"Uffa..."
Un ragazzino di sette anni cerca di allentare la cravatta che ha al collo, che gli stringe sulla gola, fermando il sangue. Si tira fuori la camicia dai pantaloni e scrolla forte la testa, scompigliandosi i capelli che prima cadevano lisci sulle spalle.
"Dì un po', Kreacher," dice all'elfo, che aspetta sulla porta "tu mi sposeresti, messo così?"
L'elfo riflette.
"Kreacher non lo sa, padroncino, ma Kreacher pensa che se così è stato deciso la bambina non potrà dire no, padroncino."
"Umpf..." il bambino si specchia ancora.
"Kreacher deve insistere perchè lei scenda, padr-"
"Arrivo!" e cammina via con passi pesanti, dando uno spintone all'elfo.
Il bambino scende un paio di gradini, prende fiato, e corre giù, in salotto, urlando più che può. Tutti si voltano a guardarlo, mentre il padre lo blocca.
"Sirius!" dice "Santo cielo, ragazzo!"
"Ciao!" dice allegra la bambina. I lunghi capelli castani scendono, un po' scompigliati, sulle spalle. Al vestito sono state strappate le maniche. Forse anche lei aveva sperato in un rifiuto da parte sua.
"Ciao..." dice Sirius.
"Oh, questo deve essere il piccolo ribelle: Sirius!" dice una signora magra e bassa. Si avvicina e spinge la bambina verso di lui. "La nostra piccola Destiny ha tanto voluto conoscerti!"
"In verità io volevo solo restarmene a casa a giocare!" urla la bambina "Che me ne importa di questo stupido damerino!"
"Prova a ripeterlo!" dice il bambino in tono di sfida.
"Sirius, datti un contegno." lo avverte la madre.
"E poi che diavolo di nome è Sirius! Mi sembra una marca di medicine." prosegue lei, fingendo di impiccarsi.
"Bene!" taglia corto la signora "Vedo che già vi piacete! Su, in camera a giocare."
"Che palle!" dice Destiny.
"Destiny, cosa ti avevo detto?"
Ma la bambina continua a ripeterlo saltellando su per le scale, mentre Sirius pensa che forse non sarà così schifoso sposare lei.