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Autore: Orsa Minore    29/10/2004    13 recensioni
Immagina di svegliarti una mattina e di nn ricordare nulla di ciò che ti è accaduto. Immagina di scoprire ke tt le persone ke amavi di + nn ricordano di averti mai conosciuto. Immagina di renderti conto all'improvviso ke tt ciò per cui hai combattuto nn è mai esistito. Immagina di morire...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti sono di nuovo io!!!
Dopo aver completato la stesura di “Alive” ho deciso di prendermi un momento di calma e di dedicarmi soprattutto a racconti brevi (se tristi ancora meglio!).
“Numb” è uno di questi… anche se nn il migliore di quelli che ho scritto fino ad ora. È una song fic (i brani inseriti sono tratti dalla canzone “Numb” dei mitici Linking Park) un po’ strana con un finale a sorpresa e spero che vi piaccia.
Fatemi sapere che cosa ne pensate (le critiche sono bene accette!)… ed ora buona lettura!

Gli uomini sono fatti
della stessa sostanza dei sogni
William Shakespeare


Strawberry aprì gli occhi lentamente, molto lentamente. Si sentiva stanchissima anche se il sonno avrebbe dovuto ristorarla e liberarla dalla stanchezza che aveva accumulato nella lotta finale contro Profondo Blu. Rimase qualche secondo immobile nel letto. Si sentiva strana e confusa. Non riusciva a riordinare i ricordi che le si affollavano nella mente. Era molto confusa.
Faceva una gran fatica a ricordare come fosse finita la lotta contro Profondo Blu. Anzi, a pensarci bene, proprio non lo rammentava. Si alzò lentamente, doveva essere solo la stanchezza, non doveva preoccuparsi. Se fosse accaduto qualcosa di grave lo avrebbe ricordato. Probabilmente lei non si sarebbe svegliata il giorno dopo sana e salva.
Si vestì con una lentezza esagerata. Ogni movimento le costava un’immensa fatica. Infastidita si accorse che aveva anche un terribile mal di testa. Avrebbe fatto colazione e sarebbe uscita a fare due passi. L’aria fresca della mattina le avrebbe fatto sicuramente bene. Almeno lo sperava.
Scese in cucina. Augurò il buongiorno ai genitori e si sedette di fronte al padre che leggeva un quotidiano. Il titolo in prima pagina attirò la sua attenzione: “Disastri a Tokyo causati da strane creature”. Strawberry osservò sconvolta l’immagine che raffigurava Ghish che ordinava ad un chimero di distruggere un parco giochi. Non era possibile! Lei e le sue amiche avevano sconfitto Profondo Blu e gli alieni erano tornati sul loro pianeta con l’acqua cristallo! Possibile che fossero tornati alla carica? Doveva accertarsene. Doveva andare immediatamente al Café Mew Mew. Si alzò in piedi di scatto.
- Cosa succede?- le domandò sua madre, allarmata dall’espressione della figlia.
- Nulla- mentì Strawberry. – Mi è solo passato l’appetito. Esco per un’oretta.
- Dove vai?- le chiese il padre.
- Al Café.
- Non sapevo che tu e le tue amiche vi incontraste in un Café per parlare.
- Infatti, non è così. Vado a lavorare.
Sua madre la guardò meravigliata. – Da quando in qua lavori in un Café?- le chiese.
- Da sempre- rispose lei, meravigliata. – Comunque… se è uno scherzo non è divertente.
- Ma…- tentò di obbiettare suo padre.
- Niente ma. Io esco…
Detto ciò si fiondò fuori dalla casa, diretta al Café Mew Mew per avvertire le sue amiche di una nuova minaccia.

I'm tired of being what you want me to be
Feeling so faithless lost under the surface
Don't know what you're expecting of me
Put under the pressure of walking in your shoes
(Caught in the undertow just caught in the undertow)

Sono stanco di essere quello che vuoi ch’io sia
Sentendomi così sfiduciato, perso sotto la superficie
Non so cosa ti aspetti da me
Messo sotto pressione dal mettermi nei tuoi panni
(Intrappolato nel gorgo, soltanto intrappolato nel gorgo)


Il cuore mancò di un battito e poi cominciò a tamburellare più forte. Non riusciva a crederci! Che cosa stava accadendo? Sentendo che il respiro non voleva saperne di uscire dal suo petto si piegò in due. Lacrime salate scesero dai suoi occhi. Non riuscì proprio a trattenerle. Alcuni passanti la guardarono meravigliati ma non fecero nulla.
Una ragazza che piange davanti ad un lurido bar non deve aver tutte le rotelle a posto.

