LA BATTAGLIA TRA GOHAN E CELL


 
Ero lì che guardavo il mio avversario con estrema freddezza, ma ero troppo debole per affrontarlo come un vero Sayan dovrebbe fare.
Non ero pronto, ero solo un bambino di otto anni ed ero piccolo per affrontare una battaglia. Una battaglia estremamente difficile. Cell era lì che mi guardava con aria minacciosa, voleva divertirsi, ma io ero disteso a terra; ero sfinito e non avevo più forze per continuare a combattere!
Stranamente mi alzai per riprovarci una quinta o una sesta volta, avevo perso il conto: forse ci avevo provato troppe volte. Mi sorrise malizioso il bastardo, perché si approfittava della mia debolezza eppure ero trasformato in un Super Sayan, ma non bastava per sconfiggerlo.
La cellula dalle macchie verde scuro, fu ben costruito ed il Dr. Gelo si era dato da fare per costruire un essere così mostruoso. Non aveva pietà per nessuno.
I miei amici stavano decedendo man mano, per via dei suoi figli, quei Cell Junior maledetti!
Essi erano forti quanto il padre, ma non avevano nessuna speranza, tantomeno il mio papà. Lui si che era forte, ma anche fu sconfitto da quegli esseri malvagi. Ad un certo punto sentii un forte dolore al petto, come se qualcuno mi avesse tirato una freccia verso il mio cuore: non capii nulla in quel momento, ma sentivo una forte rabbia verso il mio nemico. Era una battaglia senza fine, vedevo solo dolore, ferite, sofferenze e questo mi faceva male perché io ero solo un bambino che desiderava laurearsi e diventare uno studente: era il mio sogno.
Mi sentivo un perfetto idiota, perché non potevo fare nulla per salvare i miei adorati amici: i guerrieri Z.
 
-G-Gohan! T-ti prego!-. Implorò la testa di C-16.
 
Era ancora vivo, nonostante fosse saltato in aria.
 
-Ammasso di rottami, ma sei ancora vivo!-. Urlò diveritito il mio nemico.
 
Dopo di che, si avvicinò e con un piede fracassò la testa di quel povero androide. Ed io non sapendo cosa fare, persi totalmente il nome della ragione; avevo deciso di far esplodere tutta la mia rabbia, tutta la mia sofferenza in un solo colpo. Sentivo una forza totalmente nuova rispetto alla precedente, mi sentivo rinato: mi ero trasformato in un Super Sayan oltre al primo livello. Stranamente, avevo delle scariche elettriche attorno al mio corpo; esse mi caricavano sempre di più, avevo le lacrime che mi scendevano lungo il mio viso. Non sopportavo più nulla e decisi di guardare il mio nemico in un modo agghiacciante.
 
-Non te la farò passare liscia, giuro che me la pagherai per ciò che hai fatto!-. Dissi sicuro di me stesso, sentivo di batterlo.
 
Mio padre mi guardò fiero.
 
-Bravo figliolo!-. Mi gridò da lontano, era felice che suo figlio era esploso.
 
Guardai i Cell Junior, ero stufo di vederli divertiti perché si credevano di battermi; ma non avevano capito che li potevo sterminare in un solo pugno e così fu. Un paio di colpetti qua e là, i figli del nostro nemico erano scomparsi nel nulla.
 
-Sorpreso, eh Cell?!-. Pensai nella mia mente.
 
Lui mi guardò sorpreso, ma non proferì parola per parlare: era troppo spaventato dentro e questo lo si notava a vista d’occhio. Sapeva di non avere speranze.
 
-Crederai davvero che io abbia paura di te? Povero illuso.-. Mi accennò sicuro di quello che aveva appena detto.
 
Aspettai la sua mossa, la prima fu di attaccarmi con un semplice pugno e me lo diede giusto in faccia. Ma io non mi feci nulla, perché sapevo di essere superiore a lui; non aveva più risorse perché continuò lo stesso ad attaccarmi, io scansai tutte le sue mosse e stavo cominciando davvero ad annoiarmi. All’improvviso, volò in alto, voleva lanciarmi una Kamehameha.
 
-Non accetto che un insetto insignificante come te, mi tratti in questo modo! Io sono il più forte dell’intero universo e non ti permetto di essere superiore a me, prendi questo! KA-ME-HA-ME-HA!-. Mi lanciò uno dei colpi di mio padre.
 
La guardavo mentre scendeva lentamente, ero felice che l’avesse fatto. Mi sentii fiero, perché potevo dimostrare a mio padre che anch’io l’avevo imparata.
 
-KA-ME-HA-ME-HAAAA!-. Dissi rispondendo al colpo del mio nemico.
 
Quella di Cell era grandissima, mentre la mia era piccola, ma era anche molto potente e la respinse in un solo colpo; essa colpì il piccolo insetto verde, mettendolo in gravi condizioni. Lo guardai in alto nel cielo ed era lì, ma non mi volevo muovere perché doveva soffrire lentamente come aveva fatto soffrire i miei amici.
 
-Gohan, dagli il colpo di grazia!-. Mi urlò papà a squarciagola.
-No, deve soffrire! Deve pentirsi di essere nato.-. Dissi troppo fiero della mia potenza.
 
Mio padre mi guardò male per ciò che avevo detto. Cell si riprese subito dal colpo subito, e scese a terra ancora più arrabbiato di prima.
 
