Io ero lì. Quel concerto... mi ha davvero cambiato la vita radicalmente.
Prima, ero solo un vuoto a perdere. Era come se il mondo aveva qualcosa contro di me. E' una sensazione strana. Passi da nullità al centro del mondo... ero abbandonata a me stessa, sola come un cane in cerca di quell'amore che tutti i cantanti cantano e tutti i libri descrivono.
Me lo sentivo, chi mai avrebbe deciso di sopportarmi a vita? Chi? Quale genio del male accetterebbe di seguirmi passo per passo?
Eppure, quel giorno... 23 marzo precisamente, la mia vita si trasforma e in un certo senso anche io.
Ma non voglio arrivare subito al dunque...

''Era una giornata di primavera, e quindi di solito le persone in primavera tendono a sbocciare... come i fiori. Ma io ero sempre la ragazza burbera, fuori dal mondo, intrappolata in un mondo tutto suo.
Stavo fantasticando su di lui(come sempre d'altronde) ma sapevo che era solo un'illusione e che non sarebbe mai accaduta una roba simile.
Io e la mia amica Francesca, eravamo a Bologna da quattro giorni. Disorientate, senza mappe o gps.
Nulla. Non avevamo una meta.
Ovvero, la meta c'era, ma era ancora presto.
Erano le 16.00, come scordarselo... Ci eravamo accovacciate nella nostra tenda, per cercare di riposare un'po prima del concerto.
Ma niente, eravamo cosi emozionate che l'emozione ci stava mangiando vive.
Non avevo mai provato una sensazione cosi... cosi forte. Era la prima volta. 

Stavo per appisolarmi, cercando di non pensare che dopo tutta quella dolorosa ma allo stesso tempo piacevole attesa avrei visto lui...
quando passa una macchina  la quale mi distraee.
Era un'Audi A4, limpida, bianca. 
Noto che dentro di essa c'erano l'autista, e due ragazzi dietro.
Non faccio causo all'abbligiamento dell'autista, e mi soffermo su quei due ragazzi.
Avevano un volto familiare, anche se coperto ma di poco.
Mi alzo e vado a vedere.
La macchina si ferma e il mio cuore batte a mille.