Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Wren    14/04/2008    9 recensioni
Il ninja ed il mago, il loro viaggio, chi erano prima, chi sono diventati, cosa sono l'uno per l'altro...
50 temi per parlare di Kurogane e Fay...
[Spoilers su tutta la serie - KuroFay]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Oh oh oh salve! :D
Nonostante le apparenze, no. Non sono morta! XD Mi era un po' morta la voglia di scrivere per colpa dell'uni, sono arrivata ad odiare la pagina di Microsoft Word... =__=
Però, per vostra gioia e/o disgrazia, sono tornata! Con roba nuova!!!
Giuro che proseguirò i lavori lasciati lì a marcire, lo prometto solennemente, nonchè ultimerò le fic mezze scritte di cui ho parlato forse a qualcuno, lì fuori... Per ora dovrete accontentarvi delle mie sperimentazioni, oh gaudio... XD

Ho "claimato" Kurogane e Fay @ 1frase, una writing community che richiede ai partecipanti di scrivere una mini-drabble di una frase soltanto per ciascuno dei 50 temi.
Questo è il risultato! L'ho trovato un ottimo esercizio, aiuta un sacco a capire l'importanza della scelta delle parole e del loro ordine nella frase! Lo consiglio a tutti, utilissimo davvero!

Un ringraziamento caloroso e cuoricioso (e glitter!) va doverosamente a Harriet, la quale si è dovuta sorbire e betare le frasi scaglionate (o scoglionate? o__O) durante le ultime settimane! Grazie, my pet, my lovely pie-filling!!! Che farei senza di te? ç___ç *grabba*

Nota sul titolo... Non era un progetto studiato per avere un titolo... Ce l'ho dovuto mettere in fase di pubblicazione... Dato che ormai il paragone Kuro/Fay - Drago/Fenice è praticamente CANON, vi ho fatto riferimento... Scaglie del Drago e Ceneri della Fenice... Davvero, non mi è venuto in mente nulla di più intelligente!XD

Detto ciò, credo di aver detto tutto... un salutone a tutti e divertitevi (spero...)!!! <3



***SPOILER SU PRATICAMENTE TUTTA LA SERIE***




#01 – Angelo
“Le apparenze ingannano” ricordò a se stesso, mentre notava che negli occhi di Fay compariva uno scintillio letale, se era costretto a combattere.


#02 – Sorriso
Se c’era una cosa alla quale Kurogane avrebbe volentieri smesso di pensare era il sorriso di Fay, eppure proprio non gli riusciva di toglierselo dalla testa: quello che era e quello che sarebbe potuto essere.


#03 – Felicità
Aveva scordato che sensazione si provava, almeno finché Fay non gli tirò un pugno impressionante dritto sulla testa, reclamando la sua rivincita con una risata.


#04 – Pericolo
Come se fosse stato in battaglia, Kurogane era sempre in tensione e pronto a reagire quando l’idiota si avvicinava con quell’aria innocente stampata in faccia.


#05 – Confusione
“Amore” era una parola che, per inesperienza, li confondeva terribilmente.


#06 – Mondo
Ripetevano ogni volta che quello non era il mondo né dell'uno né dell'altro, ma l'importanza di quell'affermazione e le conseguenze che comportava cominciarono a sbiadire ben presto, di viaggio in viaggio, e alla fine era chi li accompagnava e non dove erano finiti ad occupare i pensieri di entrambi.


#07 – Finestra
Durante le notti che Kurogane spendeva a caccia di oni da solo e Fay restava sveglio con due tazze fumanti già pronte in cucina, la finestra del Cat’s Eye assumeva per i due forme assai diverse: una grande quadrato di oscurità accanto al quale aspettare ed una piccola figura di luce lontana come una faro per il ritorno.


#08 – Spazio
Come nella danza, come in battaglia, il trucco stava tutto nel mantenere le giuste distanze.


