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Autore: Sweet Destiny    20/10/2013    0 recensioni
Chi ero io prima di entrare a far parte di quell'alta società delle star? Ero una normalissima ragazza africana di sedici anni che era venuta dall'Italia per stare in una famiglia californiana per uno scambio culturale a Los Angeles.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Chi ero io prima di entrare a far parte di quell'alta società delle star? Ero una normalissima ragazza africana di sedici anni che era venuta dall'Italia per stare in una famiglia californiana per uno scambio culturale a Los Angeles.
Durante quest'anno scolastico avevo avuto la possibilità di partecipare ad un provino e passarlo avendo la parte della protagonista.
Il mio unico problema era che dopo nove mesi dovevo tornare a casa mia in Italia, ma i registi riuscirono a trovarmi una piccola villetta, che per me era grande, lì a Los Angeles vicino agli studios ed erano riusciti a pagare il volo per me e due mie accompagnatrici, cioè due mie amiche; Roxenne e Cloe.
Ripartii per Los Angeles quasi un mese un mese dopo che arrivai in Italia perchè festeggiai il mio compleanno che era il 31 Luglio 2012, facevo 17 anni.
Il film uscì al cinema quasi otto mesi e mezzo dopo, nel febbraio del 2013.
Da quel momento inizò la mia vera vita, uscite con gente famosa, le mie foto sui giornali...
Finalmente potevo realizzare il mio sogno di diventare cantante e di dare il mio primo e vero bacio, non quello stampo ovviamente.
Le mie amiche erano riuscite ad avere delle parti, anche se non molto importanti, in alcune puntate di una serie televisiva, quindi sarebbero state impegnate per un po' di mesi.
Nel frattempo io ero impegnata nel mio primo album, le mie canzoni uscivano e facevano anche tendenza e scalpore oltre che tra le persone anche tra i famosi, tanto da aver ricevuto una richiesta da Justin Bieber di cantare con lui una canzone a cui stava lavorando.
Non ci potevo credere Justin Bieber uno dei cantanti che adoravo mi aveva chiesto di incidere una canzone con lui. Si era anche complimentato su una mia cover di una sua canzone. Anche se ero famosa io mi ritenevo ancora del tutto normale, quindi ero ancora una Belieber.
Adesso mi mancavano solo Macklemore, Eminem, Rihanna, gli One Direction, Bruno Mars, gli UnionJ, Ryan Beatty e Conor Maynard con cui cantare.
Dopo la canzone che abbiamo inciso ebbi modo di vederlo altre volte con tanti appuntamenti, ormai ci stavamo frequentando già da qualche mese. Finivamo sempre sulle riviste sui giornali, in televisione in momenti affettuosi o di semplici chiacchiere mano per la mano.
Eravamo in giro mano per la mano per le strade di New York per un evento di Justin.
<< Sai Vanessa, sei veramente simpatica, sei unica e vera, non sei finta come certe ragazze! >>, mi disse Justin.
<< Grazie! Anche te sei simpatico!>>, lo ringraziai. << Ma sei anche un po' vanitoso! >>, aggiunsi ridendo.
<< Ma grazie! >>. E mi sorrise. Si avvicinò per tenendomi il viso e mi baciò, ma questa volta non fu come le altre volte che mi baciò solo a stampo, dopo una serie di baci a stampo ci mise anche la lingua e io non avevo mai baciato con la lingua, non riuscivo a coordinarmi con la sua quindi mi fermai.
<< Scusa è colpa mia, non ho mai baciato un ragazzo, non so baciare. >>
<< Non importa, secondo me non è andato così male. E' anche per me la prima volta, che ti bacio. >>, disse dandomi un altro bacio ma a stampo.
Mi riprese per mano per riavviarci verso la macchina.
Poco prima che arrivammo verso la macchina vidimo i paparazzi venirci contro, avevano sicuramente visto il bacio.
<< Gli diremo la verità! Che ci stiamo frequentando ma che non è una cosa seria ma è solo per conoscerci, che se la cosa non funziona siamo liberi di conoscere altri ragazzi e ragazze e rimanere amici, che abbiamo una relazione di prova e che non influenzerà la nostra amicizia. >>, gli dissi a Justin.
