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Autore: Peter Panda    25/10/2013    1 recensioni
“Vuoi tu, Liam James Payne, sposare Chloe Smith?”
“Lo voglio”
“Vuoi tu, Chloe Smith, sposare Liam James Payne?”
In quel momento ripensai alla mia vita, quante cose avevo passato, quanti problemi avevo avuto.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Story Of My Life

“Vuoi tu, Liam James Payne, sposare Chloe Smith?”
“Lo voglio”
“Vuoi tu, Chloe Smith, sposare Liam James Payne?”
In quel momento ripensai alla mia vita, quante cose avevo passato, quanti problemi avevo avuto.

Wolverhampton, 19 luglio 2013.

“Sveglia pigrona, è il nostro compleanno” gridò mia sorella gemella
“Fammi dormire Jo”
“Sei sempre la solita sfaticata, dai mamma e papà sono giù che ci aspettano”
“Per fare cosa? Cantarci le solite canzoncine, farci gli auguri e farci dire che non abbiamo soldi neanche quest’anno? No, grazie”
“Sai che ci vogliono bene”
“Si, lo so” affondai la testa nel cuscino
“Scendi entro dieci minuti”
“Si, si, fidati”
Mi alzai e scesi. Indossavo una vecchia maglietta da uomo della Nascar e dei pantaloncini da basket gialli.
“Buon compleanno amore” disse mia madre abbracciandomi
“Buon compleanno Chloe”
“Grazie” dissi sbadigliando
“Che entusiasmo”
“Yeee, è il mio sedicesimo compleanno, rose e cioccolatini a tutti” ironizzai prendendo la bottiglia del latte dal frigo

La mia famiglia era uscita per andare a fare shopping, io non ero andata. Non volevo che spendessero i soldi che non avevamo per me, ma Jo non la pensava così.
Dopo qualche ora ricevetti una chiamata.
“Pronto?”
“Chloe Smith?”
“Si, chi è?”
“Chiamo dall’ospedale per informarla che la sua famiglia è stata coinvolta in un incidente grave”
“Arrivo”
Misi il telefono in tasca ed uscii a prendere il bus.
Dopo una ventina di minuti arrivai.
Una signora mi mandò al quarto piano.
“Sono Chloe Smith, cos‘è successo?”
“C’è stato un incidente, un camion li ha presi frontali. Sua madre e suo padre sono morti sul colpo, sua sorella è sotto i ferri in questo momento”
I miei occhi cominciarono a bruciare, mi sedetti su un seggiolino di plastica azzurra e lasciai cadere le lacrime che non scendevano da ormai qualche mese.

Aspettai per un tempo che mi parve infinito, un dottore uscì dall’ascensore.
Il camice bianco, gli occhiali sul naso adunco, l’espressione triste in volto.
“Chloe Smith?” chiese
“Si” dissi alzandomi
“Non ce l’ha fatta”
Cominciai ad urlare, piangere, mi accasciai a terra e battei i pugni sulla superficie liscia e fredda. Sentii il mio cuore dividersi, sentivo di stare per morire, la mia vita era finita, mia madre, mio padre e mia sorella se ne erano andati, con loro, se ne era andata anche la parte più importante di me.


Mi ricordo quando conobbi l’uomo della mia vita.

