-Il mio nome è C.
Lo dice porgendomi la mano.


Mi piace la liquirizia. Mi piacciono le orchidee. Mi piace la musica classica ed il jazz. Ho fatto danza classica per anni, poi il mio ginocchio mi ha abbandonato ed ancora oggi mi mette ko al minimo sforzo. Bevo caffè macchiato in vetro. Vorrei un cane ma mia madre è terrorizzata, anche dei taglia piccola. Da piccola sognavo di fare l'attrice. A 13 anni ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e poi di depressione. A 15 anni la mia psicologa mi ha spiegato cosa mi stesse succedendo: voglio primeggiare su tutti e tutto. Oggi so controllare gli attacchi di panico e non soffro di depressione da quasi 5 anni. Dormo senza oscurare la stanza, al mattino mi sveglio col sole. Ho paura del buio. Odio il mais. Sono brava a cucinare, ma schizzinosa nel mangiare. Ho una piccola voglia di caffè sulla coscia sinistra. Ho la lacrima facile per i film ed i libri, ma piango raramente per liberare me stessa. Ciò che noto nelle persone a primo impatto sono le mani. Provo a suonare la chitarra con scarsi risultati. Quando dico 'ti chiamo dopo'  sto dicendo una cazzata, me ne dimenticherò sicuramente. Sono brava a fare massaggi ma nessuno si spreca mai a sciogliere i miei nervi del collo. Userei la candeggina per lavare qualsiasi cosa. Sono gentile con gli anziani, la tipica persona che butta loro la spazzatura o li aiuta ad attraversare la strada. Sono antipatica con i miei coetani o le persone un po' più grandi di me, me la tiro un sacco e guardo tutti dall'alto in basso. Indosso una fedina d'oro, che mio nonno regalò a mia madre, non la tolgo mai. Il mio odore preferito è qualcosa di caldo e lieve. Mi piace l'autunno. Odio la neve. Amo il mare, meno d'estate però. I miei gusti di gelato preferito sono limone e cioccolato. Ho il cosiddetto 'callo dello scrittore'. Ho un neo sullo zigomo sinistro che molti credono sia tatuato: no, foto d'infanzia testimoniano la sua veridicità. Ho sempre amato Venezia, fin da quando mamma e papà mi promisero che mi ci avrebbero portato, tanti tanti anni fa. Sono stata concepita a Venezia. Non riesco a bere acqua frizzante. Vorresti amarmi?


Scaccio i miei pensieri e gli dico, semplicemente:
-Io sono K.
Poi lui si allontana presentandosi alle altre persone accanto a me.