Non sa come si è arrivati a questo,il dottore.
Sa solo che lui ha il fucile puntato alla tempia del suo amico e collega Leroy Jetrho Gibbs.
Non vuole più continuare a vivere e lui ha deciso di ucciderlo e prendere su di sè il senso di colpa conseguente.
-Ducky togli quel fucile da lì,non vuoi farlo davvero.-
-Che senso ha mentirti?È evidente che vuoi morire.Saresti voluto morire al posto di Shannon e al posto di Kelly.Ma non vuoi ucciderti.Ed essere in pace.E chi meglio di un amico?
Inspirò profondamente,il dottore.
L’ indice aumentò la pressione sul grilletto del fucile,fucile che aveva messo fine all'assassino della moglie e della figlia e che avrebbe messo fine alla vita di Gibbs.
Immaginò il proiettile sfondare il cranio dell’ amico,massacrare la materie grigia.Immaginò il lago di sangue, il senso di colpa. Era pronto. Era pronto a sopportarlo. Forse. Ma doveva correre il rischio.
Gibbs vide la stessa scena,vide il proprio cervello spappolarsi,il proiettile incidere con una velocità enorme,un’ energia cinetica tale da non lasciargli scampo.
Vide la fine delle emozioni, delle sensazioni.
Sarebbe stato… bello.
Ma Shannon non glielo avrebbe mai perdonato.
Sentì la pressione sul grilletto aumentare.
Sentì la risoluzione di Duchy.
E gridò.
Aiutami a rialzarmi,disse.
Nessuno seppe quanto era successo quel giorno...solo loro due ma da quel momento diventarono più uniti che mai.
Shannon voleva questo per lui,voleva che si liberasse dal quel peso e gli aveva fatto trovare qualcuno disposto ad aiutarlo in questo processo,sicuramente difficile ma non impossibile.
Sorrise.
Jetrho Leroy Gibbs aveva finalmente capito.