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Autore: corvonero83    20/10/2013    2 recensioni
"Stava scappando da se stesso.Più di una volta ne aveva sentito il bisogno. Annullarsi. Dimenticarsi di esistere. Dimenticarsi di essere Matthew Sanders. Per questo era nato M Shadows!...."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Afterlife

 

Like walking into a dream… 

Quando gli misero in mano quelle colombe si sentì tremare. Non era paura. No! Era felicità! Era felice come un bambino. Amava gli animali….e non aveva mai avuto occasione di tenere dei volatili in mano. Soprattutto colombe così belle. Così bianche e pure.
Le invidiava un po’.
Loro potevano volare e volare era il suo sogno proibito da quando era bambino. Nessuno…nessuno dei ragazzi sapeva di questo suo piccolo neo. Non che non si fidasse di loro…..solo, lui era il cucciolo (nei momenti di tensione il “nano” ok!) del gruppo e quel particolare un po’ infantile lo avrebbe reso ai loro occhi ancora più piccolo.
Erano morbide, dolci. Le teneva in braccio cautamente per non fare loro del male. E tratteneva a stento il sorriso da bambino che ogni tanto lo invadeva chiedendo la libertà di mostrarsi a tutti.
Doverle lasciarle andare gli provocò un piccolo dolore al petto. Fu un senso di disagio. Ma poi osservare quelle ali che si muovevano ritmicamente e che le portavano via da lui….voleva seguirle! Seguirle e continuare a sognare come quando era un bambino e si faceva vestire da Peter Pan ad ogni Halloween.
Peter aveva la polvere di fata….lui forse l’aveva trovata la sua fata.
Una fata dolce, gentile che gli voleva un gran bene.
Perché allora lui cercava sempre il conforto di Jimmy? Perché aveva creato una dipendenza con le gemme azzurre che l’amico aveva al posto degli occhi?
Jimmy era il suo pilastro. Lo era diventato inconsciamente. Ma sapeva anche che Jimmy non sarebbe mai stato suo! Jimmy non sarebbe mai stato di nessuno!
Per questo voleva scappare….volare via. Per non affrontare quei pensieri che lo mandavano in tilt non facendogli più capire niente! Per non pensare al perché si era messo con lei….sapendo bene che non l’avrebbe mai amata davvero. Voleva scappare da quella verità amara che lo avrebbe visto sempre vicino al suo “amico”….ma non come avrebbe voluto lui!
-Bravo Johnny! Ottima scena!-
La voce del regista lo riportò alla realtà.
Un sorrisetto amaro comparve sulla sua faccia da angioletto. Un ultimo sguardo alle colombe che tra poco sarebbero tornate dal loro padrone….ecco! Non erano poi proprio libere neanche loro….come lui dovevano tornare…per abitudine. E per abitudine lui era pronto a indossare di nuovo la sua maschera da cucciolo infantile e fancazzista con cui affrontava il mondo.
-Andiamo- lo sussurrò a se stesso….Johnny Christ…doveva rientrare!
Gli altri lo stavano aspettando.
 

Please understand I have to leave and carry on my own life…

Doveva scappare . Lo prevedeva la scena. Doveva scappare da qualcosa o da qualcuno.
Il cuore gli batteva forte nel petto. Aveva fatto avanti e indietro per il capannone un bel po’ di volte….ma dentro di lui la scena era già bella chiara e limpida: stava scappando….scappando da qualcuno e lui sapeva bene da chi!
Ma ammetterlo….ammetterlo a se stesso o agli altri….mai!
Stava scappando da se stesso.
Più di una volta ne aveva sentito il bisogno. Annullarsi. Dimenticarsi di esistere. Dimenticarsi di essere Matthew Sanders.
Per questo era nato M Shadows!
M Shadows non era di certo quello che scappava. M Shadows era quello che sfidava tutti e affrontava tutto con un ghigno beffardo in faccia….che non aveva paura di niente. Era quello che con i Ray-Ban neri  al posto degli occhi e il cappellino in testa poteva mandare a fanculo il mondo….Matthew compreso.
Perché era Matt che stava scappando. Matt che odiava le persone, Matt che non riusciva  a controllare la rabbia, Matt che aveva due occhi acquamarina carichi di tristezza e malinconia.
Era Matt che era….era debole? No….debole no! Ma senza M Shadows non avrebbe mai potuto affrontare il suo pubblico. Il loro pubblico. A volte pensava che  Shadows avesse preso il suo posto nei loro cuori. Per questo lo odiava. Lo odiava e….si odiava! Ma ormai non poteva più essere cancellato. Era parte di lui.
Era lui!
Poteva quindi solo scappare. Scappare da se stesso, come stava facendo ora in quel video. Scappare nell’ “afterlife”….e forse lì avrebbe potuto essere se stesso senza problemi. Essere Matt…un armadio a muro pieno di dubbi e insicurezza. Un armadio che aveva bisogno di comprensione….e quando la trovava, perdendosi nel nocciola degli occhi del suo miglior amico, si pentiva mettendo muri insormontabili. Perché M Shadows non aveva insicurezza….M Shadows non aveva bisogno di comprensione.
Ma Matt si!
Ma M Shadows lo aveva inventato lui….e se solo avesse trovato il coraggio….Matthew Sanders lo avrebbe potuto mettere a tacere….forse anche per sempre!
 
