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Autore: JustAlex    20/10/2013    1 recensioni
"Quando il rosso entra nella tua vita, ti restano due scelte: scappare, scappare il più lontano possibile e non tornare mai piu. O restare, e diventarne dipendente.
E Mickey Milkovich questo lo sa."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okay, okay.....non sto pubblicando davvero e questo è tutto questo è un brutto sogno. VERO?
No, beh smetto di fare la melodrammatica, e vi chiedo scusa per questo...scempio sotto. Prima fanfic che scrivo su loro due, iniziata come passatempo, durante l'ora di diritto più noisa della mia vita, e che poi finire è diventato un vero e proprio parto (Anche se la storia è di solo 836 parole), dato che non potevo far essere Mickey tropppo dolce, a causa della sua inesistente dolcezza (-.-) ma ci stava qualcosa di estremamente fluffoso lì..beh ho provato a fare del mio meglio ahah
non siate tanto cattive con me CWC 
per farmi perdonare  (Amo quella foto, scusate... *va a piangere*)

vorrei ricordare che purtroppo  questi personaggi NON mi appartengono . Questa giungla mi distrugge, datemi le mie gocciole che è meglio.










 

                                                    ROSSO                                 



Quando il rosso entra nella  tua vita, ti restano due scelte: scappare, scappare il più lontano possibile e non tornare mai piu. O restare, e diventarne dipendente.
E Mickey Milkovich questo lo sa, perche nella sua vita il rosso è arrivato fino in profondità, l'ha preso e trasformato in qualcosa che il giovane Milkovich non avrebbe mai immaginato, in qualcosa di meglio (Anche se lui questo non lo ammetterebbe mai, neanche a se stesso).
Ian è rosso, è il rosso che ha cambiato Mickey. E questo il nostro Milkovich l'ha capito, forse, troppo tardi. L'ha capito quando ha visto il suo rosso andare via, bello nella sua divisa, salire su quel dannato autobus dell'esercito. E quando ha un mese dalla partenza di Ian si ritrova, nel bel mezzo di una rapina, a pensarlo solo perchè il proprietario di quel fottuto negozio ha gli occhi verdi, verdi come quelli del suo Rosso (e lui ci tiene a precisare a se stesso che ian è solo suo, almeno nella sua mente.), capisce che Gallagher gli manca da impazzire, e forse è questo che sta succedento a Mickey, sta impazzento. Sta impazzendo perche adesso, dopo due mesi di distanza dall'unica persona (oltre sua sorella) che gli aveva fatto provare qualcosa di diverso dall'odio, si ritrova sopra una macchina, rubata a un qualche idiota da i suoi fratelli, a percorrere la strada che divide il suo malfamato quartiere al campo d'addestramento dell'esercito più vicino, fregandosene di tutto. Di sua moglie, del figlio che aspetta da lui o da chi sa quale altro coglione, di suo padre e di quello che gli avrebbe fatto se lo avesse saputo, di tutto.
Non sa per certo se Ian si trova lì, ma tentar non nuoce, o almeno non più di quanto già Mickey non stia nuocendo. Adesso che è arrivato non sa che cazzo sta facendo in quel posto. L'avrebbero fatto entrare? era possibile fare visite? Ian avrebbe voluto vederlo? AL DIAVOLO, pensò Mickey mentre dava l'ultimo tiro alla sua sigaretta, per poi tirare un cazzotto al volante e scendere dal auto. 'Al diavolo!' si ripetè, sta volta a voce alta, solo per ricordarlo.
Arrivò davanti l'enorme cancello che quasi faceva paura, non a lui certo, ma se Mandy, o Debs si sarebbero trovate lì di fronte sarebbero scappate a gambe levate. 'Al diavolo!' urlò un altra volta prima di suonare ad un grosso citofono, a cui rispose, in tono rispettabile, un ragazzo.
'Tenente? è lei?'
'Non sono il tuo tenete, soldatino' rispose il giovane Milkovich con una punta di risentimento nella voce.
'Oh, e che cerca?'
'Chi cerco, semmai. Gallagher è qui?'
'è il secondo questa settimana, che lo viene a cercare.'  Lip, sicuramente, pensò. chi sennò? 
'oh, beh, è qui o no?' 
'Si, adesso se non è al corso la facciamo ragiungere.' e Mickey restò un po' stranito dalla facilità con cui era riuscito a raggiungere Ian. Adesso che era lì non sapeva che dire, che fare. Come avrebbe dovuto comportarsi? nella migliore delle ipotesi Gallagher lo odiava, ed era andato via dalla sua famigia e da tutti quelli a cui voleva bene solo per colpa sua.
A Mickey venne l'istinto di urlare 'Al diavolo!' un altra volta ma si trattenne vedendo il rosso venire verso di lui, fasciato dalla sua divisa, con le mani nelle tasche e lo sguardo basso.
Il Milkovich si chiese se lo aveva visto, o se gli faceva piacere quella visita. Poi si sentì uno stupido anche solo per averlo pensato, cazzo lui non era una puttanella che correva dietro ai ragazzi. Ian in un primo momento gli sembrò sorpreso di vederlo lì, ma poi nel suo sguardo si fece spazio una vena di malinconia.
'che c'è? non c'è nessuno disposto a scoparti, questa settimana?' e Mickey, anche se non avrebbe ammesso neanche questo, si sentì tremendamente male per quelle parole. Perche era vero, con Ian si era sempre comportato così, gli aveva sempre fatto credere che lui era solo una scopata. Ma non era così, e pensava che sia lui che il rosso lo sapevano, ma evidentemente Ian era tanto stupido da non vedere il famoso sguardo di cui gli aveva accennato Mandy tempo prma. 
'T-ti pensavo, e sono venuto a cercarti' disse Mickey incapace di tenersi ancora tutto dentro. 
'Ti penso ogni giorno, in realtà' disse e fu come se dopo aver cominciato non potesse più fermarsi. Si sentiva una cazzutissima tredicenne. Ian non ebbe neanche il tempo di rispondere che lui continuò
'e...beh volevo solo dirti che...per me non sei solo una scopata, ecco.' e Mickey dopo aver detto quelle parole si sentì un idiota, perche diavolo aveva quel tono impacciato? 
'Lo so.' rispose semplicemente Ian, sorridendo. Ah, lo sapeva. Lo sapeva.
'Aspettavo solo che trovassi il coraggio di dirmelo.' perche Mickey, grande e gosso com'era, non riusciva a dire che teneva a Ian, non ci riusciva proprio.
'Sei proprio un fottuto bastardo!' asserì, allora ridendo, e sia lui che il rosso avavano capito che fra loro era tutto come prima. Beh..forse non proprio come prima.

'posso baciarti o vuoi ancora tagliare la mia cazzo di lingua?' 

                                                                                        

  
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