Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Evanne991    25/10/2013    4 recensioni
Lo sai che è impossibile, che non ha senso.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ho bisogno che tu mi dica che mi sono fatta una serie infinita di pippe mentali, perché io me lo dico, ma sono poco  credibile anche per me stessa ultimamente. Hai presente quelle commedie romantiche americane che sbancano il botteghino? Quelle stronzate da colonna sonora idiota e commerciale, con una bella protagonista completamente rifatta e un attore protagonista che sembra la persona migliore del mondo? Ecco, quelle puttanate che mi fanno rabbrividire.
Io mi siedo e parlo con me stessa e mi dico quanto sono idiota. Impazzisco solo nel sentir dire da me stessa che ho una sbandata per qualcuno che non conosco affatto. Mi da fastidio, mi urta, perché il mio essere volutamente razionale fino in fondo va sfasciandosi alla sola idea che tu esisti. Cazzo, è un anno su per giù che il solo pensiero di te mi destabilizza, mi hai incantato fin dalle prime mail. Le persone a me più vicine quasi non possono credere che sono così soggiogata, ed io meno di loro.
Voglio dire, non è realmente accettabile che possa sentirmi così presa da solo parole scritte e da una voce che evito di sentire perché non è concretezza. Io sono sempre stata attaccata alla concretezza delle cose, delle persone, è inammissibile per me tutto questo (tutto cosa, poi?).
Seuna ragazza qualsiasi mi avesse detto: “Sai, mi piace da impazzire una persona che non ho mai visto, che sento su fb e a volte telefonicamente, di cui, fondamentalmente, non so nulla, e per di più questa persona sta a 1030 km da me!”, io le avrei detto che altro non era che una grandissima cogliona irrazionale e che doveva svegliarsi  perché le favole non esistono, sono solo un’invenzione di quel depravato massone di Walt Dinsey.
Mi sforzo di essere il più razionale possibile, un po’ ci riesco. Allo stesso tempo mi vengono scatti di impulsività che mi spaventano, mi spaventa il modo in cui mi “approccio” a te,  mi spaventa il modo in cui sospiro e mi perdo nel nulla, il modo in cui resto in silenzio. Io sono logorroica, eppure da settimane passo giornate a rispondere con monosillabi, a non aver voglia di parlare, ad essere così irascibile e tesa da litigare anche solo per un accendino non passato prontamente.
Tengo lontano ogni tipo di contatto con il mondo, a partire dal cellulare, perché potrei stare ore ed ore a fissare il tuo numero ed essere tentata di telefonarti.
Ecco, non ti telefono perché farlo mi lascia… interdetta, immune, indifesa. Ogni volta, al termine delle nostre chiacchiere, tremavo come una foglia e ridevo come un’isterica e subito dopo mi sentivo soffocata dalla stessa felicità momentanea, ricordandomi che sei vento.
Ho bisogno che tu mi dica che sono una ragazzina, che è da stupidi lasciarsi trascinare così, ho bisogno che tu me lo dica, perché sto impazzendo. Perché non posso vedere te in chiunque mi passi accanto per strada, sei diventato un’ossessione, e mi faccio solo del male.
Dimmi di smetterla, perché per quanto non faccia che ripetermelo, non ci riesco.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Evanne991