-Dimmi, hai mai baciato un ragazzo?
A quelle parole, la pelle chiara del viso di Alec impiegò meno di un istante per arrossire come se avesse preso fuoco.
A quelle parole, la pelle chiara del viso di Alec impiegò meno di un istante per arrossire come se avesse preso fuoco.
-Co... che cosa?- balbettò, agitandosi
sul lettino dell'infermeria. Magnus, seduto accanto a lui, gli teneva
una mano avvolta intorno alla caviglia ferita: era concentrato sul
livido che l'attraversava e non aveva alzato lo sguardo su di lui
neanche quando gli aveva posto quella domanda.
-Ti ho solo chiesto se hai mai baciato
un ragazzo.- ripeté tranquillamente lo stregone, continuando
a
sfiorargli piano la caviglia: ci voleva così tanto a trovare
la
formula per curare un semplice livido e una slogatura?
-No, assolutamente no!- esclamò Alec
più bruscamente di quanto avesse voluto.
-Perché... perché me lo
chiedi?
Magnus si decise finalmente a guardarlo
e gli rivolse uno di quei suoi sorrisi sicuri e brillanti che Alec
trovava stupendi. Quando Magnus sorrideva in quel modo, sembrava che
tutto il suo viso si illuminasse di una bellezza esotica, particolare
e irresistibile.
-Semplice curiosità. Vuoi farmi
credere per caso che non ti piacciono i ragazzi?
Se possibile, Alec arrossì ancora di più e si morse nervosamente il labbro.
Se possibile, Alec arrossì ancora di più e si morse nervosamente il labbro.
-Io... cioè, io...
Gli dico la verità o lo mando a
quel paese?
In circostanze
normali, Alec non avrebbe mai preso neanche minimamente in
considerazione l'idea di ammettere la sua sessualità:
l'unica
persona con cui si era confidato era sua sorella Isabelle,
figuriamoci se poteva parlarne con un quasi sconosciuto.
Uno sconosciuto
bello in una maniera assurda. Uno sconosciuto che gli piaceva
parecchio, di cui forse avrebbe potuto innamorarsi. Uno sconosciuto
che, la prima volta in cui si erano incontrati, gli aveva fatto
intendere che lo trovava carino, gli aveva strizzato l'occhio e aveva
detto “Puoi chiamarmi quando vuoi.” E che, a detta
di Isabelle,
si era precipitato lì per curarlo non appena aveva saputo
che era
stato gravemente ferito.
-Andiamo, Alec, ho
centinaia di anni in più di te.- rise a un certo punto
Magnus.
-Ormai ho imparato a riconoscere un omosessuale quando ne incontro
uno.
Alec gli rivolse
un'occhiataccia.
-Tu non puoi
sapere...- iniziò in tono duro, ma si interruppe quando
Magnus si
spostò per avvicinarglisi di più, gli
poggiò le mani sulle spalle
e si chinò leggermente su di lui.
Per l'Angelo. Fulminatemi. Ora.
Alec trattenne per
un attimo il fiato, il battito del cuore così forte che
sembrava
riecheggiare in ogni angolo del suo corpo, lo stomaco che si
stringeva e ribolliva mentre Magnus gli rivolgeva un altro dei suoi
sorrisi. Un sorriso bello da mozzare il fiato. Bello da perdercisi
dentro.
-E c'è anche
un'altra cosa che ho imparato a riconoscere, sai?- mormorò
lo
stregone. Quella voce così bassa, confidenziale e vicina gli
faceva
correre i brividi sulla schiena.
-Che cosa?- domandò
Alec, sostenendo fermamente il suo sguardo. Stava per morire, ok, ma
non doveva darlo a vedere: era uno Shadowhunters e si scontrava
quotidianamente con mostri dotati di zanne e teste multiple, cosa
poteva essere a confronto qualche esplicita avances?
-Quando qualcuno è interessato a me.- rispose Magnus, e si chinò per poggiare le sue labbra su quelle di Alec. Iniziò a baciarlo piano, con delicatezza, come se stesse maneggiando un cristallo meraviglioso ma fragile che temeva di mandare in pezzi se avesse agito con troppo impeto.
-Quando qualcuno è interessato a me.- rispose Magnus, e si chinò per poggiare le sue labbra su quelle di Alec. Iniziò a baciarlo piano, con delicatezza, come se stesse maneggiando un cristallo meraviglioso ma fragile che temeva di mandare in pezzi se avesse agito con troppo impeto.
