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Autore: Jolly95    21/10/2013    1 recensioni
Rudi & Alice. " perché tu? perché proprio di te dovevo innamorarmi tu che sei la mia sorellastra " rudi sbatte in faccia quelle parole in faccia ad Alice il giorno in cui lei lo aveva ferito.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Rodolfo Cesaroni
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero in giro per Roma o meglio per la Garbatella. Pensavo e ripensavo. io Rodolfo Cesaroni, 19 anni peste di casa Cesaroni come ho potuto con dei miseri baci, innamorarmi di te Alice Cudicini, mia sorellastra, preda prediletta per i miei scherzi di bambino. come potevo credere che sarebbe successo. ‘’ ohi’’ ‘’ ciao Alice’’guardai appunto, il mio grandissimo problema comparirmi davanti. ‘’ ma che hai sei uscito di casa sbattendo la porta, e per giunta non hai salutato Francesco’’ ‘’ ma credi davvero che me ne freghi di lui?’’ dissi molto arrabbiato alzandomi dal muretto in cui mi ero poggiato. Lei mi guardò seguendomi e bloccandomi. ‘’ Rudi ma che ti piglia? Non fai altro che evitarmi, sei scontroso, che cavolo ti piglia in sto periodo? E per quella sera alle terme? Ti ho già spiegato non importa e stato un errore’’ mi urlo lei seria ‘’ appunto e questo il problema e stato -un Errore’’ gli gridai ‘’ per te e stato un errore pensa per me’’ dissi liberandomi dalla sua presa e andandomene via, tutti avevano sentito le nostra grida, gente che ci guardava, che mi guardava. Cos’era successo? Perche? Perche Alice? Entrai’ in casa sbattendo la porta di camera mia, ci rimasi chiuso dentro tutto il tempo, tanto da non lasciare entrare il nano di Mimmo avevo la mia chitarra tra le braccia e suonavo, avevo seguito le orme di Marco. Suonavo e suonavo ancora la stessa melodia, quella che avrei suonato alla festa di fine anno a scuola, inizia a comporre il testo. Purtroppo non mi venne in mente molto, fino a quando, il mio sguardo cade’ su una foto in particolare tra le tante che stavano in camera. Lo sguardo mio si poso sulla mia foto con Alice di 2 anni prima - ti voglio bene deficiente la tua Sardina- la sua dedica. Colpo di genio inizia a comporre la canzone, appena finita la suonai e la cantai: ‘’ Ma come fai, sai dei miei guai anche se non mi vedi. ma come fai, non manchi mai quando non sto più in piedi. se cado giù ci pensi tu mi spieghi come fai. a sopportare tutti i miei perche a non urlare se ce l’ho con te combinazione senza nome come due anelli, quasi fratelli. a realizzare tutti i miei farò a non mollare quando me ne andrò un’emozione senza nome come due anelli, più che fratelli ma come fai, risolvi i guai, anche se poi lo neghi. ma come fai, non dormi mai, forse è per me che preghi. se volo su, ci pensi tu mi spieghi come fai a sopportare tutti i miei perché a non urlare se ce l’ho con te combinazione senza nome come due anelli, quasi fratelli. a realizzare tutti i miei farò a non mollare quando me ne andrò un’emozione senza nome come due anelli, più che fratelli grazie perché se stai con me, io crescerò resta con me o senza di te come farò a sopportare tutti i miei perché a non urlare se ce l’ho con te combinazione senza nome come due anelli, quasi fratelli. a realizzare tutti i miei farò a non mollare quando me ne andrò un’emozione senza nome come due anelli, più che fratelli ‘’ Mi sono innamorato di te Sardina, dissi sotto voce per poi correre giù sentendo mio padre urlare il mio nome. ‘’ Rodolfo Cesaroni, si può sapere che hai? Non lasci entrare tuo fratello in camera? Vedi di finire di fare il bambino ‘’ concluse mio padre, Alice era li che mi guardava, sembrava aver sbollito la rabbia contro di me. Potei’ solo chiudere gli occhi e annuire. Mi stavo arrendendo anche con mio padre, poi aprì bocca, cosa che avrei dovuto non fare mai ‘’ papà, io non sono un bambino sono cresciuto, non ho più 12 anni ma ben si 19, sono l’unico qui che non riesce poi, ad essere veramente felice? Tu e Lucia, Mimmo e i suoi amici, Marco ed Eva di nuovo assieme con la loro bimba Marta, zio Cesare e Pamela, Ezio e Stefania e poi Alice e Francesco, e chi rimane? Il povero idiota che sono io… non sono felice ne con gli amici ne con la famiglia se ho un problema con una persona qui presente, ’’ ’’ Rudi calmati’’ disse Lucia quasi intimorita dal mio tono di voce ’’ calmarmi? Lucia credi davvero che mi posso calmare ? ’’ ’’ Rudi qualunque sia il problema parlane lo risolveremmo’’ mi disse mio padre dandomi una pacca sulla spalla leggera che io schivai ’’ non possiamo risolverli voi non capite nessuno lo capisce, non potete risolvere il mio problema se questo problema e Alice. Non potete risolverlo perché questo e un problema serio, non e la classica cazzata che passa… No! No! perché tu? perché proprio di te dovevo innamorarmi tu che sei la mia sorellastra’’. Dissi tutto d’un fiato. Papà mi stava per ammazzare Lucia si sentiva svenire, e poi lei Alice la diretta interessata sembrava pietrificata. Salì si corsa le scale e presi la mia roba. Per poi scendere, per essere fermato inutilmente da papà. Aprì la porta e per due giorni spari di casa…..
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Ciao ragazzi !! E la mia prima storia. So che farà schifo e chiedo perdono, spero vi possa piacere però. Tornerò presto col nuovo capitolo si spera. Bella a tutti raga!! Andrea
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