Every step that I take is another mistake to you
(Caught in the undertow just caught in the undertow)

Ogni passo che faccio è un altro errore per te
(Intrappolato nel gorgo, soltanto intrappolato nel gorgo)


Strawberry si fece coraggio. Forse era solo un’illusione… opera degli alieni. Fece un respiro profondo ed entrò nel piccolo bar dipinto di bianco davanti a lei. Dov’era finita l’allegra costruzione rosa con un vialetto di fronte all’entrata? Perché quel bar si chiamava “Moon Café” e non “Café Mew Mew”? Cosa stava accadendo?
La ragazza si guardò intorno. Quello in cui era appena entrata non assomigliava per niente ad un bar. Oltre ad essere deserto e deprimente, quel Café sembrava abbandonato.
Udì qualche passo alle sue spalle e si girò di scatto. Le lacrime che aveva represso ricominciarono a scorrere quando si trovò davanti un viso famigliare.
- Kyle!- esclamò abbracciandolo.
Il ragazzo la guardò imbarazzato. – Ci conosciamo?- le chiese cordiale.
- Non scherzare, ti prego! Non riesco più a capirci niente! Cosa sta accadendo?
- Non capisco a cosa si stia riferendo.
- Come no? Gli alieni sono tornati, non c’è più traccia del Café Mew Mew, e io non riesco più a ricordare nulla di ciò che è accaduto nel combattimento contro Profondo Blu.
Kyle le sorrise compassionevole. Strawberry capì che doveva averla presa per una pazza. – Non so di che cosa stia parlando. Se mi spiega che cosa le è accaduto forse posso aiutarla.
- Certo che ho bisogno di aiuto!- esclamò Strawberry in lacrime. – Dobbiamo essere vittime di un attacco degli alieni.
- Alieni?- domandò Kyle stupito. Sembrava che quella parola gli avesse ricordato qualcosa. Strawberry sperò che potesse rammentarsi anche di lei. Un lampo le attraversò la mente. Ecco chi poteva aiutarla! Perché non ci aveva pensato prima? - Dov’è Ryan?- chiese nervosa.
- Ryan? Ryan Shirogane?
La ragazza annuì speranzosa. – Dov’è?
- In America, da quanto ne so.
- Non è possibile!- urlò Strawberry. – Il Ryan di cui parlo non può essere in America.
- Può anche darsi- ammise Kyle, sempre più meravigliato. – E’ da parecchi anni che non sono più in contatto con lui.
- Non è possibile!- ripeté lei. – Tu e lui avete creato il progetto Mew Mew!
Kyle sobbalzò. – Come fa a sapere del progetto Mew Mew?
- Perché io sono un Mew Mew!- esclamò Strawberry, esasperata.
Lui scosse la testa, amareggiato. – Non so come faccia a sapere del progetto Mew Mew ma è impossibile che lei sai una Mew Mew. Ho abbandonato le ricerche per trovare un modo di sconfiggere i chimeri quando il padre di Ryan è morto. Il progetto Mew Mew è stato solo un’illusione. Una vana illusione.
Strawberry non riuscì a sentire nient’altro. Corse verso la porta, la spalancò e corse fuori. Le lacrime, ormai non più trattenute, continuarono a scorrerle libere sulle guance arrossate.

I've become so numb I can't feel you there
I've become so tired so much more aware
I'm becoming this all I want to do
Is be more like me and be less like you

Sono diventato così insensibile, non riesco a sentirti lì
Sono diventato così stanco, ancor più consapevole
Che sto diventando così, tutto quello che voglio fare
È essere più come me e meno come te


Si fermò di colpo. L’edicolante la guardò meravigliato ma lei non ci fece caso. Afferrò il giornale che aveva attirato la sua attenzione e lanciò qualche moneta al venditore. Con le mani che le tremavano aprì il settimanale. A pagina 3 c’erano le foto di due ragazze. Mina e Pam. Strawberry lesse velocemente l’articolo sotto le immagini. Il giornalista diceva che queste due ragazze, una famosa ballerina di danza classica e l’altra altrettanto celebre modella si erano incontrate a Tokyo qualche mese prima ed erano diventate amiche. Ora stavano trascorrendo le vacanze di Natale in California. Strawberry chiuse con rabbia il giornale. Non era possibile! Fino al giorno prima Pam e Mina avevano combattuto insieme a lei contro Profondo Blu. Il giornale invece diceva che erano in California già da due settimane.
Le lacrime, che non avevano mai smesso di scorrere sulle sue guance, bagnarono le foto delle due ragazze facendo in modo che i colori si fondessero insieme in un unico pasticcio. E ricominciò a correre, sempre più disperata.

