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Autore: NeVeRgIVeUp_91    21/10/2013    0 recensioni
Mi siedo sul letto e rimango immobile, incapace di muovermi. Un foglio bianco con il mio nome scritto sopra, posto accuratamente sul mio cuscino attira la mia azzenzione. Riconosco la scrittura ordinata e obliqua di Stefan e lo prendo subito in mano, aprendolo con estrema velocità. Leggo quelle poche righe con le mani tremanti. Bastano le prime parole per sentire il mondo crollarmi completamente addosso..
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2.
 
20 Dicembre 2012.
 
“..Ci vediamo a Gennaio, buone vacanze e buon Natale a tutti.” Dopo aver salutato la mia classe, attendo che tutti gli studenti siano fuori dall’aula per poi ritornare dietro la mia catterda e riordinare le mie cose, prima di uscire da scuola e cominciare le vacanze Natalizie.
 
In realtà spesso decido di rimanere a scuola per ore, anche dopo la chiusura. Ci sono stati dei giorni in cui rimanevo fino a così tardi che il custode mi lasciava la chiave del portone per chiudere appena avessi deciso di andarmene.
Il fatto è che non sopporto l’idea di tornare a casa e sapere che non c’è nessuno ad aspettarmi,  che non c’è Stefan ad aspettarmi.
È passato più di un anno ormai e lui non si è mai degnato nemmeno di televonare per dirmi almeno che è vivo. In realtà credo non mi interessi nemmeno più saperlo.
Lo odio per quello che mi ha fatto e spero di non rivederlo mai più in vita mia perché mi ha frantumato il cuore senza nemmeno un preavviso e mi ha lasciato una ferita così grande che non so se riuscirò mai a fidarmi del amore di nuovo.
Nonostante lo detesti co tutta me stessa, fa ancora male sapere che quando tornerò a casa –la nostra casa-  la sera, lui non sarà li.
 
La suoneria assordante del mio cellulare rimbomba improvvisamente nel silenzio dell’aula vuota, facendomi sobbalzare. Lo prendo dalla borsa e leggo il nome della mia migliore amica sullo schermo.
 
“Hey Care.” Raccolgo le mie cose e decido di andare via.
 
Ciao tesoro! Ho avuto un’idea fantastica per trascorrere insieme le vacanze!” Sorrido e attendo che continui a parlare.
 
“Ti ascolto, ma sappi che la mia risposta sarà no.”
 
Andiamo Lena! Io e Tyler andiamo a Cabo San Lucas e Tyler vorrebbe invitare un suo amico. Così ho pensato..”
 
“..Perchè non invitare la povera Elena e fare una vacanza a quattro?” Sospiro contrariata. Non è la prima volta che Caroline prova a combinarmi un incontro al buio con qulche amico del suo ragazzo e, per quanto le voglio bene e apprezzi il suo sforzo, in questo momento preferisco stare da sola.
 
Ci divertiremo. Pensaci almeno.”
 
“Care, lo sai quanto apprezzo quello che cerchi di fare per me, ma non ho voglia di uscire con qualcuno ne tantomeno di incontri al buio.”
 
Ma non è un incontro al buio! È solo un amico di Tyler, non devi uscirci per forza.”
 
“Grazie, ma no grazie Care. E poi ho deciso di trascorrere le vacanze a Mystic Falls da zia Jenna e Alaric. È da tanto che non li vedo e ci saranno anche mio fratello e Matt. Verrà anche Bonnie con me, anche lei trascorrerà qualche giorno a casa di sua nonna.” Salgo in macchina e accendo il motore, sperando che il riscaldameno si affretti a scaldare l’ambiente. Fuori c’è un sottile manto di neve fresca e sono certa che tra poche ore farà ancora più freddo.
 
Va bene, io ci ho provato. Ma devi promettermi che la prossima volta vieni. Magari facciamo una vacanza tra sole ragazze io, te e Bonnie.”
 
“Ottima idea. Divertitevi e saluta Tyler da parte mia.”
 
Ok tesoro. Divertiti anche tu.” Chiudo la telefonata e mi avvio infine verso casa. Quando arrivo e parcheggio davanti al vialetto il cellulare suona ancora.
“Oggi non ho pace.” Alzo gli occhi al cielo e riprendo l’iphone dalla borsa, rispondendo senza nemmeno guardare il nome di chi mi sta chiamando.  “Pronto?”
 
“Tesoro! Ti ho chiamata stamattina ma non hai risposto.” La voce allegra di zia Jenna risuona dolcemente dal altro lato.
 
“Jenna! Scusami, ero in classe e non potevo risponderti. Poi mi sono scordata di richiamarti.” Cerco le chiavi di casa nella borsa e scendo dalla vettura, avviandomi verso l’ingresso.
 
