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Autore: Fwooper    22/10/2013    1 recensioni
Alexandra, giovane fanciulla di 15 anni, si ritrova improvvisamente catapultata nella vita di corte.
Qui tra vari intrighi e storie proibite capirà come funziona davvero la vita e le sorprese che questa può riservaci.
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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Angolo dell'autore: Salve, mi chiamo Tonia, condivido quest'account con due amiche, con le quali scrivo una ff su hp, ma questa la sto scrivendo autonomamente.
Spero la storia vi piaccia, io amo questo periodo e la vita che si conduceva a corte!
Spero che mi seguirete in tanti, anche se io scrivo per il piacere di farlo. Ovviamente se ci saranno persone a seguirmi e recensirmi il piacere sarà maggiore!
Spero che la storia vi piaccia!
A presto!
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La giornata era tersa e tranquilla, un pallido sole faceva capolino nel cielo e spargeva i suoi raggi sul paesaggio sottostante, in lontananza una grande dimora di pietra si ereggeva in tutta la sua splendida semplicità. Una leggera brezza muoveva le foglie rosse e gialle degli alberi rendendo quel paesaggio morto e silenzioso un po più dinamico e movimentato. Una figura alta e snella passeggiava sotto quegli alberi, era accompagnata da una figura più piccola ma ugualmente sottile, entrambe indossavano lunghe e semplici abiti neri con mantelli altrettanto semplici per proteggersi dal freddo. Nonostante gli abiti umili nel loro portamento c'era qualcosa di regale. La figura piú piccola aveva lunghi capelli castani scuri legati in una treccia elaborata che si allungava su di una spalla e finiva sotto il seno, grandi occhi luminosi di una splendida tonalità di nocciola una bocca carnosa e ben disegnata, tutto circondato da un viso smunto e pallido, la figura che l'accompagnava le assomigliava per molti aspetti meno che gli occhi che al contrario di quelli della ragazzina erano azzurri. Camminavano sotto quegli alberi che portavano il peso delle foglie d'autunno, verso la dimora che si ereggeva alla fine di quel parco; entrambe portavano addosso senza saperlo la grave presenza di quel lutto che le aveva colpite cosi presto, quel lutto che nemmeno il loro talento di guaritrici aveva potuto evitare.
<< Alexandra ricorda dovrai rispettare il tuo signore sovrano sempre e comunque qualsiasi siano i suoi ordini mi hai capito? >> la ragazzina annuì in silenzio e guardó la madre con timore, si stavano trasferendo in una nuova dimora perchè suo padre valoroso cavaliere, era morto tre anni prima, durante una battaglia per seguire il suo principe; e ora che questi diveniva Re voleva aiutare la vedova del suo valente capitano e la sua giovane figlia quindicenne. Questo era quello che appariva agli occhi dei sudditi di Re Ludovico, la realtà era che aveva bisogno di quei possedimenti per un armistizio con un regno vicino, e le terre del suo valente capitano Marcus si trovavano proprio sul confine, quale merce di scambio migliore? E anche se non avrebbe mai osato espropriare quelle terre se il suo capitano fosse stato ancora vivo, ora che era morto niente gli impediva di riprendersi cio che gli apparteneva per diritto di nascita.
