Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: littlelovegood    24/10/2013    1 recensioni
Hermione e Draco tornano da soli a Hogwarts dopo la Battaglia. Per uno strano caso del destino Hermione trova un Draco depresso e tenta di confortarlo.
«È un termine babbano, Draco. Si usa dire “Una spalla su cui piangere”».
[...]
«Io sono qui, Draco. Esattamente qui».

Premessa: ho inserito tra il genere “fluff”, ma lo è solo leggermente e solo verso la fine e ho anche ritenuto giusto mettere OOC, anche se nella versione originale non vien detto.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Link alla versione originale

Disclaimer: I personaggi citati non mi appartengono, sono proprietà di J.K. Rowling e di chiunque ne possieda i diritti, men che meno mi appartiene questa fiction, visto che l’ho solamente tradotta.

 

Empathy and a Shoulder
di littlelovegood
tradotta da RoseLesath
 

Piangere sul pavimento di un bagno abbandonato non era il modo in cui pensava avrebbe passato il suo ottavo anno a Hogwarts. Ma cos’altro avrebbe potuto fare? Suo padre era ad Azkaban, sua madre stava per morire e l’intera scuola lo evitava. Draco Malfoy non aveva alternative.

Mentre camminava verso la Sala Comune di Grifondoro, da sola e oltretutto dopo il coprifuoco, Hermione sentì uno strano rumore. Si guardò intorno preoccupandosi che Gazza la stesse cercando e ricordandosi poi che lei non aveva alcun coprifuoco. Aveva scoperto che salvare il mondo dava il privilegio di ritornare nella propria stanza se e quando lo si desiderava. Il suo primo pensiero fu che Mirtilla aveva avuto una brutta giornata, ma ascoltando meglio realizzò che il singhiozzo era senz’altro maschile. Facendosi coraggio Hermione aprì leggermente la porta del bagno delle ragazze per vedere chi era stato a farsi notare.

Non poteva mentire, dopo essere tornata a Hogwarts senza Harry e Ron si era spesso sentita sola e con un disperato bisogno di conforto. Aveva anche pianto molto nella solitudine della sua camera. Così, quando vide Malfoy rannicchiato contro la parete del bagno, sentì uno strano senso di empatia e comprensione, al posto di sentire un’odiosa gioia nel vedere la sua infelicità.

Hermione pensò che avrebbe dovuto lasciare la porta accostata e andarsene, tremò quando questa cigolò attirando l’attenzione di Draco.

«Mi dispiace, Granger, non pensavo che qualcuno avrebbe avuto bisogno di questo bagno. Me ne vado».

Hermione andò nel panico, stranamente non voleva lasciarlo andar via.

«No, Malfoy, non andartene! Vorrei solo sapere una cosa, stai bene?»

«Perché t’interessa?» la domanda non era acida o accusatoria, ma debole e stanca.

«Perché... perché so come ci si sente quando si è soli. So come ci si sente dopo aver perso parenti e amici. So come ci si sente a piangere da soli, quando si crede che nessuno ti possa sentire».

«Non voglio la tua pietà, Granger».

«Cosa ne pensi della mia empatia e della mia spalla?»

«La tua spalla?»

«È un termine babbano, Draco. Si usa dire “una spalla su cui piangere”».

Draco diede un colpo alla piastrella di fianco a sé e Hermione gattonò sul pavimento per sedersi.

«Vuoi raccontarmi cos’è successo?»

«Daranno il Bacio a mio padre– Draco guardò il suo orologio, –tra quattro ore. Mi hanno chiesto se volevo essere presente, per assistere alla sua morte. Mia madre sta per morire e nessuno al San Mungo vuole aiutarla. Non pensano che lei meriti cure. So che tutto quello che ha fatto mio padre era sbagliato, mi mancherà, ma so anche che lo merita. Però lei no, mia madre non ha mai avuto nulla a che fare con questo, lei morirà e sarà tutta colpa mia e di mio padre. Sto uccidendo mia madre, Hermione, come potrò vivere con me stesso?»

«Non è vero, non la stai uccidendo. Vivrai con qualcuno. Qualcuno che riuscirà a comprendere come ti senti, che riuscirà a perdonarti e che ti crederà quando dirai che non hai mai voluto fare quelle cose».

«Dove potrei anche solo supporre di trovare qualcuno del genere?»

«Io sono qui, Draco. Esattamente qui».

Draco spostò la sua pallida mano sopra quella di Hermione e la guardò negli occhi cercando una traccia di menzogna o derisione.

«Grazie, Hermione».

«Non c’è di che, Draco».

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: littlelovegood