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Autore: mikeychan    24/10/2013    3 recensioni
Pre-sequel di Soft Blue. Don e Raph lavorano insieme... ma non passano di certo inosservati da qualcuno. DxR
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Donatello Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Incest
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Raphael era piuttosto torvo. La sua moto aveva una bell'ammaccatura proprio sulla carrozzeria. Nel garage, la tartaruga non poteva fare a meno di sentirsi incazzato peggio di una bestia. La colpa era tutta di un ubriaco teppista che aveva stupidamente pensato di rubare la moto, per fuggire con un bottino proveniente da una gioielleria della 40esima. Beccandosi otto pugni, due calci e una testata, l'umano aveva spintonato volontariamente la moto contro il marciapiede, scappando via.
E ora, eccola qui. La Bellezza (il nome della moto) sembrava un animale ferito, bisognoso di cure.
-Cazzo!- ringhiò il focoso, passando per l'ennesima volta la mano sull'ammaccatura: -Cazzo alla seconda!-.
In quell'istante, l'ascensore ovoidale apparì dal sottosuolo, con uno sbuffo di pistoni idraulici. Raph non si girò neppure, perché tanto osservò la figura che usciva dalle doppie porte della cabina tramite lo specchietto retrovisore della moto.
Donnie camminava allegramente, con un paio di occhiali da saldatore sulla fronte, un paio di guanti più nerastri che beige e una cintura piena zeppa di cacciaviti e altri materiali fai-da-te. Non appena vide Raph, mutò il sorriso in una piccola espressione curiosa.
-Che succede? Hai litigato con Leo?-.
-Peggio. Molto peggio!- rispose Raph, con un tono decisamente troppo alto.
Donnie si grattò la tempia già unta del grasso di un lubrificante per le cerniere delle porte e preferì avvicinarsi. Non appena vide il danno sulla moto, capì.
-Ah, certo- mormorò, visionando il veicolo: -Nulla di irriparabile. In un'oretta dovrebbe essere a posto-.
Lo sguardo di Raph s'illuminò: -Sul serio? Non mi prendi in giro?-.
-Sono o non sono un meccanico? Mi offendi così!-.
Donatello lanciò un piccolo sbuffo infastidito, afferrando il manubrio della moto, per spostarla verso un disordinato banco da lavoro. Notando l'aria leggermente appesantita dalla rabbia, Raph sospirò. 
-Mi... dispiace... Non volevo offenderti-.
Donnie annuì, ma piegò la testa, mentre era di spalle. Strinse i pugni, facendo impressione all'altro, che si avvicinò.
-Don, non ho detto chissà che! Non metterti a piangere, dai!- mitragliò Raphael.
Nessuna risposta: Raphael cercò di trovare lo sguardo di suo fratello, il quale emise un piccolo gemito, prima di lasciar tremare le spalle. Accigliato Raphael pensò ad altre parole per scusarsi, ma Donnie scoppiò a ridere così sonoramente che lo sguardo dell'altro divenne un paio di puntini storditi, stile manga.
La voce melodiosa del genio che si teneva la pancia strappò un piccolo sorrisino anche al focoso.
-Dovresti vedere la tua faccia!- esclamò Donnie, fra una risata e l'altra: -Ah, Raph! Sei nato tenerone e morirai tenerone!-.
Raph arrossì: -E io che ci avevo pure credulo! Fanculo, Don! Lo sai? Quando fai così mi verrebbe voglia di... di...-.
Donnie sorrise sadicamente, scoprendo i denti bianchi. I suoi occhi si socchiusero, mentre si avvicinò lentamente al focoso, le cui parole cominciarono a spezzettarsi. Un intenso calore si sviluppò sulle guance di Raphael, il cui collo si tirò lentamente all'indietro.
Donatello, ridacchiando, si sfilò i guanti, tenendo lo sguardo lussurioso sul fratello. 
-Voglia di che cosa?- chiese, con voce sensuale: -Sto aspettando-.
Raphael deglutì, sentendo la bocca improvvisamente secca. Indietreggiò appena, ritrovando il guscio schiacciato contro uno dei pilastri portanti del garage.
Donatello, si tolse gli occhiali da saldatore, gettandoli sul banco da lavoro, poi passò alla cintura. Ora aveva solo la maschera, i polsini, le gomitiere e le ginocchiere, addosso. Raphael non poteva fare a meno di far correre lo sguardo sui pettorali superiori, centrali e inferiori di suo fratello. 
"Che gambe..." pensò Raph: "Guarda che fisico...".
Nemmeno come se avesse letto quei pensieri, Donatello si avvicinò ancor di più a Raph, iniziando a disegnare immaginariamente sul pettorale sinistro, con l'indice. Il cuore del focoso batté all'impazzata, mentre si lasciò trasportare dall'impeto della spirale quasi perversa del genio.