Wolverhampton, 19 Luglio 2016

Ero uscita da un anno dall’orfanotrofio.
Ora avevo diciannove anni, tre senza la mia vita.
Il giorno che uscii da quella sottospecie di prigione, cominciai a vagare per la città, fino a trovare un piccolo laghetto circondato da salici piangenti.
Andavo lì ogni giorno.
Mi stesi sul prato sotto uno dei tanti alberi e chiusi gli occhi.
Mi misi ad ascoltare i suoni che mi circondavano.
Il canto degli uccellini, il frinire delle cicale, i gemiti di un ragazzo, le rane che si tuffavano nel laghetto, le.. No aspetta. I gemiti di un ragazzo?!
“Ehi!” dissi alzandomi ed individuando la provenienza di quel suono disgustoso
“Oddio Kat” gemette il ragazzo
Mi avvicinai a lui ed alla sua amante in ginocchio davanti al suo coso.
“Alzati” la presi per i capelli “Andatevene” la spinsi via
Se ne andò sculettando.
“Che schifo” dissi vedendo il suo vestitino troppo piccolo da cui sporgeva il suo culo dal basso e anche un po’ di tette dall’alto
“E tu chi saresti per interrompere il mio orgasmo?” chiese il ragazzo
“Una ragazza che non te la da nel boschetto” dissi tirandomi su il cappuccio della felpa “E ora vattene dalla tua puttanella e non tornare qui”
“Chi ti credi di essere per comandarmi a bacchetta?”
“Chi ti credi di essere per disturbare una ragazza che cerca un po’ di pace?“ chiesi “Ora vattene da qui”
Mi girai e tornai dove ero prima di essere disturbata da quell’essere inutile. Mi stesi sull’erba e chiusi di nuovo gli occhi cercando di non pensare a nulla se non a come fare per smettere di farmi del male.
Sentii il rumore di un bastoncino spezzato, ma lasciai perdere.
“Che ci fai qui tutta sola?” era il ragazzo di prima
“Perché non sei tornato dalla tua ragazza?”
“Lei non è la mia ragazza, lei è un passatempo”
“Non importa, lasciami sola”
“Credo che resterò qui ancora un po’”
“Sei un rompipalle terribile”
“No, Liam Payne, piacere” mi porse la mano
“Chloe Smith” gliela strinsi sperando che non avesse toccato il suo amichetto là sotto
“No, non l’ho toccato, l’ho lasciato a Kat”
“Sei disgustoso” dissi lasciandogli la mano e pulendomela sulla felpa nera
“Ancora non mi hai risposto”
“Mi piace stare sola”
“Perché indossi la felpa in piena estate?”
“Non sono affari tuoi, non ti conosco, tu non conosci me, ora lasciami stare”
“Che caratterino”


Non so come ci siamo avvicinati o innamorati, l’importante è che sia successo.

“È per questo che avevi la felpa a luglio?” chiese prendendomi i polsi
“Lascia perdere Liam”
“Perché lo fai?”
“Non lo faccio più”
“Davvero? Da quanto?”
“Da quando mi sei venuto a rompere le palle nel boschetto” sorrisi
Mi baciò i polsi e sorrise “Posso confessarti una cosa?” si stese sul letto tirandomi con sé “Credo di essermi innamorato di te” sussurrò al mio orecchio
“Davvero?” sorrisi
Finalmente qualcuno provava qualcosa per me, e la parte migliore era che ricambiavo.
“Davvero” rispose
I miei occhi si riempirono di lacrime “Anche io Liam”
Appoggiò le labbra morbide sulle mie “Ti amo piccolina”
“È il mio primo bacio Liam”
“Sarò il tuo ultimo primo bacio”
“Lo spero”
“Non devi sperarlo, te lo giuro”
Ricominciò a baciarmi con più passione e bisogno.


Mi ricordo la nostra -quasi- prima volta come se fosse ieri.
Il migliore amico di Liam, gli avrebbe dato cinquanta sterline se fosse riuscito a fare sesso con me entro quella settimana, e la settimana scadeva quella sera.

“Liam”
Mugolò sul mio collo.
“Aiutami” ansimai cercando di togliermi i pantaloni
Ridacchiò e disse “Subito amore”
Me li tolse lentamente.
“Oh, andiamo cucciolo, muoviti” risi
“Odio quando mi chiami cucciolo” si sfilò la maglia
“Sta’ zitto, so che lo ami” continuai a ridere
Mi sfilò la maglia, ma io cominciai a ridere così forte che lui si accasciò accanto a me e disse tra le lacrime delle risate “Credo che non lo faremo oggi”
“Credo anche io” appoggiai la testa sul suo petto “Dovrai dire a Harry che non ci siamo riusciti”
“Lo so, o forse dirò che l’abbiamo fatto e che ci siamo divertiti”
“Saresti uno schifoso bugiardo”
“Il tuo schifoso bugiardo” sorrise accarezzandomi i capelli


Ricordo la nostra vera prima volta. È stata la cosa più bella che io abbia mai provato, non che le volte dopo non siano state fantastiche, anzi, ma la prima volta è la prima volta.

