24/10/2013
1 recensioniAttenzione: con questo mio scritto, pubblicato senza alcun scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere delle persone presenti, né di offenderle in alcun modo.
Ci tengo inoltre a precisare che i loro comportamenti non sono assolutamente da prendere come esempio.
Prologo
Lasciare il luogo dove hai vissuto per diciotto lunghi anni è sempre difficile, difficile per tutti eccetto me.Io quando l'ho saputo, circa cinque giorni fa, ero quasi sollevata.
Lì, in quel posto pieno di ricordi orribili, non vedevo l'ora di scappare. Vi ero nata ma sentivo come se mi trovassi nel posto sbagliato al momento sbagliato come se appartenessi altrove.
Ogni tanto nella vita però arrivano delle buone notizie, un trasferimento in cui non ci speravo più.
Volevo evadere da quel posto, nello stesso modo in cui vorrebbe evadere un carcerato dalla sua cella.
Non lasciavo nulla che mi potesse mancare, non avevo amici di cui potevo far a meno ma solo semplici conoscenti che oltrettutto con i quali non avevo molta confidenza, non avevo più neanche un padre. Non che fosse morto ma per me era come se lo fosse.
Lo odiavo, odiavo le sue azioni del passato, odiavo come trattava mia madre, odiavo il fatto che non fosse presente, odiavo tante cose di lui. Potevo anche fare una lunga lista perchè quello che non mi stava bene di lui era abbastanza da completarla.
Ora poteva vivere la sua vita senza di noi che tanto rimpiangeva, con una donna poco di buono che amava più i soldi che tutto il resto e magari presto per loro sarebbero arrivati dei bambini, bambini che non avrei mai potuto reputare miei fratelli perchè io non mi consideravo più figlia di quell'uomo da adesso in poi. Lui, Gerard Lewis Bennet, per me non era che solo un nome di un uomo che si stava costruendo una vita ma che non aveva nulla a che fare nè con me e nè con mia madre.
Quando stava con lei non era mai a casa, tornava ubriaco e perdeva la ragione arrivando quasi ad alzarle le mani ma non c'era mai riuscito, mia madre gli era sempre sfuggita chiudendosi a chiave con me nella mia cameretta e aspettando che la sbornia smettese di fargli effetto.
Con me lui non era mai riuscito a prendersela perchè lei mi difendeva sempre, quella donna era il mio angelo custode.
Quella donna, Jane Loreen Patel, mi voleva tanto bene da fare anche l'impossibile per me.
Mi aveva cresciuta senza farmi mancare nulla, mi aveva fatto da padre quando quest'ultimo era troppo impegnato in qualche bar a bere qualche miscuglio alcolico e stare con qualche donna che non assomigliava minimamente a mia madre sia caratterialmente che fisicamente.
Quella donna che in diciotto anni di matrimonio ne aveva subite di tutti i colori, quella stessa donna che con me si stava trasferendo per cercare un po' di serenità nel suo paese d'origine: La Gran Bretagna.
Sembrerà incredibile ma quelle poche volte che ci sono stata, sentivo come se quel luogo fosse il posto a cui appartenevo veramente.
Lì mi sentivo libera di essere me stessa, di non essere isolata dai miei coetanei solo per degli stupidi pregiudizi e sempre lì avevo quella che consideravo Famiglia: i miei nonni, i miei zii e i miei cugini.
Londra era una città piovosa, nonostante io ci andassi ogni estate da quattro anni avevo sempre trovato meno giornate soleggiate che nuvolose.
Ma quel particolare mi piaceva e mi stava bene, era molto simile al mio umore.
Mi voltai verso mia madre e le sorrisi rassicurante. «Andrà tutto bene.» sussurai e lei ricambiò il sorriso.
«Dovrei essere io a rassicurare te...» ma tra le due, lei era quella meno pronta al cambiamento quindi era giusto che quelle parole fuoriuscissero dalla mia bocca. «Ma sì, hai ragione. Andrà tutto bene.» l'ultima frase la ripetè per un paio di volte e man mano che lo faceva, ne sembrava sempre più convinta.
Allacciai la mia cintura di sicurezza e mi poggiai verso la poltrona scomoda dell'aereo per rilassarmi, il pilota aveva appena annunciato che stavamo per decollare verso Londra.
Avevo aspettato per una vita intera questo momento, qualche ora per arrivare per me non era niente in confronto.
EH EH HEEEEEEEEEEY!
Salve gente!Sono ritornata, dopo poco tempo, di nuovo a scrivere :)
Avendo finito di scrivere l'altra long, ho deciso di iniziare questa che tenevo da un po' nel mio computer. Non ho molti capitoli sul computer ma qualcosa c'è e sarà molto diversa dall'altra, questa sarà più triste e seria.
La protagonista si chiama Mackenzie Bennet che vedo molto bene con il volto di Willa Holland, per chi seguiva The O.C. o Gossip Girl sa di chi sto parlando :)
Il protagonista questa volta sarà Niall ma ci saranno tutti e tutti avranno un ruolo importante per la storia, li vedremo pian piano e ognuno combinerà i suoi guai ahahah
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate ;)
Un bacione, alla prossima! <3