“Non importa. A che ora arrivi domani?”
 
Dovrei essere a Mystic Falls per le 2 di pomeriggio circa.” Appena sono dentro casa, lascio cadere la mia borsa sul tappeto in salotto e mi getto a peso morto tra i cuscini del divano. “Jeremy è gia arrivato?”
 
“Si, ieri sera. Ora è a pranzo al Grill, insieme a Matt.”
 
“Bene. Ci vediamo domani.” Lascio scivolare il cellulare dalle mie mani, facendolo sobbalzare sul tappeto, vicino alla borsa, sperando di non ricevere altre telefonate. Mi libero dagli stivali invernali e afferro il plaid posto accuratamente sullo schienale del divano, decidendo così di fare un breve pisolino, prima di fare le valige e cominciare le mie meritate vacanze.
 
-------------
 
Il mattino seguente, quando Bonnie arriva a casa mia per caricare le valige, io sono ancora immersa tra le calde coperte del mio letto. Sento la sua voce chiamare il mio nome diverse volte, ma il mio corpo non ne vuole sapere di muoversi.
 
“Sveglia dormigliona.” Apro gli occhi e vedo Bonnie avanzare nella mia direzione, sedendosi poi sul lato vuoto del letto.
 
“Come sei entrata?” Chiedo, sbadigliando sonoramente, allungando le braccia verso il soffitto, per poi farle ricadere a peso morto sul materasso.
 
“Con la chiave sotto il vaso sulla finestra, accanto al ingresso.”
 
“Giusto.. Ma che ore sono?”  Chiedo, preoccupata di aver dormito eccessivamente.
 
“Le quattro di mattina. Il meteo dice che ci saranno dei temporali nelle vicinanze del confine tra North Carolina e Virginia verso mezzogiorno. Quindi se partiamo un po prima riusciremo a evitarli.”
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Sono le 11:25 quando entriamo in Virginia. Il cielo è coperto da uno spesso strato di nuvole grigiastre e le prime goccie cominciano a cadere, lasciando le loro impronte sul parabrezza.
 
“Ti prego, ricordami perché non abbiamo preso l’aereo e abbiamo deciso di farci sette ore e mezza di macchina?” Sospiro, intenta a togliermi la sciarpa in lana avvolta sul mio collo. Il riscaldamento dell’automobile è decisamente troppo alto per i miei gusti.
 
“Non ne ho idea.” Ci scambiamo un’occhiata d’intesa e i nostri occhi tornano a concentrarsi sulla strada semi deserta davanti a noi.
 Due ore e mezza più tardi, arriviamo finalmente a destinazione. Bonnie parcheggia l’automobile nel vialetto di casa di zia Jenna, per poi aiutarmi a scaricare il mio bagaglio. Resterò a Mystic Falls due settimane, eppure sembra che mi sia portata dietro un intero trasloco.
Quando scarico l’ultima valigia, la porta d’ingresso si apre e vedo il fidanzato d mia zia camminare sorridente nella mia direzione.
 
“Ric!” Lo raggiungo a metà strada e lo stringo in un caldo abbraccio. Era davvero da tanto tempo che non tornavo a casa.
 
“Queste le prendo io.” Prende le mie due valigie e le porta dentro, mentre io raggiungo Bonnie, che è rimasta dentro la sua auto, pronta a ripartire verso casa di sua nonna, che dista a qualche isolato dalla mia.
 
“Grazie del passaggio Bon. Ci vediamo domani.”
 
“Figurati Lena. A domani.” La mia amica si allontana e io decido finalmente di entrare in casa.
Corro dentro e chiudo la porta alle mie spalle, lasciandomi avvolgere dal tepore di quelle mura famigliari che tanto mi erano mancate. Mi guardo intorno e noto con enorme piacere che tutto è perfettamente al suo posto, proprio come l’ultima volta che ero stata qui, poco più di un anno fa, per il mio compleanno.
 
