Questo capitolo è dedicato direttamente a Gerard, il quale oggi compie 31 anni.
Vi avverto che sarà un po’ macabro. È ambientato nel 2004, secondo album.
Questa storia non è a scopo di lucro e non intendo insultare i componenti della band.
[Capitolo interamente dedicato a Gerard, cantante dei My Chemical Romance]
- Ciao.....- mormoro
quando entri nella stanza dell'ospedale, dove sono io.
Tolgo una mano da sotto le coperte e la
allungo verso di te. Sto male, sento i polmoni che faticano a farmi respirare. Forse
per il troppo fumo, forse per l'alcol. Ti siedi vicino a me e mi prendi la
mano. Il mio cuore batte forte al contatto con la tua pelle: - Grazie per essere venuto, Frank..
Tu sorridi
amaramente: - Non potevo lasciarti solo – la tua voce è bassa, triste,
quasi vorresti che tutto il male che mi sta assalendo venisse da te.
Non ho paura di
morire. Ho sempre avuto paura della morte. Ma adesso che sei qui, al mio
fianco, l'unica cosa di cui ho realmente paura è perderti. Mia madre non
sarebbe per niente fiera di me. Che dico, non è per niente fiera di me. Fumo,
bevo e mi drogo,
e per di più mi sono innamorato di te. Ma non è un amore come se fossi la mia ragazza,
amore per un amico, un amico molto caro.
- Gerard –
ritorno in me quando sento il suono della tua voce chiamarmi – Perché?
Non ti capisco,
cosa vuoi dire con quel perché?
- Perché doveva
succedere proprio a te? – mi stringi ancora più forte la mano, ma non
finisci la frase – E' una cosa stupida – dici infine abbassando lo
sguardo.
- Che cosa –
a malapena riesco a vederti, stai cominciando a sparire piano piano.
- Eravamo tutti lì,
la macchina ha preso proprio te......- cominci a piangere.
Io ti accarezzo
il viso e ti asciugo una lacrima: - Sfortuna......- mormoro. Sto per morire, lo
sento. Una paura tremenda mi assale e ti stringo la mano ancora più forte.
In quel momento
entrano anche Mikey e Ray: - Gerard! – Mikey mi si avvicina preoccupato: -
Appena ho saputo sono accorso. Ma come è successo? – chiede rivolgendosi a
te.
Ma tu non
rispondi, non ne hai la forza e continui a guardarmi, piangendo. Mi accarezzi
il volto e tiri fuori dalla tasca qualcosa. Provo a guardare cos'è ma la vista
manca sempre di più. Mi sento debole, terribilmente debole.
Ciò che hai
tirato fuori è una scatolina nera, con un fiocchetto rosso. Me la porgi e io la
prendo, ma la mia presa è debole e la scatolina mi cade di mano, finendo sul
pavimento: - Perdonami......- non ce la faccio davvero più.
Ray si china a riprendere
la scatolina: - Te l'apro io – sento un suono di carta. Un suono lontano. Anche
l'udito sto perdendo. E per di più i miei genitori non sono qui, qui con me. Gia,
ci sono i miei amici, i miei migliori amici e mio fratello. Forse sono loro le persone che avrei voluto che ci
fossero alla mia morte. Ed infatti eccoli qui.
- Oggi è il tuo
compleanno Gerard..... – continuò Ray finendo di aprire la scatolina –
Volevamo farti una sorpresa, ma la sorpresa ce l'hai fatta tu. - cerca di essere
spiritoso ma non ci riesce. Nessuno di noi ha voglia di ridere.
- Ragazzi.......-
le parole mi escono dalla bocca a fatica. Sputo un po' di sangue. Il mio
polmone è andato. L'infermiera si avvicina ma tu la scosti. Sai che per me non
c'è speranza e preferisci che io muoia felice. Prendi la scatola aperta e me la
porgi. Dentro vedo a malapena un coso nero. Cerco di aguzzare la vista e vedo una
collana. Quella collana. La collana con il nostro nome. Il nome dei My Chemical
Romance. I My Chemical Romance 5 anni fa, al mare: "Nessuno ci dividerà
mai". Eppure qualcuno
ci stava dividendo adesso, qualcuno più potente di noi.
- G....grazie.....-
queste sono le mie ultime parole. Le parole di uno che ha sprecato la sua vita.
Uno che non ha voluto bene ai suoi genitori come avrebbe dovuto. Uno egoista,
egocentrico. Uno che non ha mai dato retta a nessuno.
Forse gli stava
bene morire. Andarsene tristemente. Era vero
ciò che aveva detto Frank, era stata una morte stupida. Lui che mentre
attraversava la strada guardava dietro di sé. Ma si poteva essere più stupidi
di così? No, non si poteva.
- Ragazzi........-
voglio che sappiano tutto ciò che penso di loro. Voglio che sappiano che io li
ho amati come fratelli – Grazie....per tutto quello che avete fatto..... -
tossisco -......per m.e........non so come ringraziarvi.....- accarezzo il tuo viso
– Grazie......per il tuo
sostegno......durante la mia vita.........durante tutti i miei fallimenti........Grazie
per avermi ascoltato.......quando ne avevo bisogno........ – volto il mio
sguardo verso Mikey, lui si avvicina – Grazie Mikey.......per essermi
stato vicino...........mi dispiace per come ti.....ho......- non riesco più a
parlare e tu mi stringi ancora più forte la mano
- Non parlare.......-
mormori - Non ti sforzare.........- vorresti venire con me, lo si vede dai tuoi
occhi. Vorresti seguirmi. Forse anche tu mi ami?
Ma io devo dirvi,
dirvi tutto ora: - Mi dispiace davvero Mikey – Mikey comincia a piangere,
tutti cominciano a piangere, compresa l'infermiera – Ray.............grazie
anche a te per esserti........avvicinato.......sub........me.......- fine. Quelle
sono le mie ultime parole. La vista mi si oscura completamente e io mi spengo. Sento
i vostri pianti sempre più lontani. Finché tutto non diventa buio. Un buio che
non rivedrà mai più la luce.
Lo so, come capitolo di Buon Compleanno non è proprio il massimo. Grazie e spero che riflettiate su questa storia, perché per strada può succedere di tutto. Grazie per l’attenzione.
Ps: ci sarà una stoia per ogni compleanno dei componenti della band.