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Autore: orange    10/04/2008    12 recensioni
"Sorride. Lei mi capisce. Cenerentola mi conosce...Cenerentola è diventata parte di me."
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Come

Come

Allora...premessa: IN QUESTA SONGFICTION/ AU I PERSONAGGI SONO COMPLETAMENTE OOC. La scrissi parecchio tempo fa: dalla sua prima pubblicazione, sono passati quasi due anni  (correva l'anno 2006...). Credo che il mio stile sia ora cambiato, spero in meglio, ma non ho apportato neanche la più piccola modifica, perchè...perchè era giusto così. Quindi, non mi resta che dedicarla a Rohain, che ne ha richiesta la pubblicazione su EFP per poter postarne il seguito, da lei scritto, "COME II", per il quale le sarò eternamente grata.

Ps. La canzone che ho scelto è Come di Namie Amuro.

 

 

 

Come

Sospiro, poggiando entrambi i gomiti al bancone e rivolgendo il mio sguardo al centro della pista. Cerco qualcosa, qualcosa in particolare. O, meglio, qualcuno. Miroku, il mio amico, se ne accorge e sorride. Sì, Miroku, hai capito. D'altronde, anche tu l’hai notata. Ma, come tutti sappiamo, sei talmente preso dalla ragazza che stringi tra le braccia, che a lei non pensi. Ti basta Sango. Come biasimarti? Sango è speciale. Perciò ti conviene non perderla per una sconosciuta. Anche perché, lo sai, incapperesti nelle mie ire, in quel caso. È meglio per te non pensare troppo a lei. Mando giù l’ultimo sorso dell’alcolico che ho ordinato. Niente di pesante, non amo tornare a casa sbronzo. Anche se, devo ammetterlo, mi è capitato. Quella volta mi risvegliai con accanto una ragazza. Kikyo. Poi non la rividi più. Una delle tante.

La musica è talmente alta che non sento quel che il mio amico dice alla sua ragazza. Poco male. Non mi interessa. In realtà odio le discoteche. Troppa gente, troppo caos. Ma Miroku cerca sempre di convincermi. E quando mi ricorda che ci sarà lei, io non posso rifiutare.

Il mio sguardo si agita tra la ressa in pista. Quante persone saranno? Cento? Duecento? Non saprei. I colpi d’occhio non sono il mio forte. Mi volto verso la barista e le chiedo un altro drink. Pochi istanti dopo, mi porto il bicchiere alle labbra. Una moretta mi si affianca e mi sorride maliziosa. Io sorrido a mia volta. Inizia la serata.

Bella, è bella. Alta quanto basta, formosa al punto giusto. Mi guarda e ammicca. Sa perfettamente come andrà a finire. O, almeno, crede di saperlo. Anche perché è quello che accadrebbe se non fossi venuto qui con uno scopo preciso. Anche lei ordina da bere. Appena le arriva il drink, porta il bicchiere alle labbra, senza staccare gli occhi da me. E’ tremenda. Io la guardo e abbozzo un sorriso, socchiudo appena gli occhi e serro le labbra. Vorrebbe che la portassi a casa mia. Mi spiace. Stasera proprio no. Sto aspettando una persona.

Miroku si accorge di questa giostra e mi tira una gomitata alle costole, ammonendomi.

"Sei sicuro?"

Sango lo guarda confusa, ma io so perfettamente a cosa allude. Annuisco.

"Non lo sono mai stato di più", rispondo.

Lui scuote la testa.

"E allora smetti di illudere quella ragazza", dice semplicemente.

Si volta verso Sango e la bacia. In fondo ha ragione. Peccato. Mi stavo divertendo. Torno a guardare la pista. Stessa gente di poco fa. Niente di speciale.

"Noi andiamo a ballare", mi dice il mio amico.

Annuisco e li guardo sparire tra la folla. Tra tutte queste persone riesco ancora a vedere Sango. D’altronde come si fa a non notarla? Non dovrei dirlo, ma è proprio una favola.

