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Autore: AleRedZoro    22/10/2013    7 recensioni
I nostri personaggi preferiti catapultati nel nostro mondo alle prese con problemi, casini e... discoteche. Cosa succederà questa volta al povero Zoro?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Roronoa Zoro, Sanji, Trafalgar Law, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                  -You will never know-
 




Finalmente arrivo da lei, all’indirizzo che mi ha dato. È una palazzina molto carina e sembra anche molto accogliente, forse per via della persona che vi abita.
Freno la mia fedele Ferrari senza fare un eccessivo rumore ed aspetto, continuando a lisciarmi il pizzetto. Accendo la luce nell’abitacolo e sospiro. Chissà, forse tutto questo è sbagliato e Nami mi trancerà e venderà i miei organi su e-bay, però vorrei provare.
Provare, almeno una volta nella vita, a fare qualcosa di avventato e fondamentalmente stupido. Forse così potrei riuscire ad essere felice sul serio.
Sgranchirmi è la soluzione migliore. Ed infatti lo faccio, tendo le mie braccia lunghe sul volante e guardo i miei tatuaggi. Come al solito quando mi rilasso guardarli mi rende ancora più calmo.

La portiera si apre.
“Ciao!”-mi sorride Asselia ed un ciuffo di capelli rossi le finisce sul viso.
“Ciao”-ricambio, senza mostrare un entusiasmo eccessivo.-“Vieni pure!”
“Va bene!”-Non appena entra in auto mi da un bacio sulla guancia e continua a sorridermi.
Le regalo un sorriso dei miei, di solito quando faccio così tutte, ma proprio tutte, cadono ai miei piedi. Ecco, tutte. Tranne lei. È snervante, avrà preso da suo fratello.
“Ok”-dico, mettendo la mano sul cambio-“dove vorresti andare di bello?”
“Ho un sacco di appartamenti da farti vedere, devi solo scegliere!”
La guardo un secondo solo per assicurarmi del fatto che mi stia prendendo per il culo o meno, non è possibile!
“Aspetta, hai le chiavi di alcuni appartamenti con te!?”-la guardo negli occhi, deve stare bluffando, santa miseria!
“Certo, perché credi sia uscita con te!?”-mi guarda inorridita due millesimi di secondo più tardi-“OH! Aspetta! Tu credevi che io, beh, insomma, io fossi uscita con te perché...”
Sto per arrabbiarmi. Sul serio. Com’è possibile che non abbia capito? E la mia fidanzata dove la nascondevo per vedere gli appartamenti, nel bagagliaio!?
Cerco di dire qualcosa quando... “AHAHAHA, sto scherzando! Lo sapevo che non volevi vedere gli appartamenti, stasera.”-mi guarda come se fosse una cosa da niente prendermi per il culo.
“Dai, ti sei arrabbiato ‘chirurgo della morte’?”-mi fa un sorriso dolce, giusto per rendersi conto se sono arrabbiato o meno.
Come si fa ad arrabbiarsi con una che ti fa questi scherzi cretini!?
“Chirurgo della morte, è vero...”-le sorrido-“il mio nomignolo, certo.”
“Avevi detto che ti andava bene, perciò ho pensato bene di utilizzarlo guardandoti negli occhi per vedere se suonava così bene!”
Metto in moto. “E suona bene come credevi?”-le dico, guardandola di sottecchi.
“Suona bene!? Di più!”-accelero, mettendo in mostra il mio ghigno migliore.
Le squilla il cellulare.
“Pronto? Ah, ciao Kidd! Fratellone, sono appena uscita!”-non so dove cazzo sto andando, però continuo a guidare imperterrito.-“Sì, sono con un mio ‘amico’, stai tranquillo! No, non è più bello di te! No, non è rosso come te, sei meglio tu, lo so! E stasera che fai? Stai con Killer ed Ace?”
Mi regala una smorfia che è una meraviglia. Chissà perché l’ha fatta...
“Sì, al massimo dopo passiamo dal vostro locale!”-Ah, ecco.
“Sì, ci veniamo, ci veniamo! Non bere troppo, mi raccomando. Dovresti essere tu quello che si preoccupa per me, non il contrario! Ok, ciao! Sì, ho già detto che dopo ci vediamo! Ciao fratellone!”-chiude e sospira.
“Qualche problema con tuo fratello?”-cerco di essere il più educato possibile.
“No, lui è così. Vuole che tutti stiano ai suoi ordini e che io viva in simbiosi con lui ed i suoi amici cretini tipo Killer.”
“Ah, ho capito. Beh, dovresti scegliere da sola chi frequentare, sei grande abbastanza, no?”
“Sì, Law, hai ragione. Infatti lo sto già facendo! Ehi, posso accendere la radio?”-mi chiede con fare speranzoso. Di regola solo Nami si è permessa di accenderla ma siccome è ‘lei’, acconsento.
“Certo, fai pure.”
“Grazie Law!”-comincia ad armeggiare con le stazioni, alla ricerca, forse, di una canzone che le piace particolarmente.
“Oh, eccola! Ascoltala, ti piace?”-alza il volume di pochissimo, vuole che mi sforzi di capire il senso.

