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Autore: Gloria Bennet    25/10/2013    2 recensioni
I sentimenti di Damon, dopo il 'funerale' di Bonnie.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A hole in the soul


 

Il sole splendeva ancora quando Jeremy, Elena, Caroline e Matt volsero le spalle a Bonnie, agli oggetti che le avevano lasciato, a quella dolorosa ferita e si voltarono verso casa con quel dolore, ancora fresco, nel petto.

Damon restò.

Damon restò a contemplare quegli oggetti, a inveire contro il cielo.

Da quando aveva sentito la notizia della morte di Bonnie, quel pomeriggio, qualcosa si era incrinato dentro di lui. Si era spezzato. Aveva sentito quella spaccatura nell'anima, come se gliela stessero tagliando proprio in quel momento. Non ci aveva creduto, all'inizio. Non poteva essere vero.

Era passato dall'incredulità, alla disperazione, allo sconforto, all'amarezza, alla rabbia.

Ma non all'accettazione.

Come poteva accettare che fosse morta per davvero?

Per questo, mentre stava a guardare quegli oggetti che la rappresentavano, che parlavano di lei, volse lo sguardo verso il volto di Bonnie che sorrideva nella foto.

In quell'istante bloccato per sempre.

La guardò, sperando che anche lei lo stesse guardando. Lo stesse ascoltando.

-Ti odio, Bonnie!- urlò. -Ti odio così tanto, perché non sei qui? Perché non hai voluto che Jeremy ce lo dicesse? Ti odio. Ti odio a tal punto che vorrei fossi qui per guardarti negli occhi e stringerti forte. Per farti male? No. Ci sono già gli altri a farti male, vorrei solo che tu fossi qui per poterti vedere.-

Diede un calcio a ogni albero che lo circondava. I suoi movimenti seguivano i suoi pensieri frammentati. Si slacciò la cravatta, se la strappò dal collo e la gettò a terra.

-Ti odio! Hai capito, ti odio? Non hai neanche un monumento funebre a cui posso dare calci, a cui gli altri possono scrivere parole smielatamente dolci su di te, a cui io posso imprecare tutta la mia frustrazione. Così, è questo quello che resterà di te?- disse, prendendo tra le mani il grimorio. - O forse sono solo delle stupide piume, un fischietto e un pon pon da cheerleader? Penso che ti meriti di più, lo penso davvero. Penso che non possano restare solo queste cose di te nel mondo.-

Damon smise di parlare per riprendere fiato. Per emettere quel respiro che non gli serviva, ma si ostinava a voler dare. Perché lo rendeva umano. Lo faceva sentire uomo, soprattutto nel dolore.

-Non capisco e forse non capirò mai perché ti odio. So solo che ti odio, Bonnie. Forse è per questo che non posso accettare la tua morte. Perché tra l'odio e l'amore c'è un confine così sottile. Noi non l'abbiamo mai oltrepassato, ma allora perché fa così male? Forse perché chi si odia, si ama in un perverso modo. Ti odio così tanto da poterti amare. Non ha senso, vero?- il vampiro ridacchiò, guardando intorno a sé il vuoto che lo circondava fatto di luce e alberi. Così vivi, eppure così morti.

-Non ho versato una sola lacrima per te, Bonnie. E tu non mi hai neanche rivolto una parola. Non che volessi che tu mi parlassi, però non mi sarebbe dispiaciuto ascoltare per l'ultima volta una delle tue battute sprezzanti dedicate a me..- sorrise amaramente, calciando via i sassi che c'erano a terra, le foglie che erano cadute al suolo senza fare rumore. Proprio come Bonnie. Ma non calciò via quell'ultima foglia rossa che gli stava proprio davanti ai piedi. La raccolse e la tenne tra le mani.

-Ho capito che cosa fa così tanto male. E' quel 'per l'ultima volta'. La verità è che non voglio sia l'ultima volta, Bonnie. Mi sto rendendo ridicolo a continuare a pronunciare il tuo nome, a parlare con un fantasma che probabilmente ha smesso di ascoltarmi nel momento in cui ho continuato a dirgli di odiarlo. Ma non posso fare diversamente. Questo sono io e voglio parlarti, ancora. Voglio vederti, ancora. Perché ti odio, ma è quell'odio che è così forte e potente da non fermarsi finché non raggiunge il suo scopo. E sai qual è il mio scopo, ora?-

La foglia rossa che teneva tra le mani, prese il volo, alzandosi di pochi centimetri e poi, sempre più in alto, lontano dalla sua mano, come per magia.

-E' proprio questo, Bonnie. Voglio liberarti dal mondo dei morti. Voglio riportarti alla vita.-

Guardò la foglia volteggiare sopra di lui, sopra gli alberi, verso il cielo.

Quando raggiunse il turchese dei suoi occhi, del cielo, Damon seppe per certo che non si sarebbe dato pace finché Bonnie non fosse tornata a risplendere nel mondo dei vivi.

Perché la odiava, sì, e c'era un buco dentro di lui.

Un buco nell'anima.

Un buco nel mondo.

In quel posto che Bonnie avrebbe sempre meritato di occupare.

 

 

 

A/N

 

Quante lacrime in questa puntata!

Sono fiera di Damon e di come abbia reagito alla notizia. E' stato così da lui, eppure così diverso. Così 'migliore di lui'. E'stato in silenzio, ha inveito contro Jeremy, l'ha abbracciato. Ha guardato gli altri piangere durante 'il funerale', ma non ha mai smesso per un solo attimo di pensare a lei, a Bonnie. Questo è quello che ho visto nei suoi occhi. Il dolore per la sua scomparsa. Un dolore sincero che, forse, neanche le lacrime sarebbero riuscite a esprimere. E poi, il promo della prossima settimana, ci mostra come Damon abbia convertito quel dolore nella determinazione di riportarla in vita. Il Bamon sta arrivando? Non ci voglio sperare troppo, in ogni caso, Damon vuole molto bene a Bonnie, lo credo davvero. He actually kind of loves her.

Spero che questa OS vi piaccia, mi è venuta dal cuore. <3

 

Un abbraccio,

Gloria

 

   
 
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