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Autore: Jaly Chan    27/10/2004    2 recensioni
L`odissea rivista e corretta. Penelope parte per un lungo viaggio non scarso di avventure e...Ulisse? Avvertenze: Lettura sconsigliata a chi è ancora in possesso di neuroni funzionanti, grazie. Salve a tt! ^.^ Quiesta ff appartiene a Claudy-chan, ma visto che ha perso la password e nn arriva quella nuova, la spedisce dal mio account...spero nn vi dispiaccia! ^_-
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo primo: Telemaco all’assemblea dell’altra sponda

Ecco a voi l’attesissimo capitolo uno! ^.^ (Guarda che nn ha commentato un cane…ndjc) ç.ç Ti diverti a rigirare il coltello nella piaga eh? (Si in effetti è abbastanza appagante…ndjc) Dannata….-.-** ma perché nn ha commentato nessuno? ;.; E’ così butto? (Finalmente te ne sei accorta…djc) Zitta e scrivi U.U Nessuno ti ha chiesto niente (Sarà…ma io espongo quelle che penso….ndjc) Sottigliezze! U.U Nn penso interessi a nessuno! Quindi...vai col capitolo uno!!!!!!!!

Commentate please…ç.ç

 

Capitolo primo: Telemaco all’assemblea dell’altra sponda

 

Da sette anni Penelope è bloccata nella remota Isola dei Famosi. Infatti la nave da crociera sulla quale si era imbarcata, aveva sbagliato strada, raggiungendo così il rinomato arcipelago, strumento di tortura per “giovani” VIP (Very Important Person).

La regina di Itaca, bella quanto un fiore appena sbocciato, fresca come la rugiada del mattino, giovane come … eccetera eccetera …, vittima di una congiura(2), era stata incastrata nel gabinetto comune, mentre la nave se la svignava vigliaccamente.

Condannata così ad essere rincorsa da Pappalardo per le spiagge coralline dell’Ecuador, rimpiange ora i giorni felici in cui la sera giocava a briscola con Eumeo, servo fedele.

Benché le sia ostile il dio Poseidone(3), Zeus, spinto da Simona Ventura, conduttrice del celebre programma televisivo, decide che ella debba tornare nella sua patria, com’è destino che sia.

Il dio Ermes, messaggero di Zeus, verrà inviato dall’affascinante Pappalardo: la sua amata dovrà essere lasciata partire.

Nel frattempo Atena, assunte le sembianze pseudo-umane di Vanna Marchi, scende ad Itaca, dove consiglia a Telemaco di convocare l’assemblea degli Itacesi e gli profetizza che questi si pentiranno delle loro stesse azioni e se ne andranno finalmente dalla reggia di Odisseo e Penelope(4).

I Froci infatti, figli delle più nobili famiglie dell’isola, da quando Penelope è partita per una crociera–premio lungo le coste smeraldine della Dalmazia, invadono la reggia del Laerziade, dilapidano il suo patrimonio gozzovigliando ogni giorno, e ci provano con Odisseo, nobile figlio di Laerte che non dà loro retta pur non facendo nulla per cacciarli di casa.

Telemaco quindi, fiducioso nelle parole confortanti di Vanna, convoca l’assemblea, presieduta da Sante Licheri, che da molti anni nessuno riuniva più. Prende la parola per primo un uomo molto vecchio, probabilmente il consigliere di Rita dalla Chiesa:     

 

- Fra quelli allora per primo l’impavido Bresciano parlò;

per la vecchiezza era curvo e molte cose sapeva.

L’ava sua con Penelope raggiante

per la Dalmazia begli scogli partì sulla malgiusta nave,

Gertrude loquace. Marlin Manson l’arcano la imbalsamò

nella profonda spelonca, poiché l’arnese suo,

quel che lei aveva al posto della bocca,

aperto sempre per tutto il viaggio rimase(5):

per questo Bresciano, con Penelope volentieri l’inviò, a suo tempo;

per questo Penelope volentieri fece tappa all’ignota isola dei Ciccopi,

per liberarsi dell’ava molesta.

Ma Bresciano barba nivea(6) non si scordava di lei, piangendo e affliggendosi.

Per lei dunque, versando lagrime amare, s’alzò a parlare e diceva:

<

mai è stata adunata la nostra assemblea né il consiglio

da quando Penelope raggiante partì sulla decrepita nave.

Ora chi ci ha raccolti così? Chi tanto disperato ha l’animo

fra i giovani o fra coloro che sono avanti negli anni?

Forse Zeus parafulmini inviò a lui notizia che torna Penelope,

e vuole dirla in pubblico?. O forse il messaggero di Zeus,

Ermes piedi volanti, gli giunse

per dargli cotale funesta notizia?

O forse ha solo ricevuto un sms…>>

Così disse e a quelle parole Telemaco,

gaio in cuore come l’ape Maio(7) in pieno furore,

fu impaziente di dire e non potè più stare seduto, come

cerbiatta danzante che saltellando qua e la fugge dal

cacciatore, avendo il dardo(8) conficcato nel posteriore.

S’alzò dunque e disse:<

son io che raccolsi la gente. Troppo dolore mi vince e sono angosciato

per la triste sorte toccata alla madre mia, colei che un tempo

regnava tra voi. Ella forse pensava di non fare il botto,

quel giorno che giocò il trenta al Superenalotto;

ed ora i suoi resti giacciono chissà dove, mangiucchiati dai flutti

o vittime del fato strisciante, filante, trotterellante.

