Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Haz_boo    26/10/2013    1 recensioni
Il telefono squilla.
"Harry!", è la prima cosa che sente.
Harry vuole chiedergli cosa sia successo, ma Niall sta aspirando profondamente e sta cominciando a dire cose a vanvera.
Poi Harry mette a tacere quelle frasi sconnesse con "Niall, cazzo, spiegati meglio!"
Così Niall si calma, facendo un respiro profondo e comincia a parlare, cercando di essere più chiaro possibile.
Quando finisce, Harry getta il telefono a terra.
ATTENZIONE: Harry/Louis + accenni Zayn/Niall
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTA DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti bellezze <3
Prima di tutto, non so come mi sia potuta venire una simile idea per scrivere una shot così nosense! L'ho scritta di fretta e furia, quindi per eventuali errori vi prego, perdonatemi ç_ç
Questa è la seconda one shot Larry (e prima Ziall) che pubblico qui, dato che la penultima l'ha pubblicata mia sorella al posto mio e mi ha minacciata di non levarla, potete dirmi cosa ne pensate? Accetto critiche e consigli, in modo che io possa migliorare :)
Detto questo, buona lettura e vi saluto <3

 


Alla mia cara sorella gemella che mi sostiene sempre e legge ogni banalità che scrivo


Il telefono squilla. 
Harry si alza con uno scatto repentino dal letto in cui era sdraiato intento a distrarsi dalla noia, e risponde al telefono.
"Harry!", è la prima cosa che sente: un urlo, un arrabbiato nome urlato, e Harry riesce a sentire la rabbia di Niall fargli diventare le guance rosse.
Harry vuole chiedergli cosa sia successo, ma Niall sta aspirando profondamente e sta cominciando a dire cose a vanvera: "Quei coglioni.. Giuro che a quell'idiota appena arriva a casa lo ammazzo.. Così come al suo amico!"
Poi Harry mette a tacere quelle frasi sconnesse con "Niall, cazzo, spiegati meglio!"
Così Niall si calma, facendo un respiro profondo e, "Il tuo cazzone di fidanzato, Louis; e il mio cazzone di fidanzato, Zayn se ne sono andati senza dirci niente allo stadio per guardarsi la partita in cui gioca Manchester United."
Harry getta il telefono a terra.

 Louis chiude gli occhi turchesi, o color oceano -ancora Harry non l'ha capito-, e fa scivolare la sua mano piccola che prima era poggiata nel lenzuolo bianco candido del loro letto matrimoniale sopra la mano grande di Harry, che la ritrae subito.
"Sei ancora arrabbiato?", chiede con la voce impastata dal sonno, o meglio, post-sesso. 
Harry, con la schiena poggiata contro lo schienale del letto, non risponde, solamente, imbroncia le labbra e annuisce.
Louis lo raggiunge, alzandosi e schioccandogli un bacio nelle guance. "Scusa, Harry. Non lo farò più, d'accordo?", continua, cercando di psuaderlo accarezzandogli i ricci sporchi di sperma con le dita affusolate.
Harry, allora, alza gli occhi e "no, Louis", sibila, posando il suo libro che solo ora Louis si accorge che era al contrario, nel comodino. "Tu", lo indica, "mi hai lasciato solo per una settimana intera, per fare cosa poi? Per andare con quell'idiota di Zayn! Sai come potremmo esserci sentiti io e Niall?", esclama, sbuffando e girando gli occhi varie volte.
"Sì, ma Niall ha perdonato Zay-", gli rinfaccia Louis con un tono ovvio, ma Harry schiocchia la lingua nel palato e "no, Louis", ripete di nuovo, "io non sono Niall"
"Okay", si arrende Louis, abbassando le spalle. "Allora perchè non appena io ho messo piede in questa casa mi sei saltato addosso in cerca di sesso?", ed allora sorride orgoglioso, accorgendosi nel modo in cui Harry sta boccheggiando, che ha colpito il suo orgoglioso.
Harry tossisce varie volte, diventando rosso, poi, "Anche il mio corpo ha sentito la tua mancanza, okay? Ero in astinenza, va bene?", ammette con gli occhi verdi lucidi e con le guance colorate di rosso.
Louis ride intensamente, sia con la bocca, che con gli occhi. "Scusa, Harry",  sussurra, accarezzandogli la gamba nuda e fottutamente liscia.
Harry inclina la testa all'indietro e si morde il labbro per resistere. Ma non ci riesce, quando Louis, bastardo com'è, tocca la pacca del suoi boxer con due dita e scende a baciargli il collo bianco latte.
Quindi, dopo un paio di minuti, si stanno baciando.
Non sanno come, non sanno chi sia stato il primo a cominciare a baciare, non sanno chi abbia chiesto il permesso con la lingua dentro la bocca dell'altro, ma una cosa, entrambi, la sanno: Harry ha dimenticato tutti i motivi del loro litigio.

Il telefono squilla. 
Harry si alza con uno scatto annoiato dal sofa rosso in cui era seduto intento a guardarsi Grease, e risponde al telefono.
"Harry!", è la prima cosa che sente: un urlo, un disperato nome urlato, e Harry riesce a sentire le lacrime di Niall scorrergli tra le guance. 
Harry vuole chiedergli cosa sia successo, ma Niall sta aspirando profondamente e sta cominciando a dire cose a vanvera: "Vieni qui, perfavore.. Non sai.. Harry.. muovit... Oh cazzo.. Harry, sbrigati!"
Poi Harry mette a tacere quelle frasi sconnesse con "Niall, cazzo, spiegati meglio!"
Così Niall si calma, facendo un respiro profondo e, "Louis ha avuto un incidente. Siamo all'ospedale al centro di Manchester."
Harry getta il telefono a terra.