Ma Alec era già
andato in pezzi. Si stava sciogliendo, fremeva d'emozione, emozione
per il corpo di Magnus che premeva sul suo, per le mani che erano
affondate nei suoi capelli, per il primo bacio della sua vita.
Aveva passato anni
sognando di baciare Jace, fissando di nascosto le sue labbra e
provando a immaginare come potessero essere, il loro tocco, il loro
sapore. Aveva pensato a lui per così tanto tempo da essersi
quasi
convinto che prima o poi sarebbe stato ricambiato. Gli sembrava
inconcepibile il pensiero di avere altre relazioni; lui amava Jace,
lui era di Jace. Come avrebbe potuto innamorarsi di altri?
Ma la bocca che ora lo stava baciando non era quella di Jace. Era quella di Magnus, calda, dolce, ipnotizzante. E, quando Alec ricambiò il suo bacio con più fervore, non esitò a schiudersi per permettere alle loro lingue di incontrarsi.
Ma la bocca che ora lo stava baciando non era quella di Jace. Era quella di Magnus, calda, dolce, ipnotizzante. E, quando Alec ricambiò il suo bacio con più fervore, non esitò a schiudersi per permettere alle loro lingue di incontrarsi.
Quando si
separarono, dopo qualche minuto, sul viso di Alec pareva essere
scoppiato definitivamente un incendio. Ma non era per imbarazzo: era
piuttosto una felicità raggiante che lui lasciava raramente
trasparire nel suo sguardo e nei suoi gesti.
Magnus, con gli
occhi che brillavano, poggiò delicatamente una mano sul
petto del
ragazzo, lì dove il suo cuore batteva incontrollabile.
-Presumo che ti sia
piaciuto.- sorrise, e poi aggiunse: -Non devi vergognarti di questo o
nasconderti, lo sai? Non devi.
-Lo so.- rispose
Alec.
La felicità che
provava in quel momento aveva cancellato qualsiasi cosa: ogni paura,
ogni preoccupazione, gli eventi di quegli ultimi giorni, persino il
pensiero di Jace. Tutto ciò su cui riusciva a concentrarsi
era
Magnus davanti a lui, Magnus che lo sfiorava con tocchi dolci delle
mani, la pressione ancora umida di quel bacio sulle sue labbra.
Forse essere felici significa
questo., pensò,
sollevandosi
sui gomiti, mentre il suo volto si illuminava di un sorriso; il suo
primo sorriso spensierato e sincero dopo molto tempo.
-Lo so, Magnus.-
mormorò, avvicinandosi a lui per strappargli un secondo
bacio. Non
riusciva a togliersi quel sorriso febbrile dalle labbra. -Lo so.
Note.
Questa è la mia prima Malec, sono emozionata.:,)
Come avrete capito, è un missing moments del primo libro, quando Magnus viene chiamato all'Istituto per curare Alec; volevo scrivere del loro primo bacio e quel missing moments mi sembrava adattissimo per costruirci su la scena. Alec è il mio personaggio preferito, lo amo alla follia e spero di averlo reso bene. (Lo trovo adorabile con quella timidezza unita a quel carattere da "odio tutto il mondo".xD) Lo stesso vale per Magnus, spero di non essere andata OOC con i personaggi, è la prima volta che scrivo di loro. Riguardo al titolo, è preso da una canzone dei Beatles, "A Taste of Honey." Non ha moltissimo senso ma non avevo proprio idee.
Mi auguro che vi sia piaciuta, probabilmente pubblicherò ancora qualcos'altro, visto che Shadowhunters è la mia ultima passione e Clace e Malec sono le mie nuove OTP. A presto.;)
Note.
Questa è la mia prima Malec, sono emozionata.:,)
Come avrete capito, è un missing moments del primo libro, quando Magnus viene chiamato all'Istituto per curare Alec; volevo scrivere del loro primo bacio e quel missing moments mi sembrava adattissimo per costruirci su la scena. Alec è il mio personaggio preferito, lo amo alla follia e spero di averlo reso bene. (Lo trovo adorabile con quella timidezza unita a quel carattere da "odio tutto il mondo".xD) Lo stesso vale per Magnus, spero di non essere andata OOC con i personaggi, è la prima volta che scrivo di loro. Riguardo al titolo, è preso da una canzone dei Beatles, "A Taste of Honey." Non ha moltissimo senso ma non avevo proprio idee.
Mi auguro che vi sia piaciuta, probabilmente pubblicherò ancora qualcos'altro, visto che Shadowhunters è la mia ultima passione e Clace e Malec sono le mie nuove OTP. A presto.;)