Anime & Manga > Nana
Ricorda la storia  |      
Autore: Ikari XIII    26/10/2013    1 recensioni
Alle volte Nana provava una sottile fitta di gelosia, forse infantile, nei confronti della nuova ossessione di Hachi, non voleva essere dimenticata o scartata ma queste sensazioni in genere duravano poco, il tempo di ricordarsi che il loro legame era più saldo di una qualsiasi storia passeggera. Era vero, Hachiko non avrebbe mai sospirato per lei in quel modo ma non avrebbe nemmeno mai maledetto il giorno del loro primo incontro, non avrebbe patito la solitudine in un letto vuoto, non avrebbe accusato sé stessa di non essere abbastanza, Nana non l’avrebbe permesso.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

L’aveva sempre vista come un cucciolo da proteggere, sperando che il suo giardino le bastasse a farle credere di vivere in un mondo perfetto ma infondo lo sapeva, lei non era un cagnolino da compagnia, anche se accorciava la catena, il guinzaglio non era mai troppo stretto. Avrebbe dovuto lasciarla correre via? Conosceva la risposta ma non poteva ammetterlo perché se davvero l’avesse fatto, sapeva che sarebbe stata lei ad abbandonarla, così si limitava a tenerle la mano, cercando di mantenere l’equilibrio poiché quello della ragazza che l’accompagnava si rivelava spesso incerto, le lacrime le offuscavano la vista, facendola traballare e Nana doveva essere abbastanza stabile per entrambe. Erano fatte così: se una cedeva, l’altra faceva da perno.

Hachi era quel tipo di ragazza le cui forme suggerivano un avvenente corpo di donna ma a tradirla erano i suoi occhi da bambina, troppo dolci e trasognanti che la facevano apparire più piccola di quanto in verità non fosse. Molti l’additavano come svampita ma lei lo sapeva, Hachi non era una sciocca, era una ragazza tristemente fragile. Si innamorava delle carezze, delle frasi sussurrate all’orecchio, adorava vivere in un mondo stucchevole dove il lieto fine sarebbe stata la sua meta ma a Nana nessuno aveva mai letto una favola della buona notte, così si limitava a non crederci e si teneva sempre pronta a ritrovarsi la ragazza con qualche graffio nuovo sul cuore e a quel punto la stava ad ascoltare per lunghissimo tempo dentro la loro vasca con le zampe da leone, finché l’acqua non diventava abbastanza fredda da far uscire entrambe. L’accudiva come nessuno aveva mai fatto con lei, le asciugava il viso che profumava di bagnoschiuma, aveva gli occhi arrossati, diceva che era a causa dello shampoo ma Nana sapeva che era una bugia, Hachi usava solo lo shampoo delicato adatto ai bambini – diceva che le ricordava la sua infanzia con la madre – e quello non bruciava. A quel punto non domandava più nulla, si limitava a pettinarle i capelli, mormorando una canzone, strascicando qualche parola in inglese, sapendo che il sorriso dell’amica sarebbe tornato presto.

Hachiko era fatta così, i suoi malumori si consumavano velocemente, non riusciva a non tornare con il suo sorriso contagioso che la rendeva ancora più bella.
Infatti ora era proprio così, trasognante e raddolcita, appoggiata al ripiano della cucina che tagliava i pomodori per l’insalata – aveva iniziato una nuova dieta che puntualmente non avrebbe portato a termine –, alle volte Nana provava una sottile fitta di gelosia, forse infantile, nei confronti della nuova ossessione di Hachi, non voleva essere dimenticata o scartata ma queste sensazioni in genere duravano poco, il tempo di ricordarsi che il loro legame era più saldo di una qualsiasi storia passeggera. Era vero, Hachiko non avrebbe mai sospirato per lei in quel modo ma non avrebbe nemmeno mai maledetto il giorno del loro primo incontro, non avrebbe patito la solitudine in un letto vuoto, non avrebbe accusato sé stessa di non essere abbastanza, Nana non l’avrebbe permesso, e mentre sorrideva a quel pensiero, strabuzzò gli occhi nel sentire il condimento nel suo piatto così salato, la sorpresa fu subito sostituita da uno scoppio di risa.

Hachi era una mogliettina perfetta ma quando era così distratta non ne combinava una giusta, non molto diversamente dai pasticci che combinava un qualsiasi bambino e questo era un buon segno, vederla così spensierata era un balsamo per il suo umore.
La ragazza sembrò ritornare finalmente con i piedi per terra grazie a quel piacevole suono.
«Tutto bene?», domandò sorpresa.
La mora prese un’altra forchettata di insalata.
«Va tutto benissimo.», rispose di rimando, portandosi alle labbra il condimento, continuando a guardare divertita la ragazza.

Hachiko finì col frignare per l’intera durata del pasto con la scusa che tutto quel sale avrebbe vanificato gli sforzi della sua nuova dieta.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Nana / Vai alla pagina dell'autore: Ikari XIII