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Autore: taliaweizmann    24/10/2013    3 recensioni
Mi manchi Annabeth.
Non credo di averlo mai fatto, ma ora sono qui, seduto sulla poltrona a forma di tridente di mio padre, nella mia stanza, al Campo Mezzo Sangue. Non so a chi dovrebbe essere indirizzata esattamente questa lettera, probabilmente a te, magari in questo momento sei sull'Olimpo accanto a tua madre, esattamente come mi dicesti prima di lasciarmi per sempre, magari così riuscirai a sentirmi.
Lo spero tanto.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi manchi Annabeth. 

Non credo di averlo mai fatto, ma ora sono qui, seduto sulla poltrona a forma di tridente di mio padre, nella mia stanza, al Campo Mezzo Sangue. Non so a chi dovrebbe essere indirizzata esattamente questa lettera, probabilmente a te, magari in questo momento sei sull'Olimpo accanto a tua madre, esattamente come mi dicesti prima di lasciarmi per sempre. Magari così riuscirai a sentirmi. Lo spero tanto. Da quando non sei più qui non riesco più a dominare l'acqua come prima, qualcosa di lei mi respinge, qualcosa nei miei poteri si sta spegnendo, più passa tempo più mi sento mancare, morire. Ogni mattina mi alzo dal letto con lo stomaco che mi preme terribilmente, un dolore atroce si diffonde nel mio corpo ogni qual volta penso a te, nemmeno l'ambrosia e l'acqua di fiume riescono a calmarlo, devo solo stendermi sulla riva del lago e aspettare, aspettare che questo dolore passi, questo dolore che mai passerà, aspettare di accettare qualcosa che rinnego a me stesso, aspettare qualcosa a cui non voglio credere, aspettare di rialzarmi, aspettare di andare avanti. Ti penso ogni momento Annabeth. Il Campo Mezzosangue senza di te non è più lo stesso, senza i tuoi occhioni grigi lucenti, profondi e pieni di intelligenza, come quelli di tua madre. I tuoi bellissimi capelli biondi, continuamente legati in quella sportiva quanto stupenda coda di cavallo. Più di qualsiasi altra cosa si sente la mancanza della tua voce, dei suoi sorrisi scaltri, dei tuoi discorsi sulla filosofia e l'architettura, degni di una figlia di Atena, si sente la mancanza del tuo sorriso sempre troppo timido per essere mostrato in pubblico, la tua dolcissima anima che hai sempre voluto tenere nascosta da tutto e da tutti, talvolta e sopratutto da me. Mi manca ritrovarmi faccia a faccia con te, spada contro spada, alleati o nemici siamo sempre e comunque rimasti una squadra. Quante volte eri sul punto di ripudiarmi dalla rabbia, dopotutto c'è sempre stata competizione fra i nostri genitori no? Tante volte la durezza con cui mi parlavi mi ha colpito, ma la ho sempre trovata affascinante, nessuno possiede il controllo e la razionalità che hai sempre avuto tu. In questi quattro anni sono finalmente riuscito a capire chi sono veramente, del perchè sono qui e perchè mi è stata affidata questa missione, e lo devo tutto a te, Annabeth. Ricordi il nostro primo incontro? Faccia a faccia, spada a spada dinanzi quella bandiera rossa, quella fu la prima volta che mi mostrasti quanto sei vulnerabile quanto astuta. I tuoi occhi mi rapirono da subito. Quanta competizione c'è stata fra noi, ricordi tutti i momenti? Prima di andartene mi hai chiesto di perdonarti per non essermi rimasta accanto, per non avermi mai mostrato la parte migliore di te. Non ti dovrò mai perdonare di nulla Annabeth, tu mi hai salvato, in tutti i modi in cui una persona possa essere salvata. Penso di essermi reso conto di tutto questo un'anno fa, quando al posto mio ti sacrificasti contro quei mostri, sudditi di Crono. Eri sul punto di lasciarmi anche in quell'occasione, fu la stessa sensazione di ora, il terrore mi stava assalendo, solo lì mi resi conto di tutto questo, stavi morendo per salvare me, non me lo sarei mai perdonato, e non mi perdonerò mai nemmeno questo. Come ho potuto lasciarti andare così? Come ho potuto essere così imprudente la lasciarti sola, completamente sola, ad affrontare tutto questo dolore? Perdonami Annabeth, perdonami per averti sottratto da quella che sarebbe stata per te una brillante vita, perdonami di averti sottratto dal Campo, dai tuoi amici, da tuo padre, dal tuo futuro, da me. Prima di portare la tua salma qui al Campo ho preso la tua collana, spero non ti dispiaccia. So quanto eri legata a quel ciondolo, dopotutto negli