I miei occhi continuano a cercarla. Passano alcuni minuti. Guardo l’orologio. Mezzanotte è scoccata da meno di un minuto. Sollevo lo sguardo.

Eccola.

Puntuale come al solito.

Chi è? Non lo so.

Io la chiamo Cenerentola. A mezzanotte, ogni volta, fa la sua comparsa.

E, quando entra, il dj mette sempre la stessa canzone.

 

Moshi ima kanashimi afureru nara

Watashi ni motarete naite ii kara

Se sei traboccante di tristezza appoggiati a me

E lascia scorrere le lacrime

 

Ormai è famosa, qui. Nessuno la conosce, eppure tutti sanno chi è. Cenerentola. Qui la chiamano così. Sorrido. Finalmente è arrivata. La stavo aspettando. Sono qui per lei.

 

I get, I get, I get, get the felling

I get, I get, I get, get the dreaming

Tada kono mama

Comprendo quest’emozione

Comprendo questo modo di sognare

Solamente così

 

Cammina lentamente. Appena un cenno al dj e si avvicina al balcone. Anche stasera è sola. Eccola. Mi guarda. Guarda me, lo so. Lo fa tutte le volte. I suoi occhi si incollano ai miei e così rimangono per tutta la sera. Un giorno di questi mi farà impazzire. Ma io non ho così tanta pazienza. Sono qui per lei e sono qui stasera. Un giorno di questi è troppo lontano.

La prima cosa che penso? Fantastica. Come sempre. Ma stasera…stasera è diversa…ha qualcosa che prima non ha mai avuto…un’ingenuità…una semplicità…sembra quasi…timida…forse ha capito che ci siamo e che non può più scapparmi. Indossa un abito nero, che le arriva appena sopra il ginocchio. La schiena è scoperta e la scollatura è generosa. Ha un fisico perfetto, quasi irreale. I capelli sono sciolti, anche stasera. Sono scuri. Corvini. Lunghi. Raggiungono quasi la vita. Ondulati. Ma ciò che di lei preferisco, sono gli occhi.

 

Come my way

Kono yami no hotori

Come close to me

Ima akari tomoshi

Vieni sulla mia strada

Le tenebre ci circondano

Tieniti stretto a me

Ora la luce risplenderà perché

 

Ha degli occhi incredibili…mai visti di così magnetici. Ammalianti e sensuali. Come lei, del resto. Castani. Di un caldo e avvolgente nocciola. Ma in quegli occhi, che non smettono mai di fissarmi, vedo la luna. No, non sono pazzo. Nei suoi occhi ci sono fredde pagliuzze argentate. Ecco. Ora li socchiude appena, continuando a guardarmi. Ora ordinerà al bancone e il liquido freddo scenderà nella sua gola, colorandole le gote di un candido rosa. Tutto questo, ovviamente, senza smettere di fissarmi. E io sto al gioco. Mi diverto. Ma dentro di me so che non è tutto. C’è qualcosa che mi impedisce di distogliere lo sguardo. Una forza che non ho mai sentito mi obbliga a guardarla. Forse è semplicemente la mia volontà. Il mio desiderio.

 

I’ll be with you, I’ll be with you

Tada soba ni iru kara

So come my way

Starò con te, starò con te

Starò al tuo fianco

Vieni sulla mia strada

 

Si avvicina lentamente, ancheggiando appena. La desidero. E lei lo sa. E vuole farmi impazzire. Ma io so che lei mi desidera quanto io desidero lei. È per questo che sto al gioco.

Sorrido e lei sorride. Mi viene vicino. Al mio fianco. Alla mia destra. E io so che ha tutti gli occhi puntati addosso. E anche lei lo sa.

Poggia i gomiti al balcone e continua a bere. Dal mio bicchiere. Me lo strappa letteralmente di mano e se lo porta alle labbra. E il mio cuore non può fare a meno di cominciare a battere più forte. Lo so, glielo leggo negli occhi. Non aspetta altro che un mio bacio.