Sembrava un po' deluso Justin ma quello era quello che pensavo pensassimo tutti e due. Justin era fantastico, magnifico e il bacio era stato fantastico da farfalle alla pancia sarebbe stato un ottimo fidanzato ma non sapevo, non era il ragazzo che mi faceva provare quella sensazione, quella sensazione che non proverebbe mai una brava ragazza. Con Justin non provavo quella sensazione provavo una sensazione di tantissimo affetto e un po' di amore, ma non di amore da ragazza innamorata, non sapevo come spigarlo.
La sera stessa apparirono sul web e sui canali di gossip e telegiornali foto dei nostri baci e la nostra intervista, e il giorno dopo apparirono su tutti i giornali e le riviste le nostre foto dei baci.

 

 

**********

 

 

Qesta sera, cioè la sera dell' 1 Giugno, Justin aveva organizzato una festa in mio onore in un locale privato per festeggiare il mio successo da cantante e l'uscita del mio nuovo e primo album. Quell'album lo avevo chiamato: My Grouth. Era da Marzo che ci lavoravo.
Aveva invitato tutti i miei cantanti che adoravo ed tanti altri come Ron Pope, gli Emblem3, gli MKTO, Omar Damn, e altri che erano usciti da X-Factor. Aveva invitato anche attori che adoravo come Jack Gyllenal, Logan Lerman e la famiglia Smith e per lo più avevo anche in programma di fare un film con Jared Smith e Logan Lerman dopo il mio primo Tour. Non credevo che tutto quello fosse vero.
<< Non posso credere che sta sera Macklemore, Eminem, Rihanna vengano!>>, dissi a Roxenne e Cloe.
Eravamo dal parrucchiere io mi stavo schiarendo i capelli, li stavo facendo castano chiaro chiaro tendente al ramato e lo shatush ancora più chiaro quasi biondo scuro e lunghi fino al fondo schiena.
<< E' giusto che sia così te lo meriti, hai fatto molti sacrifici per arrivare a cosa sei adesso: "Emvaije", la ragazza più talentuosa e Swag del mondo! >>, disse Roxenne.
<< E' vero, ci hai messo molta dedizione! >>, disse Cloe. << E poi ammettiamolo non puoi credere che venga Mecklemore! >>, aggiunse dandomi un colpetto sul braccio.
<< No, anche Eminem, sono i miei rapper preferiti. E poi se anche fosse Macklemore è una meta irraggiungibile, è fidanzato e si deve anche sposare. Mi devo accontentare del bellissimo e amatissimo Justin che è perfetto! >>
<< Beh, oggi ho visto su una rivista che Macklemore ha sclerato contro dei paparazzi perchè mi sa che ci sono problemi in coppia! >>, disse Cloe.
<< E' vero! >>, convenne Roxenne.
Beh Macklemore era stupendo quando l'ho visto ad un suo evento stavo morendo, lui era magnifico la sua voce era magnifica, sentivo cose dentro che non avevo mai provato ma sapevo che era una meta irraggiungibile e quindi mi andava bene Justin, non era che mi accontentavo di Justin ma mi andava bene lui perchè mi piaceva, era un ragazzo fantastico ed era più alla mia portata.
La sera era già arrivata e il vestito che avevo ordinato non era ancora arrivato e non potevo far ritardare le altre quindi presi i primi vestiti che vidi; una gonna di pelle nera a vita alta un semplice top bianco con le borchie, corto che arrivava poco sotto il seno con i buchi sui lati del busto, e una giacchettina nera sopra.
Le scarpe con il tacco le misi velocemente in borsa e tenni le vans bianche che indossavo.
Quando entrai li vidi vidi tutti lì, il mio cuore si colmò di gioia, erano tutti belli e vestiti bene, tranne me, non sembravo nessuno tra di loro.
Li salutai tutti, soprattutto i miei attori e cantanti preferiti. C'erano anche gli One Direction, gli Union J, Ryan Beatty, Bruno Mars, Conor Maynard, Logan Lerman, la famiglia Smith... Tutti!
<< Salve, io sono una tua grandissima fan penso che tu sia fantastico! >>, gli dissi stringendogli la mano. Era Eminem con sua figlia Hailie.