Can't you see that you're smothering me
Holding too tightly afraid to lose control
Cause everything that you thought I would be
Has fallen apart right in front of you
(Caught in the undertow just caught in the undertow)

Non vedi che mi stai soffocando
Mi tieni troppo stretto, spaventata di perdere il controllo
Perché tutto quello che pensavi io sarei stato
Ti è crollato davanti
(Intrappolato nel gorgo, soltanto intrappolato nel gorgo)


Nella sua folle corsa urtò qualcuno. Sarebbe sicuramente caduta a terra se la ragazza non l’avesse sostenuta. Strawberry alzò gli occhi. Un lampo di speranza le illuminò gli occhi. Sperò che anche lei la riconoscesse. Sperò che Lory si ricordasse di lei, della loro amicizia, delle lotte che avevano combattuto insieme. Sorrise alla ragazza dai capelli verdi che si trovava davanti e l’altra la imitò. Strawberry si augurò che non l’avesse fatto solo per gentilezza.
- Lory… non sai quanto sia felice di vederti- le disse in lacrime.
L’altra la guardò meravigliata e la rossa capì che non la riconosceva. Le parole di Lory confermarono i suoi sospetti.
- Ci conosciamo?- le chiese cordiale.
Strawberry decise di fare un tentativo disperato. Forse avrebbe ricordato… forse insieme sarebbero riuscite a tornare alla realtà. – Sono Strawberry, la tua amica.
- Io non ho amiche- le fece notare l’altra con una punta di amarezza nella voce.
- Lo so… ma quando hai scoperto di essere una Mew Mew e hai conosciuto me, Mina, Pam, Paddy, hai scoperto di non essere più sola. E la tua cotta segreta per Ryan…? Non ricordi nemmeno quella?
Lory scosse la testa. – Pam, Mina, Paddy e Ryan?- domandò. – Io non conosco nessuno con questo nome…
Strawberry le afferrò i polsi, costringendola a guardarla. – Come puoi aver dimenticato le dure lotte con gli alieni e le mie discussioni? Come puoi?- le chiese in lacrime.
Lory indietreggiò, spaventata. Strawberry capì che doveva averla scambiata per una pazza. Non c’era niente da fare. Voltò le spalle alla ragazza che la guardava intimorita e ricominciò a correre.

Every step that I take is another mistake to you
(Caught in the undertow just caught in the undertow)
And every second I waste is more than I can take

Ogni passo che faccio è un altro errore per te
(Intrappolato nel gorgo, soltanto intrappolato nel gorgo)
E ogni secondo che spreco è più di quello che posso prendere


Strawberry interruppe la sua folle corsa davanti ad piccola casa. Fino al giorno prima quel luogo aveva ospitato Paddy, la bambina caotica che movimentava sempre il lavoro. Bussò con forza. Sperò con tutto il cuore che ad aprirle fosse la sorella minore di Paddy. Non fu così.
Una donna anziana la guardò sospettosa. – Non compro niente, grazie.
Strawberry riuscì ad impedirle di chiudere la porta. – Stavo cercando Paddy Fon- disse con la voce che tremava.
La donna la guardò sospettosa. – Lei è una giornalista?
- Sono una sua amica.
Lo sguardo dell’anziana si addolcì. Ciò non fece altro che aumentare la preoccupazione di Strawberry.
- Mi dispiace- disse con sincerità.
Strawberry spalancò gli occhi, terrorizzata. – Cosa intende dire? Che cosa le è accaduto?
- Oh… non l’ha saputo?- domandò la donna, rammaricata.
La rossa avvertì la rabbia che le montava dentro. – Saputo cosa?- domandò allarmata.
- Circa un anno fa Paddy si è ammalata di leucemia ed è tornata in Cina per essere curata.
Una sorta di apatia invase l’animo di Strawberry. – Sta bene? È guarita?
La donna abbassò la testa, sinceramente dispiaciuta. – E’ morta circa un mese fa.
Strawberry mormorò qualche confusa parola di ringraziamento e fece per andarsene. Le gambe le cedettero e si sentì precipitare a terra. Ma non le importava… ormai aveva perso tutto ciò che per lei contava di più. Con questo pensiero capì che tutto era perduto e sprofondò giù, sempre più giù, in un baratro senza fine…