“Care, lo sai che odio le sorprese.” Rimproverai la mia migliore amica inutilmente. Odiavo le sorprese. Odiavo non sapere cosa aspettarmi e non ero mai stata brava a fingermi entusiasta, nemmeno se si trattava del mio compleanno.
“Zitta. Questa ti piacerà. Ora, chiudi gli occhi.”
“A che serve, se me li stai gia coprendo tu?” La sentì bofonchiare dietro le mie spalle, mentre mi fece avanzare fuori dalla mia vecchia camera da letto. Mi aiutò a scendere le scale per poi portarmi in salotto. “Credo che questa sarà l’ultima volta che ti lascio organizzare qualcosa per il mio compleanno.” Sorrisi, certa che la mia bionda amica aavrebbe voluto strozzarmi in quel momento.
“Oh credimi, rimarrai a bocca aperta e mi amerai.” La sua sicurezza mi fece quasi rabbrividire. Speravo solo che non fosse un'altra di quelle sue feste sfarzose, alle quali era solita invitare persino gente che nemmeno lei aveva mai incontrato, come per il mio diciottesimo compleanno. “Ok. Ora puoi aprire gli occhi.” Quando le mani di Caroline mi lasciarono, aprì gli occhi e mi guardai intorno. Davanti a me, si trovava il mio ragazzo, con il suo dolce sorriso dipinto sulle labbra e le mani infilate nelle tasche dei jeans. Intorno a noi vi era il buio totale. Ad illuminarci vi era solo la debole luce di due candele poste sul tavolino davanti al divano. Avanzai nella sua direzione, ricambiando il sorriso e avolgendo le mie braccia attorno al suo collo.
“Ok, ammetto che Caroline ci ha proprio azzeccato ad organizzarmi un compleanno così intimo.” Avvicinai le mie labbra a quelle di Stefan e lo baciai con trasporto. Le sue mani si mossero lentamente sui miei fianchi, per poi afferrare le mie, intrecciando le nostre dita.
“Ricordami di ringraziarla più tardi. Se non ci fosse stata lei a incoraggiarmi, sicuramente ora saremmo al Grill a scolarci tutti gli alcolici.” Risi confusa. Riuscivo a percepire una lieve nota di nervosismo nella sua voce, il che non era da lui. “Cercherò di non essere sdolcinato come al solito, anche se non sarà facile.” Sorrise, riempendo i polmoni d’aria per poi rilasciarla tutta d’un fiato. “Ti ricordi quando ci siamo incontrati per la prima volta? Tu uscivi dal bagno dei maschi a scuola e io stavo entrando. Mi ricordo che eri furiosa con Jeremy, te lo si poteva leggere in faccia. Ma mi ricordo perfettamente il momento esatto in cui la tua rabbia aveva abbandonato il tuo volto, per guardarmi e regalarmi quel sorriso favoloso.” Con la punta del pollice mi sfiorò dolcemente il labbro inferiore, facendomi rabbrividire. “Mi sono innamorato di te al istante. Certo, ci è voluto qualche anno poi per conquistarti, ma se oggi siamo ancora qui, significa che ne è valsa la pena aspettare. Ma ora c’è un’altra cosa che vorrei succedesse e non voglio sprecare un altro secondo della mia vita a pensare se quello che sto per chiederti è una follia o meno. Ti amo come non ho mai amato nessuno in vita mia, Elena. E proprio per questo, voglio passare il resto della mia vita con te.” Sentì il mio cuore martellare improvvisamente, quasi volesse uscire dal mio petto. Lo vidi portare una mano sulla tasca destra dei jeans, per poi estrarre un piccolo cofanetto blu ed inginocchiarsi davanti a me. Le lacrime arrivarono velocemente agli occhi quando realizzai ciò che stava per chiedermi. “Elena Gilbert, mi vuoi sposare?” I suoi occhi color smeraldo si fissarono sui miei, in attesa di una risposta.
Non ci pensai un solo secondo prima di dirgli quel “si” che pensavo avrebbe cambiato la mia vita per sempre.
 
“Hai intenzione di rimanere sulla soglia della porta o verrai ad abbracciare tua zia?” Una voce tremendamente famigliare mi fa riemergere bruscamente dai ricordi, grazie al cielo. Alzo lo sguardo e a pochi passi da me, mi ritrovo Jenna. Corro ad abbracciarla, stringendola quanto più mi è possibile per farle capire quanto mi è mancata. “Oh, mi mancavano così tanto i tuoi abbracci.”
 
“Lo so, anche a me.” È bello essere di nuovo a casa.





Angolo Autrice:
Rieccoci con il secondo capitolo. Come avrete notato, ho cambiato il titolo della storia, passando da "Stay" a "All I Need"; diciamo che il primo era un titolo provvisorio. 
Passiamo al capitolo. è passato un anno e qualche mese da quando Stefan è "scappato" dal suo fidanzamento ed emminente matrimonio con Elena. E l'ultima volta che lei era stata a Mystic Falls era stato proprio per il suo 25esimo complenno, quando Stefan le aveva chiesto di sposarla. 
Forse è abbastanza ovvia la cosa, ma in caso qualcuno non lo abbia capito, le parti in corsivo sono i flashback ahah. 
Ringrazio 
miatersicore23 per la recensione <3 Spero di leggerne anche altre!

Un bacio,
Mary.

 
  
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