#09 – Vista
“Possibile che non ti si possa perdere di vista nemmeno per un momento?!” si lamentò Kurogane e Fay gli sorrise soltanto, lasciandosi ricondurre verso il loro alloggio, grato che il ninja si fosse preoccupato di venire a cercarlo, in tempo per impedire ai vigili di Piffle di arrestarlo per aver attraversato col rosso.


#10 – Pace
Il suo ultimo pensiero, prima di perdere conoscenza fu il domandarsi, con una fitta di speranza, se morendo il senso di colpa l’avrebbe finalmente lasciato in pace.


#11 – Sbaglio
Se si fosse reso conto prima di aver superato il limite che si era imposto, si sarebbe davvero comportato diversamente con Kurogane?


#12 – Occhio
Vide l’occhio del ragazzino diventare azzurro – azzurro…come i suoi… - vide quell’occhio – sì, è proprio il suo, il sangue gli ricopre metà del volto e continua a sanguinare e, maledizione, è il suo sangue - osservarlo gelido dal volto sbagliato, e Kurogane sentì qualcosa morire dentro di sé – non ancora, non di nuovo, non davanti ai miei occhi senza che io possa fare niente!


#13 – Mare
La sbronza aveva finalmente atterrato Fay, per questo Kurogane si sentì abbastanza audace da esprimere i suoi pensieri ad alta voce: “Deficiente... Nemmeno se avessi un mare intero fatto di alcol ti servirebbe a sentirti meglio…”


#14 – Folla
Non gliene fregava niente, continuava a ripetersi con sempre maggior vigore, figurarsi se gli importava, insisteva; eppure, quando individuò una testolina bionda far capolino in mezzo alla ressa tremenda di quel nuovo mondo dov’erano precipitati, sospirò di sollievo.


#15 – Gabbiano
Sulla spiaggia, Shaoran aveva raccontato che quegli uccelli bianchi erano in grado di attraversare oceani interi, affrontando chissà quante avversità, pur di tornare a casa e Fay aveva passato tutto il resto della giornata a chiamare il ninja “Kuro-gabbiano” (o Kuro-squek a volte), ma non c’era scherno in quel nomignolo, ammirazione più che altro e forse invidia (chissà che sensazione si provava ad avere una casa dove voler tornare…).


#16 – Sogno
“Non è nulla, Kurorin...” gli disse, ma Kurogane non l’avrebbe strappato dal sonno se i suoi lamenti non l’avessero veramente preoccupato.


#17 – Libertà
La vaga idea che si era fatto dell’Hitsuzen di cui blaterava continuamente la dannata strega non gli piaceva per niente, lui agiva sempre e solo di testa sua.


#18 – Gelato
Non era il gelato in sé che detestava (seppur l’idea di assaggiare quella sostanza appiccicosa non gli solleticasse sicuramente il palato), non era per quello che cercava sempre di impedire all’idiota di procurarsene uno; l’espressione che Fay aveva mentre la sua lingua inseguiva le gocce del dolce che si scioglieva era semplicemente indecente ed i pensieri che gli faceva nascere lo mettevano tremendamente a disagio.


#19 – Controllo
A Fay piaceva raggirare Kurogane con le sue parole appositamente inconcludenti, lo faceva sentire potente nei suoi riguardi perché sapeva esattamente cosa serviva per fargli fare e pensare quello che voleva, e col tempo la sensazione di superiorità si era radicata nella sua mente a tal punto che non si rese conto che anche il ninja si era conquistato lo stesso controllo su di lui.


#20 – Pesce
Kurogane non mostrò alcun interessamento quando il mago produsse quell’espressione di esagerato disgusto davanti alla portata di sushi, ciò nondimeno si ritrovò a pensare che sarebbe stato bello vedere più spesso sul volto dell’idiota un’onestà così spontanea.


#21 – Sole
Fay aveva sempre vissuto in luoghi bui e sommersi dalla neve ed, alla lunga, un po’ di ghiaccio gli si era attaccato addosso come una corazza; per sua sfortuna (o forse no?) Kurogane era nato nel paese del Sol Levante.


