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Autore: I_Cant_be_no_superman    22/10/2013    1 recensioni
"Quando diciamo cose tipo "Le persone non cambiano", facciamo impazzire gli scienziati. Perché il cambiamento è letteralmente l'unica costante di tutta la scienza. "
Louis aveva sempre odiato i cambiamenti.
[Larry, what else?]
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Una Larry senza pretese che continiente più di me stessa di quanto io sia disposta ad ammettere.
VI lascio leggere e ringrazio già da adesso tutti quelli che lo faranno e che lasceranno un segno del loro passaggio.
Scusate i possibili errori ma non ce la faccio a leggerla un'altra volta (:


                                   
                                           

Pov Louis


 
Quando diciamo cose tipo "Le persone non cambiano", facciamo impazzire gli scienziati. Perché il cambiamento è letteralmente l'unica costante di tutta la scienza. L'energia, la materia, cambiano continuamente, si trasformano, si fondono, crescono, muoiono. È il fatto che le persone cerchino di non cambiare che è innaturale, il modo in cui ci aggrappiamo alle cose come erano invece di lasciarle essere ciò che sono, il modo in cui ci aggrappiamo ai vecchi ricordi invece di farcene dei nuovi, il modo in cui insistiamo nel credere, malgrado tutte le indicazioni scientifiche, che nella vita tutto sia per sempre.
 
 

Avevo sempre odiato i cambiamenti, tutto di loro mi spaventava.

Il cambiamento era imprevedibile, messo lì per ricordarti che niente è per sempre che tutto quello che fino al giorno prima era abitudine cambia del tutto.

Il cambiamento di segna, ti lascia addosso quel senso di perdita che non riesci a mandare via e che torna quando meno te lo aspetti.

Il cambiamento spesso è dolore. Cosi intenso e forte che quando ci sei dentro ti sembra totalmente impossibile uscire. Fa male anche respirare quando lo vivi.

Il cambiamento era tutto quello contro cui avevo sempre lottato.

Avevo lottato talmente tanto che a volte avevo dimenticato di vivere,lottato per qualcosa che non sarebbe mai potuto cambiare veramente.

Come puoi combattere qualcosa che non vedi neanche?

Avevo smesso di essere felice nel momento esatto in cui il mio migliore amico mi aveva detto di avere il cancro.

Da allora mi ero come sentito svuotato. Incapace di lottare più, ma poi vedevo come lui affrontava tutto quello e avevo trovato nuova forza.

E avevo ricominciato a lottare e senza neanche accorgermene per quanto io lottassi era cambiato tutto. Lui si era indebolito e io mi ero scoperto innamorato dell’unica persona che nella mia vita ero certo di perdere.

Poi lui mi aveva lasciato e tutto era cambiato ancora, l’unica costante era il dolore, sempre lì pronto a tornare quando meno me lo aspettavo.

Per questo odiavo cambiare e per quanto cercassi di tornare alla normalità, tutto era cambiato in peggio.

Io ero cambiato, mi ero chiuso in me stesso impedendomi di provare gli stessi sentimenti che avevo provato per lui. Cercando di non innamorami, di non portare persone che avrei perso nella mia vita.

Mi ero annullato smettendo di vivere, cambiando tutto quello che lui aveva sempre amato.

Avevo perso il mio mondo e non avevo lottato per costruirmene un altro.

Privo di sentimenti, emozioni o ogni sorta di calore avevo provato ad andare avanti, ma non bastava.

Tutti hanno bisogno di qualcuno, c’è chi fatica ad ammetterlo e chi invece ne è pienamente consapevole. Sta di fatto che anche io avevo bisogno di qualcuno.

Qualcuno che mi facesse battere forte il cuore e che mi riscaldasse. Ma non riscaldasse nel senso comune del termine, che lo facesse da dentro. Che entrasse cosi in profondità da farmi nuovamente sentire vivo.

Il punto era che non ero ancora riuscito a capirlo. Non mi ero reso conto che io, ne avevo un disperato bisogno.
E poi un giorno avevo deciso di cambiare.

