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Autore: Yami sama    20/10/2013    2 recensioni
Prima ff su Naruto!
Ambientata dopo lo scontro tra Sasori e Sakura con la differenza che il marionettista è vivo e che Sasori e Deidara stanno più o meno insieme.
Spero di avervi incuriositi(sebbene l'introduzione faccia pena) date un occhiata e commentate se vi và!
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara | Coppie: Sasori/Deidara
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Deidara sbadigliò.
Si trovava in uno dei nascondigli dell’Akatsuki dopo aver rischiato di morire per mano della forza portante della volpe a nove code e del ninja copia.
E aver rischiato di perdere il suo compagno.
Si portò una mano al petto stringendo la veste all’altezza del cuore avvertendo una fitta ad esso.
Rabbrividì ripensando a quando l’aveva trovato praticamente distrutto,il cuore salvo per un soffio,in quella grotta.
Ripensò alla disperazione che aveva provato al pensiero di non sentirlo più con sé.
A quando aveva riaperto gli occhi e si era alzato senza una parola,senza uno sguardo.
Quello aveva fatto più male di tutto il resto.
La sua indifferenza.
Erano passati tre giorni e non si erano ancora rivolti la parola.

Flashback

-Danna!Danna dove ti sei ficcato?- Deidara arrancava nella grotta devastata dalla battaglia osservando sgomento le decine di marionette distrutte.
La grotta era stata completamente distrutta.
Ogni cosa raccontava una battaglia spaventosa.
-Danna?- Bisbigliò mentre un dubbio si faceva largo in lui.
Che Sasori avesse…Perso?
Tu-tum.
Si fermò aguzzando le orecchie.
Tu-tum tu-tum.
Il battito di un cuore?
Seguì il rumore prima con calma e poi sempre con più frenesia.
E infine trovò il contenitore che racchiudeva l’essenza di Sasori.
Scheggiato ma salvo.


Fine Flashback.

L’aveva riportato alla base dalle sue marionette e aveva spedito i sottoposti a recuperare i resti delle altre.
E l’aveva vegliato.
E quando aveva riaperto gli occhi e si era alzato senza una parola,senza uno sguardo.
Quello aveva fatto più male di tutto il resto.
La sua indifferenza.
Erano passati tre giorni e non si erano ancora rivolti la parola.
Aveva lasciato la stanza come se non avessero importanza il suo sguardo lucido e i suoi sentimenti.
Come se fossero due estranei.
Ma non lo erano.
La loro era una strana relazione dove prevaleva il desiderio carnale.
I sentimenti c’erano ma nessuno dei due li aveva mai esternati chi per paura chi per orgoglio.
Deidara steso sul letto ripensava ai momenti insieme,a quei brevi lampi di dolcezza fatti di baci e carezze,alle rarissime volte in cui trovava il compagno accanto a sé al risveglio.
E poi sopraggiungeva il ricordo della freddezza con cui il compagno l’aveva trattato in quei giorni.
Come se le loro notti non fossero mai avvenute.
Perché?
Deidara si alzò dal letto sospirando e avviandosi verso l’uscita sperando che una boccata d‘aria gli schiarisse le idee.

*

I trucioli di legno cadevano a terra con lentezza mentre Sasori riparava Iruko quasi completamente distrutto.
Ripensò a come era stato sconfitto da una vecchia e un mocciosa e a come avevano rovinato la sua eterna arte.
Le sue marionette frutto di ore di lavoro,frutto della sua passione.
Quanta rabbia covava il suo corpo ligneo?
Come era possibile sconfiggere la perfezione della sua arte?
Lui stesso era quasi morto.
Quello scontro aveva quasi distrutto le sue certezze.
Era sempre stato certo della sua arte e della sua immortalità.
Nonostante tutto lo era ancora.
In fondo non era morto.
Si tranquillizzò mentre continuava a lavorare.
L’arte è una bellezza eterna pensò con rinnovata sicurezza.
Deidara.
Si bloccò.
Perché alla parola “bellezza” aveva associato istintivamente l’immagine di Deidara?
Deidara era indubbiamente bello,anzi era probabilmente la creatura più graziosa che avesse mai visto…Ma non era arte.
Non era eterno.
La sua bellezza sarebbe sfiorita,sarebbe appassito per poi abbandonare il mondo come una delle sue fuggevoli opere.
Incantevoli ma minuscole rispetto all’eternità.
Una stretta al cuore lo fece appoggiare al tavolo dove giaceva la sua marionetta distrutta.
Deidara era un opera incompleta…
Bellissimo ma effimero…
Così effimero…
Sì bloccò.
Ma certo!Era così ovvio…
Lo avrebbe completato lui.
Abbandonò Iruko e si mise al lavoro.
Quella sarebbe stata la sua opera migliore.

*

Deidara era seduto sulle rive di un fiumiciattolo poco distante dal covo e stava creando dei piccoli ragni d’argilla nel vano tentativo di distrarsi da quei tristi pensieri.
Sentì dei passi dietro di lui e si girò -Sasori-danna và tutto…-
Un colpo e poi il buio.

*

Aprì gli occhi dopo quelle che gli parvero ore.
Si trovava nella stanza di Sasori.
Sdraiato sul suo letto.
Si sentiva strano,rigido,si guardò una mano.
La bocca.Dove era la bocca?
Guardò l’altra mano e la bocca era assente anche lì.
-Deidara-
Alzò lo sguardo.
-Danna cosa mi hai fatto?-
Sasori si avvicinò,sorrideva. 
Un sorriso dolcissimo ma con un brillio di follia negli occhi. 
Gli prese le mani lo alzò in piedi e lo fece girare tenendolo per i fianchi.
-Sei bellissimo Deidara-
Deidara piegò la testa di lato,confuso,esponendo la riga di un incastro sul collo.
Clak.



Note della Autrice

Hem…Salve?Certo che ne avete di coraggio per essere arrivati fino in fondo!
Prima ff su Naruto e spero sia venuta bene…E che si sia capito cosa è successo non vorrei essere stata troppo criptica *schiva i pomodori*
Recensite anche per dire che fa schifo e sappiate che i consigli sono ben accetti ^_^
Grazie e alla prossima (forse)!
  
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