‘And you will never know, I will never show what I feel, what I need from you, no’.

“E’ carina!”-le canzoni che mi fa ascoltare sono sempre molto mirate e con un senso. Sta cercando di dirmi qualcosa, con questa? AHAHA, spero di n... Ma sì, io spero. Che sia sì o che sia no non m’importa.
“Allora, dove la porto, signorina?”-siamo fermi ad un semaforo. La guardo.
“Cavolo che begli occhi che hai! Sono... Grigi?”-si avvicina pericolosamente al mio viso. Scatta il verde ed accelero.
“Sì, sono grigi... Ti piacciono, quindi.”
“Fossero l’unica cosa che mi piace!”
“EH!?”-quasi freno di botto-“Non ho capito, che hai detto?”
“Ahah, ehm... Non sono l’unica cosa che mi piace di te, sei un ragazzo praticamente perfetto!”

Ecco, bingo. ‘Farla innamorare: ci stai riuscendo bene.’ Bravissimo Law, bravissimo!


“Oh, ma davvero, cara Asselia?”-distolgo gli occhi dalla strada un secondo per incontrare il suo sguardo.-“Dimmi, dove vuoi che ti porti?”
Solo allora noto che è seduta come su delle uova. Sta scomoda, in tensione. Si sta ritraendo.
Accosto l’auto e la spengo. Sposta lo stesso ciuffo di capelli di prima, stavolta lo porta dietro l’orecchio e mi guarda.
“Perché ci siamo fermati? Qualcosa non va?”
Decido di passare all’attacco. Che me ne frega di Nami o di quello che penserà suo fratello.
Mi avvicino a lei, piano. I miei occhi continuano ad incontrare i suoi, sono praticamente nella sua parte di sedile e lei è quasi rannicchiata contro la portiera. È come se la stessi sovrastando.
“Dovresti dirmi tu quello che non va, Asselia cara.”-mi sta fissando il pizzetto.
Non è che ho qualcosa che non va nel mio fantastico pizzetto!? Ehi, stiamo calmi! Stiamo calmi!
“N...No...”-riesce a dirmi.
“Sicura?”-adesso sta passando in rassegna tutto il mio corpo, si vede. Sta guardando le mie gambe sottili, sta risalendo di nuovo verso i miei tatuaggi, il mio viso. Tutto.
“Sì, sono sicura.”-dice, girando la testa altrove.
E’ il momento, mi avvicino al suo orecchio.
“E se ti baciassi adesso?”