 

Kizuite anata wa kono sekai de

Tada nitori dake no taisetsu na hito

Ho capito che tu, in questo mondo,

Sei l’unica persona davvero importante per me

 

Ieri notte l’ho sognata. Ho sognato di affondare le mani in quella cascata corvina e di sprofondare in quegli occhi spietati e dolci. E la cosa che più mi piace è questa: lei lo sa. Sa che è nei miei sogni. Sa che è nei miei pensieri. Sa che ormai è parte della mia vita. Nonostante non sappia nemmeno il mio nome, mi conosce meglio di chiunque altro. Perché è come me. Sa quello che vuole.

 

I get, I get, I get, get the felling

I get, I get, I get, get the dreaming

Tada kono mama

Comprendo quest’emozione

Comprendo questo modo di sognare

Solamente così

 

Sorride. Lei mi capisce. Cenerentola mi conosce. Cenerentola è diventata parte di me. Un’inscindibile parte di me. Perciò Miroku e Sango non avranno niente da ridire se ora me ne vado. Con lei, ovviamente. La guardo e lei sembra capire. E mi sorride. Divertita, maliziosa, sensuale. E incredibilmente dolce. In fondo quella che indossa è una maschera. In realtà è fragile. Ha paura del futuro. Ha paura di affrontarlo da sola.

Dovrei abbandonarla al suo destino?

No.

Le prendo la mano e subito mi avvolge una piacevole sensazione di calore. La guardo, lei annuisce. La porto fuori, la porto alla moto. Prendo le chiavi dalla tasca, ma lei mi ferma. Le prende e fa per salire. No, Cenerentola. Le afferro il polso e la costringo a guardarmi. Scuote la testa, poi sorride. E mi rida le chiavi. Soddisfatto, salgo. E sento le sue braccia attorno alla mia vita e il suo corpo stretto al mio. E non sono mai stato così bene.

Lei non parla. Sorride e mi guarda, semplicemente.

 

Come my way

Mou hitomi tojite

Come close to me

Mou nemureba ii

Vieni sulla mia strada

Chiudi pure gli occhi

Tieniti stretto a me

Abbandonati fiducioso al sonno perché

 

Presto, siamo davanti a casa. Parcheggio, lei scende e mi precede. Arriva al cancello, sicura, decisa. Felice. Mi guarda mentre la raggiungo. Sorride e mi prende la mano. La stringe forte nella sua, piccola e sottile. Saliamo le scale, lei entra per prima. Mai sentito il mio cuore battere così velocemente.

Cenerentola è nel mio appartamento.

 

I’ll be with you, I’ll be with you

Tada soba ni iru kara

So come my way

Starò con te, starò con te

Starò al tuo fianco

Vieni sulla mia strada

 

Lei cammina lentamente, con quel passo felpato che le è proprio. Mi sembra quasi impossibile che sia qui. Come nei miei sogni. No. Meglio. Perché illuminata dalla luce flebile della luna, che entra dalla finestra aperta, non mi sembra nemmeno umana. È talmente…bella…da essere eterea. Lei continua ad osservarmi e mi sorride. Finalmente ha trovato quel che cercava. Poggia le dita sottili allo stipite della porta della camera da letto e aspetta che la raggiunga. Sa perfettamente che mi sta invitando a nozze.

 

Calling out

Can you hear me

So come my way

Ti sto chiamando

Riesci a sentirmi

Allora vieni sulla mia strada

 

La afferro per il polso e la faccio voltare verso di me. Come nel mio sogno. Passo una mano tra i suoi capelli e annego in quel baratro castano rischiarato dalla luna. Sento il suo respiro irregolare sulle mie labbra.

Ecco cosa la rende speciale. È bellissima, ma non lo sa. Sa che la desidero e sa che molti altri la sognano. Ma nessuno le ha mai detto che è bellissima. Non con l’amore che vorrebbe sentire nella voce di un uomo.

