleo, in realtà i dottori hanno fatto una scoperta di vitale importanza per noi."
La guardo incuriosita in attesa che mi illumini.
"I miei valori erano fuori dai parametri per un preciso motivo...é una cosa che accade solo una volta nella vita di quelle come me...e non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione."
 
Si alza e si dirige verso la palla di cristallo nella quale si vede L'Arcadia allontanarsi a gran velocità in direzione della Terra.
Il suo viso assume un'espressione di tenerezza mentre guarda quella nave e pronuncia dolcemente il nome del nostro nemico. Con la mano sinistra sfiora la sfera quasi come se stesse accarezzando una persona, mentre si porta contemporaneamente l'altra mano sul ventre.
 
“Harlock si è trovato al momento giusto nel posto giusto...” Mormora con gli occhi che le scintillano come stelle. “…e devo dire che per me non è stato un gran sacrificio…anzi…”
 
 
"...Raflesia....." mormoro sconcertata. In quel momento un pensiero folle prende forma nella mia mente.
 
"Ora hai capito, Cleo?" mi dice sorridendo complice.
Certo che ho capito. I valori di Raflesia erano alterati perché è il suo periodo fertile. Nessuna malattia mortale...anzi!
Scoppio a ridere divertita. Un po' è a causa dell'allentarsi della tensione che mi aveva invasa fino a questo momento, un po' è per lo strano scherzo del destino che ha trasformato il nostro acerrimo nemico nella nostra fonte di rinnovamento.
 
"Un momento!" Esclamo di colpo. "Ma Harlock sa di questo? Come l'hai convinto a prestarsi...con tutto il rispetto per te, Raflesia!"
 
"Vypnox, ovviamente. Quindi non saprà mai." mi risponde brevemente.
 
"Non ricorderà nulla di quanto successo, sei sicura?"
 
"Assolutamente sicura. Al termine del duello con la spada gli ho chiesto una cosa ben precisa e la sua risposta mi ha lasciata totalmente senza dubbi."
 
"Ovvero?"
 
"Quando ha creduto di aver vinto, mi ha intimato di prendere il mio popolo ed andarmene ed io gli ho chiesto per due volte: ' vuoi che io parta? vuoi davvero che io parta?' lui non ha esitato a confermarmi quella richiesta. Ciò significa che non ha la minima idea né tantomeno il ricordo di quello che abbiamo combinato poco prima nella cella di sicurezza!"
 
"Raflesia, sei diabolica. Ma hai la certezza che...insomma....che ora aspetti un tuo erede?"
 
"Certamente. Prima di combattere con Harlock, mentre aspettavo che l'effetto del Vypnox svanisse su di lui, sono passata dal dottore per le analisi del caso. Tutto a posto, aspetto un erede che vedrà la luce tra pochi mesi."
 
"...e di Mayu che ne sarà? In fondo nelle sue vene scorre anche sangue mazoniano. E' sempre un membro della famiglia reale!" esclamo, ricordandomi all'improvviso della piccola.
 
"Questo lo sapete solo tu e Catandra. E lei adesso non c'è più....quindi solo tu sei a conoscenza del mio segreto...." sogghigna Raflesia con lo sguardo illuminato da una strana luce malefica.
 
Non ho nemmeno il tempo di rassicurarla sula mia fedeltà nei suoi confronti che vedo un lampo di luce attraversare alla velocità della luce la stanza. Poi sento qualcosa di freddo al petto ed abbasso lo sguardo....
Un pugnale trafigge le mie carni all'altezza del cuore.
 
"...Raflesia...perché??..." sussurro mentre mi accascio al suolo.
 
Lei mi raggiunge e mi abbracciamentre dai suoi occhi scendono copiose lacrime.
 
"Perdonami Cleo....ho dovuto farlo per proteggere il mio regno...tu mi capisci, vero?"
 
Mi implora di perdonarla...ma anche io ho qualcosa di cui devo farmi assolutamente assolvere prima di morire.
 
"...solo se tu mi perdoni per aver causato volontariamente l'incidente in cui anni fa morì tua madre, la regina Olimpia."
Mi guarda incredula sbarrando gli occhi e la bocca.
 
"Ho sabotato la navetta che guidavi tu, calcolando al millesimo ogni dettaglio...l'ho fatto per permetterti di assumere il comando e di lasciare il nostro pianeta morente. Lei non avrebbe mai acconsentito..."
 
Sento le forze abbandonarmi lentamente ma non posso morire in pace prima che Raflesia mi abbia concesso la  grazia.
 
"Cleo....sei tu che devi perdonare me. Ho commesso il tuo stesso delitto pochi mesi prima. Sono io che ho avvelenato a morte Kora perché temevo che prima o poi avrebbe rivelato a qualcuno dell'esistenza di mia sorella gemella. Ho detto a mia madre che non sopportavo più i rimproveri della tua e che per vendicarmi le avevo somministrato una sostanza col fine di farla solo star male. Ho mentito dicendo che avevo sbagliato le dosi e Olimpia ha insabbiato tutto quanto per salvarmi la pelle e la reputazione. In realtà sapevo bene quello che stavo facendo.."
 
Ringrazio il cielo che sto per morire ed abbandonare questo essere infame che credevo di conoscere e che ho servito con tutta me stessa fino all'ultimo momento, alla quale ho dato tutto, persino mia madre....persino la mia vita.
 
Che gli dei proteggano il figlio che sta crescendo dentro Raflesia dalla sua stessa genitrice....
 
Che Harlock protegga la piccola Mayu e la porti lontano da lei per sempre....
 
 
spero di aver chiarito a sufficienza gli intrighi di corte..^_^'
 
   
 
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