 
I need another chance to live…
 
Quando vide i ragni ebbe una risata isterica. Cazzo gli era venuto in mente di accettare quella scena?! Le colombe! cavolo….le colombe erano belle…mica quei cosi ad otto zampe, neri e pelosi! E poi farseli camminare addosso: tre tarantole enormi che gli dovevano camminare sul corpo…tranquillamente e una sulla faccia!
Ma lui era The Rev. Jimmy the Rev Sullivan. Ed era il fuori di testa del gruppo! Quello che aveva detto subito di si a quella scena obliando per un attimo il fatto di soffrire di aracnofobia! Ma forse gli sarebbe servito da cura…e poi….poi lo doveva ai suoi fans. E ai ragazzi che sicuramente non avrebbero mai accettato di mettersi al suo posto.
-Sono buonissime!-
Si, certo! Buone e innocue….ma cazzo che ansia!
Doveva stare calmo! Calmo!
Ma continuava a ridere istericamente anche sdraiato a terra.
Ecco. Eccole le zampette rapide e veloci su di lui. Percepiva molto bene quelle sul viso, sembravano piccoli pizzicotti dati dalle dita di un bambino.
Chiuse gli occhi per cercare un po’ di tranquillità perso in quella starna sensazione. Ma in un  attimo si sentì gelare il sangue. Un flash….un bruttissimo flash! Lui sdraiato in una bara, freddo, rigido….morto! e quelle bestioline che gli camminavano sopra usandolo come parco giochi.
Spalancò gli occhi di colpo…le iridi azzurre come il cielo erano terrorizzate. Una zampa era sul suo zigomo e sembrava enorme da quella prospettiva.
-Brian!- lo urlò dentro la sua testa….aveva bisogno del suo amico. Aveva bisogno delle braccia di Brian. Ma non poteva….non poteva alzarsi di scatto e scappare nell'abbraccio di Brian davanti a tutti. Lui non aveva mai bisogno di conforto…solo in privato…solo con Brian! A volte si lasciava cingere dalle forti braccia dell’amico per lasciarsi andare alle lacrime.
Alla fine riuscì a finire la scena. Come sempre era arrivato alla fine. Come sempre aveva vinto una sfida con se stesso. Gettò in un cassetto remoto quella strana sensazione che lo aveva invaso prima.
The Rev era pronto per rimettersi in scena….aveva battuto ancora i suoi limiti…e questo gli bastava.
 


