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Autore: Mirandolina    23/10/2013    5 recensioni
Una scoperta importante e una notte insonne attendono i nostri Caskett.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
- Questa storia fa parte della serie 'L'amore è nell'aria'
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  A me piace Andrew

 

 

 

Sala d’aspetto di una clinica newyorkese.

Un uomo seduto accanto alla moglie, ormai da mezzora, non faceva altro che torturare il povero bottone della giacca (di lei) per il nervosismo.

-Sei il ritratto dell’ansia..-

-Infatti penso che tra poco comincerà a mancarmi l’aria..-

-Ma facendo così stai innervosendo anche me e nelle mie condizioni non posso permettermelo!-

-Scusa, ora mi calmo.- e non accennava a fermarsi.

- è assurdo, Castle, contieniti!-

-Stai scherzando? COSì sono contenuto!-

 

- I signori Castle?- una giovane infermiera li chiamò dall’ingresso della stanza.

 

-Siamo noi!- rispose Kate rivolta alla donna.- Tu cerca di non mettermi in imbarazzo col dottore, ok?- lo avvertì, incamminandosi.

-Non vedo proprio come potrei..-

-Castle, alla visita precedente hai chiesto alla mia ginecologa dove fosse la sua laurea! E quando te l’ha indicata le hai chiesto se fosse autentica!- fece lei con fare esasperato.

-Ci sono tanti incompetenti al giorno d’oggi..- Rispose lui, riuscendo a sembrare quasi serio.

-Beh questo ecografista ci è stato altamente raccomandato da Lanie e di lei noi ci fidiamo, quindi basta con la paranoie.- Con un’occhiataccia fece capire al marito che il discorso poteva dirsi concluso.

E che aveva vinto lei.

Appena entrati, un uomo occhialuto sulla sessantina, con il camice, li accolse sorridendo affabile:

-Buon giorno Signora Castle, si accomodi. Lei deve essere il padre, il famoso Richard Castle, prego prenda posto anche lei. Dalla sua cartella vedo che la gravidanza procede bene ed essendo questo il controllo del secondo trimestre dovremo riuscire a conoscere il sesso del bambino. Sempre che siate interessati a saperlo..-

-Assolutamente si!- risposero in coro.

-In questo caso, signora, si stenda sul lettino.- preparò la sonda- Sentirà solo un fastidio dovuto al gel freddo..Ecco, ci siamo.- Non appena cominciò a muovere l’apparecchio sul ventre della detective, un suono ritmico riempì il teso silenzio dei due genitori.

Battiti del cuore.

-Questo è il battito di vostro figlio. La frequenza è perfetta. Ora diamo un’occhiata e vediamo se somiglia alla mamma o al papà- il medico strizzò l’occhio in direzione di Kate.

-Intende dire il sesso, Castle.-

-Oh..Certo. L’avevo capito.-

-Ebbene, sono felice di annunciarvi che avrete un maschietto! Ecco, qui potete vederlo chiaramente.- Disse il medico indicando loro la prova inconfutabile.

-Wow! Tutto suo padre.- esclamò impressionato Castle.

 

*******************

Quella notte al loft dei Castle tutti dormivano eccetto il padrone di casa. Non riusciva a prendere sonno e continuando a rigirarsi tra le coperte avrebbe finito per svegliare sua moglie, così si era rifugiato nel suo studio. Aveva bisogno di un posto tranquillo per pensare, riordinare le idee.

-Castle?-

-Kate! Pensavo dormissi! Stai bene? Il bambino..-

-Stiamo bene, mi sono solo alzata per andare in bagno e ho visto che non eri a letto..ho pensato che ti avrei trovato qui.-

Si avvicinò e si sedette sulle sue ginocchia dell’uomo, già pronto ad accoglierla.

Si era resa conto che da quando erano tornati dalla visita si era fatto pensieroso e taciturno. Aveva festeggiato con lei, Alexis e Martha la notizia che avrebbero avuto un maschio ma lei lo conosceva troppo bene e sapeva che qualcosa lo turbava e gli impediva di essere completamente felice.