Il mio sogno si stava avverando, mancava solo da salutare Ben Haggerty, Macklemore.
Lo trovai subito mentre mi avviavo verso il bagno a cambiarmi le scarpe, era vicino al bancone delle bibite con la sua ragazza.
<< Lolly Emavaije! >>, mi chiamò.
Sapeva il mio nome!? Era ovvio! Ero appena apparita da per tutto, sia per la mia musica che per il mio primo film da protagonista che riscosse molto successo. Non ero più una ragazza qualunque, ma a me piaceva comportarmi come tale perchè dopo tutto lo ero.
<< Ciao! Non ci posso credere che tu sia venuto è una cosa veramente importante per me, ti trovo magnifico, sei il mio rapper preferito insieme a Eminem ma un pochin più sopra di lui! >>, dissi tutta esaltata. << Scusatemi sono molto emozionata! >>
<< Tranquilla! >>, mi disse la ragazza sorridendomi.
E anche Macklemore me lo fece.
<< Ti immaginavo alto, ma non così tanto! >>, gli dissi.
<< E io invece anche se sei alta ti immaginavo più alta! >>, si mise a ridere.
Risi anche io. << E' stato un piacere conoscervi! >>. E andai verso il bagno.
Va bene, Ben Haggerty conosciuto come Macklemore, era stupendo era quello il tipo di ragazzo che avrei voluto come fidanzato, quel ragazzo che mi scatenava quelle emozioni strane, ma sapevo che sarebbe stato solo nei miei sogni, non avrei mai rovinato la relazione di qualcun altro di proposito.
Il mio vestito non era ancora arrivato, tutti si aspettavano un vestito bellissimo e ormai avevano capito già da quando ero entrata che non era quello e che sicuramente sarà successo qualcosa.
<< Allora chiama qualcuno per farmelo portare un altro mi serve prima che tocchi me a cantare! La mia taglia la sanno tutti per piacere vorrei solo sentirmi per una volta veramente speciale, per piacere Richard. >>. riattaccai. Richard era il mio automobilista fidato eravamo amicissimi e sapeva molte cose su di me.
Andai verso lo specchio ad asciugarmi le lacrime per non far sbavare il trucco.
Avevo bisogno di quel vestito, prima di dover cantare.
Prima ero sempre stata trattata male avevo subito atti di bullismo, razzismo, i ragazzi mi avevano sempre ferita e presa in giro non stavano mai con me perchè gli piacevo, anzi non sono mai stati con me mi volevano solo per soddisfare i loro scopi sessuali e ovviamente io non accettavo mai. Mi sentivo sempre diversa dagli altri, tutti avevano solo dire cose brutte di me e mi avevano mandato in depressione per un po' di tempo; anni.
E adesso potevo rifarmi sbattendo in faccia a quelle persone quanto fossi fantastica e volevo farlo con stile.
Nel bagno entrò Macklemore, ovviamente non entrò in quello femminile ma nell'atrio dei bagni dove c'erano gli specchi e lì c'erano le porte separate per i bagni femminili e maschili.
<< Non piangere, questo è per te. L'ho capito appena sei entrata e allora ho subito chiamato per farmelo portare! Per gentile concessione di Macklemore. >>, disse dandomi una pacchetto.
C'era dentro un vestito stupendo, bianco con il corpetto rigido fino a metà busto con le borchie sul bordo della scollatura a cuore e una gonna voluminosa e bianca.
<< Mio Dio grazie, non so come ripagarti! >>, dissi guardando il vestito esterrefatta.
<< Mi basta un sorriso! >>. Gli sorrisi.
Non era vero, Macklemore mi aveva regalato un vestito!
Entrai nel bagno delle donne mi cambiai, mi misi le scarpe con il tacco e uscii.
<< Sei bellissima! >>, mi disse sorridendomi.
"No tu sei bellissimo" avrei voluto dirgli. << Grazie. Perchè sei così gentile è una cosa strana perchè prima i ragazzi mi ferivano! >>
Si avvicinò a me e mi accarezzò la testa. << Perchè ferire una ragazza che non ti ha mai ferito? >> .Quella era sua frase epica e stupenda.