-Non ti permetterò di sconfiggermi, sono stato chiaro!-. Strillò il mostro dalla rabbia.
 
Lo guardai attento, anzi lo studia meglio, per capire la sua prossima mossa; infatti, decise di attaccarmi di nuovo e sembrava davvero senza speranza.
Ero davvero stufo, così, decisi di attaccarlo con due soli pugni per poi metterlo K.O. Tutto d’un tratto, sputò fuori C-18: l’androide dai capelli biondi che tanto piaceva a Crilin, Cell era davvero sfinito e ritornò alla sua seconda trasformazione. Egli provò lo stesso ad attaccarmi, ma era ancora più patetico di prima: stavo per mettere la parola “FINE” a quell'incontro, ma il mostro tutto d'un tratto, mi fermò.
 
-Credevi davvero di avere la vittoria in pugno? Forse ti sbagli, perché se mi devi fare fuori. Mi farò esplodere assieme al tuo pianeta e voi tutti verrete con me nell’aldilà!-. Disse Cell, crescendo a dismisura.
 
Egli si gonfiò in una palla gigante, ero davvero spaventato perché ero stato davvero un perfetto idiota: mio padre aveva ragione, dovevo eliminarlo subito. Mi inginocchiai arreso, avevo sbagliato e lo dovevo ammettere; ma all’improvviso, mi si avvicinò qualcuno che usò il teletrasporto. Solo papà poteva usarlo, perché nessuno ne era capace.
 
-Ciao figliolo, salutami la mamma, sono davvero fiero di averti come mio figlio. Bravo!-. Mi disse, mentre si trasportò Cell nell’aldilà.
-Papaààààà!!! Noooooooo!-. Urlai, non volevo che mio padre ci rimetteva la vita per una seconda volta.
 
Scomparse subito, mi accovacciai a terra dalla delusione perché il mio orgoglio aveva fatto sacrificare mio padre; ma non tutto era perduto perché potevo ancora vendicarmi.
Infatti, ci fu un raggio che colpì subito il povero Trunks, colpendolo nello stomaco e fu messo fuori combattimento in un semplice colpo, anche se fu basso e di cattivo gusto. Il padre Vegeta, accecato dalla rabbia; decise di lanciargli una scarica di sfere di energia, ma senza successo perché Cell uscì subito dall’ammassa di fumo e colpì Vegeta senza un minimo di pietà!
Cell era un mostro, era malvagio quanto Freezer, essi avevano la stessa ed identica freddezza; non avevano pietà e uccidevano chiunque ostacolava il loro cammino. Ora era diventato davvero potente, anche lui aveva le scariche elettriche attorno al corpo: era diventato l’essere perfetto.
Aveva ereditato anche il teletrasporto di mio padre, era diventato davvero potente; una potenza che superava ogni immaginazione, nemmeno io lo potevo fermare. Ci stava per lanciare una Kamehameha Solare.
 
-Non arrenderti Gohan, lancia la tua migliore Kamehameha e annientalo perché io credo in te!-. Mi accennò mio padre nell’aldilà.
-Papà, io non credo di farcela. Non chiedermi l’impossibile, Cell è diventato davvero potente e non credo di poter continuare.-. Risposi triste.
-Prova, anzi, proviamoci! Dobbiamo vincere questa battaglia!-. Mi disse con la speranza di farcela.
 
Una battaglia estremamente difficile, avevo il braccio sinistro non funzionante per via di Vegeta; lo avevo difeso dal suo inutile gesto e, con un braccio solo, decisi di lanciare la mia Kamehameha più potente e mi caricai al massimo per lanciarla contro il mio nemico.
-Sei davvero un povero illuso, ma credi davvero che con quelle poche forze che ti sono rimaste di vincere? Patetico! Ed ora, eliminerò te e questo patetico pianeta una volta per tutte!-. Mi urlò contro.
 
Dopo quelle parole, ogni mia speranza andò perduta; ma essa è l’ultima a morire e quindi decisi di lanciare il mio colpo ad occhi chiusi. Pregai e pregai, sperando di farcela contro il mio nemico: sentivo le forze che mi stavano abbandonando e non avevo più nessuna riserva. Era davvero la fine?
Ad un certo punto, Cell stava per mettere fine al combattimento, ma Vegeta gli lanciò una sfera di energia per distrarlo.
 
-Oraaaa!-. Mi propose mio padre per annientare il nemico.
 
Scaricai le mie ultime forze sulla mia Kamehameha e lo eliminai per una volta e per sempre. Avevo davvero perso ogni briciolo di energia, e precipitai a terra.
Ero fiero di me stesso, avevo eliminato il mio nemico e ringraziai mio padre per essersi ancora fidato di me.
 
-Bravo figlio mio, ti voglio bene!-. Pensò Goku, mentre capì che la forza di Cell scomparì nel nulla.





ANGOLO AUTORE:

Spero davvero che questa mia storia vi sia piaciuta tanto, avevo molto voglia di descrivere a parole mie questa bellissima battaglia che adoro. Se volete, lasciatemi un recansione. Ciao!
Ed è la prima volta che scrivo per Dragon Ball, spero di non aver fatto danni. Gli errori grammaticali ci sono. Beh, quella non è mai perfetta quindi è inutile che mi lamento e poi non sono mai riuscito a studiarla bene per via dei miei professori, essi li ho raccontati nella storia "La mia vita scolastica". Così, leggendola capirete molte ma molte cose! Ok, ora vi lascio stare. XD