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Autore: anfimissi    11/04/2008    8 recensioni
"Ho odiato questa pioggia. L’ho odiata per davvero. Eppure, paradossalmente, ora è lei l’unica cosa che ci lega. So che il suo scrociare ininterrotto è nelle mie orecchie così come nelle tue. E sai che cosa ti direi, ora, se potessi parlarti per davvero? Esci e bacia la pioggia. Bacia la pioggia, Harry."
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daphne Greengrass, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KISS THE RAIN

Questa song-fic, nata sulle note dell’omonima canzone di Billie Myers, è dedicata a una simbiosi a cui tengo davvero molto. Perchè non importa che si tratti di pioggia o di pozzanghere, l’importante è tornare a casa fradice fino al midollo.
Chiedo anticipatamente perdono per aver massacrato questo pairing stupendo, perchè sono conscia di averlo seriamente deturpato, ma volevo rendere omaggio a colei che considero la fondatrice di tale coppia.. A Claheaven, perchè sebbene la Rowling resti l’indiscussa proprietaria di questi due fantastici personaggi, lei ha senza dubbio il merito di averli messi assieme.








La giovane strega bionda stava in piedi, davanti al camino spento della sua camera. Una camicia da notte di mussola bianca a celare la sua pelle lattea, priva di imperfezioni. Le piastrelle di marmo nero sotto i suoi piedi scalzi erano dure, fredde come il resto dei sotterranei che da anni rappresentavano la sua casa.
Pioveva, quella notte.
Pioveva a dirotto.
Nubi obese, nere quanto quella notte senza luna nè stelle, riversavano secchiate d’acqua gelida su almeno mezza Inghilterra.
La mano dalle dita eleganti appoggiata alla mensola del camino, Daphne Greengrass si ritrovò a maledire tutti i grandi maghi che conosceva.
Salazar Serpeverde incluso.
Occhi smeraldini fissarono le braci spente, avvolte dall’oscurità. Nelle orecchie, il picchiettio incessante della pioggia che batteva sui vetri incantati.
Un sorriso triste le dispiegò le labbra carnose e perfette.
Ci aveva messo un’intera sera a convincerlo che ciò che si vedeva oltre quelle finestre non era altro che una proiezione, una magia che consentiva agli studenti di Serpevederde di poter godere della vista del cielo, a dispetto dell’immensa e pesante massa d’acqua del Lago Nero, situato proprio sopra i loro dormitori.
Capì che era inutile concentrarsi su altri pensieri.
La sua mente la riportava sempre lì.
Verso la prima cosa per cui era veramente disposta a lottare.
Un ragazzo che aveva fatto di tutto per non considerare, perchè già in troppi gli pesavano addosso.
Quello stesso mago che l’aveva poi sorpresa, fermando lo sguardo limpido proprio su di lei, seduta al tavolo di una stanza gremita di studenti.
Un sospiro spezzato fluì dalle labbra socchiuse della strega.
Impressi nella sua mente, gli occhi smeraldini e la risata sincera di Harry James Potter.




Hello, can you hear me?
Am I getting through to you
Hello, is it late there?
There's a laughter on the line
Are you sure you're there alone?