-Ehi, qualcosa non va?-

-No, no va tutto bene.- poi fece un grande sospiro e proseguì- Solo che..-

-Parlane con me, Rick. Cosa succede?-

-è un maschio Kate.-

-Cosa..cosa intendi dire? Avresti preferito una femmina? È per questo che non riesci a dormire?-

-Si. No!- Si affrettò a correggere l’affermazione di prima.- Ascolta, tutto ciò che volevo era che nostro figlio fosse sano e fortunatamente lo è. Ma ho paura che non sarò un bravo padre per lui.-

-Anche io ho paura di non essere una brava madre, penso sia normale essere preoccupati. Ma tu sei già padre, per me invece è tutto nuovo. Dovrei essere io quella che passa le notti in bianco!-

-Ok, prima di tutto, tu sarai una madre straordinaria. Per quanto mi riguarda non è la stessa cosa e il fatto di aver cresciuto già una figlia non conta. Lo sai, io non ho avuto un padre. Non ho avuto un modello di padre a cui ispirarmi. Cavolo, non ho avuto nemmeno un modello d’adulto da seguire! E infatti la mia vita è sempre stata..ehm, sregolata?-  disse con uno sguardo divertito e pentito allo stesso tempo- Almeno prima di innamorarmi di te, tesoro.- Concluse con un sorriso sfacciatamente adulatore.

-Con Alexis è stato facile: è sempre stata molto matura per la sua età e questo mi ha permesso di essere io il bambino tra i due.. Ma quali sono i doveri di un padre rispetto al figlio? Dovrei insegnargli a giocare a baseball? Sai che sono negato!-

- Castle, entrambi sappiamo che il dovere principale di un genitore è quello di amare il proprio figlio e questo tu lo fai già da cinque mesi. Che importa se non hai alle spalle nessun rapporto padre/figlio da copiare? Ne creerai uno nuovo con lui -si mise una mano sul ventre- dopotutto, improvvisare è una delle cose che ti riesce meglio.-

Beckett prese il suo viso tra le mani e lo avvicinò al suo. Occhi negli occhi.

-Ascoltami attentamente, signor scrittore: se questo bambino crescerà imparando da te ad essere un uomo, allora come mamma non mi preoccupo assolutamente.-  e lo baciò.

-Per quanto riguarda il baseball -riprese poi lei con fare sicuro- non temere, gli insegnerò io a lanciare.-

-che ragazzo fortunato!- rispose Castle, già più sereno.

-Magari se fai il bravo potrei insegnarti uno dei miei colpi segreti..-

Si baciarono ancora e ancora. Adesso che ogni preoccupazione era svanita, potevano godersi davvero quel momento.

Ad un certo punto Beckett disse:

-Castle... a me piace Andrew.-

-Come, scusa?!-

-il nome, Castle, per il bambino..-

-Oh.. Andrew piace anche a me. Sempre come nome, s’intende..- aggiunse strappandole una risata. -Ti devo confessare che poco fa me ne era venuto in mente un altro..- Castle le prese una mano e la guardò dritto negli occhi, indeciso se parlare o meno: aveva paura di ferirla.

-“John”.. non ricorda un po’ il nome di tua madre?-

A lei invece le si illuminarono gli occhi e sorridendo commossa disse:

-Si, è vero-accarezzandosi l’addome, si rivolse al figlio- sarebbe stata felice di conoscerti- si schiarì la voce- allora John oppure Andrew?-

-Perché non entrambi? Potrebbe avere due nomi, come il suo papà!- ora anche lui aveva una mano sulla pancia della detective, decisamente emozionato.

-John Andrew Castle. Suona bene!-

-Hai sentito, piccolo John? Ora fai a tutti gli effetti parte della famiglia! Ci siamo io, la mamma, Alexis, la nonna e poi gli amici del distretto: Lanie, Esposito, Ryan e sua moglie Jenny e poi..hai carta e penna là dentro?-

 

Fine

 

 

 

Note dell’autrice:

Ben trovate a tutte voi! ^___^

Seconda idea, seconda fanfiction. Penso che ci faranno attendere ancora un bel po’ per il matrimonio, figuriamoci per l’arrivo di un erede! Nel frattempo io inganno l’attesa così  >__< .

 La scelta del nome “John” è spiegata nella storia così come quella di dargli due nomi (Castle ne ha sempre avuti due, sia come Richard Alexander, sia come Richard Edgar). Andrew l’ho scelto semplicemente in onore di Marlowe xD.

Che dire, spero vi sia piaciuta.

A presto, Mirandolina ^^

P.s. I commenti sono sempre graditi :P

 

  
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