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Autore: BaByIcYBlUeS    10/04/2008    8 recensioni
[...Sai Light-kun, un giorno di tanto tempo fa ho creduto di essere stato sincero con una persona: quel giorno fu come se lei mi squartasse vivo per prendere il mio animo e portarlo alla luce, fu qualcosa di shockante che non riuscii a prevedere. Ma alla fine, forse, anche quella era finzione, una pura illusione... Un ricordo così lontano che a volte dubito sia avvenuto davvero, e forse lei era soltanto un'invenzione della mia mente, un essere onirico...] La neve cadeva lenta, come per sommessa riverenza verso la tristezza di quella ragazza che contemplava il cielo grigio dal balcone del suo appartamento, lasciando che l'aria fredda desse sollievo ai suoi occhi e alle sue guance che bruciavano per il troppo piangere... -Non sono stata abbastanza brava, nè abbastanza forte per aiutarti questa volta...- (fan fiction LxNaomi con riferimenti a Another Note, il romanzo sul caso Los Angeles B.B.)
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Naomi Misora
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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The Fiction We Live

Song-Fanfiction sulla coppia LxNaomi (io adoro Naomiç_ç)
Ci sono accenni al caso Los Angels B.B., ma ovviamente ho dovuto cambiare delle cose ai fini della storia (tra l'altro ho letto un riassunto di Another Note quindi non so quanto possa essere attendibile). In principio volevo scrivere qualcosa su NaomixBeyond... forse un giorno lo farò....
Le canzoni sono dei From Autumn To Ashes: The Fiction We Live e Autumn's Monologue, sono complementari tra loro, l'una e la risposta dell'altra. La traduzione è assolutamente libera perchè quella parola per parola mi sembrava alquanto ridicola, per questo se ci sono errori chiedo venia...
 
 
Spero di non annoiarvi ç_ç
 
Prologo:
-Sai Light: a volte penso che le vite degli essere umani siano tanto fittizie quanto quelle raccontate nelle fiction..- rideva, una risata beffarda e al contempo triste mentre
asciugava i piedi di colui che presto sarebbe stato il suo carnefice, come un Cristo col suo Giuda:
-...le persone cercano sempre di nascondere ciò che sono davvero come se se ne vergognassero, perchè in fondo tutti abbiamo un pò paura di noi stessi...
e allora fingiamo, la finzione è come una droga, un circolo vizioso. Tessiamo i nostri rapporti con gli altri di finzioni col risultato che anche la stessa realtà ci apparirà come una finzione...
Ma forse mi sbaglio, forse sto solo dando un valore universale a un qualcosa che appartiene solo a me, tu che dici, Light-kun?-
I suoi occhi sembravano così tristi:
-Io.. credo.... semplicemente che ti senta solo...-
(Ma in fondo tu hai Watari, sembrate come padre e figlio.. è una bugia anche questa? Come quel finto amore che io riserbo a i miei familiari?)
-...incompreso, forse...-
-Sai Light-kun, un giorno di tanto tempo fa ho creduto di essere sincero con una persona: quel giorno fu come se lei mi squartasse vivo per prendere il mio animo e portarlo alla luce,
fu qualcosa di shockante che non riuscii a prevedere. Ma alla fine, forse, anche quella era finzione, una pura illusione...
Un ricordo così lontano che a volte dubito sia avvenuto davvero, e forse lei era soltanto un'invenzione della mia mente, un essere onirico...-
 

 

.    .     .

 

 
Quel giorno la neve cadeva lenta
come per sommessa riverenza verso la tristezza di quella ragazza
che contemplava il cielo grigio dal balcone del suo appartamento
lasciando che l'aria fredda desse sollievo ai suoi occhi e alle sue guance
che bruciavano per il troppo piangere...
 
-Non sono stata abbastanza brava, nè abbastanza forte per aiutarti questa volta...-
 
 
Oh why cant I be what you need
a new improved version of me
but i'm nothing so good
no i'm nothing
just bones, a lonely ghost burning down songs
of violence of love and of sorrow
[Oh perchè non posso essere ciò di cui hai bisogno
una nuova migliore versione di me
ma io non sono nulla di così buono
io non sono nulla
solo ossa, un solitario fantasma che incenerisce canzoni
di violenza amore e dolore...]
 
