Anime & Manga > Naruto
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Autore: Steffa    13/04/2008    4 recensioni
Piove a dirotto, ma quando la tormenta è nel proprio cuore, a chi può importare di tutte quelle gocce?
Una What if...? E se Naruto fosse morto durante la sua missione più importante?
Pochi capitoli per descrivere che cosa succederebbe alle persone più care e a lui stesso.
Contiene le risposte alle recensioni di "Una seconda possibilità".
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve ai lettori!
Ammetto che quando ho iniziato questa fic, avevo in mente tutt'altro, poi presa dalla biro, mi sono lasciata guidare ed è uscito questo...
Spero che sia di vostro gradimento.
Ho intenzione di descrivere gli stati d'animo di alcuni degli amici di Naruto, per ora in programma ho già Sakura, Sasuke, Hinata e Gaara.
Sarei felice di soddisfare le vostre richieste su altri personaggi, sperando di fare un buon lavoro.
Passando alle recensioni...

Una seconda possibilità

ryanforever - Ti ringrazio per la fedeltà e per la recensione!! Sono felice che ti sia piaciuta anche questa one-shot!! Grazie ancora!!

Temari - Ciao!! Grazie per la recensione, sono felice che ti siano piaciute le due one-shot!! Ti ringrazio di cuore anche per averle messe entrambi tra le tue preferite!!

Ed ora, buona lettura!!




Un patto ed un nome inciso



La pioggia batteva incurante ed insistente sulla terra già bagnata, tra le fronde degli alberi, sui tetti delle case e sulla figura inginocchiata di una ragazza.
Non sembrava badare alla tempesta che infuriava tutto intorno a lei, perchè una tormenta ben diversa stava infierendo nel suo animo.
Era sola, le ginocchia nella fanghiglia che si era andata a formare tra i fili d'erba, il capo chino, le spalle scosse dai singulti.
Davanti a lei vi era solo una grande lastra di pietra, incisa di decine di nomi.
Dalla punta del naso lentamente si staccavano, come a voler imprimere un ritmo a sé stante alla tempesta, gocce di pioggia miste a lacrime di dolore.
Le mani artigliavano il terreno molliccio, cercando sostegno ed appigli dove non ve n'erano.
Singhiozzi strazianti le sfuggivano dalle labbra quando cercava di riprendere fiato, il respiro corto le faceva alzare ed abbassare il petto velocemente al di fuori di ogni controllo.
Con lentezza estrema si sforzò di alzare lo sguardo annebbiato, seguendo la lista dei nomi davanti a lei, cercando l'ultimo inciso, quello che non avrebbe mai voluto leggere.
Ed eccolo li; nel momento in cui seguiva gli ideogrammi del suo nome un lampo squarciò il cielo, ma la conseguenza attesa non arrivò.
Un silenzio surreale in mezzo al ticchettare della pioggia.
Ricordò quando lo aveva sentito dire che sarebbe voluto diventare un eroe, di voler vedere il suo nome su quella lastra; ricordò quando capì che quella era una lapide con i nomi degli eroi caduti in missione.
" Baka!"
Lo urlò con tutta se stessa.
Ora il suo nome era li, come aveva desiderato.
Ma che senso aveva?
Non avrebbe potuto leggerlo con sguardo orgoglioso, non avrebbe mai potuto vantarsene con il suo solito fare da bullo.
Lei però c'era e lo stava leggendo.
E sentì dalle sue spalle arrivare colui il quale, magari involontariamente, era stato lo causa per cui si era lanciato in quella missione suicida.
" Cosa ci fai qui?"
Una voce fredda, che quasi non le parve fuoriuscire dalle proprie labbra.
Aveva per tanto tempo desiderato vederlo, ma in quel momento l'unico desiderio che provava era quello di colpirlo con tutte le sue forze.
Una mano le si posò lieve sulla spalla, un tocco che avrebbe voluto evitare, ma rimase immobile con lo sguardo fisso sulla lastra.
" Volevo vederlo da me."
Certo, nessuno ci aveva creduto, quando la notizia era trapelata; sembrava assolutamente impossibile, irreale.
Proprio lui, che sempre aveva lottato, che sempre aveva sostenuto ed incoraggiato i compagni, lui che non si era mai arreso, che aveva sempre cercato il suo migliore amico con qualsiasi mezzo.
La sua vita era stata piena di sfide: contro i demoni della solitudine e del dolore, contro gli sguardi di ghiaccio che da sempre lo avevano seguito.
Lottava con entusiasmo, con tutto se stesso.
Aveva lottato fino alla fine, proteggendo anche lei.
E poi se n'era andato.
Ricordava il suo sguardo vuoto, il sangue che piano defluiva dalle ferite, il suo ultimo sorriso d'incoraggiamento; anche in quel momento aveva cercato di sostenerla e consolarla.
Ma ricordava anche con orgoglio il corpo dell'avversario, immobile, senza vita.
Aveva dato tutto quello che aveva per sconfiggere il fratello del suo migliore amico, la persona alla quale teneva di più.
Lo aveva fatto per se stesso, per lei, per Sasuke, lo aveva fatto per tutti al villaggio.
" Baka..."
Un mormorio dal suo fianco; non alzò neppure lo sguardo, non ne aveva la forza.
Avrebbe voluto possedere il potere per riportarlo indietro.
Con la mente in disordine per la sofferenza pensò che probabilmente in qualche rotolo proibito l'avrebbe trovato.
Un unico nome le uscì dalle labbra in un urlo disperato, pieno d'impotenza e di rabbia.
" Naruto!!!"

  
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