Io che lo odiavo, avevo capito che non potevo andare avanti in quel modo, che cambiare era l’unico modo che avevo per andare avanti. Per rendere lui fiero di me.

E lo avevo fatto, ci avevo provato sul serio ad essere felice.

Ero cambiato tornando ad essere tutto quello che ero sempre stato.

Quello che ride nonostante dentro sia pezzi, quello che prova a essere migliore di quello che è in realtà. Quello che fa ridere gli altri ma che non riesce a far ridere, sul serio, se stesso.

E poi era successo ancora, mi ero chiuso di nuovo in me stesso lasciando perdere tutto il resto.

Il cambiamento non è permanente o non avrebbe senso. Le cose non durano per sempre.

Quello che non avevo capito veramente era che stava a noi decidere come quel cambiamento ci avrebbe reso.

Avevo sempre visto il cambiamento come qualcosa di negativo e insuperabile, ma la verità era che non lo avevo mai compreso davvero.

I cambiamenti non si capiscono, ci cambiano o ci distruggono, ma dopo di essi noi abbiamo la possibilità di scegliere come andranno le cose.

Se saremo abbastanza forti cambieranno in meglio, se si è deboli allora i cambiamenti ti sovrastano.

Ma ci sono anche quei cambiamenti belli.

Come quando esci e comincia a piovere e tu non hai portato l’ombrello ma poi d’improvviso smette facendo si che il solo illumini tutto.

Come quando un sorriso cambia la tua giornate e un abbraccio inaspettato arriva a scaldarti.

Quei cambiamenti che vale la pena vivere nonostante tutto, nonostante sia difficile, nonostante sembri andarti tutto contro.
Quei cambiamenti arrivano quando più ne hai bisogno e ti fanno essere di nuovo felice.

Felice davvero, felice anche se in una giornata di pioggia perdi il pullman e sei costretto a camminare a piedi fino a scuola. Felice anche se prendi un brutto voto.

Felice insomma. Felice senza che sia solo una maschera.

Il mio cambiamento era stato quel ragazzino con gli occhi verdi e i capelli ricci.

Non dare mai i passaggi in macchina agli sconosciuti Louis!

Se avessi dato ascolto a mia madre non lo avrei incontrato. Non avrei incontrato il cambiamento più bello di tutti.

Avevo combattuto la paura di dimenticare il mio primo amore e mi ero innamorato ancora una volta. Mi ero innamorato davvero, come si ci innamora nei film, con le piccole cose e le sorprese.

Avevo ricominciato a lottare, senza dimenticare di vivere sta volta, vivere sul serio. Lo facevo per lui, che mi aveva salvato in modi che neanche immaginava.

Lui era il mio cambiamento quello che non volevo mai smettere di vivere, quello che avrei lottato sempre per difendere.

E lo avevo fatto, lo avevo difeso quando l’intero mondo sembrava essere contro di lui, lo avevo difeso anche quando credeva di farcela da solo e lo avevo difeso quando me lo aveva chiesto.

Lui, lui aveva semplicemente continuato a salvarmi. Salvarmi ogni volta che diceva che mi amava, salvami quando il dolore tornava a richiedere il suo prezzo e mi aveva salvato da una vita senza di lui.

I suoi occhi, la sue labbra, il suo modo di comportarsi con me e i suoi sorrisi erano miei ed ero più che intenzionato a vivermeli fino infondo.

Fin quando lui era con me i cambiamenti, infondo, non mi facevano più cosi paura.
 

 
Il cambiamento è costante. Come viviamo il cambiamento, questo dipende da noi. Possiamo sentirlo come una morte o possiamo sentirlo come una seconda occasione di vita. Se apriamo le dita, se allentiamo la presa e lasciamo che ci trasporti, possiamo sentirlo come adrenalina pura, come se in ogni momento potessimo avere un'altra occasione di vita, come se in ogni momento potessimo nascere ancora una volta.
   
 
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