 
E si lasciò andare
verso la morte,
quella morte alla quale Kira l'aveva condannata.
La ritrovarono lì:
bella addormentata, giacente in un lago porpora creato dal suo sangue
che aveva osato macchiare l'assoluto candore circostante creato da uno spesso strato di neve;
Gli occhi, senza più espressione, inanimati contemplava un infinito vuoto:
sembrava una fragile bambola di porcellana.
 
 
i beg for just one more tomorrow
where you hold me down fold me in
deep deep deep in the heart of your sins
 
[Ti supplico per almeno un'altra volta domani
dove potrai sotterrarmi
nel profondo del cuore dei tuoi peccati]
 
 
L si era precipitato sul posto
non appena informato dell'accaduto:
nonostante continuasse a mantenere una forte compostezza
Watari capì che era totalmente sotto shock.
Il ragazzo si avvicinò piano al cadavere, come impaurito
o forse troppo incredulo,
si piegò sulle ginocchia per osservarla più da vicino
e allungò una mano per spostarle una ciocca di capelli che le ricadeva sugli occhi.
-Credevo non ci saremmo mai più rivisti...- sussurrò -...mi dispiace...-
 
Sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla.
-è meglio tornare...- Watari lo guardava con occhi pieni di compassione e preoccupazione:
L non se n'era reso conto, ma stava piangendo..
 
 
I break in two over you
I break in two
And each piece of me dies
And only you can give the breath of life
But you dont see me, you dont...
 
[Sto andando in pezzi.. per te..
sto andando a pezzi
e ognuno d'essi muore...
e solamente tu puoi dare l'alito di vita
ma tu non mi vedi, tu non...]
 
 
Nella sua mente si materializzarono le immagini di diversi mesi addietro:
 
I giorni trascorsi assieme ad indagare,
la grande sorpresa di lui nel constatare le pregevoli doti investigative e deduttive di lei
-Naomi-san... sei davvero in gamba, non mi aspettavo tanta bravura...- aveva affermato con la bocca piena di torta alle fragole e la faccia sporca di panna,convito di destare disgusto nella ragazza,
che invece gli sorrise felicemente, suscitando lo stupore di lui..
 
 
-Naomi-san... cosa..cosa vuol dire ciò?- la ragazza aveva afferrato la mano di lui e lo trascinava giù per le scale dell'albergo in cui alloggiava -ho chiesto l'autorizzazzione a Watari per farti uscire e staccare un pò dal lavoro stasera: non riesco ad accettare che tu non ti dia mai momenti di svago!- sembrava quasi arrabbiata nel pronunciare quelle parole.
-Ma io sto bene così...- lei lo fulminò con lo sguardo -E invece io ti porto al lunapark!..-
"Che scocciatura..." pensò lui "...con tutta quella gente che affolla i lunapark" ma contro ogni sua previsione al lunapark, con lei, si divertì tantissimo....
 
-Naomi-san, hai vinto! Che mira!- lei gli sorrise (e lui constatò che aveva davvero un bel sorriso) porgendogli la sua vincita: -Te lo regalo: ti assomiglia tanto, non trovi?-
era un panda di peluche che lui guardò con occhi indagatori: -Mi somiglia?...- chiese incredulo -...e io che pensavo d'essere magro!- esclamò confrontando la sua pancia con quella del peluche,
gesto che fece scoppiare a ridere Naomi e poco dopo lo stesso L...
 
-Naomi guarda quel vampiro!! WAAA sembra vero!!- gli occhi di L brillavano alla vista di quegli strani esseri che popolavano la casa delle streghe.
-AAAAH!- -Cosa c'è?- quell'urlo di lei aveva fatto sobbalzare lo stesso L che si trovò una Naomi tremante avvinghiata al suo braccio -q..qualcosa... mi ha sfiorato la spalla!- lui la guardò stupefatto per poi scoppiare a ridere: -Che buffa! Un'agente dell'FBI che ha paura della casa delle streghe!- a quelle parole lei lo scaraventò via, offesa -è che mi ha sorpresa...- si giustificò...
 
-Non è bellissima Los Angeles quando scende la notte e si illumina delle sue mille luci?...- sospirò lei con lo sguardo perso al di là dei vetri della loro cabina sulla ruota panoramica -è come il cielo stellato...- osservò lui -...tutte le città in cui sono stato, e sono davvero tante, di notte sembrano la riproduzione in terra di un cielo stellato- a quelle parole lei si voltò a osservarlo ed L constatò che i suoi occhi avevano un taglio molto dolce "basta guardarla per capire che è una brava persona" pensò "con quegli occhi...sembra che guardi con amore tutti"
-Dev'essere dura non avere una casa...- quelle parole lo stupirono, in realtà lui non si era mai posto il problema, forse perchè non ne aveva mai avuto il tempo...
-Ti capisco, io ho perso i genitori quand'ero molto piccola e sono cresciuta sballotata qua e là per il mondo tra i miei parenti... è per questo che ciò che desidero è sposarmi, avere dei bambini.. insomma una famiglia felice che diventi la mia vera casa...- sorrise con occhi sognanti, ed L si sentì tanto piccolo e insignificante di fronte a una persona con un sogno tanto bello e splendente...
 
