«Ehi, Gajeel, che ne dishhhi di darmi un bacccccio?»
Difficile, se non impossibile, riuscire ad immaginare la sempre timida e calma Levy che richiede spudoratamente una cosa del genere.
Il tutto appare meno irreale se si aggiunge che dietro c'è lo zampino di Lucy e qualche goccio di saké di troppo...?

«Levy, devi farti avanti tu! Se aspetti che quel testone di Gajeel faccia qualcosa, qui facciamo notte!»
Tutto era iniziato per colpa di un consiglio di un'amica un po' troppo impicciona.
«Ma io... Non so come fare!» aveva risposto Levy, non pensando alle conseguenze.
Ed ecco che in aiuto era subentrato il buon vecchio amico della spontaneità: il sakè!
Così, per cercare di aumentare la propria autostima, la giovane scripter iniziò a mandar giù un bicchiere di saké dietro l'altro.
Ecco, ora possiamo tornare alla situazione di partenza.

«Ehi, Gajeel, che ne dishhhi di darmi un bacccccio?»
Gajeel, chiamato nella stanza delle ragazze con una scusa, si era ritrovato davanti una scena a dir poco irreale.
Una Levy completamente sbronza che richiedeva le sue attenzioni.
Beh, c'è da ammettere che per un attimo la scena gli era anche parsa divertente, ma quando la piccola maga aveva iniziato a barcollare 
pericolosamente, si era accorto che di esilarante c'era ben poco.
Non poté far altro che afferrarla per un braccio e tirarla a sé, per evitarle la caduta.
Levy, in risposta, lo abbracciò teneramente e continuò, con voce suadente, a richiedere un bacio.
Il povero Dragon Slayer, completamente spiazzato ed imbarazzato dalla richiesta, era come pietrificato.
Sapeva che erano soli. Levy quella sera sembrava molto più affascinante del solito, avvolta com'era da una vestaglietta leggera e così
determinata come lui non l'aveva mai vista. Merito dell'alcool, ovvio.
Si sa, l'uomo è un po' animale -e Gajeel non fa di certo eccezione-. Nessuno sarebbe stato capace di resistere ad una tentazione del genere.
Deglutì rumorosamente e poi, preso tutto il proprio coraggio, Gajeel avvicinò il suo viso a quello della ragazza, che tra l'altro continuava a
sparare idiozie di ogni genere. Una, per esempio, riguardava un plotone di Lily in assetto da battaglia che lei vedeva aggirarsi per la stanza,
ma è meglio non parlare dei suoi vaneggiamenti.
D'un tratto la giovane si azzittì e prese a fissare intensamente gli occhi dell'altro, che pareva finalmente convinto a darle il tanto atteso bacio.
Si avvicinò. Ancora un po'. «Gajeel...» sussurrò lei. 
Adesso le punte dei loro nasi si sfioravano.
«...Io...» continuò lei, flebilmente. Solo pochi millimetri li separavano. 
«Io... Credo di sentirmi male.» annunciò lei, prima di reprimere un conato di vomito. 
Inutile tentare di descrivere l'espressione che assunse lui, basta dire che rimase tremendamente deluso.
Il povero Dragon Slayer, ormai privo di ogni entusiasmo, non poté far altro che caricarsi in spalla la giovane e partire in una frenetica corsa
per trovare un bagno. 
Il giorno dopo, affisso in bella mostra, vi era un enorme cartello con su scritto: "Niente sakè per Levy."

Fu una serata tutt'altro che romantica, alla fine.
A Levy, però, sembrava di ricordare vagamente di un piccolo bacio sulla fronte che Gajeel le aveva dato prima di metterla a letto.
Ma tra il mal di testa e la spossatezza dovuti ai postumi della sbornia... Levy pensò di esserselo solo immaginato.