I've become so numb I can't feel you there
I've become so tired so much more aware
I'm becoming this all I want to do
Is be more like me and be less like you

Sono diventato così insensibile, non riesco a sentirti lì
Sono diventato così stanco,ancor più consapevole
Che sto diventando così, tutto quello che voglio fare
È essere più come me e meno come te


Strawberry aprì gli occhi di colpo. Aveva sognato! Nulla di ciò che aveva creduto era reale! Era ancora una Mew Mew e le sue amiche si ricordavano di lei!
Non riuscì a trattenere le risate e scoppiò a ridere. Poi lo sentì. Un dolore lancinante allo stomaco. Le toglieva il respiro. L’aria usciva a fatica dalla sua bocca. Aggrottò le sopracciglia. Cosa era accaduto? Perché non riusciva a ricordare nulla? Che stesse ancora sognando? Impossibile. Il dolore che avvertiva allo stomaco era reale.
Si portò una mano alla bocca. Sentiva qualcosa di caldo attorno alla parte bassa del viso. Terrorizzata si accorse che un rivolo di sangue le colava dalla bocca. Solo allora capì di essere sdraiata su qualcosa di duro. Avvertì il vento freddo gelava la pelle. Alzò il viso e si guardò lo stomaco. All’altezza del punto che le doleva l’abito rosa da Mew Mew era a brandelli. La stoffa ancora intera era inzuppata di una sostanza rossastra. Sangue. Il suo sangue…

And I know
I may end up failing too
But I know
You were just like me with someone disappointed in you

E so che
Potrei finire anch’io col fallire
Ma so che
Eri proprio come me con qualcuno frustrato dentro di te


Si alzò in piedi a fatica. Spaventata da ciò che avrebbe visto si guardò intorno. Cinque corpi giacevano vicini. Il corpo di Ryan e quello delle sue quattro amiche. Corpi freddi. Senza vita.
Apatica spaziò ancora di più con lo guardo. Altri due corpi, poco distanti da lei. Le lacrime cominciarono a sgorgarle dagli occhi. Pie e Tart.
Fu allora che rammentò. Ricordò tutto, all’improvviso. Un fulmine a ciel sereno. La disperata lotta per sconfiggere Profondo Blu, l’aiuto degli alieni, il sacrificio delle sue amiche.
Cadde a terra, dolorante. Non le rimaneva ancora molto tempo. Un gemito raggiunse le sue orecchie. Si voltò. E fu allora che lo vide. La veste strappata, gli occhi, un tempo ironici e sprezzanti, ora così tristi. Strawberry fece forza sulle gambe malferme e si trascinò accanto a lui. Ghish la guardò e per un attimo un lampo di gioia passò nei suoi occhi.
- Grazie al cielo sei viva…- mormorò a fatica.
Lei prese il volto dell’alieno tra le mani. Rimase in silenzio, non sapeva cosa dire e si limitò a sorridergli.
- Morirò in pace- aggiunse lui, ora sereno.
- Non dire così!- esclamò Strawberry in lacrime. – Tu non morirai!
- Sì, invece. Voglio solo che tu sappia che ti amo e che ti ho sempre amato.
Ghish chiuse gli occhi, un debole sorriso dipinto sul viso. La vita abbandonò il suo corpo ma la morte non riuscì a cancellare l’immagine di serenità che la visione di Strawberry viva gli aveva procurato.
- No… no… no…- mormorò la rossa sempre più debole. – Perché? Perché è finita così?
Nessuno le rispose, nessuno le spiegò perché la loro avventura dovesse finire in tragedia. Chiuse gli occhi. Avevano fallito. Tutti. Il male aveva trionfato e nessuno poteva più rimediare. Si lasciò scivolare accanto a Ghish e baciò le sue labbra ormai fredde. Godette di quel contatto solo per qualche secondo prima di perdere conoscenza. Prima che il suo corpo senza vita giacesse abbandonato in quell’immensa distesa di tristezza.

I've become so numb I can't feel you there
I've become so tired so much more aware
I'm becoming this all I want to do
Is be more like me and be less like you

Sono diventato così stanco,ancor più consapevole
Che sto diventando così, tutto quello che voglio fare
È essere più come me e meno come te


  
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