 
E presto giunse il giorno dell'arresto, o meglio il salvataggio, di Beyond Birthday da parte di Naomi
e con esso l'immensa tristezza di L nell'assistere, impotente, alla drammatica scelta di un uomo
che pur di batterlo avrebbe fatto di tutto, anche gettar via la sua stessa vita...
E fu allora che quella donna, nonostante lo conoscesse appena, riuscì a comprendere la tristezza celata nei suoi silenzi e
gli stette accanto:
-Non fa bene tenersi tutto dentro! Sfogati, piangi se ne senti il bisogno.. ma non far finta di nulla!-
e quando giunse il momento delle lacrime gli offrì la sua spalla su cui piangere:
-Ci sono situazioni in cui le parole non servono a nulla.... ciò che serve è... un pò di calore umano...-
sussurò stringelo tra le sue braccia, come una mamma col proprio bambino.
Ma lui, che una mamma non l'aveva mai avuta, si perse nell'assaporare per la prima volta quella sensazione
-..calore umano...-
e l'uomo più intelligente al mondo diventò l'essere più debole e bisognoso di protezione.
 
 
You might be just what I need
No I would not change a thing
Been dreaming of this so long
But we only exist in this song
The thing is, I'm not worth the sorrow
And if you come and meet me tomorrow
I will hold you down, fold you in
Deep, deep, deep in the fiction we live
I break in two over you
I break in two
And if a piece of you dies
Autumn, I will bring you back to life

Of course I see you
I do.

 
[Tu forse sei esattamente ciò di cui ho bisogno
No, non cambierei nulla
Ho sogando ciò così a lungo
ma noi esistiamo solo in questa canzone
il fatto è che, io non valgo (il tuo) dolore
e se tu verrai a incontrarmi domani
Ti seppellirò
nel profondo della finzione in cui viviamo
Vado in pezzi su di te
vado in pezzi
e se un pezzo di te muore,
Autunno, Io ti riporterò in vita
 
Di certo io ti vedo
ti vedo.]
 
 
Ma una volta che si impara ad amare ed essere amati
si acquista dipendenza questi due atti propri dell'essere umano,
e di conseguenza si diventa persone fragili e vulnerabili.
L'amore è quindi qualcosa che il più grande detective al mondo non può permettersi.
-Che senso ha porsi questo problema... lei non mi amerà mai...-
sospirò tristemente contemplandosi allo specchio:
-Così strano: quasi inumano... chi mai potrebbe volermi?-
soltanto un attimo dopo essersi formulato quella domanda si sentì uno sciocco:
-...inizio anche ad autocommiserarmi....- si rimproverò.
Ma a lui non importava se qualcuno lo voleva,
a lui importava solo di lei,
da quando aveva ricevuto quell'abbraccio
un abbraccio che continuava a ossessionarlo nei suoi sogni,
non desiderava altro che poterla rivedere
risentire quel calore...
e faceva fin troppo male pensare che lei amasse un altro.
Non sentirsi all'altezza di competere con qualcun altro:
non gli era mai capitato prima, le sue sfide erano sempre state su un piano differente
ed era sempre stato lui il vincitore.
Si sentì come un bambino che non vuole accettare una sconfitta,
comprese di non avere neanche quella maturità tale da portarlo a desiderare soltanto la felicità di lei,
anche se questo volesse dire vederla sposata con Raye Penber!
 
 
here i'm in between darkness and light
bleached and blinded by these nights
where im tossing and tortured til dawn
by you, visions of you then youre gone
the shock lifts the red from my face
when i hear someone's taking my place
how could love be so thoughtless, so cruel
when all, all that i did was for you
 
[sono qui, tra l'oscurità e la luce,
sbiancata e accecata da queste notti
mentre mi contorco e torturo fino all'alba
per te, visioni di te dopo essertene andato
lo shock solleva il rossore dal mio viso
quando sento che qualcun altro ha preso il mio posto
come può l'amore essere così insensato, così crudele
quando tutto, tutto ciò che ho fatto è stato per te]
 