<< Ti prego bambina mia ripeti ancora una volta quello che ti ho insegnato >> gli occhi della giovane madre erano colmi di terrore cosi la ragazzina per tranquillizzarla alzó gli occhi verso di lei e con la sua solita voce calma inizió a recitare le regole che sua madre le aveva insegnato << Noi donne siamo sottomesse al nostro sovrano sia esso nostro Re, marito o padre, noi donne non abbiamo potere decisionale, e dobbiamo essere fedeli all' uomo in qualsiasi circostanza, ogni nostra arte abilita o bellezza appartiene al nostro sovrano e lui ne potrà disporre a suo piacimento >> queste regole non le andavano giú ma per la tranquillità di sua madre avrebbe fatto di tutto, la donna le sorrise e le accarezzó i capelli << il nostro re e un uomo giovane ha l'eta che avrebbe tuo padre se fosse stato ancora vivo ovvero trentasei anni, ci ha dato un grande privilegio ad accoglierci alla sua corte e ad onorarci di un titolo nobiliare >> guardó la sua bimba e le sorrise affettuosamente << il nostro sovrano si è unito in matrimonio con una bellissima donna di quindici anni piú vecchia di lui e di solito siede alla sua destra durante le cermonie come quella che la prossima settimana presiederà per insignirci del titolo di contesse >> guardó la ragazza e le le accarezzó un braccio e continuó a camminare verso la loro casa << alla sua sinistra di solito ci sono i suoi fratelli minori ben due: Louis che e il secondogenito e Lucas che è il piccolo di casa, ora Louis non c'é perchè e impegnato in una battaglia per il suo Re >> la donna guardó sua figlia che con una certa malinconia osservava la casa dove era cresciuta e non l'ascoltava << Alexandra sei pregata di ascoltarmi ti sto fornendo informazioni molto importanti per questa imminente cerimonia >> la ragazzina fu scossa dai i suoi pensieri e guardó la madre << madre mia ma se era cosi affezionato a mio padre perchè il re ci espropria delle nostre terre e della nostra casa? >> gli occhi della madre si fecero tristi << ti ho gia detto Bambina mia che il Re Ludovico é un uomo strano oltre ad essere molto affascinante é anche terribilmente capriccioso e noi dobbiamo ubbidirgli >> si fermó e guardo la figlia che come recitando una preghiera concluse per lei << perché siamo donne e lui può disporre di noi come vuole >> la madre guardó con soddisfazione la figlia e la strinse in un abbraccio, il cuore della fanciulla era in pieno tumulto. << Madre permettete ancora una domanda? >> la giovane donna si fermó sulla porta di ingresso e guardó sua figlia << certo Alexandra ma una soltanto peró >> e si chino a sfiorarle il naso, nonostante avesse quasi l'età da marito lei la vedeva ancora come la sua bambina , << madre mi avete descritto tante volte il nostro Signore e la sua famiglia é sembra quasi che voi la conosciate bene, dunque mi chiedevo e cosi? >> la donna guardó sua figlia e senza rispondere; entró in casa con la ragazzina che le stava dietro attendendo una risposta, giunta nel salone di ingresso della casa si tolse il mantello e lo diede ad una domestica invitando la figlia a fare altrettanto, poi si diresse con lei nella stanza del cucito dove entrambe stavano terminando il corredo di dote per Alexandra, si sedettero e la madre inizió a parlare: << Si mia cara conosco bene la nostra famiglia reale perchè un tempo prima che fossi data in moglie a tuo padre vivevo nella corte, e mi occupavo insieme a mio padre della salute degli abitanti del castello >> si fermó un attimo con lo sguardo perso nel vuoto, forse a rivivere anni passati ormai da un ventennio << conobbi per la prima volta i due componenti piú grandi della famiglia reale ovvero Ludovico e Louis durante il grande attacco di peste, avevano dieci anni di differenza e mentre il primo si preparava a prendere moglie il secondo era poco più di un bambino e si apprestava ad imparare l'arte della spada, non potevano essere piu dissimili nell' aspetto quanto nel carattere, Ludovico era molto alto con un fisico possente grandi occhi scuri e capelli talmente neri da far invidia al piumaggio di un corvo, era sempre serio e non lo vedevi mai trasgredire alle regole che gli imponeva suo padre era proprio il tipo di persona che ti aspetteresti di avere come Re. Louis era invece mingherlino e pallido, cagionevole di salute con penetranti