Lo abbracciai. << Grazie! >>. Che avevo fatto?! Non dovevo abbracciarlo! Mi ero appena innamorata di un ragazzo decisamente impegnato, si doveva sposare. << Scusa, non volevo! >>, gli dissi dopo l'abbraccio con lo sguardo rivolto verso il basso.
Mi tirò su il viso dal mento e mi guardò negli occhi, i suoi occhi erano stupendi e profondissimi; impeccabili.
<< Tranquilla non mi da fastidio! >>. Il mio cuore batteva all'impazzata, e le farfalle nella mia pancia volavano e volavano velocemente. Si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia. Per me il mondo poteva finire lì.
Uscì per primo dal bagno lui e dopo uscii io perchè avevo bisogno di riprendermi.
Quando uscii dal bagno ebbi tantissimi complimenti, mi sentii per la prima volta considerata veramente bella, e non bella così sì tanto per dire, ma bella con la B maiuscola.
Dalla mia cara Rihanna non ebbi solo complimento per il vestito che avevo sfoggiato ma anche per la mia voce quando avevo cantato, e mi disse che non le sarebbe dispiaciuto lavorare con me per una canzone.
Quella fu la serata più bella del mondo.
Avevo anche ricevuto i numeri di telefono degli invitati, tutti.
        Il giorno dopo parlai con Justin, sulla nostra storia, io non volevo mentirgli perchè tenevo a lui, ero fatta così dovevo riuscire a dire le cose veramente in faccia alle persone perchè non volevo soffrire per averle ferite. Rimanemmo ottimi amici, anzi migliori amici, ci vedevamo spesso e ci raccontavamo di tutto come dei normali ragazzi.
Erano passate ormai già due settimane dalla festa, precisamente era il 15 luglio del 2013 mancavano solo due settimane e due giorni al mio compleanno, stavo per compiere 18 anni.
Oggi alle prove di danza, alla scuola di danza con Justin, una scuola del tutto normalissima, in cui ci andava chiunque, ragazzi e ragazze normali non famose, e io volevo andarci perchè io ero ancora come loro, non ero cambiata solo perchè ero famosa. La nostra insegnante ci stava facendo fare un balletto abbastanza, non saprei come dirlo, parla dell'incontro del uomo de della donna, i loro rapporti intimi e ciò che creano con quei rapporti; più o meno doveva parlare della vita del uomo.
Eravamo arrivati ai rapporti intimi tra uomo e donna e fortunatamente Justin era il mio compagno. Dovevamo fare prima una sequenza di passi in qui alla fine i maschi ci facevano cadere a terra a pancia all'insù, dopodiché i ragazzi si sdraiavano su di noi facendo delle flessioni e ondeggiando infine i ragazzi si alzavano portando stretti a loro le ragazze. Non era finita mancava ancora un pezzo e non sapevamo come andare avanti.
Ormai le prove erano finite quindi prima di salutarci tra di noi la nostra istruttrice ci stava dando le solite prescrizioni; provate a casa, non fatevi male, provate fino a che non sarete perfetti...
<< Che bel ballo! >>, disse qualcuno da dietro applaudendo.
Quella voce, l'avrei riconosciuta da tutte le parti.
<< Salve Haggerty! >>, disse la mia insegnante di danza.
<< Ho sentito che manca ancora una parte finale a questo ballo. >>, disse.
Lo guardai incantata il suo sorriso, il suo viso, i suoi occhi...
<< Sì, non riusciamo a terminarlo. Magari ci può aiutare a terminarlo, solo se lei vuole. >>
Perchè gli dava del lei? Era molto più giovane lui di lei.
<< Cero, potremo finirlo io e lei visto che sono venuta a prenderla. >>, rispose indicando me.
Voleva uscire con me? Se fosse stato così sarei uscita con piacere con lui! Mi si stampò un sorriso gigante sul viso. Mi fece segno di andare con lui.
Venne con me negli spogliatoi per prendere le mie cose.
<< Tieni questi, sono per nasconderci dai paparazzi! >>
Mi porse una felpa enorme, un paio dei suoi occhiali da sole e un paio di collant nuovi. Anche lui indossava le mie stesse cose solo che non aveva dei pantacollant ma dei jeans.
