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Autore: crescoconloro    19/10/2013    2 recensioni
"Le nostre vite sono state scritte dal destino,nessuno può cambiarle."
****
A volte si rivivono ricordi dolorosi,a volte si ripensa al passato e alle persone che ne hanno fatto parte.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In my memories.


Si avvicina Natale.
Piove.

Julia aveva sempre amato la pioggia,il rumore dell’acqua che batte a terra. Aveva sempre amato l’inverno,forse perché era l’unica stagione che riusciva ad esprimere cosa provava ogni giorno. Gli altri in inverno escono,giocano,si divertono,ma lei? Lei rimaneva alla finestra della sua camera ad osservare le persone felici,ad immaginare come sarebbe stato essere lì fuori insieme a loro.
Julia poteva solo sognare,solo immaginare,quella maledetta malattia le aveva portato via tutte le forze,ma non era riuscita a toglierle il suo splendido sorriso,che faceva innamorare chiunque,lo stesso che aveva fatto innamorare me.
Mi manca ogni giorno di più,mi manca averla vicina,mi manca farla sorridere,mi manca averla su questo mondo,che non la meritava. Ora è a casa,tra gli angeli e forse è lì che deve essere. Ma io non riesco ad accettarlo,non riesco ad accettare che una stupida malattia mi abbia portato via la ragazza che amavo. Vivo dei suoi ricordi e dei suoi sorrisi intrappolati nelle foto,che amavo farle quando era distratta. E il solo pensiero che tutti quei momenti passati con lei non si ripeteranno,il solo pensiero che non la rivedrò più,mi fa star male.
 
Ricordo il giorno in cui seppe della sua malattia,era distrutta,non avevo mai vista così.
 

Julia era svenuta e non si risvegliava. Io ero con lei in ospedale,ero lì in quella sala d’attesa pronto a sapere le sue condizioni. Mi raggiunsero i suoi genitori, “Niall” disse la madre abbracciandomi,aveva gli occhi di chi aveva pianto per ore, “sono ritornata dal viaggio più in fretta possibile,come sta Julia,come sta mia figlia? Ho bisogno di vederla”,in quel preciso istante si avvicinò uno dei dottori, “Dottore,allora come sta Julia? Si è risvegliata?” chiesi ,ansioso di sapere, “Allora,la paziente si è risvegliata,le abbiamo fatto delle analisi e abbiamo riscontrato un enorme problema..” “Ossia? Che problema? La prego,parli!” disse piangendo la madre di Julia, “Sua figlia è malata di leucemia”, il mondo si fermò a quelle parole. Avete presente quando ai bambini dicono che Babbo Natale non esiste? Ecco,io stavo peggio. Non volevo crederci,non volevo credere che la stessa ragazza che conoscevo dall’infanzia era malata. “No,no,no,no” furono le uniche parole che riuscii a dire,piangevo,piangevo come un bambino a cui era stato negato qualcosa. “Mia figlia,lasciatemi vedere mia figlia,io devo vederla” urlava la madre piangendo,il padre rimase fermo a fissare il vuoto. “Signora ora non può vederla,è ancora sotto osservazione” “La mia piccolina,lasciatemi andare da lei,vi prego” “Ma signora..” “Signora un bel niente! Questa donna ha appena scoperto che sua figlia è malata,la ragazza che amo è malata di leucemia!
Si metta nei nostri panni,stiamo soffrendo,abbiamo bisogno di vederla!”
dissi piangendo,“Vabbene,ma entrano prima i genitori” detto questo il dottore portò i signori Lerman,in una stanza.
Non ero pronto a rivedere Julia,non avrei retto guardandola in quei suoi occhi color oro,non ce l’avrei fatta sapendo che la sua vita era appesa ad un filo.
Passò circa mezz’ora e i genitori di Julia uscirono dalla stanza,la madre si avvicinò e disse “Và da lei,ha bisogno di te”,detto questo andò via e io mi avviai verso la stanza. La scena che mi si presentò davanti fu bruttissima,Julia in un letto con tanti fili che la circondavano. Mi avvicinai e lei mi sorrise,ma quello non era il suo sorriso,quello era falso. “Ehi” dissi, “Ehi” disse abbassando il capo, “Come ti senti?” le chiesi,ma che domanda stupida,era ovvio che stava male, “Benissimo,mai stata meglio,tu?” rispose sorridendo, “Non mentirmi Julia,non dirmi bugie,tu non stai bene e sei sul punto di piangere,io ti conosco” a quel punto crollò, “Perché io,eh Niall? Che ho fatto di male? Io non voglio perderti,non voglio perdere i miei amici e la mia famiglia,non voglio lasciarvi” disse singhiozzando,la strinsi in un abbraccio. “Tu non ci lascerai piccola,tu sei forte,riuscirai a superare anche questo,io ti sarò vicino.” Io l’avrei aiutata,lei avrebbe dovuto sconfiggere quella malattia. “Ti voglio bene Niall,non immagini quanto”,avrei voluto risponderle con un “Ti amo”,ma non volevo rovinare quel momento, “Ti voglio bene anche io” dissi accorgendomi che si era addormentata tra le mie braccia. Restai accanto a lei,fu la notte più bella della mia vita.
 