#22 – Brezza
Quando una folata di vento gelido sollevò il mantello di Kurogane, Fay vi si accoccolò sotto, contro il tepore del corpo di lui, ma, si disse con convinzione, soltanto per ripararsi dal freddo.


#23 – Costa
Avere a che fare con la personalità nebulosa e contorta (ed irritante!) di Fay lo faceva sentire come disperso in mare, aggrappato ad uno schifo di zattera che cadeva a pezzi, ma la cosa non lo preoccupava, era sempre stato molto sicuro di sé: prima o poi avrebbe avvistato la linea di terra.


#24 – Città
A volte, davanti allo sguardo di Kurogane, si sentiva come una città fortificata sotto il fuoco di un violento assedio.


#25 – Casa
Vedere Fay negli abiti tradizionali di Nihon gli diede l’assurda, completa, definitiva sensazione di essere veramente tornato a casa.


#26 – Bugia
Quando i ragazzini proposero di vedere una storia animata, intitolata “Pinocchio”, nella scatola che chiamavano televisione, Fay lo costrinse a guardarla con loro; alla fine Kurogane non poté dire di essersi annoiato, aveva provato un certo divertimento, forse un po’ sadico, nel notare che il mago, inconsciamente, continuava a sfiorarsi la punta naso con le dita.


#27 – Telefono
Quando il suo fondoschiena cominciò a vibrare e cantare qualcosa di orribilmente simile ad “I’m too sexy”, Kurogane ricordò perché fosse stato così restio ad accettare quell’affarino per le comunicazioni a distanza dalle mani di un Fay esageratamente sorridente.


#28 – Orizzonte
Quando il cielo cominciava ad imbrunire e la stanchezza si faceva insopportabile, gli pareva ancora di scorgere il profilo di una costruzione alta e minacciosa incombere in lontananza.


#29 – Stile
Lo stile di combattimento che gli aveva insegnato suo padre, ridotto ai fondamentali, era semplice: guardia alta, per proteggere chi ci è caro, un colpo preciso e potente, per attaccare chi vuol far loro del male.


#30 – Malinconia
A Kurogane parve quasi di poter toccare quel sentimento che, come la neve che cadeva attorno a loro, si posava sul cuore del mago, facendo male, ma non facendo rumore.


#31 – Bacio
Fantasticava sempre che fosse Kurogane a fare la prima mossa, che si avvicinasse a lui senza dir nulla e lo afferrasse con le sue mani grandi e forti, che si impossessasse delle sue labbra con l’irruenza che lo contraddistingueva, che schiacciasse il suo corpo contro il suo, annullandolo (Fay amava immaginarselo così, perché sapeva che in se stesso non avrebbe mai trovato il coraggio).


#32 – Mano
Per quante volte Fay gli avesse fatto capire che voleva essere lasciato andare, Kurogane era sempre pronto ad afferrarlo con forza, ogni volta che vedeva la sua mente scivolare troppo lontano.


#33 – Caduta
Per quanto il tempo scorra in maniera differente nello spessore di spazio tra un mondo e l’altro, non vi è dubbio che tutto accadde nel medesimo istante: la spada che cadeva dalle fauci mostruose del demone ed il bambino che precipitava dalla sudicia finestra in cima alla torre.


#34 – Volo
Se si fosse avvicinato troppo a quelle persone, avrebbe fatto la fine di Icaro.


#35 – Felino
Kurogane preferì risparmiare la sua sanità mentale e non indagare oltre, ma quando si caricò in spalla l’idiota (perché, dannazione, si stava davvero rompendo delle sue lagne e di quel passo sarebbero tornati al Cat’s Eye non prima dell’alba), lui si lasciò andare languidamente contro il suo corpo e produsse un basso mormorio spaventosamente simile a delle fusa.


