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Autore: itsrigel    21/10/2013    1 recensioni
"La notte segue il giorno, il giorno la notte, Luce e Buio, per sempre insieme, per sempre separati.
A meno che... un prodigio intervenga a sconvolgere gli eventi: non erano loro stesse un prodigio?
Due incantesimi, come se fosse stato uno solo, di medesima intensità, scoccati nel medesimo istante, creare e distruggere insieme, in un unico gesto perfetto, in perfetto equilibrio.
Questo dovevano fare!
La ruota del mondo si sarebbe fermata. E poi? ..."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pervinca Periwinkle, Shirley Poppy, Vaniglia Periwinkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"La notte segue il giorno, il giorno la notte, Luce e Buio, per sempre insieme, per sempre separati.
A meno che... un prodigio intervenga a sconvolgere gli eventi: non erano loro stesse un prodigio?
Due incantesimi, come se fosse stato uno solo, di medesima intensità, scoccati nel medesimo istante, creare e distruggere insieme, in un unico gesto perfetto, in perfetto equilibrio.
Questo dovevano fare!
La ruota del mondo si sarebbe fermata. E poi? ..."


 
La sua regina. Ecco come mi ha definito Humulus quando ha parlato alla gente del Villaggio. La sua regina. Ma lui non lo sa ancora che io non sono di nessuno.
  Si sposta per farmi vedere alla gente e io abbasso lo sguardo su ognuno di loro. Duff, Primula, il dottor Chestnut, papà, mamma... dov'è lei?
  Ah, eccola lì. Sta arrivando. Mi guarda, e io per un attimo ricambio lo sguardo. C'è qualcosa di diverso in lei, anche se non riesco a capire cosa. Vorrei continuare a guardarla, ma non posso tradirmi in questo modo e mi costringo a far spostare il mio sguardo gelido sulla prossima persona.
  Humulus continua il suo terribile discorso, fino a quando non si volta verso Vaniglia e le dice di tornare nella gabbia nera. Sento il cuore perdere un colpo, ho paura per la mia Babù. Con la coda dell'occhio noto che stringe qualcosa in una mano e che mi sta fissando. I miei occhi si muovono nuovamente su di lei. È il momento di cambiare qualcosa.
  I suoi occhi. Ecco cos'è cambiato. Non i miei vestiti, non i capelli scompigliati, non il viso tirato dal dolore. C'è una nuova determinazione che non avevo mai visto in lei, una sicurezza che non l'ha mai accompagnata. È cambiata. In questo poco tempo è maturata dentro, anche se il suo aspetto è sempre lo stesso, lei non è più la Vaniglia che conoscevo; è migliore di prima, più forte, più decisa.
  «NO!» grida Humulus vedendoci. Ora l'ha capito anche lui: la sua mano sta tremando. «CHE IL BUIO INVADA QUESTA VALLE E I CUORI, E SEPARI LE GEMELLE PER SEMPRE!»
  Un telo nero cala sul mondo. Ecco, è il momento, pochi secondi e...
  Sì, ricordavo bene. Dalla mano di Vaniglia un sassolino bianco inizia a irradiare una luce candida sui nostri volti. La presa sul sassolino nero che ho in tasca, quello che avevo trovato sulla spiaggia con Babù e Felì, si allenta.
  Senza parlare, iniziamo a mettere un passo dietro l'altro, i miei occhi fissi nei suoi e viceversa, finché non ci prendiamo per mano.
  “Sei bellissima, Vì.”
  E' la sua voce. Mi sorride, mentre ci solleviamo in aria, abbracciate.
   “Anche tu, Babù.”
  I suoi pensieri diventano miei, i miei diventano suoi. Non c'è più differenza tra di noi, non siamo più Vaniglia e Pervinca, non siamo più la ragazza dai capelli color cannella e quella con i capelli color pane, non siamo il maschiaccio e la principessa. Siamo noi.
  Quando anche gli ultimi rami degli alberi sono sotto di noi il nostro abbraccio diventa un girotondo, come quelli che facevamo da piccole con Flox, nella piazza, sotto i rami di Quercia. Prima lente, poi sempre più veloci, finché solo noi possiamo riconoscerci. Un grande cerchio bianco si disegna intorno a noi e nel momento in cui tutto sembrava destinato a morire nella notte eterna, Luce e Buio firmano definitivamente l'Antica Alleanza.
