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Autore: Caitlin Believe    20/10/2013    5 recensioni
Sono passati sette anni dalla sua morte...
Sette lunghi anni senza di lui.
Anna Kyoyama è in ginocchio davanti alla lapide di pietra dell'unico uomo che ha mai amato.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna Kyoyama, Hao Asakura, Yoh Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati sette anni dalla sua morte...
Sette lunghi anni senza di lui.
Anna Kyoyama è in ginocchio davanti alla lapide di pietra dell'unico uomo che ha mai amato.
Una lacrima solitaria le percorre una guancia, mentre le altre si limitano ad inumidirle gli occhi.
Ogni anno è sempre la stessa storia: Anna esce di casa all'alba con un mazzo di fiori tra le mani e passa la giornata seduta davanti a quella lapide di pietra, poi a mezzanotte torna a casa, asciugandosi quell'unica lacrima che si concede di versare e torna alla sua vita di sempre, con un enorme peso nel cuore.
Fissa una foto, la sua foto; ogni anno è sempre uguale, sempre i soliti vestiti, il solito taglio di capelli, il solito sorriso sincero e i soliti occhi che non brillano mai abbastanza.
Anna, invece, è sempre diversa; ogni anno ha sempre dei vestiti diversi, i capelli più lunghi e i lineamenti più anziani.
L'unica cosa che non cambia mai è la sua espressione sofferente e gli occhi spenti dal dolore.
Le rose rosse sono l'unica cosa che colora la pietra.
I fiori che Anna porta ogni anno non sono mai comprati.
A casa ha una piccola serra in cui coltiva solo rose, che ogni anno finiscono ad abbellire quella tomba.
Una goccia le si posa tra i capelli e un'attimo dopo si ritrova bagnata sotto la pioggia.
Eppure Anna non si muove, rimane lì, ferma, continuando ad osservare la lapide del suo amato.
Una figura compare alle spalle della ragazza.
"Anna, sapevo di trovarti qui." Lei non risponde, fa come se non ci fosse.
"Sta piovendo a dirotto, torniamo a casa." E ancora nessuna risposta da parte della bionda.
Hao fece qualche passo avanti, superando Anna, si porta una mano alle labbra e poi la porta ad accarezzare il nome inciso sulla lapide.
YOH ASAKURA
"Perchè fai così?" La voce dell'itako raggiunse il moro.
"Così come?"
"L'hai ucciso tu. L'hai privato di tutto e dopo sette anni vieni a baciare la sua tomba." La voce di Anna sputa odio e disgusto.
"Yoh era un ragazzo allegro, pieno di vita e sempre positivo. Non meritava di morire, ma la vita è ingiusta e rimanendo in vita avrebbe finito solo per soffrire. Vedila così: Il paradiso ha guadagnato un'angelo." Al contrario della bionda, lo shamano era molto calmo.
"Con che coraggio dici certe cose? Fai come se non fossi stato tu a decidere la sua fine. Io ti ho visto! Ti ho visto mentre trapassavi il suo cuore con la tua lama. Ho visto come l'hai guardato negli occhi mentre la vita lo abbandonava e come hai sorriso quando hai visto il suo corpo inerme, privo di ogni emozione." Le grida di Anna si diffondono nell'aria.
"Se non l'avessi fatto non sarei Shaman King e tu non saresti la mia regina. Era il tuo sogno, no? Ora è diventato realtà." I due si guardano negli occhi per qualche secondo, poi l'itaku abbassò lo sguardo sulla foto nella lapide.
"A che mi serve un sogno se ho perso la persona che amo?" Sussurra.
"Non smetterai mai di amarlo, vero?" Il tono di Hao cambia sfumatura e diventa più dolce.
"Mai" Risponde lei con un filo di voce, ma che arriva chiaramente alle orecchie dello shamano.
"Io non mi arrendo, Anna, un giorno riuscirai ad amarmi." Promise Hao.
"In questi anni mi hai tolto tutto: ho perso Yoh, mi hai umiliata, hai avuto il mio corpo ogni volta che lo desideravi. Ma non riuscirai mai a togliermi l'amore che ancora provo per Yoh, è l'unica cosa che mi spinge ad andare avanti." Quelle parole sono come un proiettile per Hao.