 
Il giorno degli addii giunse fin troppo presto
perchè L potesse sentirsi pronto a tale evento:
decise di salutarla alla fermata della metropolitana, non gli andava di incontrare Penber all'aereoporto.
Lei arrivò puntuale, come suo solito, non era il tipo di donna che si faceva aspettare.
Sì... lei era una donna semplice, all'apparenza ingenua ma intelligentissima
e lui l'adorava per questo.
-Ryuzaki!...- era questo il nome che doveva usare per chiamarlo in pubblico.
Sì... anche il suo sorriso era totalmente stupendo:
-è strano come un semplice sorriso possa rendere tanto felici..- pensò
-Naomi-san...-ricambiò il saluto, per poi essere travolto da un suo inaspettato abbraccio:
-Non è da me, lò so...ma vorrei che rimanessimo così...- sentiva la voce di lei tremare di commozione -...c'è una cosa molto importante che devo dirti..-
L rimase immobile, pietrificato - Che.. che cos'è?- balbettò
-Io so che... non sono una persona speciale come te....e che forse mi prenderai per pazza....- lo stringeva sempre più forte, fancedogli quasi male
-...conosci anche tu quella sensazione di opprimente solitudine? Quella caustrofobica sensazione che provi nel renderti conto che anche volendo non sei in grado di mostrare il vero te stesso, il tuo animo, a nessuno? Di essere incapace ad avere rapporti profondi con la gente...-
L si sentì leggere nel profondo del suo animo, in quel recondito luogo in cui aveva seppellito la sua più grande paura, il suo perchè al fatto che durante la maggior parte del tempo della sua vita si era sentito isolato dalla realtà.
-..ma da quando ti conosco, da quando ho avuto l'opportunità di parlare con te.... io ho avvertito la possibilità di poter abbattere quel muro di bugie che mi ero costruita, come un guscio, per proteggermi dagli altri... Dalla prima volta che abbiamo parlato, io ti ho sentito come me e ho sentito il bisogno di raccontarti tutto di me...-
E lui avrebbe voluto dire che per lui era lo stesso, ma rimase in silenzio, gli occhi rossi per la commozione.
-...io ti amo... e se tu vorrai, rimarrò con te, lascerò Raye...-
Fu allora che capì quale essere egoista sarebbe stato a farla rimanere con lui: perchè era vero, lui l'aveva capita davvero, era riuscito ad avvertire la bellezza del suo animo... e sapeva qual'era la vita che Naomi desiderava ed era disperatamente consapevole di non essere in grado di offrirgliela.
No.. con lui Naomi non avrebbe mai potuto avere una vita felice, una famiglia normale: in una parola la serenità.
E fu per questo che le mentì:
delicatamente la scostò da se e prese il suo piccolo viso tra le sue mani per baciarle la fronte:
rimase così, a lungo, mentre amare lacrime gli solcarono il viso.
-Mi dispiace....- per quanto potesse mentire i suoi occhi non poteva celare la verità in quel momento:-...và da Raye... io... non posso...-
Non riuscì neanche a mentire decentemente, ma lei capì, e lui sapeva che avrebbe certamente capito:
il loro era un amore impossibile.
Annuì asciugandosi le lacrime e poi asciugando quelle di lui:
-Allora, questo è un addio?-
-Credo di sì...-
Lei lo fissò con quei suoi profondi e tenerissimi occhi scuri per un tempo che, per quanto breve, ad L sembrò espandersi all'infinito tanto grave ne fu l'intensità:
-Non dimenticherò mai il tuo viso...- sussurrò lei, prima di baciarlo:
un bacio breve ma intenso e poi...
poi neanche un ultimo sguardo,
Naomi corse via nella metropolitana
per scomparire in essa...
-Spero che con Raye tu possa trovare quella serenità di cui hai tanto bisogno...-
sussurrò lui, mentre un sorriso si disegnava sul suo viso.
 
 
i break in two over you
i break in two over you, over you
i break in two
i would break in two for you

 
[Io mi frantumo su di te
mi frantumo su di te, su di te
mi spezzo in due
vorrei andare in pezzi per te]
 
 
-Non mi è stato concesso neanche di vedere avverarsi questo mio desiderio...- sussurrò con rammarico Ryuzaki che,
assorto nelle sue memorie, rimaneva fermo dietro gli ampi vetri della finestra di quella camera d'albergo,
l'annesima camera d'albergo,
a contemplare le luci che illuminavano la notte di quella nuova, sconosciuta città:
era davvero immensa, proprio come Los Angeles.
 
-Ryuzaki! Ti ho portato una torta alle fragole... l'ho fatta con le mie mani...- gli sembrò di sentire la sua voce allegra e dolce
-Oggi sembri più stanco del solito: perchè non dormi un pò? Sono certa che ti sentirai meglio dopo...-
L abbassò il capo, lasciando che i capelli gli oscurassero completamente lo sguardo -Hai ragione, per stanotte è meglio dormire...-
 
 
now you see me
now you don't
now you need me
now you don't
 
[Ora tu mi vedi
ora tu non..
ora hai bisogno di me
ora tu non...]
 
 
Volevo scrivere una ff sulla solitudine dell'essere umano, e delle bugie che crea intorno a sè, come una rete per inprigionare gli "altri" e non sentirsi solo... o almeno autoconvincersi di non esserlo: è tutta colpa di questa nostra incapacità di comunicare (o forse questa incapacità è solo mia?)
Già.. probabilmente quello che volevo esprimere è praticamente incompensibile._.
Alla fine... Naomi ed L sono sempre stati soli, i loro sentimenti erano solo un'illusione, una finzione; ma in fondo l'amore non è altro che ciò...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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