 

Sono finalmente arrivato con la mia moto all’agenzia immobiliare di quel maledettissimo testarossa, sono praticamente in trepidazione e non so che diavolo dire a Sanji. Per fortuna è in ritardo.
“Non sono in ritardo, stavo facendo il giro dell’isolato dato che tu non ti sbrigavi ad arrivare.”-mi compare alle spalle con una sigaretta accesa.
Sobbalzo. Ma è impazzito a farmi spaventare così!?
“Oh, ciao! Scusami, c’era un po’ di traffico e...”
“Sì, ok Zoro. Senti, cosa volevi dirmi con tanta urgenza? Facciamola finita una volta per tutte e basta. Eh, che dici?”-tira una boccata ed alza gli occhi al cielo. È il mio momento.
AHAHAH, il mio momento! Non so che cazzo dirgli, porca puttana! Sono un genio del male, oh.
Mi faccio coraggio e comincio il mio ‘discorso’.
“Sì, ecco, Sanji... Dovrei dirti la verità. Ciò che sento di provare per te è come se andasse oltre la semplice amicizia, con te ci sto bene- questo mi sembra ovvio- però vorrei capire cosa in realtà tu provi.”
Vedo la sigaretta incenerirsi completamente e precipitare al suolo, BOOM. Ancora fumante, abbandonata anche lei al suo destino (un po’ come me).
“Io... Io qualcosa per te la provo, lo sai. Avrei potuto baciarti ancora questa mattina, non una, ma centocinquantotto altre volte. Provo qualcosa per te e questo è innegabile.”
Bah. E quindi!? Ha messo di nuovo tutto nelle mie mani!? Ma che palle, oh!
“Capisco. E quindi cosa vorresti fare? Provarci?”-lo dico. ‘Provarci’. Ma sì, Zoro, provaci! È come se stessi parlando di giocare una schedina, è la stessa cosa! Provaci!

Sto impazzendo.

Quelle gambe lunghe si muovono verso di me, il passo è incerto ma c’è. Si piazza davanti a me.
OCCRISTOCHECAZZOHOCOMBINATO!
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia, non posso fare altro che accompagnarlo. Dischiudo le labbra e sento che se ne  sta lentamente impossessando. Dopo minuti interminabili si stacca.
“Possiamo provarci.”-e ricomincia a baciarmi, senza lasciarmi il tempo di replicare. Posso solo ricambiare. Con una mano scende lungo il mio petto e mi accarezza.- “Sai, pensavo che non mi avessi mai accettato per quello che sono”-mi dice, guardandomi negli occhi.-“e invece, eccoti qua.”
Gli sorrido.-“Forse quello che mi lega a te è molto più importante di qualsiasi altra sveltina o storia d’amore che potessi mai avere.”

Proprio in quel momento dall’agenzia immobiliare spuntano fuori il proprietario con un tizio coi capelli lunghi quasi fino al culo che ci guardano divertiti.
“Non davanti alla mia agenzia, stronzi!”-ci urla contro Kidd.
“Imbecille, sono io. Quello del monolocale fatiscente!”-gli urlo.
“Ma che cazzo...!? Ah, Zoro! È sempre un piacere vederti! Va bene, ma comunque non fare queste porcate davanti alla mia agenzia!”-strattona il tipo biondo che d’ora in poi chiamerò Raperonzolo e se lo porta dietro verso la sua moto da urlo.-“Killer, cazzo, muoviti! Dobbiamo andare a bere e dobbiamo aspettare Asselia! Ciao Zoro, divertiti! AHAHAAH”
“Fottiti, rosso!”-gli dico io e ritorno a baciare Sanji che, intanto, se la stava ridendo di brutto.
 
 

 
 
 
 
 
 

 

Angolo autrice c:
La scuola non mi da tregua. Il capitolo era pronto da un pezzo ma, finalmente, ho trovato il tempo ed il modo di aggiornare. Come sempre vi ringrazio, siete le migliori!
Se avete consigli o lamentele, recensite! :)
Alla prossima, Ale c:
  
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