Ecco a
voi l’attesissimo capitolo uno! ^.^ (Guarda che nn ha commentato un cane…ndjc)
ç.ç Ti diverti a rigirare il coltello nella piaga eh? (Si in effetti è
abbastanza appagante…ndjc) Dannata….-.-** ma perché nn ha commentato nessuno?
;.; E’ così butto? (Finalmente te ne sei accorta…djc) Zitta e scrivi U.U
Nessuno ti ha chiesto niente (Sarà…ma io espongo quelle che penso….ndjc)
Sottigliezze! U.U Nn penso interessi a nessuno! Quindi...vai col capitolo
uno!!!!!!!!
Commentate
please…ç.ç
Capitolo primo: Telemaco
all’assemblea dell’altra sponda
Da sette
anni Penelope è bloccata nella remota Isola dei Famosi. Infatti la nave da
crociera sulla quale si era imbarcata, aveva sbagliato strada, raggiungendo
così il rinomato arcipelago, strumento di tortura per “giovani” VIP (Very
Important Person).
La
regina di Itaca, bella quanto un fiore appena sbocciato, fresca come la rugiada
del mattino, giovane come … eccetera eccetera …, vittima di una congiura(2),
era stata incastrata nel gabinetto comune, mentre la nave se la svignava
vigliaccamente.
Condannata
così ad essere rincorsa da Pappalardo per le spiagge coralline dell’Ecuador,
rimpiange ora i giorni felici in cui la sera giocava a briscola con Eumeo,
servo fedele.
Benché
le sia ostile il dio Poseidone(3), Zeus, spinto da Simona Ventura, conduttrice
del celebre programma televisivo, decide che ella debba tornare nella sua
patria, com’è destino che sia.
Il dio
Ermes, messaggero di Zeus, verrà inviato dall’affascinante Pappalardo: la sua
amata dovrà essere lasciata partire.
Nel
frattempo Atena, assunte le sembianze pseudo-umane di Vanna Marchi, scende ad
Itaca, dove consiglia a Telemaco di convocare l’assemblea degli Itacesi e gli
profetizza che questi si pentiranno delle loro stesse azioni e se ne andranno
finalmente dalla reggia di Odisseo e Penelope(4).
I Froci
infatti, figli delle più nobili famiglie dell’isola, da quando Penelope è
partita per una crociera–premio lungo le coste smeraldine della Dalmazia,
invadono la reggia del Laerziade, dilapidano il suo patrimonio gozzovigliando
ogni giorno, e ci provano con Odisseo, nobile figlio di Laerte che non dà loro
retta pur non facendo nulla per cacciarli di casa.
Telemaco
quindi, fiducioso nelle parole confortanti di Vanna, convoca l’assemblea,
presieduta da Sante Licheri, che da molti anni nessuno riuniva più. Prende la
parola per primo un uomo molto vecchio, probabilmente il consigliere di Rita
dalla Chiesa:
- Fra quelli allora per primo l’impavido
Bresciano parlò;
per la vecchiezza era curvo e molte cose
sapeva.
L’ava sua con Penelope raggiante
per la Dalmazia begli scogli partì sulla
malgiusta nave,
Gertrude loquace.
Marlin Manson l’arcano la imbalsamò
nella profonda spelonca, poiché l’arnese suo,
quel che lei aveva al posto della bocca,
aperto sempre per tutto il viaggio rimase(5):
per questo Bresciano, con Penelope volentieri
l’inviò, a suo tempo;
per questo Penelope volentieri fece tappa
all’ignota isola dei Ciccopi,
per liberarsi dell’ava molesta.
Ma Bresciano barba nivea(6) non si scordava
di lei, piangendo e affliggendosi.
Per lei dunque, versando lagrime amare,
s’alzò a parlare e diceva:
<
mai è stata adunata la nostra assemblea né il
consiglio
da quando Penelope raggiante partì sulla
decrepita nave.
Ora chi ci ha raccolti così? Chi tanto
disperato ha l’animo
fra i giovani o fra coloro che sono avanti
negli anni?
Forse Zeus parafulmini inviò a lui notizia
che torna Penelope,
e vuole dirla in pubblico?. O forse il
messaggero di Zeus,
Ermes piedi volanti, gli giunse
per dargli cotale funesta notizia?
O forse ha solo ricevuto un sms…>>
Così disse e a quelle parole Telemaco,
gaio in cuore come l’ape Maio(7) in pieno
furore,
fu impaziente di dire e non potè più stare
seduto, come
cerbiatta danzante che saltellando qua e la
fugge dal
cacciatore, avendo il dardo(8) conficcato nel
posteriore.
S’alzò dunque e disse:<
son io che raccolsi la gente. Troppo dolore
mi vince e sono angosciato
per la triste sorte toccata alla madre mia,
colei che un tempo
regnava tra voi. Ella forse pensava di non
fare il botto,
quel giorno che giocò il trenta al
Superenalotto;
ed ora i suoi resti giacciono chissà dove,
mangiucchiati dai flutti
o vittime del fato strisciante, filante,
trotterellante.