Donatello mise la lingua all'infuori della labbra, solo per bagnare le sue labbra. Raphael serrò un po' le cosce, sapendo che una forte eccitazione cominciava a palpare nel suo super-dotato membro. Il viola si sfilò i polsini, poi le gomitiere e infine le ginocchiere. 
Ora era nudo... e sexy.
-Don- mormorò Raphael, sciogliendosi istintivamente la cintura, per poi privarsi di tutto l'abbigliamento ninja, Sai compresi: -Don...-.
Il genio sorrise ampiamente, prima di guardare la moto con finta preoccupazione.
-Non me ne frega un cazzo della moto- rispose Raph, con voce morbida.
Sorridendo, Donatello si avventò sull'altro, prendendogli il viso nelle mani e baciandolo con una forza inaudita. Un po' spiazzato, il focoso chiuse gli occhi e ricambiò ugualmente il bacio. Il genio aveva la bocca aromata dal caffé e la lingua era calda. Infilando la gamba sotto lo spacco intimo di Don, Raph avvolse ermeticamente le braccia intorno al guscio dell'altro, solo per incitarlo a proseguire il bacio.
Così caldo, dolce e bello, le lingue si accarezzavano a vicenda, producendo la saliva che le avvolgeva.
Un piccolo gemito sfuggì dalla gola di Raph, il quale spezzò il bacio quando Don si ritrasse, con un'espressione pensierosa.
-Che c'è?- chiese Raph, inghiottendo la stessa aria privata dai polmoni.
-Non mi basta- rispose l'altro, guardando il basso ventre del fratello: -Io voglio di più-.
-Vuoi questo? Guadagnatelo, allora!- ghignò Raphael, massaggiandosi appositamente lo spacco intimo gonfio d'eccitazione.
Donatello si leccò ancora le labbra, ridendo cupamente: senza molto preavviso, afferrò i polsi di Raphael, gettandolo pesantemente in terra, accanto al Battle Shell. Un po' dolorante per il colpo, il focoso si ritrovò il fratello seduto sul suo ventre, mentre la sua coda strusciava sull'inguine.
-Le sfide mi eccitano!- mormorò Don, attaccando la bocca di Raph con violenza.
Il focoso in estasi ricambiò ancora, mentre lasciò cadere il membro che fu presto agguantato da Don. Quest'ultimo si girò di guscio, spostando la coda dell'altro, solo per avere una corretta visuale del buco anale.
-Sembri stretto, laggiù- mormorò, iniziando a inghiottire il membro enorme del compagno.
Raph gemette, mentre il suo corpo si ricoprì di sudore: -E allora? Sono ancora vergine, dopotutto!-.
-Non per molto! E neppure io!-.
Donatello leccò il seme del suo compagno, lanciando un grosso "chuur" (gemito). Successivamente, fece scivolare il suo dito fra le chiappe di Raph, il quale si mordicchiò le labbra per non gridare al dolore della sua carne interna strapazzata.
-Vedrai, sarà divertente!- intimò Don, lasciando che il suo membro raggiungessa quella calda, oscura apertura posteriore.
-Cazzo, bello un corno! Fa un male...- brontolò Raphael, cambiando tono, quando le spinte lo fecero completamente rilassare: -Hai sempre ragione!-.
Donatello era in puro estasi, ma preferì che anche il suo compagno avesse una simile opportunità in questo gioco. Così, rimosso il membro dalle chiappe, Donatello lasciò che il seme gocciolasse in terra, con quella tonalità perla.
-Perchè ti sei fermato?- ansimò Raphael, osservando le guance rosse del suo compagno.
Don si avvicinò, gattonando e si chinò per dare un succhiotto alla gola di Raph e mordergli la coda della maschera.
-Un bel gioco si fa in due... tocca a te, dai-.
Raphae ghignò, alzandosi dalla posizione supina. Donatello si distese con il guscio, mentre il fratello appoggiò la testa fra le sue gambe, pronto per la sua "cenetta" speciale. Il genio, nel puro piacere sentì un piccolo rumore alla porta dell'ascensore. Inclinando il capo, fissò il punto con curiosità.
Raphie cambiò posizione, pompando il suo membro nel fratello.
-Non ti diverti?- chiese Raph, baciando la gola dell'altro.
-Avevo... solo sentito qualcosa...- ansimò l'altro, gemendo: -Ma devo essermi sbagliato...-.
Raphael sorrise, accoccolandosi sul petto di Don, per continuare a baciarlo appassionatamente.

Loro continuarono... ma... erano davvero sicuri che non c'era nessuno nell'ascensore?

"Questo sì che è stato interessante!" pensò la mente stupita di un certo leader con le stampelle: "Potrei sperimentarlo su Michelangelo".
Leonardo zoppicò per dirigersi al divano, sapendo che di lì a poco, Michelangelo gli avrebbe preparato sicuramente uno spuntino...

The End
  
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