'Cause I'm, trying to explain
Something is wrong
You just don't sound the same




“Harry...”
Il mio sussurro si stempera in questa stanza gelida, mentre fisso con malcelato livore il camino inutilizzabile.
Questa pioggia maledetta ha reso impossibile qualsiasi tipo di comunicazione.
L’orologio a pendolo ha appena scandito le due di notte. E il mio unico desiderio rimane quello di sentire la tua voce.
Ho così tante cose da dirti...alcune che forse so da sempre, e altre che ho appena capito per davvero.
Lo so, non è il momento adatto. L’hai detto tu stesso, ci sarà tempo per noi quando tutto questo sarà finito.
E’ per questo che sei là fuori, a chissà quante centinaia di miglia da qui.
E’ una guerra che stai combattendo non solo per te stesso, ma anche per tutti noi.
Per me.
Sta piovendo anche lì, Harry? Sono quasi certa che sia così.
Non posso fare a meno di chiedermi che stai facendo, se stai bene.
Hai promesso che saresti tornato. Me l’hai sussurrato sulle labbra prima di quell’ultimo, doloroso bacio.
Non era un’addio, solo un’arrivederci.
Perchè c’è troppo in sospeso, tra di noi.
E non sarebbe affatto giusto. Non avrebbe senso spezzare un equilibrio che abbiamo tanto faticato a trovare.
Gettare al vento la nostra unica possibilità di essere felici, facendola marcire sotto questa pioggia che sembra dover durare in eterno.
Io non ci sto, Harry.
Non ora che ho capito.
Sai, ho passato settimane, mesi, a chiedermi cosa ti avesse spinto a scegliere proprio me.
Hogwarts è piena di belle ragazze. Perchè proprio io?
Soltanto perchè sono quella che il Settimanale delle Giovani Streghe ha reputato la più bella, la numero uno?
All’inizio l’ho pensato, devo essere sincera. Con te non posso fare a meno di esserlo.
Nessuna menzogna tra noi.
Questa è stata la tua prima e ultima regola.
Perciò sì, ammetto che pensavo tutto questo. Ma avevo i miei motivi per crederlo.
Mi definivi spesso “la tua Dea”, e io proprio non riuscivo a sopportarlo. Non da te.
Possibile che anche tu fossi così superficiale? Proprio tu, che hai provato sulla tua stessa pelle quanto male facciano le aspettative del resto del mondo, quale enorme peso possa gravare sulle spalle di una singola persona.
Non rimpiango il nostro ultimo litigio. Le cose non si risolvono nascondendo la testa sotto la sabbia.
Mi rammarico solo per il momento in cui è avvenuto. E – lo confesso - mi bruciava da matti che questa guerra ci avesse rubato ancora spazio, ancora tempo. A maggior ragione stavolta, perchè si trattava di una cosa davvero importante.
E’ stato un saluto che sapeva di amaro, il nostro. Carico di promesse, ma avvolto da un alone di statica freddezza.
Avrei voluto avere modo di discutere con te. E poter piangere, urlare, colpirti al petto con le mani chiuse in pugni dettati dalla rabbia, dalla frustrazione. Perdere quell’effimera sicurezza che da sempre mi sta incollata addosso come un’ombra troppo vicina, troppo ingannevole.
Mostrarti la vera Daphne.
Non ne ho avuto la possibilità, ma questa separazione improvvisa mi è comunque servita.
Ho pensato, dubitato, sperato. E alla fine ho capito.
Ho capito che tu non hai mai visto in me l’incarnazione della perfezione, così come tu hai miei occhi non sei mai stato il Bambino Sopravvissuto, il Salvatore del Mondo Magico. La nostra unica speranza.
Tu per me sei solo Harry. La mia speranza.
E che il resto del mondo ci guardi pure, osservando con ammirazione le mie forme sinuose, le mia labbra perfette…la tua cicatrice indelebile.
Siamo come sfregiati, additati da tutti per un qualcosa che ci rende diversi.
E’ una limitazione alla quale non voglio più sottostare. Tu hai il diritto di essere quello che veramente sei, un mago diciassettenne che come tutti i ragazzi della sua età ha voglia di ridere, di imparare. Di innamorarsi.
E io...forse un giorno arriverò a sentire su di me altri sguardi limpidi e sinceri. E smetterò di essere un involucro perfetto, tanto bello fuori quanto vuoto dentro.
Allora ci sarà spazio per Daphne, per il suo carattere, i suoi pregi e i suoi difetti, compreso un cervello che a dispetto delle apparenze funziona, e anche molto bene.
Forse tutto questo uscirà finalmente allo scoperto, un giorno.
Ma per ora mi basta che almeno tu l’abbia capito. Non ho bisogno di nient’altro.





Why don't you, why don't you
Go outside, go outside

Kiss the rain, whenever you need me
Kiss the rain, whenever I'm gone, too long
If your lips, feel lonely and thirsty
Kiss the rain, and wait for the dawn
Keep in mind, we're under the same sky
And the nights, as empty for me, as for you
If you feel, you can't wait till morning
Kiss the rain, kiss the rain, kiss the rain