  «LUCE E BUIO! SIAMO UNOOOO!» grida una sola voce voce sulla Valle.
  Poi tutto si blocca.
  Niente più grida, niente più paura... Nemmeno lo sciabordio delle onde, gli zoccoli ferrati dei cavalli... É tutto congelato in quell'ultimo gesto disperato. Noi siamo immobili al centro dell'Universo. 
 Anche se finisse così ne è valsa la pena. Ora sono felice; sono con la mia Babù e non mi importa più nulla di quello che sta succedendo nel resto del mondo.
  Guardo le sue guancie arrossate per il freddo, il suo piccolo naso all'insù, le miriadi di lentiggini che sembrano una di quelle macchie di cioccolato nel quaderno di Flox, i capelli lunghi nascosti sotto il cappuccio e i suoi occhi, che tanto mi avevano colpito prima. È davvero bellissima.
  Intanto nulla si muove.
  Anche il nostro respiro si è fermato. Il vento dell'Ovest non ci scompiglia più i capelli rossi, non porta più sul nostro viso l'odore di salsedine che mi ricorda casa. Addirittura i fiocchi di neve sono immobili, come se fossero appesi a dei fili...
  È tutto immobile.
  “Non ho mai dubitato di te.”
  Quanto mi era mancata la sua voce... così pura e cristallina, come l'acqua dei fiumi nei boschi.
  “Vorrei rimanere così per sempre.”
  “Anch'io.”
  Sotto di noi al posto degli uomini ci sono statue pallide con espressioni vitree e i gesti tesi. Il mondo ha smesso di vivere e ora non rimane che un quadro triste, grigio. Uno di quelli che Flox odia, senza colore o emozione. Ma io e Babù siamo insieme e questa è l'unica cosa che conta. Certo, mi mancano mamma, papà, zia, Felì, Grisam e tutti i Magici e i Nonmagici, tutti, ma sto bene anche così.
  Nulla si muove. O forse...
  Sì, l'ho sentito, l'ho vista. Una statua si è mossa. Un'ombra cammina sulla neve, con passo silenzioso.
  Ma non è una statua come le altre. Il colore rosato della sua pelle, i capelli che ondeggiano ad ogni suo passo, la condensa del suo alito cancellata dalla gelida aria invernale rivelano la vita.
  È sola, come il primo fiore primaverile, il primo insetto che si risveglia dal letargo, la prima stella che spunta nel cielo. Avanza nel freddo dipinto e vola verso di noi, le labbra incurvate in un sorriso dolcissimo. Allunga la mano destra verso il cerchio che io e Babù abbiamo formato e con un dito Shirley lo tocca nel centro preciso, là dove Luce e Buio si incontrano, dove l'Infinito Potere vive e il mondo ricomincia.
  E il Sole ricomincia la sua parabola nel cielo nuvoloso, i fili che trattenevano i fiocchi di neve si spezzano, noi ricominciamo girare, l'inverno continua ad avanzare, il vento a soffiare.
  Questa volta alle emozioni di Vaniglia si aggiungono quelle di tanti altri. La paura degli alleati del Terribile 21, un nuovo coraggio che nasce negli animi dei figli di Fairy Oak, l'amore della mia famiglia e dei miei amici...
  Poi un lampo abbagliante ci investe e il mondo riprende i suoi colori.
  Ogni traccia del Nemico è scomparsa: al posto dei mostri non c'è più nulla; al posto degli alleati del Terribile 21 ci sono solo ombre di terrore illuminate dalla gioia della vittoria.
  Atterriamo al centro della Piazza, dove una volta c'era Quercia. Io e Babù iniziamo a piangere, mentre la gente del Villaggio ci ringrazia con urla di felicità.
  Gli alberi spogli ricominciano ad ondeggiare, mossi dal vento dell'Ovest; sottili strisce di fumo ricominciano ad uscire dai camini; quegli strani oggetti che si muovono con il vento sui tetti delle case iniziano a ruotare, preannunciando l'arrivo del vento.
  Questa sarà una bellissima giornata da nodi.
  Questo è davvero un nuovo mondo.
   
 
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