occhi castani e morbidi capelli rossi, insomma un ragazzino che non ti saresti mai aspettato come principe, é nonostante le sue maniere raffinate e la sua educazione cercava di trascorrere più tempo possibile con me e mio padre perchè diceva gli piaceva la nostra professione >> si fermó un attimo e sorrise alla figlia nel ricordare un principe cosi stravagante, << fu in quel periodo mentre arrivava la nuova consorte di Ludovico molto più vecchia di lui che la giovane seconda moglie del anziano re diede alla luce un maschietto bellissimo, io assistetti al parto era il primo della mia vita e mi lasciò sconvolta, la madre di quel bambino si chiamava Eleonore e poteva avere si è no vent'anni mentre il suo consorte ne aveva compiuti sessanta quell'anno comunque diede alla luce un bambino con dei capelli cosi chiari da sembrare raggi di sole i suoi occhi gia spalancati nonostante fosse appena nato erano di un verde cosi intenso da lasciare senza parole ne rimasi incantata e ho sognato per tanto tempo di avere un figlio come quello >> guardó il viso della figlia che si era corrucciato e scoppio a ridere << sono felice di aver avuto te Alexandra ma quel bambino era un angelo sceso in terra gia grande per essere appena nato, purtroppo la madre non resistette al parto e dopo poche ore dalla nascita del bambino morí, al piccolo venne dato il nome di Lucas e Il re che era ormai alla sua seconda vedovanza é in un età cosi avanzata decise di non sposarsi e di prende una balia per il bambino, quel anno mio padre si ammalò gravemente e decise che per il mio bene doveva darmi in moglie. Tra i tanti pretendenti scelse tuo padre perchè valente soldato e amico del principe primogenito, inoltre era il più giovane che avesse chiesto la mia mano e quello che più si avvicinava alla mia età avendo solo tre anni in più, ci sposammo quello stesso anno e dopo dieci mesi nascesti tu; il principe nominò tuo padre capitano delle guardie e noi ci trasferimmo qui >> sorrise alla figlia e abbasso lo sguardo sul lavoro che le mani avevano automaticamente portato a termine, anche se ad Alexandra sembrava che sua madre le avesse nascosto qualcosa. Si ricordava abbastanza bene di suo padre anche se ormai era tre anni che era morto, ricordava le lunghe assenze e il suo orgoglio nello stare alla corte del suo re e di servirlo << madre non mi é ancora chiaro perchè non ci abbia convocato prima >> la madre si strinse nelle spalle e posó il lenzuolo ormai finito << chi lo può sapere Alexandra? la mente degli uomini e superiore e agisce per vie a noi sconosciute >> alzó gli occhi verso la finestra giusto per vedere il sole diventare più basso << sarà meglio cenare e andare a dormire domani dovremmo iniziare a raccogliere le nostre cose per il viaggio >> cosi dicendo si alzó e usci dalla stanza.
La fanciulla si trovava ora sola nella stanza con la sensazione che la madre non le avesse detto tutta la verità sentiva che per quanto avesse cercato di essere sincera per volontà o per dimenticanza aveva omesso qualcosa, si giró verso la finestra e vide il sole che sembrava starsene appoggiato sulle colline sottostanti sospiro e rievoco il padre sempre cosi dolce, sempre disponibile, che le aveva insegnato ad usare l' arco e una po la spada per difesa personale, rievoco i suoi occhi grandi e azzurri come il mare i suoi meravigliosi occhi che mai una volta nella sua vita l'avevano guardata con disapprovazione, e si chiese come un uomo come lui, che parlava sempre alla figlia come una sua pari, potesse rispettare o anche credere alle regole, che sua madre le faceva ripetere come una filastrocca fin da quando aveva memoria. Scosse la testa e fece un profondo respiro, doveva assolutamente mantenere la calma, anche se lo spostamento verso una corte sconosciuta, piena di nobili e guidata da un Re, che aveva pieno potere decisionale sulla sua vita la lasciava senza difesa, e piu vulnerabile di quanto desiderasse, se per capriccio di quell'uomo avesse dovuto separarsi da sua madre? Sbatte le palpebre e insieme a quei pensieri cacció indietro anche le lacrime, si alzó e si diresse in cucina da sua madre. Se la sua sorte le sorrideva avversa lei aveva intenzione di stare al gioco e di non lasciarsi trasportare dagli eventi.
  
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