ultimi quattro c'era tutto quello che abbiamo vissuto insieme, tutti noi stessi. Da quando non sei più qui lo indosso in ogni momento, non lo levo mai, forse è solo un altro modo per illudermi che tu possa essere ancora qui, ma seppur in maniera insignificante, mi conforta. Ieri sono andato a rivedere la casa dei figli di Atena. La tua stanza ora sembra così vuota, ogni cosa ora è a suo posto, ogni cosa è maledettamente sbagliata, i tuoi appunti sono perfettamente catalogati, non lo sono mai stati, hai sempre preferito tenerli sparsi per tutta la stanza come tutti gli altri tuoi strumenti e progetti. Al Campo le ninfe hanno messo centinaia di fiori e addobbi funebri. Vorrei piangere Annabeth, non hai idea di quanto vorrei lasciarmi andare, urlare, gettare fuori questa rabbia, questo dolore che non mi lascerà mai più, ma non posso, non posso farlo. Grover è distrutto, ma cerca comunque di starmi vicino, lui non ha resisto quando abbiamo bruciato la coperta sacra in onore ad Atena, i singhiozzi lo hanno sopraffatto. Perfino Clarisse stava piangendo, troppo orgogliosa per farlo vedere ma stava piangendo. Chirone sono settimane che non si fa più vedere, il signor D non proferisce parola. Talia e le Cacciatrici sono qui da qualche tempo, ancora non hanno decise se restare oppure no. Tutti sentono la tua mancanza Annabeth, io più di tutti. Vorrei riuscire a ritrovare i miei poteri, le mie forze, vorrei poterti onorare ancora una volta. Ora di fronte la tua casata c'è una piccola stele, è in tuo onore Annabeth, tutti devono sapere che persona eri, che cosa hai fatto in questa tua breve ma gloriosa vita. Quell'ultimo bacio strappato sarà per sempre mio, mi hai lasciato per sempre con la consapevolezza che per me e te ci sarebbe stato un possibile futuro insieme, mi devasta tanto quanto mi dà consolazione in un certo senso. Perdonami per tutto il dolore che ti ho recato, per non essere stato abbastanza coraggioso da affrontarti, da rubarti il cuore e farlo mio come avrei dovuto fare. Penso che tua madre e mio padre lo abbiano sempre saputo e nonostante la rivalità fra le nostre famiglie hanno lasciato correre. Perdonami per non averti onorata come avrei dovuto, per non averti trattata come meritavi, sono un disastro completo, non ho mai nemmeno saputo onorare mio padre come si deve. Perdonami, avrei potuto essere molto di più per te, ma non ne sono stato capace. Non so cosa mi preserva il futuro, non so più come andare avanti senza te che sei qui a guidarmi, ho smarrito la strada, non so più che direzione prendere. Non riesco più a comunicare con le creature marine come prima, non riesco più ad avere quel contatto che avevo con il mare perchè tu eri la mia fonte di forza, tu eri la mia più grande fonte di coraggio, talento e amore. Nessuno c'era mai riuscito, nessuno. Qualunque cosa accadrà ho bisogno di credere che tu sia qui accanto a me, come mi hai promesso prima di, morire. Ho bisogno di credere che la mano che ti stingevo prima di lasciarti andare via per sempre è ancora ben serrata alla mia. Forse prima o poi ritroverò la forza di continuare questo cammino senza di te, forse prima o poi ritroverò i miei poteri, da qualche parte, dentro di me. Non te lo ho mai detto, ma ho sempre pensato che eri bellissima, fin dal primo momento in cui ti ho vista. Non so a cosa vado in contro, cosa mi preserva il futuro, so solo che qualsiasi cosa accadrà, nonostante il tempo, nonostante il rimorso, nonostante il cambiamento che vado ad affrontare, non smetterò di portarti nel cuore, non smetterò mai di stingere quella tua mano serrata, non smetterò mai di guardare il mio riflesso nel lago e vedere te che mi siedi accanto sorridendo. Perdonami per averti fatta morire Annabeth, probabilmente ora sei in un posto migliore, all'isola degli Eroi. Ovunque tu sia sappi che ti penso ogni momento, qualsiasi cosa accadrà avrò sempre la forza di credere che tu sei qui accanto a me a proteggermi. 

Un giorno, prima o poi, spero che tu potrai perdonarmi. Aspettami, ovunque tu sai, presto o tardi ti raggiungerò. 

Ti amo Annabeth, ti ho sempre amata.

Dovunque tu sai, non dimenticarlo mai. 

Per sempre tuo, Percy 

[ Per chi volesse leggerlo con questa canzone in sottofondo, spero vi piacerà!  http://www.youtube.com/watch?v=5anLPw0Efmo ]

  
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