"Non è giusto, perchè è sempre Yoh ad avercela vinta? Pensavo di averlo battuto definitivamente sette anni fa, seppellendo per sempre il suo corpo sotto questo letto di terra. Invece il suo fantasma è tornato a tormentarmi e non se ne andrà finchè non sarai mia." Hao si mette in ginocchio accanto all'itako e la prende per mano.
"Anna, non sai quanto desidero il tuo amore. Voglio svegliarmi la mattina e vederti accanto a me, voglio vederti sorridere e sapere di essere la ragione del tuo sorriso e voglio guardarti negli occhi e vedere tutto l'amore che sai offrire."
Hao posa le labbra sopra quelle di Anna, baciandola con trasporto.
In questi sette anni lo shamano l'aveva baciata moltissime volte, non le hanno mai fatto piacere i suoi baci, ma adesso quelcosa è cambiato.
Hao le aveva detto mille volte "Ti Amo", lei non gli aveva mai creduto, perchè ora sta cambiando idea?
Sarà la vicinanza ad un viso così simile a quello di Yoh a farle perdere la testa, oppure il dolore della perdita del suo amato dev'essere così forte che cerca conforto tra le braccia di Hao, com'è già successo in passato.
Ma rimane il fatto che per la prima volta Anna Kyoyama capisce di provare qualcosa per Hao Asakura.
Ma tutto dura un'attimo, perchè quando Hao cerca di approfondire il contatto, l'itako sembra risvegliarsi da un lungo letargo.
Spinge via lo shamano e si tocca le labbra d'impulso.
"No, non voglio il tuo amore, ciò di cuoi ho bisogno è Yoh, ma tu me l'hai portato via." Si alza in piedi e comincia a camminare.
"Dove pensi di andare?" Le chiese lo shamano.
"Vado a riprendermi tutto ciò che mi hai tolto."
Anna Kyoyama comincia a correre.
Corre sotto la pioggia lasciandosi tutto alle spalle.
Anna è stanca, ma non si ferma.
Anna cade, ma si rialza.
Arriva di fronte ad una scogliera e sa già che sta andando incontro alla fine.
Un passo solo e tutto ciò che l'ha fatta soffrire fin'ora scomparirà, rivedrà il suo Yoh e tutto sarà esattamente come dev'essere.
Un altro passo e dirò addio ad Hao, quel verme che ha ucciso il suo amato e che l'ha tenuta con sè come un animale domestico per sette lunghissimi anni.
Lo stesso Hao che quella sera si è dichiarato, mostrando le sue debolezze e rivelando i suoi sentimenti.
Anna ha un'attimo di esitazione, pensando che dopo quella notte tutto sarebbe potuto essere diverso.
Ma l'attimo dopo sta già volando, dicendo addio al mondo.
Ha scelto Yoh e la morte, piuttosto che Hao e la vita.
Ma Anna muore lasciando un segreto: mentre cadeva il suo viso era bagnato dalla pioggia, ma tra quelle gocce si nascondeva una seconda lacrima, che Anna si è concessa prima di morire.

Sette anni dopo...
Hao Asakura è in piedi tra due lapidi di pietra.
Ha uno sguardo triste e delle rose tra le mani.
Si è tagliato i capelli, pensava che così sarebbe potuto assomigliare di più al fratello defunto e Anna sarebbe tornata da lui...ma non l'ha fatto.
La sua Anna è ancora sdraiata in un letto di calda Terra, accando a Yoh...
Hai vinto fratello...
Ma questa volta si è preso tutto.
Hao gli ha tolto la vita, ma Yoh l'ha privato della donna che ama e l'ha portata con lui nel Regno dei Morti.
Potrò mai perdonarti, Yoh?
Hao Asakura è in piedi davanti a due lapide.
Posa un mazzo di rose su entrambe e osserva in silenzio le lapidi dei due innamorati, uniti nella vita e nella morte.
Ora accanto al nome di Yoh, anche la lapide di Anna emana tristezza.
Sulla foto di una ragazza bionda con una bandana rossa tra i capelli, compare una lacrima...



  
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