Louis chiude i suoi occhi turchesi, o azzurro oceano -ancora Harry non l'ha capito, e fa scivolare la sua mano piccola che prima era poggiata nel lenzuolo bianco del letto d'ospedale, e accarezza quella grande di Harry. Harry non la ritrae.
"Sarai arrabbiato?", chiede con la voce impastata dal dolore, ed Harry vorrebbe che fosse impastata dal sonno appena svegliato con i capelli scompigliati, o meglio, post-sesso. 
Harry, con la schiena poggiata contro lo schienale della sedia della quale è seduto da 12 ore, non risponde, solamente, imbroncia le labbra e annuisce.
Louis non lo raggiunge, non gli da un bacio nella guancia e non gli chiede scusa; solamente, sibila: "non lo scelgo io, Harry: se fosse per me, resterei con te per sempre, anche se", un colpo di tosse, un inclinamento di testa, e "me ne andrei con Zayn allo stadio per vedere giocare Manchester United senza avvisare nè te nè Niall perchè ci avreste detto di no", ride, con la sua voce spezzata, e che a stento Harry riconosce.
"Tu", Harry lo indica, senza sguardo corrucciato, ma con le lacrime a scorrergli tra le guance, "non puoi lasciarmi. Non puoi"
E piange sul polso di Louis per un tempo che sembra interminabile.
"Sono sicuro che Niall avrebbe perdonato Zayn", ed è così Louis: anche se è in gravi condizioni, sdrammatizza. Fa arrabbiare Harry per farlo distrarre, per farlo ridere. Per questo, Harry, alza gli occhi al cielo "no, Louis", sibila, asciugandosi una lacrima che bagna la sua guancia, "io non sono Niall"
Louis sorride, poi accarezza i capelli di Harry con due dita, si alza con fatica e dice: "Dì che mi ami, Harry."
Harry non capisce, o meglio, fa finta di non capire, perchè ancora ingenuo non è diventato.
Così, lo accontenta: "Ti amo, Louis."

E' Harry a chiamare Niall.
Niall si alza dal letto che divide con Zayn, entrambi con la speranza che Louis ce l'abbia fatta, ma quando Niall risponde al cellulare e sente la voce di Harry roca, dannata, come se si fosse spezzata in tanti piccoli pezzi, crolla a terra.
Anche Zayn lo fa, abbracciando il suo ragazzo e baciandogli i capelli biondi.
Harry, ancora dall'altra parte della cornetta, dice parole a vanvera come: "Ed adesso come farò.. Niall, Zayn.. Lui..aiutami! Oh, cazzo, ditemi che è uno scherzo!". 
Non sta piangendo, ma i suoi occhi e la sua voce lo stanno facendo al posto delle lacrime.

Louis ha chiuso gli occhi -color oceano deduce Harry, quando li ha visti per l'ultima volta. Sì, sono color oceano: dentro di essi puoi rifugiarti e puoi sentirti protetto, ma puoi sentirti come se avesse scoperto tutte le tue priorità e tutti i tuoi difetti, facendoti sentire nudo.
Louis ha chiuso gli occhi, ha la mano sopra quella grande di Harry, entrambi poggiate sul lenzuolo bianco candido del letto di ospedale. Harry avrebbe voluto che fosse lo stesso bianco candido del loro letto matrimoniale.
Louis ha gli occhi chiusi, ed Harry non si muove da lì. Non chiama gli infermieri, i dottori, semplicemente la sua mano stinge con veemenza quella di Louis.
E quando si accorge che Louis non gli chiederà scusa, che non lo sta abbandonando per solo una settimana, che non lo bacerà, che non farà in modo che il suo broncio sostituisca un sorriso, che non faranno l'amore, cedendo, come sempre, piange.
Perchè sa che Louis e Zayn non andranno allo stadio per vedere Manchester United come sempre, per poi tornare.
Sa che Louis non tornerà nella loro camera da letto a supplicarlo di perdonarlo.
Ma, anche se lo sa, grida, in quella stanza d'ospedale che profuma di disinfettante, "Tu", lo indica, con l'indice, "come hai potuto lasciarmi?"


Il telefono squilla.
Harry si alza da terra, asciugandosi le lacrime, e risponde al telefono.
La prima cosa che sente è una protesta ad alta voce di Niall, poi sente la voce delicata di Zayn sussurrargli: "Qualunque cosa, Harry, sappi che", sospira, cercando di sopprimere le lacrime che rischiano di rigargli il viso mulatto, "Louis non ti ha mai abbondato, nè tutte le volte che vi abbiamo lasciato soli per andare allo stadio, nè ti lascerà ora", ha la voce tremante e spezzata, ed il lato migliore di Zayn sta per uscire. "Quindi, Harry, devi sapere che lui c'è."
Harry piange con Zayn ad ascoltarlo senza dire niente dall'altra parte della cornetta.
Non getta il telefono a terra.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Haz_boo