*****
 
Passarono mesi da quel giorno,Julia iniziò le chemio e con esse perse molti capelli. “Non guardarmi,sono orrenda” mi diceva,ma per me era bellissima. A volte scherzava sul fatto di non avere i capelli, “Eh già,sto invecchiando,ahahah,somiglierò a nonno George. Mancano i baffi però” diceva con aria di finta saputella,per poi scoppiare in una risata,quella risata che ora ascolteranno solo gli angeli.
Nonostante tutto,la sua situazione stava migliorando,era più energica,la mia Julia stava ritornando a vivere.
Ma come si dice,non è tutto oro ciò che luccica,purtroppo tutte le cose belle sono destinate a finire,così fu per lei. Una notte ebbe un malore e fu portata all’ospedale,quella notte fu l’ultima volta in cui vidi il suo sorriso,quella notte ci salutammo e lei partì per un viaggio di sola andata.
 
*****
 
Una telefonata,mi avevano detto che Julia era in ospedale per un malore.
Non ci pensai due volte,raggiunsi in fretta l’ospedale,guidavo veloce per le strade,ma non mi importava,dovevo vedere la mia piccola,le dovevo stare accanto. Arrivai in ospedale e chiesi informazioni su Julia,mi dissero in che stanza era,211,secondo piano.
Trovai i genitori,erano distrutti, “Siria,come sta Julia? Ho bisogno di saperlo,la prego” dissi trattenendo le lacrime, “Si è risvegliata,ma è in…in…gravi condizioni” disse la madre scoppiando in un pianto silenzioso,ma pieno di dolore. “P-posso entrare?” chiesi, “Vai ragazzo,va da lei” mi rispose il padre. Entrai nella stanza e la vidi,guardava fuori dalla finestra,osservava le luci natalizie, “Juls,ehi” dissi tremolante,avvicinandomi al letto, “Ehi” mi sorrise,aveva uno strano luccichio negli occhi. “Ce la farai,ce la devi fare,tu..tu..io” iniziai a piangere, “Niall,guardami” disse accarezzandomi una guancia, “Promettimi che ti ricorderai di me,promettimi che non sarai triste e andrai avanti. Promettimi che inseguirai i tuoi sogni. Io sarò sempre accanto a te,sarò la stella che vedrai risplendere la notte,prima di addormentarti e il raggio di sole che ti sveglierà la mattina. Sarò il tuo angelo custode e sarò la persona che ti ha sempre amato al di sopra di tutto e tutti.” Disse sorridendomi tristemente, “No,non ti lascerò andare così facilmente,io ti amo Julia,ti ho sempre amato,fin dalla prima volta che ti ho vista. Già,mi sembra stupido dirtelo solo ora,ma non avevo coraggio,avevo paura di rovinare tutto” lei mi guardò stupita,lo sapevo ero riuscito a peggiorare la situazione. “Scusa,non avrei dovuto dirlo” dissi abbassando la testa,quello che successe poco dopo mi stupì molto. Mi alzò il mento e mi baciò,un bacio timido e dolce allo stesso tempo,un bacio che sapeva di amore e dolore,che sapeva di noi. “Ti amo anche io Niall” disse scoppiando a piangere, così l’abbracciai “Non voglio andarmene,non ora,perché io?” “Non te ne andrai piccola,non lascerò vincere la morte”,ci addormentammo abbracciati,la sensazione migliore del mondo. Al mattino mi risvegliai da solo e accanto a me trovai una biglietto:
 
“La morte ha vinto,è riuscita a separarci. Ma non temere,ora sono al sicuro qui tra gli angeli. Io ti vedo,ti sono vicina e lo sarò sempre in ogni cosa che farai. Ricorda le mie parole,quando ti sentirai perso guarda in cielo e può darsi che in qualche nuvola riconoscerai la mia forma,in una stella il mio sorriso e in ogni raggio di sole un mio abbraccio. Ciao amore,a presto.”
 
Era morta,la ragazza che amavo non c’era più,non avevo avuto nemmeno il tempo di dirle “addio”. Rimasi seduto su quel letto,piangendo,con la lettera tra le mani. Non andai al suo funerale,non avrei retto,sapendo che apparteneva ad un altro mondo,sapendo che non era più mia.
 
*****

Passarono molti mesi e cercai di andare avanti come le avevo promesso. Andai all’università e diventai dottore,iniziai a lavorare in un ospedale per bambini malati di cancro. Lì conobbi Linda,mia moglie. Le devo tanto,mi aiutò ad uscire da un periodo buio e mi fece ritornare in vita. In lei a volte rivedo Julia,hanno lo stesso carattere combattivo. Con lei ho avuto due magnifici bambini,Juls ed Etan,sono loro il mio sorriso. Nonostante siano passati molti anni,non ho mai dimenticato Julia,lei è ancora viva nei miei ricordi. Le sue ultime parole risuonano nei miei pensieri e sento ancora il sapore delle sue labbra sulle mie. Rivedo la sua persona in tutti quei bambini in ospedale,che ogni giorno mi donano un sorriso,che ogni giorno lottano per la vita.

Si avvicina Natale,un altro senza lei.


 
Le nostre vite sono state scritte dal destino.
 


ECCOMI QUI CON UNA NUOVA OS :)
CHE NE DITE DI LASCIARE UNA PICCOLA RECENSIONE? GRAZIE 


RINGRAZIO LE LITTLE MIX,CHE SONO LA MIA ISPIRAZIONE ULTIMAMENTE,QUELLE RAGAZZE SONO UNICHE *-* 

 
   
 
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