#36 – Gravità
Erano solo un buongiorno ed un nome, ma l’aria divenne talmente pesante che avrebbe potuto schiacciarli da un momento all’altro.


#37 – Fantasma
Fay non amava indulgere davanti alle superfici riflettenti, perché fin troppo spesso la sua immagine gli appariva come quello che qualcun altro sarebbe potuto essere, ma per colpa sua non sarebbe stato mai.


#38 – Lotta
Kurogane sospettava che la sua vita con Fay sarebbe stata sempre una lotta continua, persino in quel momento, con l’idiota beatamente addormentato che si rigirava continuamente nel loro letto, cercando di portargli via le coperte.


#39 – Motore
Fay aveva capito perfettamente il funzionamento delle complicate macchine di Piffle, ma affermare il contrario gli permetteva di osservare in tutta tranquillità Kurogane al lavoro sui loro Dragonfly, accaldato per la fatica e le continue proteste, ed in tutta onestà era certo che nessuno avrebbe potuto mai biasimarlo per quella particolare menzogna: lo spettacolo era da togliere il fiato!


#40 – Tornado*
L’uno per l’altro sarebbero stati il vento di tempesta di cui avevano bisogno per cambiare.


#41 – Vecchiaia
Avere un giorno i capelli grigi era una possibilità che nessuno dei due, per un motivo o per l'altro, aveva mai preso in considerazione.


#42 – Domani
Quando Kurogane lasciò Fay a meditare sulle sue parole nella stanza che gli sfollati di Tokyo avevano concesso loro, pensò che avrebbe seriamente dovuto riprendere il discorso, il giorno seguente.


#43 – Sangue
Il solo legame che Fay permetteva ancora tra loro era quello tra preda e predatore, uno scambio dettato dalla necessità che lui si intestardiva a mantenere il più impersonale possibile, ma Kurogane sapeva che doveva esserci molto di più: il sangue, in fondo, passa pur sempre dal cuore.


#44 – Paradiso
“L’azzurro è il colore del Paradiso” aveva sentito dire quando era bambino, ma da quando aveva conosciuto Fay non sapeva più che pensarne.


#45 – Volontà
La ragazzina con gli occhiali aveva detto che sarebbe bastato lo shock della ferita per ucciderlo, era stata la sua forza di volontà a tenerlo legato alla vita; Fay voleva vivere e Kurogane non avrebbe permesso che ora si lasciasse morire per colpa la sua stupidità.


#46 – Reale
Svegliandosi nella postazione trasparente del Fairy Park, Fay intuì che nulla era stato reale, non era morto davvero, e, nonostante la sua prima reazione fu di scoppiare a ridere, per molto tempo non riuscì a scacciare la tremenda voglia di piangere.


#47 – Rosa
“E se ti azzardi a dirmi qualcosa di idiota tipo che Ogni rosa ha le sue spine, TE LE FACCIO INGOIARE UNA AD UNA!” sbraitò Kurogane, piazzandogli il mazzo di fiori in mano.


#48 – Voce
A Yamano, senza poter capire una parola, Fay realizzò per la prima volta, con ansia ed un brivido indesiderato, che il timbro di voce di Kurogane gli si inerpicava sottopelle ed entrava in risonanza con luoghi dell’anima che si era scordato di aver mai avuto.


#49 – Solitudine
All’inizio, provocare Kurogane, farsi inseguire da lui, punzecchiarlo fino a che l’esasperazione non lo faceva esplodere in colorite quanto inconcludenti minacce di morte, era soltanto un modo innocente per far finta di non sentirsi disperatamente solo.


#50 – Cecità
Gli aveva chiesto con una rabbia carica di stanchezza perché si fosse intestardito a fare così tanto per lui, ma Kurogane non si sprecò a rispondergli; gli avevano portato via un occhio, ma non poteva essere davvero così cieco.





Owari


* Ispirata a "You're the Storm" - The Cardigans


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