Prima di uscire mi prese la borsa di danza. << Mettiamoci i cappucci, gli occhiali e corriamo veloci nella macchina. >>
La macchina era la Limusin ed era a circa due metri e mezzo da noi. Quando entrammo nella macchina scoppiammo a ridere.
<< Come mai questo? >>, gli chiesi. << La tua ragazza non che futura moglie è d'accordo? >>
<< Ci siamo due settimane dopo la tua festa, un mesa esatto fa. >>
Mi dispiaceva, ma esultai in silenzio. << Per quale motivo? >>
<< Perchè nessuno dei due voleva soffrire. Lei non voleva soffrire sapendo che non era lei donna che amavo veramente, e non voleva far soffrire me sapendo che io amavo qualcun'altra ma non volevo deluderla. >>
<< E chi ami? >>
<< Dammi le chiavi di casa tua. >>
Gliele diedi, non capivo che intenzioni avesse. Nel frattempo che aspettavo guardai se aveva qualcosa da bere, c'erano solo alcolici, come Vodka alla pesca, Vodcka lemon... Quindi bevvi uno di quelli; erano forti ma buoni.
Tornò ancora in capucciato con due borsoni, era completamente pazzo.
<< Andiamo a casa mia a provare. >>
A casa sua? La sua casa, con le sue cose con le sue stanze. Pensieri perversi iniziavano a riempire la mia testa, perversi ma belli.
Avevo bevuto quasi mezza bottiglia di Vodcka Lemon, e stava iniziando a fare effetto, e finimmo di berlo entrando dentro.
Iniziammo a provare in salotto quell'ultima parte del balletto incompleta, fino a dove il ragazzo tira stretto a se la ragazza. Tutte le volte che provavamo il pezzo finale sdraiati a terra nella mia pancia svolazzavano farfalle a più non posso, e i miei istinti sessuali andavano a mille, non era da me, ero sempre stat una brava ragazza. Forse era l'effetto dell'alcool ma mi sarei fatta fare qualunque cosa volesse da lui.
Avevamo aggiunto un nuovo pezzo, formato da un una sequenza di otto passi che terminava con la ragazza che tornava tra le braccia del ragazzo il quale le fa fare un casquè tenendole su la gamba.
Mi fece tornare delicatamente su e ci guardammo intensamente negli occhi. I suoi occhi erano intensi e profondi.
<< Sono io la ragazza per cui ti sei lasciato con la tua ex ragazza? >>. gli chiesi. Annuii. << Ma perchè? Cosa c'è di bello in me? >>
<< Tu sei vera. Tutte le star almeno un pochino si montano la testa invece te è come se non fossi famosa sei libera fai tutto ciò che farebbe una persona normale, non ti fai problemi nel fare ciò che fai. Questo è uno dei motivi. >>, rispose. << E anche perchè sei sexy. >>, questo era l'alcool a parlare.
Risi come una scema. << Ti basta pronunciare solo due parole "sei mia" che io lo sarò veramente e potrai farmi tutto ciò che vorrai, capito lenticchia? >>
Lenticchia perchè aveva un po di lentiggini.
<< Allora sei mia. >>, mi baciò.
Quello si che era il mio primo bacio, un vero bacio passionale. Dopo il bacio mi scappò da ridere e anche lui rise e tornò a baciarmi. Mi tirò via la canottiera che indossavo, misi le mie braccia attorno al suo collo e mi spinse contro al muro; emisi un gemito leggero e di piacere.
<< Hai detto che potevo farti ciò che volevo! >> disse baciandomi il collo.
<< Infatti è quello che voglio. >>, gli risposi slacciandogli la camicia dopodiché togliendogliela.
Quella era la mia prima volta e volevo fosse la più bella.
Gli presi il viso e lo baciai, mi dovetti mettere un pochino in punta di piedi, lo notò mi prese in braccio e continuò a baciarmi. Ed ecco che ci avviavamo dal salotto verso la camera da letto. Ero ancora in braccio a lui, quando entrammo chiuse la porta e mise le luci un po' soffuse.
Mi appoggiò nel letto, si tolse i pantaloni, venne verso di me mi tolse il reggi seno e...

   
 
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