Wolverhampton, 29 Agosto 2017

“Hai intenzione di ridere stasera?”
“Stasera ti voglio per davvero” risposi
“Buono a sapersi”
Mi sfilò il vestito che avevo indossato per il suo compleanno. Avevo solo un paio di slip di pizzo color cipria.
Gli tolsi la camicia strappando diversi bottoni.
“Quanto ti amo” disse quando mi misi sopra il suo bacino
Gli tolsi i pantaloni lentamente e vidi crescere la sua erezione nei boxer bianchi.
Gli massaggiai il membro da sopra la stoffa.
“Chloe” gemette “Toglimi subito i boxer”
“Sssh, non fare l’arrogante” risposi chinandomi su di lui per baciarlo
“Ti amo piccola”
Si rimise sopra di me, sfilò l’intimo ad entrambi e, dopo essersi infilato un preservativo, entrò in me lentamente.
“Lo so che fa male, ma passerà, fidati di me”
Annuii infilando le unghie nelle sue braccia, ai lati della mia testa.
“Non piangere” mi baciò “Vuoi che smetta?”
“No” ansimai “Ti voglio”
Lo vidi sorridere “Sei bellissima anche mentre cerchi di non piangere”
“Zitto” sorrisi
Era del tutto dentro di me, avevo già il fiato corto “Muoviti Liam”
Fece come gli avevo detto, prima piano, poi sempre più veloce.
“Liam!” urlai una volta arrivata al limite
“Chloe” diede un ultima spinta venendo nel preservativo
Si tolse il preservativo e si stese accanto a me sul suo letto.
“Il miglior compleanno di sempre, grazie piccola”
“Non avevi mai fatto sesso per il tuo compleanno?” chiesi poggiando la testa sul suo petto
“Sesso si, l’amore no, non l’avevo mai fatto prima d’ora”
“Non ti credo”
“Credici”


Ricordo la nostra prima litigata.
Mi aveva chiamato Kat mentre facevamo l’amore.

Wolverhampton, 4 febbraio 2018

“Oddio Kat” venne dentro di me
“Kat?” chiesi retorica spingendolo fuori da me
“S-Scusa amore”
“Scommetto che non ti ricordi neanche come mi chiamo”
“Amore, andiamo” disse “Sai che ti amo e sei l’unica”
“Come mi chiamo Liam?”
“Chloe Smith”
“Kat era la ragazza che era con te nel boschetto”
“Si, ma-”
“Esci di qui” dissi coprendomi col piumino
“Amore-”
“Esci di qui!” urlai
“Mi dispiace” disse prendendo i suoi vestiti ed uscendo
“Fottiti Liam, torna a scopare con la tua stupida puttanella, non cercarmi più!”


Abbiamo fatto pace dopo almeno un mese, solo grazie a Harry che ci ha costretto a parlarne.
Ma tra tutti, il ricordo che preferisco in assoluto e quando mi ha chiesto di sposarlo.

New York,  24 dicembre 2018

“Amore”
“Dimmi” risposi infilandomi i pantaloni del pigiama
Mi fece sedere sul letto matrimoniale dell’hotel dove eravamo per passare il Natale.
“Che succede?” chiesi preoccupata
“È quasi Natale” mormorò
“Liam, che succede?”
“La verità è che..” sospirò “Io ti amo ok? Ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre”
“Liam, mi preoccupi così”
Mi prese le mani e continuò “ne abbiamo passate tante io e te, sia da soli che insieme. Mi sento legato a te, ti amo troppo e non so più come dimostrartelo. Ho sgridato te quando avevi problemi di anoressia, mi sono preso cura di te quando ti tagliavi, ma la cosa che non sai è che, mentre aiutavo te a smettere, te stavi aiutando me a capire come volevo vivere la mia, a come volevo che andasse, come avevo intenzione di finirla. Tutte queste domande che mi facevo mi davano tutte un’unica soluzione. Te. Voglio vivere la mia vita con te, voglio stare con te, voglio finirla con te. Quindi” si alzò, guardò l’orologio “Mezzanotte” prese una scatolina dalla valigia, si inginocchiò davanti a me aprendo la scatolina “Vuoi essere mia moglie? Sarebbe il miglior regalo di Natale di sempre”
“Ti amo Liam” piansi “Si, voglio sposarti e voglio stare con te”


“Lo voglio”
“E io vi dichiaro marito e moglie”

Salve!
Come vi sembra? Ho provato a fare una cosa più romantica del solito aha
Fatemi sapere cosa ne pensate in una recensioncinaaaa!
Ps. Sta per uscire STORY OF MY LIFE! Szxycuihnojmpjinycdtvuibn
Claudia xx
  
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