Got nothing against you and surely I’ll miss you…

 
Zacky non era mai stato una persona sicura. Né sicura di se stesso, né sicura delle sue scelte. Però in quell'occasione lo fu!
-Voglio Gena!-
La scena prevedeva un ballo. Un ballo tra lui e una ragazza, un ballo in stile anni ’30-’40.
In bianco  e nero.
Lui amava lo stile retro', si considerava un po’ un dandy! e poi…era una scena romantica! E lui (ma non ditelo agli altri!) amava il romanticismo!
Dei cinque era quello più adatto e dovendo scegliere una partner decise di fare recitare Gena. Per tanti…troppi motivi!
Avevano litigato ancora ed ora doveva farsi perdonare. Soprattutto farle capire che la amava e la voleva con se.
Certo….dirlo era facile. Dimostrarlo un po’ meno! Ma lo diventava, soprattutto se non aveva vicino Brian. Perché il problema era Brian. Gli occhi di Brian. La bocca di Brian. La vicinanza di Brian! Perché cazzo era Brian il problema?
Lo conosceva da una vita e si era sempre sentito attratto da lui, ma aveva sempre interpretato quell'attrazione  come una pura e semplice ammirazione. Mai come attrazione sessuale! Invece ultimamente si ritrovava ad avere le palpitazioni a mille e le mani sudaticce se aveva Brian vicino. Si trovava perso a studiarlo nel dettaglio….e no! Non andava bene!
Per questo voleva Gena sul set, con lei vicina si sentiva più sicuro….poi….poi lei era bellissima! Una bambola!
-Grazie Zacky! scusami…per tutto!-
-Tranquilla! Voglio solo che tu capisca che ti amo e che voglio stare con te sempre!- Zacky stava bene con lei….la riteneva la donna della sua vita (“Non pensare a Brian!”).
Già Brian….doveva evitare quegli occhi maledettamente belli, tetri e malinconici….che lo fissavano con irriverenza quasi a chiedergli “Cosa aspetti? Io sono qui!”. Doveva lottare con quelle mani malandrine che il più delle volte gli rilasciavano delle pacche secche sul sedere quando suonavano in concerto…e non solo!
Certo…lui Zacky Vengeance….la vendetta con lui non riusciva proprio a meditarla. Voleva ribellarsi ma…non ci riusciva e si lasciava sopraffare dalla bellezza e dalla presunzione dell’amico.
Ecco perché usava Gena! Si…non era bello…ma almeno….quando lei era con lui…non erano suoi gli occhi che si facevano bui e curiosi…ma erano quelli di Brian!!
“Ma tu continua a non pensarci…non pensarci….” E con questo mantra Zacky riuscì a finire la scena del ballo.
 
 

Give me a chance to be that person I wanna be…

Ad una prima lettura l’idea dei ragni lo affascinò. Era figa! Da lui! Ma l’urlo isterico di Jimmy lo riportò alla realtà: lui odiava gli insetti! tutti! Senza fare razzismi. Figurarsi se si faceva camminare addosso quelle tre bestie pelose, nere e decisamente troppo grosse!
Accettò di buon grado la scena del cranio con le candele. Era una scena bella, quasi poetica.
Forse un po’ inquietante! Ma tenere quel cranio in mano lo faceva sentire una specie di Amleto (ebbene si Haner Jr non era stato poi così male a scuola!).
“Essere o non essere?” sogghignò a quel pensiero. Quel ghigno strano, quasi malefico che fu ripreso e registrato dalla telecamera.
Un sogghigno ambiguo…quasi amaro. Essere o non essere chi?
Essere Brian Elwin Haner Jr. il buono e caro Brian, amico di tutti, dolce e a tratti sempre ben disponibile, con qualche (molti?) dubbi e paure esistenziali?
O essere Synyster Gates? Anzi Synyster Fucking Gates….quello strafottente e cazzuto, che suonava come un dio non guardando in faccia nessuno ma solo lei, la sua amata chitarra! Quello stronzo che stava agli scherzi e si divertiva a farne, quello che amava provocare e mettere a disagio la gente (Zacky?)?
Certo Syn gli aveva dato gloria, senza Syn sarebbe stato probabilmente alla stregua del “nano”: un cucciolo dagli occhioni dolci.
Syn li metteva in risalto quegli occhi e li rendeva bastardi.
Il problema era quando quegli occhi incrociavano quelli di M Shadows. Ecco quando loro due si incontravano con lo sguardo…cozzavano. Veniva fuori la verità! A fanculo M Shadows e Synyster Gates….erano semplicemente Matt e Brian. E in quegli occhi lui ci si perdeva perché erano specchio dei suoi: malinconici, a tratti bisognosi di comprensione…forse di amore.
Fissava le orbite vuote del cranio e si chiedeva che tipo di occhi le avessero abitate.
Lui amava gli occhi….amava le gemme azzurre di Jimmy sempre pronte a dargli conforto, amava gli smeraldi di Zacky che più di una volta si era ritrovato a fissare mettendo in evidente imbarazzo l’amico, amava gli occhietti vispi di Johnny…dal suo nano! gli mettevano sempre allegria!
Ma soprattutto amava le acquemarine di Matt…perché lui in quelle pozze avrebbe voluto perdercisi in altri frangenti. Si offendeva. Si offendeva da solo e alla grande per quei pensieri. Pensieri a cui Syn…Syn lo sciupafemmine si ribellava con tutte le sue forze. Brian lo lasciva sfogare…in fondo Brian per ora dormiva…ma a volte se lo chiedeva, si chiedeva: cosa sarebbe successo  se Brian avesse ucciso l’ego di Syn?!



p.s:...è la prima volta che pubblico qualcosa....spero di non aver fatto danni!tutto ciò che non piace...o piace...fatemelo sapere!
grazie!
 

  
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