La bacio. Le sue labbra sono calde e passionali, come le avevo immaginate. No, mi correggo. Molto di più. La spingo indietro, fino a farla cadere sul letto e lei ricambia il bacio con fervore. Lo voleva anche lei.

 

 

I get, I get, I get, get the felling

I get, I get, I get, get the dreaming

Tada kono mama

Comprendo quest’emozione

Comprendo questo modo di sognare

Solamente così

 

Le accarezzo la schiena e le sfilo il vestito scuro. L’ho desiderata per troppo tempo. Ora prendo ciò che voglio. Cenerentola.

Improvvisamente, lei riapre gli occhi e mi ferma. Mi sento male. Avrò sicuramente frainteso, sbagliato tutto. Ma lei, quasi a leggermi nel pensiero, scuote la testa e sorride. Per la prima volta sento la sua voce.

"Kagome…"

Io sorrido.

"Pensavo ti chiamassi per davvero Cenerentola", rispondo ridendo.

"No…", mi dice " Dimentica Cenerentola. In realtà non è mai esistita"

Cerca di nuovo le mie labbra e sento le sue mani intorno alle mie spalle. Lo sapevo. Lei non è Cenerentola.

 

Come my way

Kono yami no hotori

Come close to me

Ima akari tomoshi

Vieni sulla mia strada

Le tenebre ci circondano

Tieniti stretto a me

Ora la luce risplenderà perché

 

Lei non è Cenerentola. Cenerentola è solo una maschera. Lei è Kagome. Solo Kagome. E niente, per me, è più prezioso di Kagome.

 

I’ll be with you, I’ll be with you

Tada soba ni iru kara

So come my way

Starò con te, starò con te

Starò al tuo fianco

Vieni sulla mia strada

 

Quando mi risveglio, lei mi sta guardando. Quasi non la riconosco. Non è la stessa di ieri sera. La ragazza di ieri sera mi guardava per avere un bacio. La ragazza che mi sta guardando ora mi sta chiedendo conferme. Avevo ragione. Ha paura di essere stata solo una delle tante, l’avventura di una notte. Ha paura di uscire da questa casa e di dover affrontare sola quel futuro che tanto la spaventa. Non sa quanto si sbaglia.

Mi riconcentro su di lei. Mi guarda timida, insicura, imbarazzata. Mi pare una bambina. Ha il lenzuolo bianco avvolto intorno al corpo che poco fa ho esplorato, durante la notte più emozionante della mia vita. I capelli sono sparpagliati sulle spalle, ribelli e spettinati. Alcune ciocche le ricadono sugli occhi, che tiene sgranati in attesa.

Vorrebbe sentirsi dire due semplici parole. Vorrebbe sentirsi dire di essere importante. Di essere preziosa, di essere l’unica. Fin troppe volte è stata il trastullo di poche ore. Vuole solo…amore.

Ma io…glielo posso dare?

 

Come my way

Come close to me

Come close my way

Come close to me

 

Mi avvicino, le prendo il viso tra le mani, le sorrido. Lei ricambia, incerta. Le sfioro appena le labbra. Scuoto la testa.

"Non so il tuo nome…", mi dice.

Io annuisco.

"Inuyasha", le sussurrò all’orecchio.

"Inuyasha…", ripete.

Rimaniamo in silenzio a fissarci per quella che mi pare un’eternità. Lei insicura, io deciso. So cosa devo dire.

"Se ti dicessi che mi sono innamorato, cosa risponderesti?"

Lei sgrana gli occhi, mi guarda, arrossisce, si morde il labbro, sorride. Chiude gli occhi, prendendo la mia mano.

"Dimmi…", sussurra " Secondo te, cosa risponderei?"

Sorrido. Lo so. La bacio.

"Che anche tu sei innamorata di me?"

Lei annuisce, felice.

"Allora è vero…", dice.

"Cosa?"

"Che mi conosci…"

Mi bacia e io non posso non pensarlo.

Cenerentola è maliziosa e decisa.

Kagome è sensuale e timida.

Cenerentola va bene per una notte.

Kagome per la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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