Molto mi manca la madre mia, colei che un tempo

regnava tra voi. Ma più di lei mi, manca la sua gentilezza,

ma più della sua gentilezza mi manca la sua bellezza,

ma più della sua bellezza mi manca la sua generosità,

ma più della sua generosità mi manca come cucinava gli spezzatini

-davvero la fine del mondo-

pensate Itacesi, o Itacesi, da quando  la madre mia, colei che un tempo

regnava tra voi, è partita il padre mio, colui che oggi tra voi

non ha ancora fatto un fico sputato, compra solo prodotti Purina

per risparmiare…Santi Licheri, o  Santi Licheri, è forse giusto tutto ciò?

A voi m’appello e vi prego di ascoltare il lamento di un povero principe, ma più di un povero principe, il lamento di un povero figlio,

ma più di un povero figlio,  il lamento di un povero uomo,

ma più di un povero uomo, il lamento del mio stomaco …>>.

Così disse, il Crucciato, e gettò a terra lo scettro,

scoppiando in lacrime: gemito, tremito e vomito

prese il popolo intero.E a lui solo rispose Antìnoo cattivo alito,(9)

 uomo che il cuore ha severo:<

vuoi coprirci d’infamia! Poiché noi non possiamo rimediare alle disgrazie altrui,

né tantomeno riportare qua, in Itaca, tua madre

e neppure porre fine alle avance dei Froci,

che da così tanto tempo minano l’integrità di tuo padre.

Ma il saggio Odisseo, mai si lascerà incantare dagli uomini del peplo(10)

e aspetterà Penelope a braccia aperte, qualunque cosa accada.

Dunque tu,Telemaco, o Telemaco, prega gli dei affinché ti concedano una sorte favorevole, a te, a Penelope, e ad Ulisse, o Ulisse.

Perdonatemi ora divino Telemaco, ma giorni fa prenotai irrevocabili appuntamenti dal parrucchiere e dalla manicure, quindi …beh… vogliate scusarmi se …>>(11)

  E detto questo uscì, portando sommo sollievo e refrigerio ai peli nasali di Telemaco che già imbianchivano.

Allora Santi Licheri l’arguto, visto l’accaduto fece una cosa che mai prima d’ora aveva fatto: ebbe un’idea e fu impaziente di manifestarla al pubblico.

Così disse: <>.

A lui Telemaco rispose: << Mmiiiiiii, che culo!(12)>>

Ma Santi Licheri era troppo concentrato su ciò che stava per formulare, davvero troppo concentrato per prestare attenzione a Telemaco:

<< presentati a chi l’ebbe visto?(13)

porta una foto di tua madre

e racconta la tua storia:

forse qualcuno potrà davvero aiutarti!>>         

 

XXXXXXXXXXXXX

 

Traduzioni:

 

2. Tutti sulla nave da crociera erano a conoscenza del fatto che          Penelope fosse la regina di Itaca; perciò, sia perché volevano impossessarsi delle ricchezze della sua casa, sia perché – è stato rilevato da recentissimi studi – Penelope non fu mai il perfetto esemplare di “compagna di viaggio” complottarono per liberarsi della sua incomoda presenza.

 

3. Il dio Poseidone le era ostile per colpa di una vecchia scortesia che gli aveva involontariamente e indirettamente inflitto. Durante una delle sue molte peregrinazioni era capitata nell’isola dei Ciccopi: qui per sfuggire alle grinfie del figlio del dio, Marlin Manson, l’aveva distratto nascondendogli la dentiera d’argento.

 

4. Non dimenticate che è Vanna Marchi!!!

 

5. Parlava troppo.

 

6. No, imbecilli! Non è la cremina facciale…. È che “nivea” deriva da “neve”; in poche parole aveva la barba bianca come la neve, cioè candida, cioè era vecchio!

 

7. Complimenti!!! Siete più ignoranti di mia nonna! L’ape “Maio” è un adattamento dell’ape “Maia” fatto apposta per far rima con “gaio”… trucchetti d’autore…  

 

8. Freccia per arco o balestra.

 

9. Uomo non particolarmente apprezzato nell’era in cui non esistevano dentifrici e fili interdentali perché affetto da un singolare morbo che metteva K.O. ogni possibile interlocutore.

 

10. Dovete sapere (o forse lo sapete già, ma lo di comunque) che il peplo era una veste di lana bianca indossata dalle donne greche.Da questo si dovrebbe dedurre che gli uomini del peplo erano uomini in vesti da donne…effeminati…

 

11. Antìnoo vuole chiaramente svignarsela perché ha di meglio da fare.

 

12. Intimo pensiero di Telemaco che si sprigiona in modo anomalo e incontrollato dalla sua stessa bocca, che in realtà esprime chiaramente consenso e approvazione.

 

13. Noto programma televisivo, poi “evolutosi” in chi l’ ha visto?” che aiutava parenti di persone scomparse a ritrovare i loro cari anche divulgando informazioni ai telespettatori. Apparentemente potrebbe sembrare una cosa scema: in realtà non lo è! Chi l’ebbe visto? In versione attuale non ritrova più nessuno perché le informazioni ai telespettatori non arrivano, visto che non c’è neanche un telespettatore che segue il programma. Ma quello che dovete sapere è che nell’antica Grecia pare che fosse seguitissimo e le probabilità di ritrovare un disperso salivano…

 

 

 

  
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