Molto mi manca la madre mia, colei che un
tempo
regnava tra voi. Ma più di lei mi, manca la
sua gentilezza,
ma più della sua gentilezza mi manca la sua
bellezza,
ma più della sua bellezza mi manca la sua
generosità,
ma più della sua generosità mi manca come cucinava
gli spezzatini
-davvero la fine del mondo-
pensate Itacesi, o Itacesi, da quando la madre mia, colei che un tempo
regnava tra voi, è partita il padre mio,
colui che oggi tra voi
non ha ancora fatto un fico sputato, compra
solo prodotti Purina
per risparmiare…Santi Licheri, o Santi Licheri, è forse giusto tutto ciò?
A voi m’appello e vi prego di ascoltare il
lamento di un povero principe, ma più di un povero principe, il lamento di un
povero figlio,
ma più di un povero figlio, il lamento di un povero uomo,
ma più di un povero uomo, il lamento del mio
stomaco …>>.
Così disse, il Crucciato, e gettò a terra lo
scettro,
scoppiando in lacrime: gemito, tremito e
vomito
prese il popolo intero.E a lui solo rispose
Antìnoo cattivo alito,(9)
uomo
che il cuore ha severo:<
vuoi coprirci d’infamia! Poiché noi non
possiamo rimediare alle disgrazie altrui,
né tantomeno riportare qua, in Itaca, tua madre
e neppure porre fine alle avance dei Froci,
che da così tanto tempo minano l’integrità di tuo padre.
Ma il saggio Odisseo, mai si lascerà incantare dagli
uomini del peplo(10)
e aspetterà Penelope a braccia aperte, qualunque cosa
accada.
Dunque tu,Telemaco, o Telemaco, prega gli dei affinché ti
concedano una sorte favorevole, a te, a Penelope, e ad Ulisse, o Ulisse.
Perdonatemi ora divino Telemaco, ma giorni fa prenotai
irrevocabili appuntamenti dal parrucchiere e dalla manicure, quindi …beh… vogliate
scusarmi se …>>(11)
E detto questo
uscì, portando sommo sollievo e refrigerio ai peli nasali di Telemaco che già
imbianchivano.
Allora Santi Licheri l’arguto, visto l’accaduto fece una
cosa che mai prima d’ora aveva fatto: ebbe un’idea e fu impaziente di
manifestarla al pubblico.
Così disse: <>.
A lui Telemaco rispose: << Mmiiiiiii, che culo!(12)>>
Ma Santi Licheri era troppo concentrato su ciò che stava
per formulare, davvero troppo concentrato per prestare attenzione a Telemaco:
<< presentati a chi l’ebbe visto?(13)
porta una foto di tua madre
e racconta la tua storia:
forse qualcuno potrà davvero
aiutarti!>>
XXXXXXXXXXXXX
Traduzioni:
2. Tutti sulla nave da crociera erano a conoscenza del
fatto che Penelope fosse la
regina di Itaca; perciò, sia perché volevano impossessarsi delle ricchezze
della sua casa, sia perché – è stato rilevato da recentissimi studi – Penelope
non fu mai il perfetto esemplare di “compagna di viaggio” complottarono per
liberarsi della sua incomoda presenza.
3. Il dio Poseidone le era ostile per colpa di una
vecchia scortesia che gli aveva involontariamente e indirettamente inflitto.
Durante una delle sue molte peregrinazioni era capitata nell’isola dei Ciccopi:
qui per sfuggire alle grinfie del figlio del dio, Marlin Manson, l’aveva
distratto nascondendogli la dentiera d’argento.
4. Non dimenticate che è Vanna Marchi!!!
5. Parlava troppo.
6. No, imbecilli! Non è la cremina facciale…. È che
“nivea” deriva da “neve”; in poche parole aveva la barba bianca come la neve,
cioè candida, cioè era vecchio!
7. Complimenti!!! Siete più ignoranti di mia nonna!
L’ape “Maio” è un adattamento dell’ape “Maia” fatto apposta per far rima con
“gaio”… trucchetti d’autore…
8. Freccia per arco o balestra.
9. Uomo non particolarmente apprezzato nell’era in cui
non esistevano dentifrici e fili interdentali perché affetto da un singolare
morbo che metteva K.O. ogni possibile interlocutore.
10. Dovete sapere (o forse lo sapete
già, ma lo di comunque) che il peplo era una veste di lana bianca indossata
dalle donne greche.Da questo si dovrebbe dedurre che gli uomini del peplo erano
uomini in vesti da donne…effeminati…
11. Antìnoo vuole chiaramente svignarsela perché ha di
meglio da fare.
12. Intimo pensiero di Telemaco
che si sprigiona in modo anomalo e incontrollato dalla sua stessa bocca, che in
realtà esprime chiaramente consenso e approvazione.
13. Noto programma televisivo, poi
“evolutosi” in chi l’ ha visto?” che aiutava parenti di persone scomparse a
ritrovare i loro cari anche divulgando informazioni ai telespettatori.
Apparentemente potrebbe sembrare una cosa scema: in realtà non lo è! Chi l’ebbe
visto? In versione attuale non ritrova più nessuno perché le informazioni ai
telespettatori non arrivano, visto che non c’è neanche un telespettatore che
segue il programma. Ma quello che dovete sapere è che nell’antica Grecia pare
che fosse seguitissimo e le probabilità di ritrovare un disperso salivano…