19/10/2013
3 recensioniFandom: Sailor Moon
Personaggi: Haruka Tenou, Michiru Kaiou
Genere: Introspettivo, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: Flashfic, Shoujo-ai, What if? (E se...)
Note: 1. Fic di qualche anno fa .w.
2. Da una vita non guardo più Sailor Moon e so di essermi arrugginita, quindi so per certo che Haruka e Michiru non saranno IC. In ogni caso non ricordandomi se c'è stato un qualcosa sul loro passato - non ricordo niente davvero o.o - ho inventato la prima parte della fic. Se avete consigli contattatemi o commentate, grazie!
3. Partecipa all'iniziativa Le Rose di San Valentino: 2 Febbraio con prompt The miracle of having met you was preordained from long ago.
4. Dedicata all'amore mio<3
{ Prince & Princess ~
La sentiva.
La sentiva e basta.
Non aveva bisogno d'altro Haruka, se non di ascoltarla mentre suonava il violino.
Era un suono limpido e bello e la musica... oh, la musica che giungeva alle sue orecchie era stupenda.
Non sapeva di chi era quella melodia, Haruka era solo una bambina, ma la amava. Le riempiva il cuore e la faceva sognare poi, vedeva lei.
Era un'altra bambina che suonava il violino. Una sua coetanea che, con gli occhi socchiusi, donava ad Haruka attimi di meraviglia e di sogno.
Lei non era mai stata affascinata tipiche cose da femmina, le erano sempre piaciute le macchine e i giochi da maschi, ma nel guardare quella bambina senza nome pensava a lei come una bambola. Una preziosa bambola di porcellana che andava protetta o, addirittura, una Principessa da salvare.
Sarebbe stata Haruka il Principe che l'avrebbe salvata da chissà quale pericolo!
Nell'ascoltarla si immaginava tante avventure con loro due come protagoniste, e solo quando l'altra finiva di suonare lei si risvegliava e, sorridendo, dava un silenzioso appuntamento alla sua Principessa prima di scappare in giardino a giocare.
Non sapeva quando sarebbe accaduto da nella sua giovane mente aveva una ferrea convinzione: un giorno si sarebbero unite per davvero.
Michiru suonava e lasciava che la sala venisse immersa dalla tenue e lenta melodia che scaturiva dal suo violino.
Teneva gli occhi socchiusi, concentrata in quel suo esercizio giornaliero, ignara che la sua compagna la ascoltava, e spiava, già da tanto.
Haruka la guardava ammirata, come quando era una bambina e, sorridendo, non resistette ad abbracciarla da dietro, interrompendola.
Alla fine la Principessa e il Principe si erano incontrati e, come se la loro fosse una storia già scritta, non si erano più lasciati.
" Michiru...", mormorò, appoggiando il mento sulla spalla dell'altra, scostandole i capelli.
" Sì? Che c'è di così importante da interrompere i miei esercizi?", domandò l'altra con un elegante sorriso, lasciandosi andare all'abbraccio della compagna.
" Noi."
Non c'era altro da dire.
Solo loro erano importanti.
Loro che ormai sapevano di essere due Principesse e che, il loro incontro, era stato deciso già tanti anni prima.
Molto prima di una bambina che spiava gli esercizi di un'altra... risaliva ad un tempo molto più antico e che, nonostante tutto, non era riuscito a dividerle.