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Autore: Gokussola4ever    13/04/2008    7 recensioni
Salve a tutti, eccomi tornata con una ficcy a capitoli dedicata con affetto a Videl 6.
E se l’amore di Gohan e Videl fosse nato in un villaggio turistico nella città del Sud??
Spero che vi piaccia. Un bacio azzccus azzccus
Scusate per come si vedeva prima, ora ho rimediato
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, eccomi tornata con una ficcy a capitoli dedicata con affetto a Videl 6

Salve a tutti, eccomi tornata con una ficcy a capitoli dedicata con affetto a Videl 6.

E se l’amore di Gohan e Videl fosse nato in un villaggio turistico nella città del Sud??

Spero che vi piaccia. Un bacio azzccus azzccus

Amore tra le onde del mare

Era lunedì mattina, precisamente erano le 9:00 e Gohan ancora dormiva indisturbato, o meglio disturbato dalle urla della madre riferite al fratello minore Goten che imperterrito continuava a mangiare i biscotti che la madre aveva appena sfornato nonostante le numerose ramanzine.

- Insomma Goten, smettila di fare lo scostumato, ti ho già ripetuto mille volte che dobbiamo aspettare Gohan per fare colazione.

- Ma mamma…

- Niente ma. Questi biscotti li ho fatti soprattutto per lui. Dopotutto se li merita, ha superato l’anno scolastico con ottimi voti e in più ha anche ricevuto la borsa di studio…ah come sono fiera del mio Gohan…

Chicchi parlava con occhi alquanto sognanti e questo fece arrabbiare ancora di più il piccolo sayan, era pur sempre un bambino di sette anni geloso del fatto che “la sua mamma preferita” come amava definirla lui, ponesse al fratello maggiore più attenzioni, anche se solo per un preciso istante.

Goten si arrese alle ultime parole della madre e, a capo chino e con aria da cucciolo bastonato, volse lo sguardo verso le scale da dove scendeva, ancora assonnato, il giovane Gohan che saluto con una scompigliata di capelli e con un bacio sulla guancia rispettivamente il fratello e la madre, seguito da un flebile “Buongiorno” riferito ad entrambi.

Si sedette a capotavola, posto che fece suo dopo la morte del padre, ma non perché voleva sostituirlo, ma perché era stata la madre a chiederglielo in quanto soffriva tanto anche solo nel vedere quel posto vuoto.

Guardò i biscotti ancora fumanti serviti in un vassoio che giaceva sul tavolo e, senza pensarci due volte, ne prese uno e lo portò alla bocca dopo aver fatto l’ennesimo sbadiglio.

- Allora Gohan? Come va il primo giorno di vacanza? Asserì la donna per attaccar discorso con il figlio maggiore che non faceva altro che sbadigliare.

- Bhè… mi sono appena svegliato mamma!! E poi ho sentito che prima tu e Goten parlavate della mia borsa di studio.- Parlò Gohan che aveva finalmente deciso di fare della sua borsa di studio ciò che voleva.

- Sì, dimmi tesoro

- Ecco, avevo pensato che magari con quei soldi potrei andare a farmi una bella vacanza, non credi??

La donna non sapeva cosa rispondere. Che il figlio stesse per diventare un irresponsabile? Ma no, cosa andava a pensare, in fondo Gohan aveva ragione, dopo tanti anni di studio si meritava una bella vacanza e a malincuore decise che avrebbe accettato la proposta del figlio.

-Bhè, credo potrebbe essere una bella idea, e… - Chicchi aveva un po’ paura a fare quella domanda

- D-dove vorresti andare??

Il ragazzo non esitò a rispondere e alla donna parve che avesse già programmato tutto a sua insaputa.

- Avevo pensato di andare in villaggio turistico che si trova nella città del Sud-

- Va bene, se così hai deciso…e quando dovresti partire e per quanto tempo?

- Io avevo pensato a Lunedì prossimo, così in questa settimana potrò pensare ai preparativi e penso per due settimane.

La donna accettò le “condizioni” di Gohan e Goten, divorando quei biscotti che poteva finalmente mangiare, annuiva nonostante non avesse capito la situazione, ma convinto del fatto che la camera di suo fratello sarebbe stata libera per due settimane.

“Meglio approfittarne” pensò il piccolo sayan

Lo stesso giorno, alla stessa ora, ma in una casa diversa, la situazione era alquanto differente.

Mr Satan, il campione del mondo, stava facendo un abbondante colazione con cappuccino, cornetto, fette biscottate con una moltitudine di varietà di marmellata e una spremuta di agrumi, che andavano dall’arancia al pompelmo e agli introvabili frutti esotici che solo una famiglia ricca come la loro poteva permettersi.

Il campione di arti marziali stava leggendo il giornale seduto comodamente su una poltrona in pelle, quando scese la sua unica figlia o meglio dire “la sua bambina”, Videl che schioccò un bacio inaspettato sulla guancia del padre.

Satan era un po’ insospettito dal gesto alquanto raro della figlia, infatti:

- Ciao papà, come sei bello stamattina!!- Cominciò la giovane ragazza mostrando il sorriso più grande del suo repertorio.

“Qui gatta ci cova” pensò Satan, ma non disse nulla e aspettò che la figlia continuasse la sua “recita”.

- Ti trovo davvero in forma sai? Come vanno gli allenamenti?- Mr Satan non ne poté più e rispose a quegli “elogi”

- Tutto bene tesoro grazie, ma dimmi: cosa ti serve??

- Oh papà insomma, non posso farti dei complimenti che subito pensi che lo faccia perché voglio qualcosa da te…

Mr Satan alzò le sopracciglia e questo fece accorgere la figlia che era stata, ancora una volta, scoperta.

- E va bene, va bene hai ragione, ti devo chiedere una cosa

- Dimmi, ti ascolto…

- Bhè ecco, avevo pensato che magari quest’estate potessi andare a farmi una vacanza da sola, magari per due settimane, magari in un villaggio della città del Sud, cosa ne pensi??- La ragazza fece uno sguardo tra il supplichevole, quello dolce e quello di una ragazza determinata qual’era che, con o senza l’approvazione del padre, sarebbe partita per quella vacanza.

Il campione del mondo conosceva bene sua figlia e , purtroppo, conosceva bene anche quello sguardo e sapeva che, se la figlia aveva quell’espressione dipinta sul volto, era meglio non contraddirla.

- E va bene…- Asserì Mr Satan in un lungo e profondo respiro.

La ragazza sprigionò un radioso sorriso, contenta del fatto che la sua tecnica infallibile, ancora una volta non l’aveva delusa.

- Oh grazie papi, ti voglio tanto tanto bene. Vado a preparare le valigie, la nave parte lunedì.

L’uomo sospirò ancora una volta, sua figlia non sarebbe cambiata mai.

  
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