Ora so che cosa pensi di me. Perchè quel giorno le tue iridi chiare si sono soffermate sulle mie.
So quello che hai visto, quello in cui ancora credi.
Ci ho messo un po’, ma adesso sono qui.
Finalmente sulla medesima lunghezza d’onda.
Ero convinta che non avresti mai avuto bisogno di me, che questa guerra eri pronto ad affrontarla da solo. Perchè del mio aiuto, in fondo, nessuno ha mai saputo che farsene.
Io sono bella. Quello il mio unico scopo.
Sono da portare al fianco, da sbandierare, per poi trovare soddisfazione negli sguardi palesemente invidiosi degli altri ragazzi.
Che stupida, vero?
Ero ferma sulle mie posizioni, quando invece per te contavo già così tanto.
Me lo hai insegnato con i tuoi abbracci, con i tuoi baci. Ma anche con la tua inesauribile voglia di ascoltare. Di parlare.
Mi siedo sul letto, il morbido piumone argentato riscalda le mie gambe intorpidite dal freddo.
Accovacciata così, non posso che sentirmi ancora più sola.
Ho odiato questa pioggia. L’ho odiata per davvero.
E già difficile sopportare la tua assenza, privarmi anche del suono della tua voce è forse la più grave delle ingiustizie.
Eppure, paradossalmente, ora è lei l’unica cosa che ci lega.
So che il suo scrociare ininterrotto è nelle mie orecchie così come nelle tue.
E sai che cosa ti direi, ora, se potessi parlarti per davvero?
Esci e bacia la pioggia.
Bacia la pioggia.
Sono io, siamo noi.
Baciala, quando hai bisogno di me. Quando pensi che ti sono sembrata tanto, troppo lontana.
Lascia che queste stille incolori lambiscano le tue labbra in un bacio bagnato.
E’ come se desiderassi la mia bocca. Come se fossi lì per davvero, stretta a te.
Riesci a sentirmi?





Hello, do you miss me?
I hear you say you do
But not the way I'm missing you
What's new? How's the weather?
Is it stormy where you are?
'Cause I'm so close but it feels like you're so far
Oh would it mean anything, if you knew
What I'm left imagining
In my mind, in my mind
Would you go, would you go
Kiss the rain
And you'd fall over me
Think of me, think of me, think of me, only me
Kiss the rain





Ti manco, Harry?
Conoscendoti, risponderesti di sì all’istante.
Anche se – credo - non nello stesso modo in cui tu manchi a me, ora. Il mio è piuttosto un bisogno disperato. Assoluto.
Vorrei tanto sapere che stai facendo...
Piove ancora?
Qui diluvia.
Continuo a parlarti, forse perchè così ti sento più vicino.
Ma c’è una parte di me che non sa negare la verità. Tu sei altrove, e sono altri i pensieri che riempiono la tua testa in questo momento. E’ una guerra.
Ti stupiresti di sapere cosa invece tormenta la mia mente. Quando tornerai, so che sarà tutto diverso. Perchè ora so che mi vedi veramente.
Pensami, Harry.
Quando ti sentirai solo, quando avrai bisogno di conforto e non ci sarà nessuno lì, a portertelo dare.
Pensami.
Pensa a me, a noi. A quello che c’è stato, a tutto ciò che abbiamo condiviso.




Whenever you need me, kiss the rain
Whenever I'm gone too long, if your lips
Feel lonely and thirsty, kiss the rain
And wait for the dawn
Keep in mind, we're under the same skies
And the nights, as empty for me, as for you
If you feel, you can't wait 'till morning
Kiss the rain, kiss the rain, kiss the rain
Kiss the rain, kiss the rain


Hello, can ya hear me?
Can ya hear me?






Pensami. E poi bacia la pioggia.
Ogni volta che ti manco, quando vuoi sentirmi più vicina.
Bacia la pioggia, per ogni mio bacio che non riesci a fare a meno di desiderare.
E’ una lunga attesa, ma prima o poi finirà.
Lo so, è difficile.
Lo è anche per me.
E se la tua notte è buia e vuota come la mia, ricordati che il cielo, sopra di noi, è comunque lo stesso.
A volte ti sembrerà di non farcela, di non riuscire più ad aspettare.
Allora bacia la pioggia.
Un giorno tornerai a vedere l’alba. Lo sai anche tu.
L’inferno che ci circonda non può durare in eterno.
Prima o poi finirà. E quel giorno, ci sarà di nuovo spazio per noi.
Riesci a sentirmi, Harry?
Ci riesci, vero?
Io sarò qui ad aspettarti. Per davvero, stavolta.
Non importa quanto tempo ci vorrà.
Bacia la pioggia, Harry.
  
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